Ciao ragazzi! A grandi passi verso le ‘Medie’…
Un saluto ai bambini, ormai ragazze e ragazzi, che ci lasciano per andare alle “Medie”! Ecco una dedica per loro!
E la risposta…
Grazie!
Vi lasciamo ripensando alle infinite situazioni divertenti e non passate insieme, ai litigi, agli scontri, ai compromessi, ai giochi… Vi facciamo andare ricordando i centinaia di pranzi e merende consumati e con le riflessioni fatte intorno a questi momenti importanti di socializzazione. Reiterate queste belle occasioni anche fuori della scuola, continuate ad incontrarvi e divertirvi insieme… Questo vi auguriamo, di non perdervi e abbracciarvi quando non vi siete visti da un po’! A tutto il resto penserà whatsapp! 🙂
Buone Scuole Medie a tutti voi!
Daila, Flavia, Giulia, Marzia, Paola
  “La merenda non è un pasto da prendersi sul serio, è cosa da bambini, da ragazzi, si fa quasi per gioco, per stare insieme, per farsi compagnia… Io ricordo le mie merende di oltre mezzo secolo fa” scrive Lidia Baldassarri nel suo libro “Con gli occhi e col cuore”, Edizioni Settergiorni Pistoia. “Dividere un frutto sotto un albero era una gioia profonda. Ciò che si mangiava non costava un gran che, ma aveva il sapore dell’aria e del vento di stagione.”
  A Maggio i bambini mangiavano pane e ciliegie, a giugno c’erano le fragoline, a luglio e agosto c’erano il pane e il pomodoro; ad agosto iniziavano anche i piuri (o baggioli o mirtilli) conditi con vino e zucchero. A settembre arrivavano i fichi “che si potevano spiaccicare sulla fetta di pane”, poi c’erano le pere che si gustavano con pane e pecorino… Ad ottobre cadevano le noci che insieme al pane erano una delizia! In autunno maturavano loti, mele ruggini e castagne. In inverno “si ricorreva a pane e marmellata, ai necci riscaldati, a pane e olio, a pane vino e zucchero”.
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