Semi di felicità

di Martina Signorini (IV Liceo Scientifico)
Supervisione editoriale a cura del Prof. Igor Tavilla

Foto: Benedetta Giampietri

Foto: Benedetta Giampietri

Istruzioni per rendersi felici è un libro di Armando Massarenti, scrittore e filosofo della scienza.
Quest’ultimo riprende e rielabora il concetto di felicità dei filosofi antichi citando anche pensatori e letterati moderni e contemporanei e collegandosi anche ad altri temi, per esempio la politica, l’amicizia e l’amore.

Il libro può essere considerato una guida verso la felicità più che un puro e astratto trattato filosofico.

Tutti gli uomini ricercano la felicità, ma quasi nessuno sa come raggiungerla, dove andare a cercarla.
Ci sono molte cose che possono aiutarci a renderci felici, ma si può cominciare esponendo come principio generale il fatto che “non con il corpo né con le ricchezze sono felici gli uomini, ma con la rettitudine e l’avvedutezza”.
Ma cosa significa? Per Cicerone, per esempio, la felicità consiste nell’esercizio della virtù. A suo parere, per essere felice, un uomo deve comportarsi rettamente e contribuire al bene della comunità sviluppando e praticando le proprie virtù, e la scienza contemporanea conferma la sua teoria dicendo che compiere buone azioni aiuta a sentirsi felici.
La felicità non può però essere data solo da questo.

Altri utili consigli ci vengono da Epicuro e da Lucrezio, che ci dicono di non temere la morte, né gli dei o Dio e che il dolore è facile da sopportare. Per loro la felicità deriva dal piacere, inteso non in senso edonistico, ma come ‘assenza di dolore’. La filosofia epicurea predica infatti uno stile di vita morigerato che fugge i desideri più forti (e per questo più pericolosi) dell’uomo: quello sessuale, quello di ricchezza e di potere. Bisogna imparare a frenare le proprie passioni attraverso l’uso della ragione, come Platone col mito dell’auriga.

Una volta, però, che siamo riusciti a controllare le nostre passioni più sfrenate, c’è bisogno di trovare un nuovo oggetto di desiderio che ci consenta di esprimere il nostro amore in modo degno: la conoscenza. A partire da Socrate l’amore per la conoscenza è stato ciò che più di tutto ha reso felici i veri filosofi. L’amore per la conoscenza è il solo perfetto, degno di un filosofo (rimanendo entro i limiti concessi, sapendo che non possiamo conoscere tutto, altrimenti rischiamo di commettere “un nuovo peccato originale”).
Un amore difficile da mettere in pratica, come dimostra anche la conversione di Sant’Agostino, il quale con la frase “Signore, fammi casto, ma non subito” ci dice quanto sia difficile un percorso del genere, poiché nell’uomo esistono due forze in contrasto, quella della ragione e quella della passione, e non sempre la prima riesce a prevalere.

In sintesi questo libro è una rielaborazione di una gran quantità di perle di saggezza filosofica, piccoli semi che possono diventare parte di un personale giardino della felicità in cui rifugiarsi nei momenti difficili e da curare costantemente ogni giorno per cambiare e migliorare se stessi e il proprio stile di vita traducendo in pratica i principi esposti in teoria.

Scritto con un linguaggio filosofico puntuale ma accessibile, arricchito da approfondimenti che vengono dal campo neuroscientifico e psicologico, è un libro raccomandabile a chiunque voglia accrescere il proprio benessere quotidiano, sviluppando una maggiore consapevolezza di sé.

(Istruzioni per rendersi felici, Armando Massarenti, Guanda editore, 2014, 176 pagine)


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