a cura di Matteo Bizzarri, Francesco Filoni, Micheal Matteini, Ilaria Sichi, Francesca Santi
special guest @TristeMietitore
Una mela al giorno toglie il medico di torno
Signore e signori, benvenuti alla XLIII edizione di Miss Liber, il concorso di bellezza che ha provocato più scoop di Miss Italia 2013.
A competere tra loro a suon di tacchi e gioielli vediamo giungere sul palco romano le ragazze più frizzanti dell’Urbe e dintorni.
Tra queste risalta Lesbia, per bellezza e … raccomandazioni.
E’ risaputo, infatti, che uno dei giudici si è completamente invaghito di lei.
La divina Lesbia raggiunge il centro della scena con una camminata sensuale e orgogliosa, tanto da far risaltare le sue dolci curve proporzionate: il pubblico è entusiasta e sembra aver già nominato la vincitrice, mentre questa si pavoneggia e manda bacetti e occhiolini accattivanti verso la giuria.
Sembra avere la vittoria in pugno, fino a quando raggiunge il palco una sconosciuta che compete con lei per il titolo di “più bella”.
Catullo è sdegnato: chi osa far paragoni tra la sua stella ed una grossolana provincialotta? La nuova arrivata non è nemmeno degna di legarle di scarpe: con quelle mani grandi e tozze, del resto, non sarebbe possibile! Per non parlare dei suoi piedoni e della sua parlata.
Catullo va su tutte le furie e, preso dalla rabbia, scaglia a terra la tanto ambita mela d’oro- premio della competizione poichè da sempre simbolo di bellezza e seduzione – e la rompe in mille pezzi.
Le concorrenti si precipitano verso i frammenti del tanto ambito trofeo, come le invitate sul bouquet della sposa e ognuna si impossessa di una piccola parte.
Adesso tutte hanno almeno un pizzico della mela con su scritto “alla più bella” e sono dunque tutte vincitrici.
Caro Catullo, ci dispiace deluderti, ma gli occhi non cadono più soltanto sulla tua bella Lesbia:
del resto “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace”.
Ecco il link allo storify: