Tra un Cappuccetto e l’altro… Zittelleggi 11 – 2013/2014

Lavoro di gruppo: l’importante è mettersi d’accordo!

Il piacere di stare insieme, discutere, confrontarsi.

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Giochiamo a trasformare una fiaba conosciuta.

Cambio di gusto!

Cappuccetto Caramello

C’era una volta una bambina di nome Cappuccetto caramello.

Un giorno, mamma Caramella chiese alla bambina di andare da nonna Spritz. La bambina, felice di andare dalla nonna, decise di preparare un mazzo di fiori danzanti zuccherati. Poi partì e si lasciò trasportare nel bosco di Dolcelandia, in fondo al quale viveva la frizzante nonna. All’improvviso però apparve un drago misterioso che sputava cioccolato fuso. La piccola scappò velocemente e cercò di distrarlo gettandogli un po’ dei suoi fiori zuccherati. Ce la fece! Non si lasciò scoraggiare e proseguì nel suo percorso. Cammina cammina, la bambina vide delle fragole di gomma e pensò di portarne alcune alla nonna, visto che erano anche le sue preferite. Si mise di nuovo in cammino finché incontrò  un esserino magico. Era un folletto! Allora Cappuccetto ci fece amicizia e percorsero insieme il bosco di Dolcelandia. Arrivati a casa della frizzante nonna, videro il drago che si stava avvicinando alla nonna. Con il suo cioccolato sciolto ricoprì la nonna e la bimba, poi le risucchiò e le inghiottì. Quindi, sazio, si mise a riposare sul letto.

Il folletto, invisibile al drago, prese allora la sua bacchetta, pronunciò una formula magica e fece uscire nonna nipote dalla pancia del drago. Il drago si infuriò e li rincorse fino alla casa della mamma. Entrarono, felici di essere ancora in vita.

La mamma preparò i biscotti per tutti, mentre il drago rassegnato volò via. Da allora tutti vissero zuccherati e contenti.

 SamGinFraP.

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CAPPUCCETTO PORPORA

C’era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Porpora, lei adorava gli animali e la natura, anche i fiori che raccoglieva continuamente. Ella aveva un nonno di nome Mauro e ogni mattina gli portava una torta, di solito una crostata, e un mazzolino di fiori freschi e profumati.

Però un giorno, mentre andava da lui, un signore strano la seguiva e lei pensò che, forse, era un ladro; allora cominciò a scappare ma il ladro, essendo grande con delle gambe lunghe, la raggiunse in un minuto. Allora Cappuccetto iniziò a chiedere aiuto. Una persona sentì le urla e chiamò la polizia. Quando  quest’ultima arrivò riconobbe il ladro: era appena uscito di prigione! Allora Cappuccetto ricominciò il suo cammino. Era felice ma incontrò un serpente, non sapeva che fare, poi vide un bastone, lo prese e cominciò a picchiarlo fino a farlo morire.

Cammina cammina, finalmente, vide la casa del nonno. Quando aprì la porta lo vide e scoppiò a piangere dalla felicità.  Cappuccetto allora gli chiese: “Nonno, posso mangiare e dormire qua?”. Lui rispose:”Ma certo, tesoro!”.

GemAur

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Cappuccetto Turchese

C’era una volta una bambina di nome Cappuccetto turchese. Adorava giocare nei campi fioriti e in compagnia degli animali.

Un giorno decise di andare a trovare i suoi nonni che vivevano in fondo al bosco. Si incamminò. Camminava felice osservando  le bellezze del bosco, quando le si parò davanti un enorme lupo. Aveva uno sguardo furbo e le disse: “Non avere paura, io sono qui per aiutarti! Ti insegno una scorciatoia per arrivare prima dai nonni!”.  Cappuccetto Turchese diede retta al lupo  non immaginando che il lupo l’aveva imbrogliata. Infatti camminava e camminava e non arrivava mai alla casa dei nonni. Quando finalmente giunse alla casa trovò la nonna a letto e non vide il nonno (che era chiuso in un armadio).

Cappuccetto Turchese disse alla nonna: “Nonnina, che orecchie grandi hai…. che occhi grandi hai… che bocca grande hai!”.  La nonna/lupo rispose: “Ho la bocca grande per mangiarti meglio!”

IN quel momento la porta si spalancò, arrivò il cacciatore che uccise il lupo e liberò il nonno e la nonna. Così vissero tutti felici e contenti.

AliMad

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CAPPUCCETTO ACQUAMARINA

Tanti anni fa, in mezzo ad una foresta c’era un grande lago. Questo lago aveva le rive circondate da alberi con castagni, faggi e querce. Aveva l’acqua limpida e pura ed era solcato da bellissimi cigni. Su una riva era stata costruita una palafitta in legno nella quel vivevano una madre con la figlia. Questa aveva un vestito color acquamarina, non portava le trecce, aveva una bocca grande e gli occhi e i capelli erano marroni.  Ella era maleducata, ubbidiente e furba.

Un giorno la mamma incaricò la bambina di andare in paese a fare le compere. La piccola accettò, così prese il sentiero e si incamminò. A pochi metri da casa, Cappuccetto Acquamarina incontrò uno strano personaggio che le parve avere cattive intenzioni. Forse voleva derubare sua madre! Così gli chiese: “Dove stai andando?”. A quel punto anche il ladro capì che era la figlia della signora che voleva derubare. Senza rispondere, il ladro cominciò ad allontanarsi… Poi a correre. La piccola era molto agile e lo raggiunse… Lo prese a schiaffi, pugni e lo mise KO. Gli ordinò di non avvicinarsi più alla sua casa.

Poi, riprese la strada per il paese e andò a fare le compere.

 FraFTom

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 Cappuccetto Lilla

Cambia il carattere dei personaggi

C’era una volta Cappuccetto Lilla. Un giorno ella andò in paese a comprare il pane. Dopo averlo preso si diresse verso la capanna della nonna; arrivata, entrò e vide la nonna che combatteva con un lupo. La nonna disse: ” Caro Cappuccetto, devi sapere che non sono una nonna comune ma sono una nonna molto sportiva e forte”. La bambina aprì l’armadio della nonna e vide più di cento trofei d’oro, la nonna li aveva vinti in qualsiasi sport! Cappuccetto fu subito un po’ gelosa della nonna e dei suoi successi e le disse, acida, che anche lei avrebbe potuto vincerli. Poi aggiunse che le sarebbe piaciuto fare una bella sfida. La nonna la sconsigliò ma lei non cambiò idea. Quindi lottarono, lealmente, ma la nonna vinse. Cappuccetto era molto arrabbiata, così fece cascare i trofei della nonna, strappò anche tutti i suoi vestiti. Non sopportava di perdere!

Poi andò a casa, stava in camera sua ad escogitare un piano per non far vincere più la nonna, ma non le veniva in mente. Allora tornò di nascosto a casa della nonna, rubò i trofei, li mise a casa sua e fece credere agli amici che fossero suoi.

Un giorno però la nonna aprì l’armadio per vedere le due coppe e, non trovandole, pensò subito a Cappuccetto. Andò a trovarla e le chiese spiegazioni.

Finale 1 – la bambina rispose: “Non me ne importa nulla dei tuoi trofei! Vattene via!” Allora la nonna chiamò la polizia, arrestarono Cappuccetto e la misero nel carcere minorile. La mamma pianse per sempre, triste e sconsolata.

Finale 2 – la bambina capì subito di avere sbagliato. Chiese scusa alla nonna del suo comportamento e riportò i trofei dalla nonna che la perdonò, l’ abbracciò e le dette un bacio. Così vissero tutti felici e contenti.

LinAleClaIle




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