Nicola Lecca ci accompagna in un viaggio tra le vicende di Neoneli
Neoneli è opera di Nicola Lecca (Cagliari, 1976). Lo scrittore sardo è vissuto in molte città europee, scrive fin dall’età di 18 anni ed è autore di numerosi romanzi tra cui ricordiamo l’ultimo, La piramide del caffè, edito da Mondadori nel Gennaio 2013.
Nella primavera del 2014, Nicola ha partecipato alla vita quotidiana di Neoneli, paesino in provincia di Oristano: ne è scaturito un racconto breve dai toni trasparenti, dai contenuti semplici e senza tempo, utile ad una innovativa valorizzazione del territorio (cfr. infra).
Neoneli è immerso tra le montagne: l’assenza del mare e la ricchezza della vegetazione descritta portano il lettore ad associare il paesino al verde, colore che peraltro prevale, nelle sue molteplici sfumature, sulla copertina del libro.
La breve storia è suddivisa in tre sezioni: Il dubbio, Dietrich e La verità, a loro volta organizzate in tre/quattro capitoletti.
Dietrich è, insieme al paese, il giovane protagonista della vicenda narrata.
È un adolescente affetto da una malattia dell’anima, che lo sta progressivamente portando alla depressione. La patologia pare a tutti gli effetti causata dalla scarsa presenza dei genitori nella sua vita. Proviene dalla Germania, ma ha origini sarde da parte di padre e discende dagli Orrù, una delle famiglie più facoltose del paese. Cerca in Neoneli persone o animali capaci di offrirgli l’amore che non ha mai avuto.
Rodolfo, un pastore locale, lo aiuterà molto in questa sua ricerca. Alla fine infatti, il giovane Dietrich, uscendo dalla sua solitudine, riuscirà a farsi amica anche Signora Augusta, ciarliera proprietaria della bottega del paese, e i suoi tanti clienti.
Il testo ha carattere narrativo, ma dietro a questo aspetto, apparentemente prevalente, si nascondono parti prettamente descrittive che offrono una grande quantità di informazioni sul paese di Neoneli.
Quest’ultimo viene descritto con semplicità, ma allo stesso tempo in modo dettagliato.
È il classico stile di Nicola Lecca: semplice, diretto e cristallino.
Nel testo possiamo trovare varie forme dialettali, inserite soprattutto nelle conversazioni degli abitanti di Neoneli. Questo tuttavia non rende difficile la comprensione del brano , bensì pare precisarla.
Ecco alcuni esempi: «Andat bene de ‘asi?» che significa «Va bene così?» oppure «Schillellè barroseddu», un’espressione di scherno. Non mancano inoltre, date le origini germaniche del protagonista, brevi espressioni tedesche («Genau»,«Kleine Marlene»).
Alla fine del racconto, ci appaiono più chiari gli obiettivi dell’autore: valorizzare il territorio del piccolo comune sardo, attuando un progetto di marketing culturale che faccia conoscere le meraviglie e le sorprese che il posto e chi lo abita hanno in serbo per chi viene da fuori.
L’ideatore di questo progetto è il Sindaco della piccola comunità, Salvatore Cau.
Il testo è in versione bilingue: Jonathan Hunt, traduttore del bestseller di Roberto Saviano, Gomorra, ha provveduto infatti alla traduzione in inglese.
Nonostante sia molto breve, Neoneli è appassionante come un libro di cinquecento pagine. L’autore è pienamente riuscito nel suo intento: suscitare l’intenzione di partire seduta stante per un week end in questo rilassante paesino sardo.
Martina Innocenti, I Liceo Scientifico
Grazie, siamo veramente onorati per le attenzioni che ci state riservando.
Salvatore Cau