13 Febbraio 2013
San Marcello Pistoiese, Italia
CALLIOPE: Anche questa settimana di Comenius è finita e sono tornati tutti a casa.
Perché ti sei voluta trattenere, Lis?
LIS: Sai, Calliope: l’Italia mi è piaciuta. La bellezza delle città che mi avete mostrato mi ha catturato e voglio saperne di più. Voglio parlare con la gente, voglio attingere alle tradizioni. Voglio portare avanti tutto ciò che mi avete mostrato!
Ma qualcosa mi è mancato, in questi giorni, amica mia.
CALLIOPE: Avanti, dimmelo! Sai bene che sono qui a tua disposizione.
LIS: Ho bisogno di un confronto.
Per carità, non si tratta di discernere il bene dal male. Il meglio dal peggio.
Si tratta d’informazione.
La società moderna ci ha immerso nella ‘globalizzazione’ e io pensavo che se è tanto importante difendere la propria cultura, affinché non finisca inghiottita da questa global-idea e scompaia dunque dalla faccia della Terra, mi sembra ancora più basilare conoscere l’Altro.
Io devo sapere come vivono i ragazzi della mia età qui, in Italia. Voglio sapere come pensano, come vivono la loro crescita e l’affacciarsi all’età adulta.
CALLIOPE: La tua richiesta è interessante, ragazzina, e merita di essere esaudita.
Vorrei dunque farti partecipare ad un’ultima attività, che spero possa completare a tutti gli effetti il tuo viaggio, mostrandoti il modo in cui i tuoi coetanei, su questa montagna, gettano le basi della loro adultità.
In questo edificio accanto a noi, come sai, sono dislocate le varie classi dell’Istituto.
Tra poco, i ragazzi del Liceo discuteranno con un importante critico letterario, Romano Luperini, di un tema che mi tocca profondamente: quello del dialogo con i morti.
Capisco che all’apparenza possa sembrare lugubre, te ne do atto! Ma la risposta che cerchi viene proprio da loro, i defunti, intesi come parte costitutiva del Passato.
Questi ragazzi pensano che, per affrontare ciò che la vita riserverà loro in futuro, sia necessario conoscere il Passato della loro civiltà. Nel Passato sono racchiuse tutte le possibilità di costruire un Avvenire migliore. Conoscendo la propria storia, una comunità si arma di saggezza e può forse sperare di non ripetere gli errori già compiuti.
LIS: Che significa tutto questo, Calliope? Il Futuro ha bisogno di novità, è fatto di novità!
CALLIOPE: Esisterebbero forse le novità se non vi fosse un ‘già conosciuto’?
Tutto sarebbe nuovo! Non esisterebbe il Progresso!
Ma adesso vai! Entra in classe e ascolta!
Come diceva un vecchio maestro: “Sapere aude!”
Giovanni Albergucci
Supervione editoriale a cura di Elisa Lucchesi
February 13, 2013
San Marcello Pistoiese, Italia
CALLIOPE: Even this Comenius week has finally come to an end, and they are all going back home. Why did you want to stay here, Lis?
LIS: You know, Calliope: I liked Italy. The beauty of the cities you showed me captured me, and I want to learn more about these places. I would like to talk with people, to plunge into their traditions.
I want to continue all the things we started together!
But, these days something is missing, my friend.
CALLIOPE: Come on, tell me! I am all ears.
LIS: I need to make a comparison.
My God, this doesn’t mean that you have to discriminate the good from the bad, the best from the worst.
It’s all about information.
Modern society has introduced all of us into “Globalization” and I think it’s very important to defend our culture so that it doesn’t get swallowed up by this global-idea and thus disappear from the face of the Earth; it seems that the most importantant thing is to know others.
I have to know how the people of my same age live here in Italy, their points of view, how they grew-up and how they face adulthood.
CALLIOPE: You girl, have asked an interesting question, and it deserves to be answered. This is your final activity, which will complete your trip here. In all respects, I would like to introduce you to the method which your peers here use to lay the foundations of their adulthood.
In the building next to us, as you know, there are various classes of the Institute. Very soon, the High School students will discuss with an important literary critic, Romano Luperini, about a subject that touches me deeply: that of the dead. I understand that it may seems gloomy, and you are right! But the answer you are looking for comes from them, the dead, as a constitutive part of the Past.
These people think that it is necessary to know the Past of their civilization so as to be able to deal with what life has in store for them in the future. In the Past we can find all the attributes necessary to plan a better Future. By knowing its own history, a community obtains wisdom, and learns how to avoid the mistakes of the past.
LIS: What does all this mean, Calliope? The future needs novelty, it is made up of novelty!
CALLIOPE: Would novelty exist if things were “already known”?
Everything would be new! There would be no progress!
But now! Come into the classroom and listen!
In the words of an old master: “Sapere aude!”.
Giovanni Albergucci
Editorial Supervisor: Elisa Lucchesi