#Basia1000/makelove

“Io non so parlar d’Amore, l’emozione non ha voce”

Incontro con la Dott.ssa Silvia Lucchesi.

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#Basia1000, progetto di rilettura del Liber di Catullo, ha visto protagonisti i ragazzi di @unblogdiclasse.
Immergendosi nei più profondi sfoghi e pensieri del poeta, disperato per le grandi sofferenze, hanno rielaborato le sue parole con impegno e passione.

Cosa avranno provato questi ragazzi a trattare un argomento a loro così vicino come l’Amore?
Durante l’incontro, la Dott. Lucchesi li ha esortati a dialogare e riflettere riguardo a ciò che l’esperienza di #Basia1000 ha lasciato loro sul piano emozionale.

Tensioni, sorrisi, lacrime, sospiri, silenzi.
Tante sono state le reazioni che hanno accompagnato il dialogo, molteplici le emozioni sulle quali esso si è concentrato.

Paura. Dopo una sconfitta amorosa, dopo una caduta, ci si distacca dall’Amore. Si prova timore ad avvicinarsi nuovamente ad una persona, a tentare di vivere ancora il sentimento, a lasciarsi andare a nuove esperienze. Tutti questi aspetti vengono generalizzati nella paura nell’Amore. Da paurosi si tenta di proteggersi, in un insensato negarsi, pur sapendo che, se è presente, il sentimento non si può sopprimere.

Delusione. Veder sfumare le possibilità di un Amore, pur essendosi impegnati, fa male. Specialmente se si è soliti gettarsi a capofitto nelle relazioni, dare tutto ciò che si può, impegnarsi perché tutto vada bene; e nonostante tutto venire comunque ricambiati con superficialità, indifferenza e negazione provoca una profonda delusione. Si inizia così a smettere di credere nell’Amore, ma si continua a provarlo con sofferenza.

Fidarsi o no? La fiducia che riponiamo nelle persone che ci circondano è diversa da soggetto a soggetto, essa non è qualificabile bensì quantificabile. Situazioni passate negative portano a riflettere si quanto sia giusto fidarsi del proprio partner, e su quanto si riesca ancora a dare fiducia. Nell’indecisione cosa fare? Continuare a fidarsi ciecamente rischiando l’ennesima fregatura o negare la fiducia e tormentarsi nell’insicurezza più totale?

Consapevolezza. E’ stata una bella relazione ma è finita, e per quanto possa fare male, per quanto il cuore possa essere straziato, si devono raccogliere i pezzi rimasti ed andare avanti per la proprio strada. Distrutti e doloranti, ma consapevoli di ciò che è accaduto, accettarlo e trovare la forza per continuare il proprio cammino da soli, con amici o con altri, ma senza il fantomatico ‘lui’.

Accettazione. Basta negatività. Basta di farsi del male da soli. Basta amori strazianti. Scegliere di vivere il sentimento evitando dolorosi tormenti e riflessioni inutili, ma vivendo il momento e accetando la relazione per quello che è. Accettare l’Amore come viene, vivendo giorno per giorno e scegliendo il lato positivo di esso.

La soluzione a tante sofferenze potrebbe essere scegliere di vivere l’Amore più superficialmente, senza lasciarsi coinvolgere troppo? Ma in questo modo non si perderebbero anche parte dell’essenza e anche della gioia intrinseca a questo sentimento?

Nella classe fioccano domande difficili ed anche dolorose: un colpo al cuore.

“Quando si è distrutti, dopo la fine di una relazione, come si fa ad andare avanti?”
Attraverso l’indifferenza? Gettandosi in nuove esperienze? Tentando di dimenticare?

Ad alcuni quesiti non esistono risposte, e il pesante silenzio che regna nell’aula ne è la conferma.
Brividi e sospiri.

Dopo una prima parte di dialogo e riflessione, focaliziamo l’attenzione sul corpo.

Con in sottofondo Try di Pink, i ragazzi di @unblogdiclasse intraprendono il cammino della rinascita.

Affrontando l’insidioso percorso all’interno dell’utero, uno alla volta, i ragazzi nascono nuovamente e subito vengono accolti dall’abbraccio materno ed anche paterno.

Alla fine del percorso le tensioni si sciolgono in sorrisi, le menti sono più rilassate.

Dopo saluti e ringraziamenti ognuno se ne va con un po’ di forza in più, con l’obiettivo di mettersi in gioco, di vincere i propri timori, di credere nel simbolico nuovo inizio ed attuarlo.

You’ve gotta get up and try try try!
(Devi alzarti e provare provare provare!)

Chiara Bugelli
III Liceo Scientifico


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