Ottobre, 2014
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Il CONGIUNTIVO, sarà ancora vivo? Classe quinta
La lingua cambia, si evolve, perde dei “pezzi”, delle parole e ne acquisisce altre, che si chiamano NEOLOGISMI, a volte “nate” parlando l’un l’altro, altre volte importate da Paesi che parlano lingue diverse… pensiamo a tutti i termini introdotti dal linguaggio informatico e da Internet!
Anche il congiuntivo rischia l’estinzione, proprio come accade in natura con molte razze di animali o vegetali; ma se da una parte è più “comodo” sostituirlo con il modo indicativo dall’altra la nostra lingua rischia di perdere la forza di esprimere nel modo giusto desideri, speranze, dubbi, esortazioni, “ordini”, … rischia di perdere le “sfumature” che fanno dell’italiano una lingua bellissima!
Per fortuna, in Toscana continuiamo a parlare usando questo MODO a rischio e quindi i bambini lo posseggono già nel loro DNA linguistico.
In fondo, che cos’è la grammatica se non lo “studiare”, tirar fuori, dare un nome a costruzioni, a fonemi,… che già i bambini italiani usano a loro insaputa?
Congiuntivo/condizionale… un intrigo (in) italiano
LE POESIE DEL “SE FOSSI…”!
Se io fossi un lupo,
ululerei per tutte le montagne
con il mio branco;
se io fossi una penna,
scriverei fino all’ultima
goccia di inchiostro;
se fossi una farfalla,
volerei di fiore in fiore,
e se… fossi un cavallo,
galopperei per tutto il mondo.
Linda e Clara
Se fossi un uccello
volerei sopra un castello,
una nuvola sfiorerei
e una stella toccherei.
Se fossi un fiore,
sboccerei alla prima ora,
il polline spargerei
e il prato coprirei.
Se fossi un bambino,
dormirei sul mio cuscino,
felice sarei e
con una palla giocherei.
Ilenia e Maddalena
Se fossi un’ape,
volerei libera nel blu
e salterei su ogni fiore.
Se fossi un pesce,
nuoterei all’infinito,
nell’oceano.
Se fossi una giraffa,
osserverei dall’alto,
tutto il mondo.
Se fossi una scimmia
salterei tutto il giorno
di palma in palma.
Se fossi un pinguino
scivolerei con la pancia
per tutto il polo sud.
Francesco F, Gemma, Alice
Se fossi una farfalla
volerei in alto;
se fossi una coccinella,
porterei fortuna a tutti i bambini;
se fossi il pilota di un aereo,
viaggerei per tutta la terra;
se fossi un cane
mi farei portare a spasso;
se fossi un gatto
uscirei da solo;
se fossi un pesce
salterei tutto il giorno;
se fossi un architetto,
disegnerei il mondo!
Aurora, Samantha, Alessandro
Se io fossi un pesce
andrei oltre oceano;
se fossi un’aquila,
sorvolerei i monti dell’Ecuador;
se fossi una talpa,
scaverei all’infinito;
se fossi un fiore
sboccerei alle prime luci;
se fossi una stella,
nuoterei nel cielo;
e se fossi in letargo,
non smetterei di sognare!
Anna e Ginevra
Se io fossi una barca,
ballerei fra le onde
leggere e spumose.
Se io fossi un aquilone,
cavalcherei il vento
mentre mi accarezza sofficemente.
Se io fossi la Luna,
cullerei le stelle vaganti
nell’infinito universo.
Se io fossi il mare
scaglierei le onde sulla spiaggia.
Se io fossi l’amore
troverei cosa c’è nel cuore delle persone.
Tommaso e Francesco P
Se avessi…
Se avessi un cagnolino,
passeggerei con lui tutto il giorno;
se avessi un coniglio,
mordicchierei con lui una carotina;
se avessi un cavallo,
galopperei con lui
fino alla notte;
e se avessi… una gattina,
giocherei con lei
tutto l’anno!
Linda e Clara
Progetto “Noi rispettiamo”
Le attività sulla legalità svolte nella nostra scuola nell’anno scolastico 2013\14 sono legate al progetto d’istituto “Noi rispettiamo”
Fra le attività più significative ricordiamo :
– Raccolta di generi alimentari per il banco alimentare della Montagna Pistoiese gestito dalla Pubblica Assistenza. La nostra scuola si è distinta per la grandissima generosità dimostrata ( scuola con maggior numero di generi alimentari reperiti).
– Attività con le associazioni Libera ed Emergency
– Incontro con un ex ragazzo di Scampia che ha fatto capire ai bambini come è facile cadere in cattive abitudini ed esperienze, e come poi ci voglia un grandissimo coraggio per uscirne
– Una giornata finale in cui tutte le scuole dell’istituto hanno venduto prodotti del commercio equo e solidale e di Libera Terra, questi ultimi coltivati sui terreni sottratti alla criminalità organizzata.
Quest’anno scolastico il titolo del progetto d’istituto è…..un segreto.
Siamo in terzaaaaa… Filastrocche di ieri, ricordando l’anno passato
Un nuovo anno scolastico è appena iniziato, ripartiamo! E facciamolo ripensando alle cose positive che abbiamo vissuto lo scorso anno!
Salutiamo Sara che ci ha lasciato ritornando in Tunisia con la sua filastrocca in lingua araba
Lucciola lucciola
Lucciola lucciola vien da me,
ti darò del pan da tre
e del pane da cinquina,
lucciola lucciola birichina!
Lucciola lucciola vien da me,
ti darò letto da re
e lenzuola da regina,
lucciola lucciola malandrina!
((()))
Piri piri paglia
Piri piri paglia
il topino alla battaglia
per un briciolin di pane
il topino ci rimane!
((()))
Il mio taschino
-Caro il mio taschino,
cosa vai cercando?
– Un bianco fazzolettino
per il tuo nasino!
Se ce l’hai vicino
sei sempre carino,
ma se telo scordi,
di moccia trabordi!
Il ladro
Cagnolino dimmi tu,
dov’è il latte? Non c’è più!
Al mio bricco chi c’è stato
ch’è ora vuoto e leccato?
Chi è il ladro? Mica tu?
Scodinzoli per dirmi no?
Ma se il muso e i tuoi baffi
grondan latte che annaffi?!
((()))
Domani è festa
Domani è festa,
si mangia la minestra
la minestra non mi piace
si mangia pane e brace
la brace è troppo nera
si mangia pane e pera
la pera è troppo bianca
si mangia pane e panca
la panca è troppo dura
si va a letto addirittura!
@@@
Oh,oh,oh
tu non hai niente
ho tre pecore
in una capanna.
Una mi dà latte
l’altra mi dà lana
l’altra mi mantiene
tutta la settimana.
“””
Stella stellina
Stella stellina
la notte di avvicina
la fiamma traballa
la mucca è nella stalla
la mucca e il vitello
la pecora e l’agnello
la chioccia coi pulcini
la gatta coi gattini
ognuno ha la sua mamma
le tutti fan la nanna.
((()))
Il tempo delle ciliege
…è questo è il tempo delle ciliege
le belle”Gege” le belle “gege”
le vado a cogliere col panierino
questo è il frutto del mio giardino.
La sottana mi sta a campana
le scarpette a punta a punta
…ballerò con te, ballerò con te…
Le dita/1
Disse il pollice: “Ho tanta fame!”
Disse l’indice: “Non c’è più pane!”
Disse il medio: “Come faremo?”
Disse l’anulare: “Un pezzettino lo compreremo!”
Disse il mignolo: “Mangio io il pezzettino
perchè sono il più piccino!”
Le dita/2
Il pollice vuol fare la focaccia
l’indice subito la farina staccia
il medio fa la pasta e la lavora
l’anulare la focaccia indora.
Ma restano i fratelli a bocca asciutta
perchè il mignolino se la mangia tutta!
Le dita /3
Mano mano pazza
ci passò una lepre pazza
POLLICE la vide
INDICE l’ammazzò
MEDIO la mise in pentola
ANULARE la mangiò
e al povero MIGNOLINO
non gliene restò
neanche un pezzettino!
((()))
Ero piccolo, sono cresciuto
in braccio della mamma più non ci sto
non so scrivere, non so leggere
ora a scuola voglio andare
e le maestre ascoltare
((()))
A Maresca
Oh fior di pesca
sei vinta in gentilezza da Maresca
ricca di belle donne
ed acqua fresca!
(Beatrice di Pian degli Ontani)
((()))
Nonna
Io voglio bene a nonna e tu sai perché?
Perchè la nonna ha fatto mamma
e la mamma ha fatto me!
Filastrocca tarantina
Catarina vascia vascia (Caterina bassa bassa)
mett u pan in da la casc (Mette il pane nella cassa)
c se ne avverto la iaddina (Se se ne accorge la galllina)
pizzc in cui a Catarina (Pizzica il sedere a Caterina)
((()))
L’uva
Ngop a prevolo esc l’uva, (sopra il pergolato cresce l’uva)
prim è ecerv, (prima è acerba)
poi è matu (poi è matura)
va a’uciello a pizzica (va l’uccelo a pizzicarla)
e poi felic (e poi fecice)
vol qua e là (vola qua e là).
<<<>>>
Rinoceronte
Rinoceronte,
che passa sotto il ponte,
che salta, che balla,
che gioca con la palla
che fa un bell’inchino
e ti dice: “Malandrino!”
Un pomeriggio di pioggia/classe quinta
Lavoro di gruppo
Il lavoro di gruppo aiuta i bambini a collaborare, a discutere, ad aiutarsi, ad imparare l’uno dall’altro, a capire quello che non riescono a comprendere dall’insegnante, a porre domande, a spiegarsi, a dare risposte, ad esprimere opinioni, da bambino a bambino…
La mattina di sabato, dai monti arrivò un nuvolone tutto grigio.
Passarono pochi minuti: un lampo ruppe il silenzio.
Un attimo dopo un boato si alzò, una goccia mi cascò dritta sul naso. Ne seguirono altre, sempre di più fino a diventare un temporale.
In poco tempo la strada e le cunette diventarono ruscelli.
Le barche nel lago sbattevano una contro l’ altra. Le onde si infrangevano rumorose contro gli scogli, i lampi illuminavano il paese. Il vento era cosi forte che anche le foglie verdi si staccarono.
Dal torrente arrivavano litri e litri di acqua marroni: sembrava cioccolato. La ruota del mulino girava fino a che sulle sue pale si posò un chicco di grandine.
Il ruscello che attraversava il frutteto era uscito dagli argini.
Nella strada al passaggio di un automobile si sollevavano muri d’acqua.
Continuò fino alle tre del pomeriggio, quando un varco di luce si aprì fra le nuvole e la pioggia cessò improvvisamente e un grande arcobaleno si sollevò sopra il paese che si stava asciugando.
Il torrente aveva calmato la sua collera, nel lago una foglia fu affondata da una goccia.
Quando gli uccellini ritornarono a volare, allora avevo capito che il temporale era finito.
Aurora, Linda e Tommaso
Un testo in prosa di pura poesia, bravi! Ma perchè non provare a trasformarlo in POESIA? Pensiamoci!
Tre amici
Un giorno tre amici : Alessandro, Maddalena e Samantha, si chiamarono e si misero d’accordo per andare a casa di Samantha.
Maddy portò i giochi per la Wii , mantre Ale prese i lego e le macchinine telecomandate e si avviarono a casa dell’amica.
Mentre andavano a casa di Samantha incominciò a piovere.
Samy disse: “Uffa! Che noia, non possiamo andare fuori!” Maddy rispose:” Hai ragione Samy:” Ale propose: ” Giochiamo alla wii!?”
Dopo qualche secondo iniziarono a venire tuoni e lampi e andò via la luce.
Loro erano preoccupati. Si sedettero sul divano, Maddy mise le mani alla spalle di Ale, Samy si mise addosso a Maddy e andarono a cercare il salvavita; lo trovarono e si riaccese la luce .
Dopo un pò, per fortuna, smise di piovere e venne il sole con un bellissimo arcobaleno. Di corsa andarono a fotografarlo .
Tennero le foto come ricordo di quel bellissimo pomeriggio insieme.
ALESSANDRO , SAMANTHA E MADDALENA
Bel racconto!
PIOGGIA
Una fredda mattina di autunno, una bambina osservava le gocce
d’acqua che cadevano lungo il vetro.
All’improvviso, si sentì un tuono e si vide una luce e il
cielo si rabbuiò .
Nadia rabbrividì, andò a guardare la Tv ma il segnale non prendeva.
Fuori si faceva sempre più freddo e il cielo più nero.
Il vento, soffiava sempre di più e la pioggia aumentava.
Visto che fuori era freddo e in casa umido decise di riscaldarsi
giocando alla Wii .
Di fronte a casa aveva un torrente che, in poco tempo, si riempì fino a uscire dal suo letto.
Nadia stava ancora giocando alla Wii quando sentì un rumore spaventoso che veniva da fuori.
Lei si spiaccicò al vetro, come le foglie sulla strada, per vedere
cosa stesse succedendo: vide il torrente che stava andando fuori dagli
argini e stava per inondare tutta la strada.
Lei chiuse la casa e anche il caminetto.
Il giorno dopo smise di piovere e venne un bellissimo arcobaleno, Nadia
si mise le calosce e andò fuori per divertirsi saltando nelle
pozzanghere.
Così la bambina si divertì moltissimo.
Ilenia e Clara
Bello!
Emozioni/classe quinta
La poesia
La poesia
è importante,
come le vostre anime
che impareranno
ad esprimersi
con lei.
Dedico questa poesia ai bambini di 1* della Scuola Primaria di Maresca
Ginevra
E’ molto bello vedere i nostri ragazzi che esprimono le loro emozioni, liberamente, mediante la POESIA!
Questa è una pagina dedicata a loro e a tutte quelle persone alle quali le poesie sono rivolte
Ad un’amica
Cara Vera, un saluto ti voglio fare
e con una poesia si può avverare.
Il dolore passerà,
come un fulmine si fermerà!
Con noi una canzone canterai
anche se stoneremo assai.
Io ti voglio ringraziare
per tutte le risate che ci hai fatto fare,
ti aspettiamo presto con un bacione
come la nostra regina di corone.
Ilenia
Ad una amica di nome Carmen
Un saluto voglio fare,
ad una amica con cui stavo sempre a giocare.
Lei è Carmen, è bella,
brava e lucente come una stella.
Ha imparato ad ascoltarmi
e vuole sempre abbracciarmi.
Mi manchi tanto,
ma la lontananza non ci separerà mai!
T.V.B. da Anna
Emozioni
Le foglie cadono e cambiano colore
e dell’autunno si sente il sapore.
Le rondini migrano
mentre i bambini ridono.
Nuvole dalle forme divertenti
nuotano in cielo con toni splendenti,
l’azzurro sembra un mare,
gli alberi, tranquilli,
si fanno colorare.
Gemma, Ginevra, Maddalena
Autunno
Autunno sei arrivato
e come un fulmine sei passato,
spargendo tante gocce di colore.
Ci hai preparato all’inverno,
bianco come le pagine di un quaderno.
Eh, caro autunno se tu potessi parlare
tanta buona uva vorresti mangiare.
Nel Chianti la vendemmia è cominciata
e, nel tuo magico tramonto, la luna si è incantata.
Fra funghi e castagne
abbiamo svuotate le montagne.
Autunni, ti dobbiamo ringraziare
delle bellezze che ci hai fatto ammmirare
Tommy
L’Autunno
L’autunno è una stagione molto bella
il vento soffia veloce come una gazzella.
Foglie rosse, gialle e arancioni,
e non posson mancare quelle marroni,
gli alberi hanno foglie di mille colori
sono vestiti come signori!
La calda estate ormai è volata
e quei giorni sono acqua passata.
Alice e Samantha
::::
Gli alberi
Verdi e marroni
violetti e spogli,
gialli e arancioni
senza germogli.
Pieni d’autunno
nudi d’inverno.
All’ambiente danno aiuto
anche se l’uomo tagliarli ha dovuto.
Ilenia
La montagna
Nonna, che vegli sul mio paese
instancabile,
con i tuoi solchi sul volto
sempre solare
il tuo sorriso che trema
i tuoi azzurri
risplendono nel cielo
come uccelli in un velo.
Tommaso
XXXX
La via del colle
Nella montagna
che sovrasta il paese,
una strada, tutta curve,
porta dalla piazza
ai pendii rocciosi,
la via del colle.
E’ la strada della magia
perchè, quando la percorri,
l’incanto ti sfiora la schiena.
E’ una strada ricoperta
di foglie rosse,
arancioni,
gialle
e sempre umide.
Sul crinale,
un soffice manto di nebbia
sfiora i massi,
diradati,
uno dall’altro.
Sulla vetta
il sole risplende
come un angelo nel cielo.
Tommaso
XXX
Natale
Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei:
– più pace nel mondo
perchè sia giocondo;
– più impegno per la natura
favoriamo, anche, l’agricoltura;
– più rispetto nel colore della pelle
perchè son proprio tutte belle;
– meno spreco di alimenti
così, dopo, non ti penti;
– ed, infine, tanta felicità
per un mondo pieno di bontà!
Anna e Maddalena
Le foto da qui inserite sono relative ad alcune riflessioni fatte dai bambini con l’artista Germano Pacelli circa la nascita dell’opera d’arte: dal disegno, alla scelta dei colori e dei materiali; dalla realizzazione di un bozzetto, di un prototipo in miniatura, alla preparazioni dei “pezzi” con l’aiuto del gesso…
Animali
Gli animali usano versi
con temi e colori diversi,
che li distinguono dal mondo
dove giocano a tutto tondo.
Gioia e divertimento li riempon d’allegria
vederli in natura è sempre una magia.
Insieme veniamo da generazioni diverse
con parenti e tradizioni inverse.
Non voglio andar via,
rimanere a guardare mi mette euforia!
Ginevra
Alla finestra
Vedo alberi sfioriti,
campi pieni di foglie
e le rose spoglie.
Non riesco a spiegare
l’emozione,
ma quello che vedo
è vero?
Ginevra
:::
M’affaccio alla finestra e vedo…
l’azzurro ruscello
che solca impetuoso l’arida vallata.
M’affaccio alla finestra e sento
la dolce pace
che nei nostri alpeggi regna.
M’affaccio alla finestra e vedo
il grande albero
che, avvolto dalla luce del crepuscolo,
domina indisturbato
la furia del ruscello.
Tommy
:::
M’affaccio alla finestra e vedo…
i monti.
Sibilano gli alberi,
parlano le case.
Vedo arbusti sospirare,
viottoli languire.
L’oscurità chiama, la luce risponde.
Ecco, sussurra la luna,
palpitano le stelle:
sui monti si aprono
silenziose stradelle,
incastrate fra terre scoscese.
Portate la gente cortese?
Samantha
:::
M’affaccio alla finestra e vedo…
le montagne.
Il bianco della neve
soffice, fredda e lieve.
Il verde dell’erba fina fina
che si presenta ai miei occhi
ogni mattina.
Caprioli, stambecchi e montoni
che usani gli alberi
come ombrelloni.
La mia montagna
è molto bella
e di notte è illuminata
da una grande stella.
Alice, Gemma, Maddalena, Aurora
:::
M’affaccio alla finestra e vedo…
una distesa verde
circondata dai monti.
Vedo uccellini volare
e cantare con gioia
e tranquillità.
E’ simile la mia felicità
nel vedere la bellezza della natura.
Vedo un tramonto
meraviglioso
che mi fa pensare
ad un grande abbraccio
pronto ad augurarmi
una buona notte!
:::
M’affaccio alla finestra e vedo…
alberi che formano un monte,
che fanno nascere un bosco.
Nel mio bosco ci sono castagne,
eccomi che cammino
e bevo alla fonte.
Samantha
XXX
M’affaccio alla finestra e vedo…
le montagne:
vanno le nuvole, tremolano le foglie.
Vedo nuvole passare, fumo passare;
un cinguettio chiama, un abbaiare risponde.
Ecco sospira l’albero, alita il vento;
sulla montagna è apparso il bianco.
Un monte bianco su prati sereni,
per chiunque sei fatto e per dove parti?
Alessandro
…
M’affaccio alla finestra e vedo…
un coniglio saltellare su e giù per la prateria,
volpacchiotti impauriti nel loro rifugio,
lupi che cacciano in branco come una cavalleria,
cani a caccia seguendo il segugio,
cavalli corrono al maneggio,
orsi pescano nel fiume
uccelli mirano il loro atterraggio,
mentre la sera,
tutti gli animali vanno a letto
spengendo il loro lume.
Linda
XXX
…
M’affaccio alla finestra e vedo…
Meo sul davanzale
fermo ad osservare
luci abbaglianti
come palle di neve,
macchine in fila,
sembra una strada infinita…
guardo
penso
è ora!
Vado a dormire.
Francesco P.
Notte del Santo Natale!
Oh, notte del Santo Natale,
che con il tuo scampanio allegro,
infondi felicità,
anche nei cuori più freddi.
…
Oh, notte del Santo Natale,
il tuo vento, come oro,
risplende nelle vie più buie
illuminate con i colori più vivaci.
…
Oh, notte del Santo Natale,
che sei in tutto il mondo,
come un regalo immenso
di pace, di amore!
Clara, Aurora, Tommaso
Tempo di Natale
Il Natale sta arrivando
e con sè la neve si sta portando,
un villaggio tutto innevato
da sembrare un mondo incantato.
…
Luci colorate per tutto il paese
che recano alla gente tante sorprese.
…
Le guerre non son finite
e le rose son tutte sfiorite,
ma se penso che finirà
mi ritorna la felicità.
…
Purtroppo troppe persone non posson festeggiare
l’augurio è che meglio possan stare.
…
Il Natale mi piace proprio tanto,
e per questo sto aspettando!
Alice, Ginevra e Ilenia
:::
Notte di Natale
La notte di Natale
è la più magica dell’anno.
Per le vie del paese
si respira solo magia,
la felicità,
una ventata di neve
che, come se fossi un angelo,
mi fa volare nel cielo infinito.
Dopo la mezzanotte
la pace regna.
La mattina
nulla si muove,
tutto tace
e, una ventata di felicità, via mi porterà!
Tommaso
I colori naturali
Il prototipo
I “pezzi” che escono dal gesso
Grazie Germano delle tue visite a scuola!
Paesaggio di primavera
Paesaggio di primavera,
fiori, piante, gemme
sbocciano tranquilli
nel più completo dei silenzi.
…
Leggero e misterioso
il vento
striscia lentamente tra le foglie
come un serpente.
…
Gli animali
fanno capolino
dalla tana
sotto un albero fiorito.
Ginevra