Una Corona che non brilla – Forza a tutti noi!

I lavori sono stati realizzati dai bambini di tutte le classi della scuola…


Filastrocca contro il Coronavirus

Amuchina e mascherine
Tutto accade senza fine.
Fuori dalla porta c’è una piccola, grande peste
Il coronavirus ci ha portato via le feste!
Spero che tutti potranno guarire
E la filastrocca andrà a finire.

Riflessioni sulla Didattica A Distanza – DaD

L’emergenza COVID-19 e la conseguente sospensione delle attività a scuola, ha sicuramente posto agli insegnanti il problema di come gestire la didattica e soprattutto di come dare continuità al percorso educativo/formativo iniziato in aula.
Nelle prime settimane per mantenere i contatti con i bambini sono stati usati i canali più immediati e più facili, quali il telefono e whatsapp, per mandare materiale didattico e fare lezioni individuali in videochiamata;  in questo modo si è perso però, in parte, il vero significato di classe e di appartenenza.
Dopo qualche settimana, per agevolare la didattica a distanza, il nostro Istituto ha introdotto l’uso della piattaforma Google Suite.
Già dopo i primissimi incontri sul Google Meet abbiamo compreso  quanto questa risorsa fosse importante per mantenere i contatti con i bambini e tra i bambini.
Certo restava la difficoltà, con gli alunni della primaria, di sfruttare tutte le potenzialità che queste piattaforme per la didattica a distanza possono offrire, ma il solo vedere tutti i bambini in video ha riempito i nostri cuori di gioia dando a tutti la sensazione di essere di nuovo in classe, seppur virtualmente.
La didattica su Google Suite è stata introdotta a piccoli passi, come una novità con la quale tutti dovevamo prendere confidenza.
L’uso del digitale ha sicuramente tanti vantaggi, usato in classe e non. E’ utilissimo per stimolare la curiosità dei bambini, per accrescere la motivazione e, soprattutto con i bambini con B.E.S., per semplificare e facilitare il processo di apprendimento al fine di raggiungere il successo formativo.
Tutto era nuovo e bisognava abituarsi,  insegnanti,  bambini e famiglie che hanno fatto, e stanno facendo, una grande lavoro di supporto.
La didattica a distanza è sicuramente una grande opportunità per migliorare le competenze digitali, da utilizzare anche quando si ritornerà in classe.
Nella didattica a distanza è assente però la componente fondamentale del contatto reale e costante con gli alunni e tra gli alunni, mancano gli stimoli reciproci, l’interesse che si crea all’interno del gruppo… mancano gli sguardi dei bambini, i loro sorrisi e manca la mano della maestra sulla spalla quando un alunno chiede: “Maestra mi aiuti?”. (Aurelia)

In questi giorni non possiamo uscire di casa, andare a scuola e vedere i nostri amici. Tutto questo è necessario per lottare con questo nemico invisibile. Io sono riuscito a sconfiggere la noia utilizzando l’ingegno. Ho costruito con un cartone e delle tempere le magliette di tutte le squadre di calcio. Passo tanto tempo con la mia famiglia e gioco con mio fratello a calcio in giardino. Io sono molto fortunato, penso ai 
bambini che vivono in città, non hanno un giardino per giocare. Spero che questa situazione si risolva presto: “Andrà tutto bene”.

Poesia
A te che non sei un re
Sei arrivato in silenzio da molto lontano
tu passi prepotente sulla mia mano
naso e bocca mi devo coprire
altrimenti tu sei pronto a colpire.
Cammini per strada senza pensieri
ma sei causa di problemi seri
hai la corona ma non sei un re
spaventi tutti, spaventi anche me!
Il parente lontano non posso abbracciare
l’amico fidato non posso incontrare
i bimbi al parco non possono giocare
a scuola non si può più andare.
Ma siamo forti, non ci arrendiamo
con grande tenacia noi ci rialziamo.
Tornerà il sereno nei nostri cuori
in tutto il mondo mille colori!

“Vorrei tanto rivedere i miei compagni!”


Speranza 

Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.

“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.

E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.

Gianni Rodari

”Vorrei che questa cosa finisse presto

così potrei giocare con tutti i miei amici!”


Ho sempre preferito restare a casa, ma adesso mi piacerebbe tanto ritornare a scuola.
Prima ogni mercoledì 
arrivavano i miei nonni da Cutigliano, ora posso solo sentirli al telefono. 
Durante il fine settimana uscivo con le mie amiche, ora posso vederle attraverso lo schermo di un computer.
Per tutte queste cose mi sento
tanto triste!

“Speranza” di Gianni Rodari contro il coronavirus. La Commissione europea dedica questa poesia agli italiani

Questa mattina a Bruxelles è stata declamata la composizione dello scrittore

“Un pensiero particolare va ai nostri compatrioti europei in Italia, dove al momento c’è la situazione più grave” ha detto il portavoce dell’esecutivo comunitario Erica Mamer facendo riferimento all’emergenza coronavirus. Poi ha  chiamato sul palco un’altra portavoce che ha letto la poesia «Speranza» di Gianni Rodari. «Mantenete la speranza e domani saremo di nuovo qui» ha concluso Mamer. (da LaStampa del 23 marzo 2020)

”Vorrei tornare a scuola!”


“In questi giorni sono a casa a causa del coronavirus, non vado a scuola. Però mi mancano gli amici e mi manca tanto Karate. Non posso uscire di casa ma almeno posso andare in giardino dove gioco assieme a Sally (il mio cane). Spero di tornare presto a scuola con gli amici e le maestre” “Presto passerà, quel coronavirus scapperà!!!”

Anche Piumini ha scritto una poesia per i bambini (clicca sul link attivo)


Il coronavirus è birbone e fa del male. Io e Eva giochiamo insieme. Mi mancano le maestre e i compagni. Bisogna stare in casa e rispettare le regole. La mamma e il babbo al lavoro portano la mascherina e i guanti.  Quando loro sono al lavoro io sto con la nonna.”


“In questi giorni io penso se i miei amici sono nella mia stessa situazione (molto probabile) oppure se trovano dei modi per divertirsi. Certo, anch’io dei modi per divertirmi li trovo, tipo andare al computer, giocare a carte o con dei giochi da tavola con i miei genitori, oppure fare delle videochiamate a mia cugina. Penso anche se torneremo a scuola il tre aprile o ci daranno un’altra data. Un altro pensiero è che non vedo i miei compagni da ancora più tempo perché ero stata malata prima della ‘pausa’ della scuola e quindi mi mancano ancora di più…”


“Mi annoia stare in casa. Mi dispiace vedere persone morte. Le notizie in tv son sempre peggiori. Stiamo insieme in famiglia”

Vite Spezzate

Paura, indecisione, curiosità, fiducia, speranza,…


Noi stiamo attraversando un periodo molto brutto.
E’ molto strano non vedere persone che passeggiano e
bambini che giocano all’aria aperta.
Se noi vogliamo che ritorni la normalità, dobbiamo seguire e rispettare delle regole.
Quando arriva l’estate voglio andare al mare, al più presto riabbracciare le mie compagne e i miei parenti, per fare tutto questo dobbiamo ascoltare quello che ci dicono i dottori. 
Allora restiamo a casa,
l’unione fa la forza e noi tutti insieme ce la faremo.



Durante il periodo di chiusura della scuola abbiamo cercato di sviluppare…

Competenze metadisciplinari come:

– Imparare ad imparare

– Metodo di lavoro (organizzazione, tempi, capacità di produzione)

-Saper raccogliere dati e informazioni

– Problem Solving

– Utilizzo delle conoscenze in contesti nuovi

– Competenze digitali

E’ il 25 Marzo 2020 e il nostro Paese vive una situazione disastrosa. Un virus chiamato Coronavirus sta facendo morire tante persone. 
Per colpa sua hanno chiuso anche la scuola.
In questo momento sta 
nevicando, mi piace vedere come la neve cade sulle case.
Fra poco chiamerò la mia amica e ci
racconteremo delle cose per ridere insieme.
Guardo poco la TV perché parlano sempre del Coronavirus, lo
so che è importante, ma non mi va di sentire sempre brutte notizie. Ho disegnato un bellissimo arcobaleno
e ho scritto “ ANDRA’ TUTTO BENE” .
Adesso devo andare, spero che finisca presto tutto questo

Per una nuova primavera per tutti noi

All’inizio sembrava una semplice influenza ma non è così, muoiono tante persone. Io penso che se tutti
rispettiamo le regole il virus si fermerà e potremo ritornare a scuola, a stare con gli amici.

 

Abbiamo tentato anche di migliorare le competenze disciplinari come:

– Comprensione dei linguaggi specifici

– Comprensione di brani e testi multimediali riferiti ad uno specifico argomento

– Capacità di costruire schemi, tabelle, rappresentazioni diverse dei contenuti

– Capacità di sintesi e di organizzazione dei contenuti

Abbiamo stimolato i bambini a lavorare usando le mani

Con la pasta di sale:

Sale colorato con i pennarelli:

Plastici che aiutino i bambini a comprendere ambienti naturali:

 

Ricette realizzate con i genitori per comprendere meglio il testo regolativo, le misure di capacità e di peso o massa


Lavori con carta e cartoncino

 

C’è anche chi ha mostrato come si lavora con il telaio per comprendere meglio gli uomini primitivi

8 giugno 2020 – Giornata mondiale degli oceani

“Innovazione per un oceano sostenibile”

“Noi facciamo affidamento sugli oceani per il cibo, il sostentamento, il trasporto e il commercio. E come polmoni del nostro pianeta (…) di assorbimento del carbonio, gli oceani hanno un ruolo vitale nel regolare il clima globale” (Messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres)

 

 

 

 

 

 

Alcuni bambini hanno iniziato a coltivare

Altri hanno cominciato la pubblicazione di un giornalino locale…

Un applauso a tutti!!!👏🏽👏🏽👏🏽

7 Commentsto Una Corona che non brilla – Forza a tutti noi!

    • Grazie per i commenti, questo momento di didattica a distanza potrebbe essere un modo per sfruttare più spesso il nostro blog,
      una perla che la nostra scuola ha avuto per prima!

  1. Un lavoro stupendo!!! Complimenti a tutti i maestri che sono riusciti a stimolare con grande successo i nostri bimbi!!

  2. È bellissimo vedere come da un periodo difficile e negativo siano scaturite vicinanza, positività e speranza!! Questi bimbi ci insegnano tanto! Bravi bravi bravi!!!

  3. È stato fatto un gran bel lavoro con impegno da parte di tutti. Complimenti soprattutto ai bambini che nel male hanno però imparato ad adattarsi. Questa penso sia la più grande lezione che possano aver appreso.