Giulia Pagliai racconta in tweet la presentazione de Lo spazio inquieto a cura di Marco Filoni e Massimo Cacciari presso il Festival della Politica (14 Settembre 2014).
La messa in onda è stata realizzata dall’Insegnante Elisa Lucchesi sul Twitter channel @unblogdiclasse tra le ore 10.30 e le ore 10.50, mentre la classe era impegnata in una verifica.
#spazioinquieto @filonio Come ha detto Aristotele, la città è l’uomo, è la forma in cui abbiamo deciso di vivere in modalità associata.
#spazioinquieto @filonio Le pòleis sono da sempre l’esempio della città come luogo dell’armonia, della perfezione, della civiltà unita.
#spazioinquieto @filonio I greci si mostravano come un popolo unito, coeso, armonico. Evitavano di parlare della stàsis, la divisione.
#spazioinquieto @filonio Tutto ciò che era fuori dalla polis era o pericoloso o in pericolo. Solo all’interno regnava la pace e l’ordine.
#spazioinquieto @filonio Per i greci, le mura delle pòleis erano lo strumento adatto a tener fuori ogni tipo di paura, ma è davvero così?
#spazioinquieto @filonio La paura attanaglia l’uomo da sempre e non è mai servito nascondersi all’interno delle mura di una città.
#spazioinquieto @filonio Si è più tranquilli se i flussi che entrano ed escono dalla città sono regolati dal valore simbolico delle soglie.
#spazioinquieto @filonio Spesso ciò che fa paura riesce comunque ad entrare nella città, portato dagli abitanti senza che ci se ne accorga.
#spazioinquieto @filonio È necessario conoscere il nemico per poterlo sconfiggere, e così la paura, che va affrontata senza fini razionali.
#spazioinquieto @filonio In passato, le città riuscivano molto meglio a controllare e governare le inquietudini che si creavano.
#spazioinquieto @filonio La storia racconta di come le città siano riuscite a dominare la paura tramite sistemi che oggi sono saltati.
#spazioinquieto @filonio Oggi è più difficile dominare la paura: ciò che ci spaventa di più è il fatto di non poter né conoscere né prevedere.
#spazioinquieto @filonio Accade però che le inquietudini diventino qualcosa di più grande e che lascino segni evidenti una volta debellate.
#spazioinquieto @filonio I greci preferivano obliare i momenti bui della loro storia, per mantenere l’idea della civiltà perfetta.
#spazioinquieto @filonio Dopo che era successo qualcosa di grave nella polis, veniva imposto ai cittadini di dimenticare l’accaduto.
#spazioinquieto @filonio Al contrario dei greci, le civiltà moderne preferiscono rendere memoria dei periodi più oscuri della loro storia.
#spazioinquieto @filonio Noi preferiamo ricordare cosa è successo di grave nella nostra storia, al fine magari di imparare dagli errori.
#spazioinquieto @filonio La paura può avere molte forme. si può avere paura anche dello straniero che non si conosce, potenziale nemico.
#spazioinquieto @filonio È difficile definire lo straniero in un mondo globalizzato come il nostro, dove l’altro è il nostro vicino di casa.
#spazioinquieto @filonio Oggi siamo tutti ospiti e ospitanti, e possiamo vivere avendone paura, o comportandoci ospitalmente con l’altro.