ALLE PRESE CON LA… “RELAZIONE”! – V°

7  MAGGIO 2015

Scegli un argomento di storia, geografia o scienze che ti è particolarmente piaciuto quest’anno cerca di approfondirlo e preparati per parlarne con tuoi compagni. Cerca di seguire le indicazioni che abbiamo visto insieme. Buon lavoro!

(CONSEGNA IL 25 MAGGIO 2015)

Paola e Daila

E adesso tutti a leggere i lavori dei compagni!

Le letture sono in corso… in classe discussione e commenti.

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Vivere nell’Antica Grecia

Le abitazioni

Le abitazioni dei ricchi mercanti e degli aristocratici erano con due o tre piani e un grande cortile. Il tetto era fatto di tegole e il pavimento con lastre di pietra oppure con tappeti e stuoie. Le casa delle persone comuni erano povere, con due o tre stanze al pianterreno. Erano costruite in mattoni o in legno essiccati al sole. Il tetto era di paglia impastato con argilla e i pavimenti di terra battuta.

L’abbigliamento

Le donne avevano addosso una tunica di lino bianco, chiamata chitone, e si avvolgevano con una mantellina di lana, detta peplo. Gli uomini invece sopra la tunica  indossavano un mantello corto chiamato clamide. Le calzature erano comunemente sandali stringati. Invece chi faceva lunghi viaggi indossava stivali di pelle.

L’alimentazione

Tutti i greci mangiavano pane d’orzo, purè di fave e di lenticchie,cipolle,aglio,olive crude e molto formaggio. Molto usato era l’olio d’oliva che serviva per cucinare,ma anche per alimentare le lampade e per la cura del corpo. Alcune volte ad Atene venivano organizzati sontuosi banchetti tra famiglie benestanti. Nella prima parte del banchetto si svolgeva la cena durante la quale si mangiavano carne,crostacei,pesci,insalate,frutta e dolci. Nella seconda parte,il simposio,si bevevano vini di ogni provenienza,dopo aver brindato a Dióniso,dio del vino. Il banchetto era accompagnato con musiche,danze e canti.Le donne Le donne erano considerate inferiori agli uomini. La loro vita si svolgeva in casa paterna o del marito. Intorno i quindici anni le ragazze venivano date in moglie a uomini di soliti molto più vecchi di loro. A esse spettava il compito di prendersi cura dalla casa e dei figli e di occuparsi della tessitura in una parte della casa riservava solo a loro,chiamata ginecèo. Potevano uscire solo per far visita ad altre donne o per partecipare ai riti religiosi. A Sparta le donne benestanti erano più libere non vivevano nel ginecèo e non si occupavano dei lavori domestici,perché venivano svolti dalle schiave;inoltre,al pari degli uomini,praticavano attività fisica fin da piccole,perché si pensava che le donne forti avrebbero generato figli sani e robusti.

I bambini

Quando nasceva un bambino maschio si annunciava  con una ghirlanda di foglie di ulivo sulla porta di casa, invece quando nasceva una bambina si annunciava con una ghirlanda di lana. I bambini avevano tutti i giocattoli diversi per lo più che costruivano da soli: trottole,bambole snodabili,carretti da trainare.  All’  aperto giocavano a moscacieca e a nascondino,con il cerchio,con la palla e con i sassolini. Anche le statuine di terracotta erano un gioco molto amato: statuine di cavalieri,dipinte con colori vivaci,sono state ritrovate dagli archeologi in alcune sepolture di bambini.

La scuola

In Grecia non c’erano scuole pubbliche. I maschi frequentavano i maestri privati,che insegnavano loro  matematica,storia,poesia,danza e musica. Le bambine invece non frequentavano la scuola,ma imparavano dalle donne della famiglia a pulire la casa,a filare,a tessere e ad accudire i più piccoli. Solo le figlie dei ricchi potevano permettersi di studiare,ma senza andare a scuola: le famiglie facevano venire i maestri nella loro casa.
Aurora

 

2

LA LUNA
Il satellite naturale
 
La Luna è l ‘unico satellite naturale della Terra, dista da noi circa 380.000 Km, abbastanza vicino da essere vista ad occhio nudo.
Caratteristiche fisiche
La superficie lunare è composta da sabbia e polvere, ma recentemente si è scoperta anche la presenza di acqua e di crateri, quest’ultimi generati da impatti con asteroidi.
Moti lunari
I moti lunari sono i movimenti che compie la Luna e sono tre:
– Moto di rotazione (ruota su sé stessa)
– Moto di rivoluzione (ruota intorno alla Terra)
– Moto di traslazione (ruota intorno al Sole insieme alla Terra)
Noi vediamo sempre la stessa faccia della Luna perché il moto di rotazione e di rivoluzione coincidono.
Le fasi lunari
Le fasi lunari descrivono i vari aspetti assunti dalla Luna a seconda dell’illuminazione del Sole.
Si ripetono ogni 29 giorni in un arco di tempo chiamato “Mese Sinodico”).
Si dice “Luna nuova” quando noi vediamo la parte non illuminata dal Sole che con il passare dei giorni si scopre sempre di più (primo quarto) fino ad avere la “Luna piena” cioè quando la sua faccia è esposta completamente al Sole.
Poi ricomincia ad oscurarsi (secondo quarto) fino a ritornare Luna nuova.
 Alice
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L’apparato digerente
Introduzione
La funzione dell’apparato digerente è quella di trasformare gli alimenti in sostanze solubili che possono essere assorbite attraverso i tessuti. Questo risultato è ottenuto mediante due tipi di azioni : l’azione meccanica e quella chimica. L’azione meccanica comprende:
– la masticazione: il cibo viene triturato dai denti
– Il rimescolamento: le pareti muscolari dello stomaco impastano il cibo con i succhi gastrici
– la peristalsi: il movimento ondulatorio della muscolatura dell’apparato digerente che fa avanzare il cibo lungo le sue varie sezioni.
L’azione chimica comprende:
– i carboidrati in zuccheri
– le proteine in amminoacidi
– I trigliceridi in acidi grassi e glicerolo
La digestione inizia nella bocca, dove il cibo viene triturato dai denti e mescolato alla saliva che contiene degli enzimi che trasformano gli amidi in zuccheri semplici. Il prodotto finale della masticazione si chiama bolo e scende attraverso l’esofago fino allo stomaco dove viene mescolato insieme ai succhi gastrici composti da: acido cloridrico, pepsina e muco.
Il bolo così mescolato diventa una massa semi liquida detta chimo e viene spinto dalla peristalsi nell’intestino tenue attraverso una valvola muscolare: il piloro.
L’intestino tenue è lungo circa 6 metri ed è suddiviso in:
– duodeno
– digiuno
– ileo
Nel primo tratto dell’intestino tenue viene completata la digestione, mentre nel secondo tratto si verifica l’assorbimento delle sostanze prodotte dalla digestione.
Una volta completato il processo digestivo le sostanze nutritive ( zuccheri, proteine, acidi grassi e vitamine) vengono assorbite dai villi intestinali e trasferite ai vasi sanguigni e linfatici. I residui non digeribili vengono spinti dalla peristalsi nell’intestino crasso. Le sue prime porzioni (cieco e colon) hanno il compito di rimuovere l’acqua contenuta nel materiale indigerito che, in fine, viene immagazzinato nel retto prima di essere espulso attraverso l’ano
 
 
Alessandro
4
 

La forza di gravità

Fu Galileo Galilei a scoprire che se si lasciano cadere due oggetti dalla stessa altezza nel vuoto (dove non c’è gravità)anche se con il peso diverso arrivano perfettamente insieme. Nell’ esperienza comune una piuma e una palla di piombo cadono a velocità diverse,a causa della resistenza dell’aria,ma nel vuoto cambia tutto!

La camera a vuoto dello Space Power Facility è un’ enorme “scatola” dal diametro di 30,5 m e alta 37,2m. Questa camera è in grado di perdere tutta la sua gravità.Nello studio hanno fatto l’ esperimento con una palla di piombo e delle piume:

Hanno portato alla stessa altezza i due oggetti e li hanno fatti cadere lì si poteva vedere che le piume ci hanno messo quasi il triplo tempo della palla di piombo, quando invece lo hanno fatto senza gravità sono arrivati perfettamente assieme e poi ovviamente per la teoria di chi non è scienziato hanno poi galleggiato verso l’alto.

La forza di gravità in realtà l’ha scoperta Newton. Quando era sotto un melo a studiare, all’improvviso gli cadde una mela in testa e gli venne la curiosità del perchè gli fosse cascata in testa e non fosse andata in su o da qualche altra parte. Così capì che gli oggetti cascano verticalmente grazie alla forza di gravità.

Cos’è la forza di gravità?

La forza di gravità è una forza di attrazione tra due corpi che è proporzionale al quadrato della distanza tra i centri di massa. (WOWWWW!!! 😉 )

Samantha

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La parte corpuscolata del sangue

La parte corpuscolata del sangue è composta da globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, tutte prodotte dal midollo osseo.

Ognuna di queste cellule ha caratteristiche e funzioni diverse.

Globuli rossi:

Sono le cellule più numerose del sangue.

Vengono chiamati anche eritrociti. Dal greco eritros = rosso, citos = cellula. Perciò cellula rossa.

Nell’uomo e in tutti i mammiferi, i globuli rossi maturi non hanno il nucleo e hanno la forma di una lente biconcava, cioè una lente con una fossa per lato.

I globuli rossi contengono l’emoglobina, una proteina che trasporta ossigeno e anidride carbonica.

Nei polmoni avviene lo scambio tra l’ossigeno e l’anidride carbonica che si era legata insieme all’emoglobina nel sangue venoso, il sangue ‘‘di scarto’’: l’anidride carbonica viene eliminata nell’ aria, in modo tale che non si accumoli nel sangue. Parte dell’ anidride carbonica circola insieme al plasma, un liquido formato per circa il 90% da acqua e circa 10% da proteine e sali minerali.

Nei globuli rossi dei mammiferi la mancanza del nucleo lascia più spazio all’emoglobina.

Queste caratteristiche rendono migliore la circolazione dell’ossigeno da parte di queste cellule. I globuli rossi sono incapaci di movimenti attivi ma sono elastici e deformabili, in modo da poter viaggiare anche nei vasi sanguigni più piccoli.

Vivono per poco più di tre mesi, dopodiché vengono catturati da cellule della milza e del fegato, dove vengono eliminati da altre cellule specializzate del sistema immunitario.

I globuli rossi si distinguono per la presenza o l’assenza sulla loro membrana cellulare di particolari proteine (gli antigeni), che danno a loro una specifica caratteristica e permettono di dividere il sangue in gruppi sanguigni tipici per ogni individuo e trasmessi ereditariamente.

Con il microscopio elettronico, si è visto che i globuli rossi possono assumere forme molto diverse: normali (discociti), a bacca, a riccio o spinosi, dentellati, a fuso, a falce, a elmetto, appuntiti, indentati, poichilociti e tante altre forme.

Globuli bianchi:

Vengono chiamati anche leucociti. Dal greco leucos = bianco, citos = cellula. Perciò cellula bianca.

Nel sangue ogni 500 globuli rossi c’è un globulo bianco.

In totale sono circa 20-50 miliardi di leucociti.

Loro hanno il compito di difendere l’ organismo dalle infezioni e dagli agenti estranei.

Differentemente dai globuli rossi, i globuli bianchi, non sono tutti uguali: si distinguono in vari gruppi, sia per le dimensioni, sia per le funzioni che svolgono.

I nomi con cui vengono distinti i globuli bianchi sono: linfociti, monociti, granulociti.

A parte i linfotici, che vengono prodotti dalle ghiandole linfatiche, le altre specie di globuli bianchi vengono prodotti, come i globuli rossi e le piastrine, dal midollo osseo.

La loro vita dura circa dieci giorni.

I globuli bianchi più importanti sono i granulociti che hanno la funzione di opporsi agli agenti estranei infettivi come batteri o altri corpi.

I granulociti non hanno una forma definita che può cambiare a seconda della situazione in cui si trovano.

Hanno un movimento ‘‘ameboide’’ cioè un movimento irregolare e strisciante, estendendosi in base allo spazio che trova.

Hanno anche la possibilità di attraversare la parete del vaso sanguigno per aggredire l’ ‘‘intruso’’ nei tessuti. Riescono a distruggere un corpo estraneo inglobandolo e poi digerendolo.

I globuli bianchi, come i globuli rossi, prima di entrare in un vaso sanguigno devono maturare. Entrando senza essere maturati possono essere causa di malattie.

Piastrine:

Le piastrine sono corpiccioli molto più piccoli dei globuli bianchi e rossi.

Ogni 10 globuli rossi c’è una piastrina.

Vivono all’ incirca per 3-10 giorni

Hanno lo scopo di arrestare le emorragie. Si aggregano tra loro formando una fitta rete (coagulo)

Possiedono anche due proprietà: l’ agglutinazione (tendono ad agglomerarsi tra di loro) e l’ adesività (tendono ad aderire alla parete interna vasale).

Tali proprietà entrano in azione quando avviene una lesione e le piastrine si oppongono all’ emorragia.

Sia l’aumento del loro numero sia la diminuzione possono essere causa di malattie. L’aumento può portare ad una eccessiva coagulabilità del sangue con formazione di trombi (coaguli circolanti). La diminuzione può portare ad una difficoltosa coagulazione con frequenti emorragie.

Anna 

24/05/2015

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Le fonti di energia

Oggi, la maggior parte degli oggetti che utilizziamo è azionata da elettricità, una forma di energia che ci permette di vivere; forno, lampade, computer, frigoriferi… sono alimentati dall’elettricità. Con il passare del tempo, questa, si è rivelata, sempre più utile ed indispensabile per la nostra vita. Esistono per questo vere e proprie “fabbriche di energia” chiamate centrali elettriche e ce ne sono di vari tipi ,che, in modi diversi, producono energia.

Due tipi di fonti

L’energia è prodotta con materie diverse: sono divise in fonti rinnovabili, che non si esauriscono (acqua, vento, luce solare… ) e fonti non rinnovabili che, con il passare del tempo finiranno ( petrolio, Metano, carbone….). Oggi si stanno riscoprendo modi per produrre elettricità con fonti alternative ai combustibili fossili.

Centrale termoelettrica

La centrale termoelettrica produce energia sfruttando il calore della combustione di carbone, legna, gasolio, gas Metano o petrolio. Con il calore ricavato, l’acqua è portata ad ebollizione e trasformata in vapore che a sua volta farà muovere le turbine. Per questo, le centrali termoelettriche, sono situate vicino a corsi d’acqua o a bacini artificiali. Dopo l’utilizzo, il vapore viene ritrasformato allo stato liquido e restituito alla natura. Queste centrali producono molta energia, infatti il 63% dell’energia è prodotta da centrali termoelettriche, ma rilasciano in atmosfera fumi inquinanti che, prima di essere espulsi in aria, sono filtrati per eliminare le sostanze nocive alla salute. Questo tipo di centrale, (anche se in poche unità) è presente sulla Montagna Pistoiese.

Centrale nucleare

La centrale nucleare produce energia dalla fissione nucleare, cioè, la rottura degli atomi di uranio ( un materiale radioattivo ) che, convogliati in speciali tubature entrano nell’acqua e la trasformano in vapore che muove le turbine. Il movimento delle turbine aziona il generatore che produce elettricità. Dopo l’impiego gli atomi di uranio devono essere smaltiti, perché se vengono a contatto con esseri viventi, le cellule di questi ultimi impazziscono e provocano danni gravi all’organismo che ne è venuto a contatto. Per questo le scorie radioattive sono depositate in contenitori il cui materiale può durare per secoli, e sotterrate a grandi profondità. I disastri nucleari sono stati moltissimi in tutto il mondo. I più conosciuti sono quelli di Cernobyl ( Russia ) il 26 Aprile 1986 nel quale furono evacuate famiglie anche a 30 KM di distanza dal luogo dell’accaduto e quello più recente di Fukushima in Giappone l’ 11 Marzo 2011.

Centrale geotermica a Larderello

Centrali geotermiche

Le centrali geotermiche sfruttano il vapore sotterraneo. Quando il vapore esce dal terreno viene inserito in tubi che lo portano alle turbine. Il movimento è trasmesso al generatore che produce elettricità. Dopo l’utilizzo il vapore sotterraneo è impiegato per il termalismo, per riscaldamenti urbani e per agricoltura in serra. Le centrali geotermiche sono presenti anche in Toscana a Larderello in provincia di Pisa comune di Pomarance. Il vapore che esce dalla crosta terrestre, non è altro che acqua vaporizzata dal calore della lava di un vulcano. Infatti il Monte Amiata in provincia di Grosseto, è un vulcano ormai spento, ma l’attività sotterranea è ancora attiva e riscalda l’acqua che esce a Larderello. I getti non sono sempre attivi e quindi la produzione di energia elettrica a volte si ferma. Per intensificare le “ eruzioni “ di vapore, viene inserita nel terreno acqua fredda. L’idea di creare energia della geotermia venne per la prima volta a Piero Ginori – Conti nel 1905 che costruì una centrale geotermica proprio a Larderello.

 Il vapore, forza per muoversi

Il vapore non è soltanto utilizzato per la produzione di energia ma è usato anche per muoversi. I treni a vapore, infatti, si muovono grazie alla trazione del vapore. Il carbone brucia nella caldaia del mezzo e il calore prodotto vaporizza l’acqua. Il vapore entra nei cilindri e spingendo uno “stantuffo” dà movimento alle ruote attraverso la biella. Insomma, il vapore nel mondo, ha sempre avuto un ruolo, più o meno importante.

Un treno a vapore a Siena

Centrale idroelettrica

La centrale idroelettrica per produrre corrente elettrica frutta la forza di caduta dell’acqua che, muove le turbine. L’acqua dei torrenti o fiumi è incanalata in grandi tubi che la portano dalla diga (un grande invaso che blocca il corso d’acqua) fino alla centrale. La forza cinetica cioè di movimento delle turbine è trasmessa al generatore che produce energia. Le centrali idroelettriche usano l’acqua per generare elettricità e la maggior parte delle volte sono collocate in alta montagna o dove sono presenti dislivelli per creare le dighe. Sulla nostra montagna ce ne sono alcune”piccole” altre più grandi come la centrale elettrica di “La Lima” con il grandioso invaso di Tistino. Le centrali idroelettriche non emettono sostanze inquinanti o radioattive, ma hanno un grande impatto ambientale. A Longarone (Belluno), nel lontano ottobre del 1963 una grossa frana cadde nel lago del Vajont ( diga costruita sopra il paese) e un’ondata di fango e acqua si riversò su Longarone; ci furono oltre 2000 morti.

I mulini e le ferriere, energia dall’acqua

I mulini e le ferriere, fin dall’antichità hanno rappresentato gli antenati delle centrali idroelettriche perchè sfruttano lo stesso sistema; la forza dell’acqua. Grazie al movimento delle ruote, le macine giravano e producevano, la farina di castagne o di grano. Anche le ferriere sono state di grande importanza per arrivare a creare energia dall’acqua. Oggi si stanno ristrutturando per far ammirare ai visitatori l’antico splendore di una volta con i magli e altri utensili per la lavorazione del ferro. Una eredità che ci è stata lasciata dai nostri predecessori visto che la Montagna Pistoiese ne è colma. Alcuni dei tanti mulini sono collocati all’Orsigna dove vi è il “molino di Giamba” (nella foto) Le ferriere invece sono sparse per la montagna sulle rive di torrenti o ruscelli. Una ferriera e un mulino sono presenti anche a Maresca.

TOMMASO

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L’impero Romano.
Ottaviano Augusto organizzò il suo grande impero suddividendolo in provincie. C’erano le Provincie Senatorie che erano quelle più antiche, affidate a Proconsoli scelti dal Senato e quelle Imperiali che erano quelle di più recente conquista, affidate a governatori nominati da Augusto. La lingua, le leggi e la religione dei Romani si diffusero velocemente in ogni provincia. L’unificazione culturale dell’impero fu evidente in tutte le provincie per la presenza di templi, anfiteatri, archi di trionfo, acquedotti e terme costruiti nello stile architettonico romano. Dopo il saggio governo di Augusto, a Roma ci fu un periodo di pace e di prosperità detta Pax Romana. Augusto morì nel 14 dopo Cristo dopo un lunghissimo regno che in seguito alla sua morte, passò al suo figlio adottivo Tiberio. Dopo di lui ci furono altri imperatori e l’impero continuò ad espandersi. Intorno al 46 dopo Cristo l’imperatore Claudio conquistò la Britannia (l’odierna Gran Bretagna) e nel 106 dC Traiano conquistò la Dacia (l’attuale Romania) e una parte di Mesopotamia. Durante il regno di Traiano, l’impero giunse alla sua massima estensione e la sua popolazione raggiunge i 60 milioni di abitanti. Lungo i confini dell’impero vennero costruite opere di fortificazione come il Vallo di Adriano, una muraglia che proteggeva la Britannia dagli attacchi delle tribù celtiche della Scozia.
 
Il commercio
Per buona parte del secondo secolo dopo Cristo, durante i regni di Adriano, Antonino Pio e Marco Aurelio, la Pax Romana rimase in vigore e la popolazione godette di un grande benessere. L’agricoltura e l’artigianato si svilupparono e il commercio si intensificò. Si viaggiava sia per mare che per terra, dato che anche le regioni più lontane erano collegate da una rete di strade sicure, ma si preferivano le rotte marittime perché erano più veloci e economiche. Roma ormai importava più cose di quante ne produceva: l’immensa quantità di grano provenivano dalla Sicilia e dai paesi d’oltremare. Dall’Egitto arrivavano tessuti di lino, dalla Cina la seta e dall’India il cotone. Le spezie le perle e le gemme, arrivavano dall’estremo oriente. Il commercio era così intenso che a Ostia, alla foce del Tevere, fu costruito un porto artificiale. Qui le merci erano scaricate dalle navi e trasferite su barche piccole, che risalivano il fiume fino a Roma.
Le strade
I Romani costruirono un funzionale sistema di strade, larghe e ben fatte, che collegavano Roma alle città più importanti dell’impero, facilitando i commerci e permettendo lo spostamento veloce dell’esercito. Gli ingegneri imperiali ingrandirono le strade già realizzate in precedenza durante il periodo della repubblica e ne costruirono di nuove, fino a formare una fittissima rete che superava i 120.000 kilometri di estensione e che rappresentava una delle più grandiose opere del mondo antico. Le strade romane erano lastricate di pietre e, grazie a gallerie e ponti, riuscivano a superare montagne e fiumi.
Le abitazioni.
Le case signorili dei Romani si chiamavano Domus. La porta principale si apriva sull’ atrio, una grande sala con il tetto aperto e una vasca al centro, l’ impluvio dove si raccoglieva l’ acqua piovana. Poi c’era il peristilio, un giardino circondato da portici che abbelliva la casa. C’erano poi il triclinio, cioè la sala da pranzo e i cubicoli, cioè le camere da letto. Le Domus erano spesso abbellite con mosaici e affreschi. I più ricchi avevano anche un’abitazione in campagna, chiamata villa. Con l’aumento della popolazione i Romani furono costretti a costruire abitazioni verso l’alto a molti piani, le Insulae. Esse potevano raggiungere i cinque piani. Gli appartamenti non avevano più di due o tre stanze per famiglia. Le finestre erano piccole e senza vetri. D’inverno le persone si scaldavano con i bracieri e illuminavano le stanze con le lanterne. Le Insulae erano costruite con legno infatti c’erano spesso crolli e incendi.
Roma capitale del mondo.
Durante l’impero di Augusto e degli imperatori che regnarono dopo la sua morte, Roma divenne una splendida città, con templi, basiliche, monumenti, e poi con altre opere come anfiteatri, terme, teatri, stadi sportivi. Si meritò così di essere chiamata “caput mundi”, cioè “capitale del mondo”.
Clara    
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 Le Domus

Alla metà del  ottavo secolo a.C.i primi re Romani costruirono  le domus. La tecnica edilizia era :i muri in argilla e il tetto in stoppe, dopo un po’ di tempo si incominciavano a costruire  i muri con zoccoli in scheggioni e i tetti con le tegole. Le case signorili dei Romani avevano l’atrio per entrare e avevano il tetto aperto con in mezzo una grande vasca dove andava l’acqua piovana. Oltre all’ atrio c’era il peristiolio o hortus, un giardino circondato  da portici con statue e fontane, e il triclinio che era la sala da pranzo. Le camere da letto  si trovavano al primo piano. Alcuni locali sulla strada erano affittati ed erano denominati tabernae.

Le domus dei ricchi erano composte da due parti importanti :l’atrio  e il peristiolio,  un grande giardino porticato o con alberi da frutto e piccole piscine.  Avevano il bagno che era simile a terme; in alcune  case c’era pure la biblioteca e il solarium una terrazza che poteva essere anche chiusa.

Le insulae

L’aumento continuo del popolo rese necessarie le abitazioni sempre piu strette, quindi costruirono case che erano strette ma alte, le insulae. Potevano raggiungere i 5 piani ma non avevano l’acqua e neanche i servizi igienici. Erano abitazioni  in affitto, le persone più povere solitamente andavano a vivere all’ ultimo piano. Non avevano più di 3 stanze a famiglia, le finestre erano piccole, non si scaldavano con i braceri e illuminavano le stanze con le lanterne. Erano costruite con materiali scadenti e legno, per questo crollavano o si incendiavano. Anche le stanze al piano terra erano affittate, a commercianti e artigiani.

Maddalena
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Le leve

Un argomento che mi è interessato quest’anno è di scienze: le leve. Mi è piaciuto perché l’ho capito bene e mi ha fatto vedere come si usano le cose nella realtà.

Le leve sono macchine semplici cioè macchine che usano la forza muscolare per compiere un lavoro. La leva è un’asta rigida fissata a un perno fisso detto fulcro (F), in un punto si trova la resistenza (R) e nell’altro la potenza (P).

A seconda della posizione di fulcro, potenza e resistenza si hanno tre tipi di leva.

Leva di primo genere:

Es. forbici, tenaglie, pinze, remo

Leva di secondo genere:

Es. apribottiglie,schiaccianoci, carriola

Leva di terzo genere:

Es. canna da pesca, pinze per il ghiaccio o per il limone

Quando si usa una leva occorre fare in modo che la distanza tra il fulcro e la potenza sia maggiore della distanza tra il fulcro e la resistenza.

Esistono tre categorie di leve:

Leva vantaggiosa: il fulcro è più vicino alla resistenza.

Leva svantaggiosa: il fulcro è più vicino alla potenza.

Leva indifferente: il fulcro è tra la potenza e la resistenza.

Francesco F.

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Il Trentino Alto Adige

Il Trentino Alto Adige è una delle cinque regioni a statuto speciale. La lingua principale è il tedesco al quale segue l’italiano; ufficialmente sono riconosciute  anche il ladino, il cimbro e il mocheno. Le sue province sono Bolzano e Trento.

E’ la regione più a nord dell’ Italia, è completamente montuosa e ospita circa 1.050.000 abitanti .

La regione confina a est e sud-est con il Veneto, ad ovest e sud-ovest con la Lombardia, a nord-est con i Lander austriaci Tirolo e Salisburghese, a nord-ovest con il Cantone Svizzero dei Grigioni. La regione si trova tra le alpi centrali e quelle orientali, a sud il confine è delimitato dal lago di Garda e dalle Prealpi Venete.

Nella parte nord della regione si estendono le Alpi Retiche che raggiungono la loro massima altezza nella Palla Bianca [3.738 m. s.l.m.]. In Trentino Alto Adige si erge la sezione occidentale delle Dolomiti, andando verso sud, i rilievi montuosi degradano nelle Alpi .

Il passo del Brennero è il principale valico di frontiera fra l’Italia e l’Austria. Altri valichi fra i due paesi sono il passo di Resia, il passo Stalle e il passo del Rombo. Il passo dello Stelvio fra il Trentino Alto Adige e la Lombardia è il valico automobilistico più alto d’Italia.

La valle principale della regione è la valle dell’Adige che si sviluppa da Merano a Rovereto ma passa anche da Bolzano e Trento. Molto note sono anche le valli trentine di Non, di Fassa e di Fiemme e le altoatesine val Gardena, val Pusteria, val Badia e val Venosta.

Il fiume principale è l’Adige. Il Brenta sfocia nel mar Adriatico. Il Sarca è un immissario del lago di Garda mentre il Chiese è un affluente del Po.

Il maggior bacino della regione è il lago artificiale di Resia, mentre quello naturale più grande è il lago di Caldonazzo. Importanti sono anche il lago di Molveno, di Ledro e di Idro.

Il clima del Trentino Alto Adige è continentale, alpino nelle zone di alta montagna e mediterraneo sul lago di Garda.

Nella parte meridionale vicino al lago di Garda la vegetazione è composta da querce, castagni, lecci e allori. Si coltivano vite, ulivo e limone. Nella parte nord si trovano carpini, faggi, aceri, abeti rossi, larici e betulle. Nelle valli dell’Alto Adige si coltivano alberi da frutto come le mele.

La fauna Alpina caratterizza il Trentino Alto Adige. Tra i 1.300 e i 3.000 m. si trovano i camosci, tra i 500 e gli 800 m. si trovano i caprioli. Lo stambecco già estintosi in passato, nel 1967 venne reintrodotto nel parco Nazionale dello Stelvio. Tra i 2.000 ei 3.000 m. vive la marmotta. Nelle regioni Alpine si trovano le lepri grigie ei cervi .Tra i carnivori sono stati segnalati dopo qualche anno lupi e orsi .

In questa regione si trova il parco nazionale dello Stelvio istituto nel 1935 che si estende anche in Lombardia. In Trentino Alto Adige ci sono molti altri parchi e anche delle riserve regionali.

Tra i castelli più belli di epoca medievale ci sono Castel Tirolo, Castel Roncolo e il Castello di Buonconsiglio di Trento. Nel 1974, Castel Fontana divenne il museo agricolo di Brunnenburg, che illustrò come ancora oggi, i modi di fare e le usanze dei contadini della zona. Durante l’impero Austro-Ungarico furono costruite molte fortificazioni tra cui il Forte di Fortezza, dove secondo la leggenda i Nazisti nascosero un’ingente quantità di oro che non fu mai ritrovato. Oltre a castelli e fortezze in Trentino Alto Adige ci sono molte chiese, abbazie e monasteri come, l’abbazia di Monte Maria, l’abbazia di Novacella e il monastero di Sabiona.

Nonostante il territorio totalmente montuoso, il settore agricolo è molto sviluppato. Nella frutticoltura la regione detiene il primato produttivo con il 93,3% di mele. Sviluppata in regione è anche la viticoltura. Storicamente significativo è l’allevamento, che nelle vallate alpine in passato era uno dei mezzi di sostenimento più importanti. Considerato di grande importanza è il turismo, soprattutto invernale, legato alo sviluppo delle località sciistiche della regione. Invece Merano e Lèvico terme sono legate al turismo termale. Ci sono anche molti musei come il di museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, il museo delle scienze di Trento e il museo archeologico dell’ Alto Adige.

Prodotto agroalimentare tipico della regione è lo speck; altro prodotto della regione è il vino sia bianco che rosso.

Gli sport più praticati in Trentino Alto Adige sono lo sci in inverno e l’escursionismo in estate; altri

sport praticati sono l’ockey su ghiaccio, la pallavolo, il basket e la pallamano per citarne soltanto qualcuno.

La storia del Trentino Alto Adige è stata caratterizzata dalle varie dominazioni che si sono susseguite nel tempo tra gli Austriaci e gli Italiani. La regione per molto tempo è stata parte dell’Impero Austriaco ed era chiamata sud Tirolo (Sud Tirolo), nome che è rimasto fino all’epoca attuale a seguito dell’inserimento del bilinguismo nella provincia di Bolzano. Il territorio della provincia di Bolzano è infatti abitato principalmente da genti di origine e lingua germaniche. I contrasti con gli abitanti della provincia di Trento, prevalentemente italiani, ed in generale con lo Stato Italiano, si sono attenuati soltanto dopo la firma del trattato De Gasperi – Gruber nell’ immediato dopo guerra e soprattutto dopo l’ entrata in vigore, nel 1972, del Pacchetto per l’alto Adige (tutt’ora in vigore), che prevede l’autonomia delle due provincie di Trento e Bolzano.

LINDA

 
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L’Impero romano

Dove e quando
Nel 31 A.C. Roma da Repubblica diventa un Impero, il primo imperatore e’ Augusto. La massima espansione fu raggiunta nel 106 d.c., Inizia così il periodo della così detta pax romana o meglio un lungo periodo di pace, prosperità, sviluppo del commercio e costruzione di importanti opere pubbliche.
L’organizzazione dell’Impero
L’impero era suddiviso in provincie senatorie (quelle più antiche) e provincie imperiali, quelle di più recente conquista. In ogni provincia si diffusero la lingua, le leggi e la religione dei romani.
 
Lo sviluppo dei commerci
Vista la grande crescita della popolazione, non bastava più la sola produzione di Roma, quindi venivano importate le merci da quasi tutto l’impero: il grano dalla Sicilia, il lino dall’Egitto, spezie, perle e gemme dall’estremo oriente. Per consentire tutto questo fu costruito un porto artificiale a Ostia, dove le merci scaricate dalle grandi navi venivano trasferite su barche più piccole che arrivavano fino a Roma.
Le strade
Tutte le strade romane avevano Roma come punto di partenza. Venivano misurate in miglia, un miglio corrispondeva a circa 1480 metri. A ogni miglio di percorso veniva messa una pietra, per questo chiamata pietra miliare. La costruzione di una strada era molto laboriosa: veniva scavato un fossato di circa 5 metri e riempito con sabbie e pietre, sulla superficie, incurvata per favorire lo scolo dell’acqua, veniva poi lastricata con blocchi di pietra. In totale la rete stradale raggiunse i 120 mila km, una delle più grandiose opere civili del mondo antico.
 
Le abitazioni romane
Le abitazione romane si suddividono in due categorie, le domus, dei patrizi, e le insulae, destinate ai plebei. Le domus erano case signorili, a uno o due piani, il giardino, chiamato peristilio, era circondato da portici e abbellito da statue e fontane. All ‘ interno, oltre alla camere, la cucina e le stanze per la servitù, si trovava, nel grande atrio, l’ impluvio, una grossa vasca che serviva per raccogliere l ‘acqua piovana. Le domus avevano anche l ‘ acqua corrente ed erano dotate di scarichi collegati alle fognature della città. Se avevano delle stanze poste lungo la strada, queste potevano essere affittate ad artigiani e commercianti. Inoltre, i ricchi potevano avere una casa di campagna, la villa, che poteva servire anche come azienda agricola. Le insulae, erano costruite su più piani, fino a 5, ma erano instabili e pericolose in quanto costruite con materiali scadenti e legno, quindi erano frequenti gli incendi e i crolli. Ogni famiglia aveva solo due o tre stanze senza servizi igienici e acqua corrente, si riscaldavano con bracieri e illuminavano le stanze con lanterne. Gli ultimi piani erano destinati ai cittadini più poveri.
 
Gli acquedotti e le terme
La civiltà romana si distinse per le grandiose opere di costruzione di acquedotti, ancora oggi in funzione e terme divenute leggendarie. Uno dei più importanti acquedotti fu costruito nel 19a.c. In Francia, il cosiddetto ponte d’oro, uno dei meglio conservati, lungo 50 km è alto 49 metri, formato da tre file di archi. A Roma, il più grande è l’Aqua Marcia, lungo 90 km. Per costruire un acquedotto, per prima cosa si doveva incanalare l ‘acqua provenienti dalla collina in condotti in pendenza, che poi attraversavano le montagne per mezzo di gallerie. Arrivata in città l’acqua veniva raccolta in grossi serbatoi e attraverso le tubature arrivava alle case, alle terme e alle fontane pubbliche.Poche case comunque avevano l ‘ acqua corrente, quindi la maggior parte dei romani andava alle terme, che si trovavano in ogni città romana, anche quelle più piccole. Le terme più importanti sono quelle di Caracalla, che portano il nome dell’ imperatore che le fece costruire. Le acque termali venivano riscaldate da caldaie sotterranee, e c’ erano varie sale e piscine. Le terme non erano solo un posto per lavarsi ma anche un luogo di ritrovo, dove i cittadini facevano ginnastica, giocavano, si incontravano con gli amici. Oltre alle terme e agli acquedotti, e grazie agli imperatori che si susseguirono, Roma fu abbellita con grandi opere pubbliche, templi, basiliche, monumenti, anfiteatri e stadi sportivi; per questo si merito’ l’appellativo di caput mundi, “capitale del mondo”.
 
Il tempo libero
Oltre alle terme, i romani erano molto dediti al divertimento, frequenti erano le feste religiose o politiche, gli spettacoli teatrali e i combattimenti fra gladiatori. Al circo massimo venivano fatte le corse delle bighe e quadrighe, carri legati ai cavalli che si sfidavano in velocità. Nel Colosseo combattevano i gladiatori, assoldati fra gli schiavi o i plebei più forti. A volte combattevano anche con animali feroci, come leoni o coccodrilli importati dall’Africa.
 
Il cristianesimo
Durante l’impero di Ottaviano,in Palestina nacque Gesù, che predicò una religione monoteista, poi chiamata cristianesimo, che professava l’uguaglianza tra gli uomini, carità verso il prossimo e non riconosceva altro Dio fuori del proprio. Gli imperatori romani ebbero paura che questa credenza desse luogo a sommosse e destabilizzasse l ‘impero, così nel 33 d.C. l’ imperatore Tiberio fece arrestare Gesù condannandolo a morte. I cristiani per un lungo periodo vennero perseguitati. Le più dure persecuzioni vennero fatte dall’imperatore Nerone nel 64 d.C., perciò i Cristiani per non cambiare religione pregavano nelle catacombe, luoghi sotterranei dai percorsi tortuosi adibiti a cimiteri. Nonostante ciò il Cristianesimo si continuò a diffondere e nel 313 d.C. anche l’imperatore Costantino divenne Cristiano ed emanò una legge, che diceva che i cristiani potevano avere la libertà del culto. In seguito nel 380 d.C. l’imperatore Teodosio dichiarò il cristianesimo la religione ufficiale dell’impero.
Ilenia
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La civilta’ romana

Dopo gli Etruschi una nuova civilta’ e’ nata nell’Italia centrale: la civilta’ romana. Nel 753 a.c alcuni villaggi sulle rive del fiume Tevere avevano deciso di unirsi e formare un’unica citta’ la quale fu chiamata Roma governata da un unico re. Con il tempo la citta’ divento’ sempre piu’ potente e i Romani con il loro esercito riuscirono a sottomettere prima tutti i popoli del Lazio e poi tutta l’Italia. Dopo la conquista dell’ Italia, i Romani diventarono ancora piu’ potenti diventarono i padroni dei commerci , erano quasi i soli a commerciare nel Mediterraneo e avevano il controllo degli altri popoli che volevano commerciare in questo mare. Hanno conquistato la Grecia, gran parte dell’ Europa e nella loro massima espansione l’Impero Romano comprendeva: – A nord una parte dell’Inghilterra – A sud tutta l’Africa Settentrionale – A ovest La Spagna e il Portogallo – A est una parte della Germania, dell’ Ungheria e della Romania – A sud-est la Mesopotamia, la Palestina e la Francia.
La storia dei Romani si divide in tre periodi: – 753 a.C.-509 a.C. Periodo Monarchico – 509 a.C.-31 a.C. Periodo Repubblicano – 31 a.C.- 476 d.p. Periodo Imperiale
Le origini di Roma
La leggenda
Una leggenda racconta che due fratelli gemelli, Romolo e Remo, fondarono la citta’ di Roma.I due gemelli furono abbandonati in una cesta sulle rive del fiume Tevere. Una lupa si prese cura di loro allattandoli e divenne’ cosi il simbolo di Roma. I gemelli furono poi allevati da un pastore come figli e quando diventarono grandi decisero di fondare, costruire una citta’. Per decidere chi dei due avrebbe comandato decisero di affidarsi alla volonta’ degli dei. Dovevano guardare il cielo e chi dei due avesse visto piu’ avvoltoi avrebbe vinto. Romolo vinse ma Remo non accetto’ di aver perso e quindi sfido’ il fratello. Romolo uccise Remo e divento’ il primo re di Roma.
La storia
Gli storici dicono che nel Lazio abitavano molte comunita’, cioe’ gruppi, di Latini. Una delle comunita’ tra l’ VIII e il VI secolo a.C.,aveva costruito dei villaggi sui sette colli i quali erano vicini alla foce del Tevere. Da questa piccola comunita’ ha avuto origine la citta’ di Roma.Nel punto dove e’ stata fondata la citta’ il fiume poteva essere attraversato facilmente e da lì passavano le vie commerciali che collegavano le citta’ degli Etruschi che vivevano in Toscana, con alcune ricche citta’ della Magna Grecia le quali si trovavano in Campania. Gli abitanti di Roma potevano controllare i commercianti che passavano da quella via e cosi questa possibilita’ ha spinto i villaggi a unirisi e a formare Roma.
Il periodo della Monarchia
I re hanno governato Roma tra l’VIII e il VI secolo a.C. E molti dicono che sono stati sette, alcuni di origine latina, altri di origine etrusca.I re erano a capo dell’esercito ed erano anche la piu’ importante autorita religiosa, cioe’ erano a capo dei sacerdoti. Nelle decisioni piu’ importanti pero’ il re era aiutato dal Senato il quale era formato da un gruppo di cittadini anziani che si riunivano per prendere delle decisioni importanti. Durante il periodo della Monarchia il re aveva tutti i poteri ,infatti la parola significa “ governo di uno solo”.I cittadini di Roma erano uomini liberi ed erano divisi in due classi sociali:i patrizi, che erano nobili ,e i plebei. I Patrizi erano proprietari terrieri,possedevano mandrie,pascoli e greggi .Se scoppiava la guerra erano obbligati a combattere. I plebei erano invece agricoltori, artigiani e commercianti, erano uomini liberi ma non potevano partecipare al governo della citta’ e eleggere il re. La monarchia e’ durata fino al 509 a.C. e durante quell’anno i patrizi insieme al Senato cominciarono a governare Roma al poste del re. Inizio’ così il periodo della repubblica.
Il periodo della Repubblica
Il Senato ha governato durante il periodo della Repubblica che e’ durato circa 400 anni. Il senato prendeva le decisioni piu’ importanti, approvava le leggi e eleggeva due consoli, i quali avevano il compito di comandare l’esercito e di far rispettare le leggi. In questo periodo Roma allargo’ i propri domini, fondo’ molte colonie,conquisto’ nuovi territori e si alleo’ con le citta’ e le regioni confinanti. Il territorio che Roma governava comprendeva: – Tutta l’Italia – Una buona parte dell’Europa – Parte del Medio Oriente – Parte dell’Africa settentrionale. Tutti i territori che facevano parte del dominio Romano erano divise in Province. Durante questo periodo il maggior potere era in mano alla classe piu’ ricca, i patrizi.In questo periodo pero’ anche i commercianti e gli artigiani piu’ ricchi erano diventati molto importanti e proprio per questo motivo iniziarono a crearsi tensioni e lotte tra i patrizi e i plebei. I plebei proposero alcune riforme, cambiamenti e nominarono i loro rappresentanti, delle persone che avevano l’incarico di difendere i loro interesse: I Tribuni della plebe. I tribuni riuscirono a far scrivere le leggi le quali erano uguali per tutti e non potevano essere cambiate da una volta all’altra. Il periodo delle Guerre Civili Tiberio e Caio Gracco e la Riforma agraria Il conflitto fra patrizi e plebei e la lotta al potere di alcuni generali romani fecero scoppiare una serie di guerre civiliche sono state una delle cause della fine della repubblica. Particolarmente importane e’ stata la vicenda dei tribuni Tiberio e Caio Gracco i quali erano i rappresentanti della plebe e avevano proposto una riforma agraria: le terre che erano state conquistate durante le guerre dovevano essere distribuite ai contadini piu’ poveri e non ai patrizi gia’ ricchi. Il senato era contrario e per questo motivo i senatori si misero d’accordo per uccidere i due fratelli .Durante un’assemblea nella piazza del Campidoglio, Tiberio fu assalito da un gruppo di uomini armati e trucidato ,cioe’ ucciso in modo molto crudele mentre Caio Gracco per non cadere nelle mani dei suoi nemici, si fece uccidere da un suo schiavo.
La crisi dell’eta’ repubblicana e Giulio Cesare
Dopo l’uccisione di Tiberio e Caio Gracco i quali tutelavano i diritti dei piu’ poveri ,si scateno’ una guerra civile, accentuando cosi la crisi della repubblica. Aumento’ il potere militare tanto che due comandanti Caio Mariodi origine plebea, e Lucio Silladi origine patrizia per difendere il loro potere combatterono uno contro l’altro .Vinse Silla il quale cancello’ tutte le riforme a favore della plebe, in quanto lui era di origine patrizia .Dopo la morte di Silla il senato affido’ il governo di Roma ad un altro generale Gneo Pompeo , il quale si alleo’ con due uomini potenti: l’aristocratico Marco LicinioCrasso e il generale Giulio Cesare. I tre strinsero un patto che fu chiamato il Triumvirato, governo di tre. Giulio Cesare a nato a Roma nel 100 a.c. in una famiglia patrizia, godeva del sostegno dei soldati e dei plebei.Oltre ad essere uno scrittore fu un uomo politico e un grande generale. Fu eletto console a vita nel 59 a.c..Conquisto’ tutta la Gallia francese, una parte della Germania , dell’Africa settentrionale e cerco’ di invadere e conquistare l’Inghliterra. Durante il suo governo Cesare fece approvare molte leggi a favore dei piu’ poveri, infatti decise che le terre conquistate dovevano essere date ai suoi soldati e ai piccoli proprietari terrieri bisognosi di campi da coltivare. Nel 44 a.C fu assassinato con 23 pugnalate da alcuni nobili capeggiati dal figlio adottivo Marco Giulio Bruto e da Gaio Cassio.Con la sua morte termina la repubblica mentre Cesare Ottavio Augusto diventera’ ilprimo imperatore di Roma. Il periodo dell’Impero Dopo la morte di Cesare i senatori non riuscirono a riprendere il potere, infatti Ottaviano, il figlio adottivo di Cesare (non nato da Cesare ma scelto per diventare suo figlio, suo successore), prese tutto il potere. Dopo aver sconfitto i suoi rivali, i suoi nemici, Ottaviano si fece nominare imperatore .Prima di Ottaviano, per piu’ di cinque secoli, alcune cariche di governo importanti erano suddivise tra piu’ persone. Ottaviano invece prese per se’ tutte le cariche di governo: l’imperatore era anche tribuno della plebe, giudice, comandante supremo e pontefice massimocioe’ capo religioso. Ottaviano prese anche il titolo di Augusto, che vuol dire divino. Gli storici dicono che l’anno 31 a.C segna la data dell’inizio dell’impero di Augusto, il quale comandava un impero vastissimo costituito da Stati e popoli diversi. Per controllare meglio l’impero ,Augusto , lo divise in province le quali a sua volta, erano comandate da uomini di fiducia dell’imperatore, i governatori. Durante il suo governo ci fu un periodo di relativa pace. Augusto fece edificare, costruire e restaurare monumenti, templi e piazze a Roma e fece costruire citta’ in tutte le province che fomavano l’impero .In questo modo permise il diffondersi della lingua latina e della civilta’ di Roma in tutti i paesi. I successori di Augusto. I successori di Augusto resero ancora piu’ forte il potere imperiale. L’imperatore divento’ una divinita’, un dio, che doveva essere venerato e nessuno poteva opporsi al suo potere , chi si opponeva , veniva ucciso .La successione avvenne inizialmente di padre in figlio, ma a partire dal II secolo d.C fu usato il metodo dell’adozione cioe’ l’imperatore sceglieva il suo successore. In questo modo anche i cittadini delle province potevano aspirare alla carica imperiale,cioe’ sperare di diventare imperatori. All’inizio del II secolo l’imperatore raggiunse la sua massima espansione con la conquista della Britannia, della Dacia ( la Romania), dell’Armenia e della Mesopotamia.
La cittadinanza Romana
Avere lacittadinanza romana voleva dire essere un cittadino di Roma. Le persone che avevano la cittadinanza avevano dei doveri, per esempio dovevano pagare le tasse o fare il servizio militare, ma avevano anche dei diritti ,come per esempio il diritto di essere giudicati e processati secondo le leggi dello Stato, e il diritto di accedere alla cariche pubbliche, avere cioe’ la possibilita’ di diventare dipendenti dello Stato.Le persone che vivevano in Italia nell’ 88 a.C avevano avuto la cittadinanza romana e quindi anche gli abitanti delle province dell’Impero aspiravano alla stessa. Nel 212 d.C l’imperatore Caracalla concesse cosi’ a tutti coloro che vivevano nelle province la cittadinanza romana.
Roma “caput mundi”
Quando Roma fu fondata era un villaggio di capanne. Nel corso dei secoli durante l’impero di Augusto e degli imperatori che regnarono dopo la sua morte Roma divenne una splendida citta’ con templi, basiliche, monumenti,anfiteatri,terme,teatri,stadi sportivi e opere pubbliche. Fu cosi’ chiamata “caput mundi”, cioe’ capitale del mondo.
– La colonna Traiana alta trentatre metri fu fatta costruire dall’imperatore Traiano per celebrare le sue vittorie nelle guerre contro i Daci.
– Gli acquedotti erano canali che trasportavono l’acqua potabile, cioe’da bere, dalle sorgenti fino alle citta’.Essi per molti tratti erano costruiti su archi .Il piu’ grande L’Aqua Marcia, lungo oltre novanta Km.
– I fori erano delle piazze dove i cittadini si riunivano per fare assemblee, riunioni pubbliche. Il piu’ importante il Foro Romano
– I mercati erano edifici a due pianidove i commercianti vendevano le loro merci.
– Nei templi erano custodite le statue delle divinita’e qui i Roamni andavano a pregare e a fare sacrifici.Il piu’ importante era quello di Giove Capitolino, che era sul colle del Campidoglio.
– Il Pantheon era un magnifico tempio dedicato agli dei. Fu costruito dall’imperatore Adriano ma ancora oggi lo possiamo ammirare con lo stesso aspetto di venti anni fa.
– Per celebrare la pax romana Augusto fece costruire l’altare l’Ara Pacis,altare della pace,decorato con immagini che esaltavano l’imperatore.
– Nel sottosuolo c’erano le fognature le quali servivano per portare via le acque sporche, chiamate cloache.
– Il circo Massimo era lo stadio dove si svolgevano le corse delle quadriglie, carrozze tirate da quattro cavalli. – Nel Colosseo si svolgevano i combattimenti tra gladiatori.
– La citta’ era divisa in zone, i quartieri dove potevano abitare solo i ricchi e i quartieri dove vivano i poveri.
– Le terme servivano come bagni dove i Romani facevano il bagno, i massaggi, la ginnastica .Spesso vicino alle terme c’erano le biblioteche dove i cittadini potevano leggere e scrivere .Le terme piu’ maestose furono costruite dall’imperatore Caracalla nel duecentododici dopo Cristo decorati da stucchi affreschi e mosaici maestosi.La passione dei Romani per le terme e’ testimoniata dalle terme di Bath costruite in una cittadina inglese accampamento militare ai confini dell’impero.
– I teatri erano veri e propri edifici fatti con la pietra e il marmo. I romani amavano molto le tragedie le pantomime cioe’ spettacoli di mimo e le opere dei Greci.
L’agricoltura e l’allevamento.
Gli antichi Romani erano agricoltori e pastori. Durante il periodo della monarchia i contadini coltivavano le proprie terre ma durante le guerre dovevano abbandonarle per andare a combattere oppure le vendevano ai ricchi i quali li i facevano coltivare dagli schiavi. In pianura i romani coltivavano cereali e ortaggi mentre sugli Appennini olivo e viti. I romani allevavano maiali e buoi che usavano nei campi per lavorare come per tirare l’aratro. Le capre e le pecore fornivano lana e latte il quale veniva usato per il fare il formaggio. I romani erano anche abili commercianti per cui iniziarono ad importare i prodotti agricoli dai paesi conquistati e quindi i Romani smisero di produrre questi prodotti in Italia.
L’artigianato e il commercio
Nel periodo dell’impero fu molto importante l’artigianato infatti gli artigiani fabbricavano molti prodotti e li vendevano in tutto il territorio dell’impero. Si viaggiava per mare e per terra ma benche’ anche le strade fossero sicure, si preferiva viaggiare per mare perche’ era piu’ veloce ed economico. Roma importava grano dalla Sicilia, lino dall’Egitto, dalla Cina la seta e dall’India il cotone. Dall’estremo Oriente arrivavano spezie perle e gemme .Moltissime navi partivano e arrivavano da Ostia dove fu costruito un porto artificiale alla foce del Tevere.
Le strade dell’impero
I Romani costruirono un fitto ed efficiente sistema di strade.Gli ingegneri imperiali ampliarono il sistema di strade gia’ esistente nel periodo della repubblica fino a formare una fittissima rete che superava i centoventimila Km , una delle opere piu’ importanti del sistema antico. Le strade romane erano lastricate di pietre e grazie a gallerie e ponti riuscivano a superare montagne e fiumi
Patrizi e plebei
Patrizi e plebei formavano la societa’ di Roma.
– I patrizi erano nobili come gli aristocratici Greci – I plebei formavano il popolo romano : alcuni erano contadini ,altri commercianti,altri artigiani o possedevano piccoli pezzi di terra. Con i patrizi e i plebei a Roma vivevano anche
– Gli stranieri, abitanti delle province
– Gli schiavi,uomini donne bambini catturati in guerra e che appartenevano ad un padrone
– I liberti, persone che erano state schiave e poi erano state liberate. Solo i patrizi e i plebei avevano i diritti dei cittadini romani.
L’esercito
Ogni cittadino aveva il compito di far parte dell’esercito e questo era anche un onore per i Romani. Nel periodo della Monarchia solo i patrizi facevano parte dell’esercito, mentre nel periodo della repubblica anche i plebei potevano entrare nell’esercito. I plebei piu’ ricchi potevano comprare armi piu’ costose, i plebei piu’ poveri non potevano quindi avevano altri compiti nell’esercito romano. Nel periodo dell’impero fare il soldato era diventato un lavoro per cui i soldati ricevevano uno stipendio.
Vivere nell’antica Roma
La famiglia La famiglia degli antichi Romani comprendeva il padre,la madre e i figli,ma anche i parenti che vivevano tutti insieme anche con gli schiavi. Il pater familias , l’uomo piu’ anziano era il capo indiscusso della famiglia, aveva l’autorita’ assoluta sulla moglie e sui figli tanto che poteva venderli come schiavi. La donna era sottomessa al marito,non poteva partecipare alla vita pubblica ma il suo compito era quello di diventare una buona moglie e una brava madre .Poteva andare al mercato o dalle amiche. La donna patrizia era sempre accompagnata dalle schiave. I bambini Le bambine e i bambini stavano con i genitori fino a sette anni, dai sette anni ai dodici andavano a scuola dove erano istruiti da un insegnante. Dopo i dodici anni potevano continuare a studiare mentre le femmine restavano a casa ad imparare dalla mamma i lavori domestici. Alla nascita tutti i figli maschi ricevevano dal padre la bulla che tenevano al collo fino alla maggiore eta’,diciassette anni, quando veniva riconsegnata al padre al posto della toga. Raggiunta questa eta’ i maschi liberi potevano partecipare alla vita politica mentre le ragazze potevano sposarsi gia’ a dodici anni. I bambini e i ragazzi schiavi non andavano a scuola ma lavoravano. Anche ai bambini romani piaceva giocare infatti nelle tombe romane sono stati trovati molti giocattoli che assomigliano ai giocattoli di oggi: palle,bambole,bastoni,piccoli carretti.
La scuola
I bambini e le bambine romane andavano a scuola a sette anni. Questa durava cinque anni e gli scolari imparavano a leggere, scrivere e a recitare. A 12 anni i ragazzi potevano continuare gli studi con un maestro greco o egiziano e imparavano a scrivere e leggere la lingua greca e latina. A 17 anni i figli delle famiglie ricche potevano continuare gli studi all’estero, soprattutto in Grecia. Le bambine che andavano a scuola imparavano a danzare,cantare e dipingere. La scuola dove andavano i bambini molto spesso era una stanza divisa dalla strada da una tenda. Gli alunni scrivevano su tavolette coperte di cera e usavano lo stilo, una cannuccia di ferro appuntita. Per scrivere alcuni numeri usavano le lettere come facciamo oggi quando usiamo i numeri romani, tipo la I V X L C D M., mentre per fare i calcoli usavano l’abaco.
L’alimentazione
L’alimentazione dei Romani era a base di verdure,latte,legumi,cereali,formaggio e frutta.I patrizi consumavano anche carne e pesce. Facevano tre pasti al giorno, molto spesso imbandivano lussuosi banchetti accompagnati da musica e danze.
L’abbigliamento
Sia le donne che gli uomini indossavano la tunica,una camicia lunga fino alle ginocchia con le maniche corte,Gli uomini, specialmente quelli ricchi quando uscivano di casa portavano la toga, una specie di grande mantello di lana mentre le donne patrizie si mettevano la stola,un abito lungo con molte pieghe.Per mostrarsi in pubblico si mettevano la palla, una specie di scialle mentre si coprivano il capo con un velo. Le donne ricche si mettevano molti gioielli, si truccavano e durante l’eta’ imperiale si acconciavano i capelli con pettinature molto complicate. Le calzatureerano stivali corti, chiusi da stringhe.
Le abitazioni Romane
Le domus e la villa I Romani ricchi avevano case spaziose e comode con uno o due piani, si chiamavano domus .Queste case avevano solitamente un atrio, cioe’ un ingresso con il tetto aperto e una vasca al centro, l’impulvio dove cadevano le acque piovane.C’era il peristilio,un portico con le colonne che rendeva bella la casa e iltricliniocioe’ la stanza da pranzo, le stanze per padroni,le stanze per i servi,i magazzini per i cibi .Le camere da letto,i cubicoli si trovavano al primo piano.Le domus erano arricchite di mosaici, affreschi e statue per rendere la casa ancora piu’ bella.I ricchi romani avevano anche un’altra casa, la villa,che poteva servire come abitazione ma anche come azienda agricola. Le insulae Le persone povere vivevano invece in case che si sviluppavano verso l’alto come i condomini di oggi, l’insulae. Esse potevano raggiungere anche i cinque piani di altezza, le stanze erano due o tre ad appartemento con finestre piccole, senza servizi igienici e acqua. D’inverno le persone si scaldavano con bracieri e illuminavano le stanze con le lanterne. Le insulae molte volte crollavano o si incendiavano perche’ fatte con materiali scadenti.
La religione
Le divinita’ dei Romani Gli dei piu’ importanti dei Romani erano gli antenati i quali erano persone della famiglia morte.Si dice che i Romani avessero il culo degli antenati , credevano che gli spiriti dei defunti, i Mani,vegliassero su di loro. nate, vissute e poi morte. I Romani dividevano gli antenati in tre gruppi: – lari: dei che proteggevano la casa – penati:dei che proteggevano la famiglia – mani:spiriti degli antenati. In seguito i Romani hanno conosciuto anche altri dèi dai popoli etruschi e greci che sono diventati divinita’ Romane. Cambiarono pero’ i nomi degli dèi greci con nomi latini infatti Zeus divento’Giove,Afrodite Venere, Ares Marte, Atena Minerva e Poseidone Nettuno. Le citta’ avevano i loro dèi protettori e in loro onore venivano costruiti templi dove i sacerdoti celebravano riti e sacrifici.
Gemma



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