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Robotica! (2-3-4)
Classe seconda-I bambini hanno letto e commentato un racconto di Isaac Asimov “Una scuola senza aule”
da Il meglio di Asimov, Mondadori
Il motto scoperto e ripetuto dai bambini è: “Sbagliando s’impara!”
Hanno, poi, disegnato come immaginano un robot
E alla fine hanno incontrato Bee Bot!
Bee Bot segue fedelmente le istruzioni dei bambini ma…
a volte esce dal tappetino e “aggredisce” qualcuno 🙂
…altre gira e gira e gira su se stessa… 🙂
…altre ancora raggiunge l’obiettivo!
I bambini giocano con la storia di Cappuccetto Rosso
e con i “tappetini” che sono a corredo delle “apine”
“Shhhh… Che conta i passi!”
“Attenti, ci sono le strisce pedonali!”
Classe terza
Qui i bambini hanno iniziato parlando di un “amico immaginario” scelto fra i personaggi dei libri che avevano letto, i cartoni animati e i film che avevano visto.
Poi hanno parlato e discusso intorno agli amici reali, quelli in carne ed ossa, e a quelli non reali ma “telecomandati”…
Alla fine hanno giocato con Bee Bot…
Classe quarta
I ragazzi hanno lavorato con l’insegnante di inglese e spagnolo realizzando un “tappetino” di domande e risposte nelle due lingue.
Si può: trovare le medesime domande nelle due lingue, seguire un percorso di domande e risposte per presentarci ad altri bambini, andare da una vignetta a un’altra passando da…, …
Anche loro hanno conosciuto e giocato con Bee Bot
Robotica! (1)
Che roba quel robot!
Dinamico, automatico, atletico, acrobatico
magnetico, frenetico, simpatico robot!
Con due scatole di latta
due ciabatte vecchie e un fondo di pignatta,
una molla, il campanello di una bicicletta,
un manico d’ombrello, quattro pile nel gilè
indovina che cos’è:
E’ un robot per divertirmi,
pronto ad aiutarmi quando piace a me…
Ma che roba quel robot!
che combina non lo so:
Fa la doccia col telefono
e la barba col microfono…
Ma che roba quel robot!
va a dormire sul comò…
Ma cos’ha nella memoria?
E’ un confusionario,
altro che robot!
Stamattina in un messaggio telecomandato
ho chiesto del formaggio,
m’ha portato due bulloni,
del cemento armato e cinque o sei limoni…
Io non so che mai sarà,
ma qualcosa qui non va:
forse c’è la batteria
da buttare via o forse chi lo sa?
Ma che roba quel robot!
E’ simpatico però…
se si spegne il calorifero
lo riscalda col fiammifero
Ma che roba quel robot!
dice sí per dire no…
Lui non usa il suo cervello,
questo è un pappagallo,
altro che robot!
Ma che roba quel robot!
dice sí per dire no…
Lui non usa il suo cervello,
questo è un pappagallo,
altro che robot!
Lui non usa il suo cervello,
questo è un pappagallo,
altro che robot!
Commentiamo tutti insieme questo testo.
Cos’è, secondo voi, un robot?
Ha le antenne. Ci sono i fili elettrici. Parla a sillabe. Ha un computer nello stomaco. Ha le pistole. È un genio e sa già le tabellone. Ha i capelli lunghi. Si muove a scatti.. Ha la testa quadrata e le mani di ferro. Cammina. Si sposta.
Vediamo come sono i robot, muovetevi come loro!
Che cosa fanno i robot?
PUÒ pulire, annusare, spiare, falciare il prato, riportare i libri in biblioteca, studiare al posto nostro, fare massaggi, fare le pulizie di primavera, giocare, suonare, raccogliere fiori, dormire, spengere la luce, vendere, fare la spesa, cantare, fare una passeggiata, ballare, addestrare i cani, riciclare, vendere calzini, bere. È bravo, è anche stupidino, ha un fiocco in testa, può far finta di essere Michael Jackson, può innamorarsi e fare da mangiare, lavora al pronto soccorso. Può sparare e fare Zorro.
Adesso immaginiamo come possono essere. Disegniamoli
Incontriamo la Bee Boot con la sua cucciolata
I bambini programmano l’apina e contano i passi… “Sììì… Ho fatto beneeeee…”
La prima volta lavoriamo con una sola apina a turno.
Andiamo a vedere la “cucciolata” con la quale lavoreremo la volta successiva
Intanto le insegnanti di classe giocano con la fiaba di Cappuccetto Rosso.
Racconto, drammatizzazione, individuazione delle sequenze, disegno, creazione di un cartellone riassuntivo, creazione di un percorso per le Bee Boot.
Costruiamo il percorso di Cappuccetto Rosso
Giochiamo con l’apina
Grandi risate quando l’apina sbaglia, applausi quando raggiunge l’obiettivo!
Scopriamo che l’apina non è molto intelligente, non sa dove andare se i bambini non gli danno le indicazioni giuste!
Italo Calvino, Le Cosmicomiche – “Senza colori”/Incontri fra scuola primaria e dell’infanzia/Due esempi : “Anna Frank” di Maresca e “Beatrice” di Pian degli Ontani
Scuola dell’infanzia/Scuola Primaria, anno scolastico 2015/2016
Questo progetto è stato svolto nelle classi “ponte”, ultimo anno della scuola dell’infanzia/primo anno della scuola primaria, per favorire la costruzione di un curricolo verticale. La maggior parte delle scuole dell’Istituto Omnicomprensivo di San Marcello ha scelto il racconto “SENZA COLORI”, il quale, già dal titolo, è sembrato il più adatto ai bambini di quest’età. Ogni plesso ha realizzato lavori diversi: rappresentazioni grafico-pittoriche (realizzazione di libri, cartelloni, ecc), con materiale plastico e drammatizzazioni (con riprese video).
1- Classe prima della scuola primaria/ quinto anno della scuola dell’infanzia “Anna Frank”
Diverso è bello
Valorizziamo l’idea di diversità attraverso la ricchezza e la varietà dei colori.
Abbiamo presentato “Senza colori“, raccontandolo ai bambini in modo più semplice, li abbiamo lasciati parlare e commentare, alla fine hanno disegnato ciò che era loro piaciuto.
Abbiamo letto, parlato e drammatizzato “Il mago dei colori“ (ed. Babalibri), abbiamo giocato con il corpo, abbiamo rappresentato il mondo grigio, di colori diversi e infine quello di tutti i colori con materiali e tecniche vari.
Il mondo senza colori
L’atmosfera e l‘arrivo dei colori
I due gruppi si sono incontrati e hanno lavorato insieme, realizzando un cartellone che rappresenta il mondo di Ayl e il mondo di Cuf
2- Scuola dell’infanzia e Scuola Primaria “Beatrice” di Pian degli Ontani
Del libro “Le cosmicomiche” di Italo Calvino è stato scelto il capitolo “Senza colori”.
L’esperienza è iniziata con un primo incontro delle insegnanti nel quale, in
seguito alla lettura, è stato ritenuto opportuno semplificare la storia togliendo alcuni passaggi .
E’ seguita la suddivisione del capitolo in tre parti: la prima con il personaggio,
quella centrale dove è descritto più in dettaglio il grigio paesaggio e la finale con l’arrivo dei colori.
Il percorso si è svolto in 11 incontri.
Gli spazi usati sono stati la biblioteca della scuola e l’aula, il tempo dedicato alle attività è stato di circa 1 ora a
settimana.
(In biblioteca)
Il gruppo era composto da 5 bambini del 1° anno della primaria, 2 bambini del
3° anno ed 1 bambina del 2° anno dell’infanzia.
Nel primo incontro è stato presentato il libro ed il titolo della storia “Senza
colori” seguito dalla domanda:”Di cosa parlerà?”.
Con la lettura della prima parte abbiamo conosciuto Qfwfq: “Chi sarà questo personaggio dallo strano nome?”
I bambini hanno espresso le loro opinioni.
Abbiamo concluso con l’attività grafica e la rappresentazione del personaggio in
bianco e
nero.
Nei successivi incontri è stata ripercorsa la storia e ci siamo soffermati sulle parole nuove incontrate.
I bambini hanno provato a descrivere il personaggio di Qfwfq, come se lo immaginavano.
Proseguendo la lettura si è scoperto in modo più dettagliato il grigio paesaggio
che i bambini hanno poi rappresentato graficamente.
Abbiamo conversato e riflettuto sulla storia… se piaceva, cosa piaceva e perchè.
Il nome Qfwfq era divertente, ci faceva ridere, ma era un po’ difficile a dirsi, così
insieme abbiamo deciso di chiamare il nostro “omino” Quf … Signor Quf … con la“Q”.
Terminata l’ultima parte della lettura, nella quale il mondo di Quf iniziava a
colorarsi, abbiamo provato a fare ipotesi per capire come sono arrivati i colori.
Alla fine abbiamo disegnato il nuovo paesaggio.
I bambini, in seguito, hanno raccontato la storia.
Con il racconto, abbiamo deciso di fare un piccolo libro che è stato realizzato con le attività grafiche dei bambini.
Come prodotto finale del percorso abbiamo pensato di ricreare il mondo di Quf costruendo un plastico.
Insieme abbiamo cercato idee su come avremmo potuto realizzarlo, poi abbiamo provato a “progettarlo”su di un foglio.
Abbiamo iniziato a scegliere il materiale.
La concentrazione è sempre stata altissima. I bambini si sono impegnati a esplorare il materiale a disposizione, a tagliare, incollare, strappare, arrotolare …
(Abbiamo realizzato l’albero)
… il tutto si è svolto in un clima di collaborazione, progettazione, scambio di
idee, proposte, condivisione e interesse.
(Lavoriamo con il gesso)
Il nostro plastico
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Per la scelta dei colori abbiamo ripercorso la storia e abbiamo approfittato per “giocare con
l’arte” creando un quadro metà grigio e metà a colori … il mondo di Quf
schizzando come Pollock!
Il mondo grigio/Il mondo a colori
@@@
Da conversazioni spontanee fra i bambini abbiamo scoperto che il personaggio che ha
riscosso più simpatia: è quello di Ayl!
Ma come se la immaginano?
Sono seguite attività grafica e descrizione.
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Il suolo e il lombrico/classe quarta
Stavo cercando il modo di “entrare” nel mondo animale… e poi è spuntato il LOMBRICO!
Suolo e lombrico un legame indissolubile.
Quell’animaletto che fa tanto bene al terreno, che lo mangia e lo espelle, era la soluzione al mio problema!
In questo lavoro siamo partiti dallo studio del suolo.
PRIMA abbiamo cercato di capire cosa fosse e da cosa fosse composto lo strato più superficiale della Terra.
Abbiamo preso, perciò, alcune terre da ambienti diversi, le abbiamo messe in vasi trasparenti e abbiamo aggiunto acqua.
Abbiamo aspettato.
Con il passare dei giorni le varie parti delle terre si sono divisi, alcune hanno cominciato a galleggiare, altre sono rimaste in basso.
Abbiamo compreso che il suolo è un biosistema molto importante per tutti gli esseri viventi, “esso garantisce la sopravvivenza degli altri ecosistemi,… oltre a essere il substrato dove si sviluppa la diversità biologica”. “La sua azione di filtraggio (abbiamo costruito anche un filtro naturale!) consente di contrastare l’inquinamento delle riserve d’acqua, mentre gli elementi nutritivi di cui è composto sono la risorsa più preziosa per lo sviluppo della vegetazione” (FAIscuola).
Alcuni bambini hanno costruito un semplice depuratore con bottiglia di plastica e sassolini sempre più piccoli.
Hanno provato a “pulire” dell’acqua fangosa, non ci sono riusciti ma un po’ più chiara è diventata!:-)
Il suolo insomma è una specie di “pelle” che ricopre la Terra, che la fa “respirare”, svolgendo un ruolo fondamentale nel ciclo del carbonio, in particolare catturando il CO2; ed è anche habitat di tanti esseri viventi, dai batteri ai microrganismi, ai piccoli mammiferi,…
Il suolo è parte del paesaggio e contiene tracce della storia della Terra, della NOSTRA storia.
Purtroppo è anche una risorsa non rinnovabile e quindi deve essere protetto e tutelato.
Articolo 9 della Costituzione italiana
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”
Carta Europea del Suolo- Consiglio d’Europa, 1972
“Il suolo è uno dei beni più preziosi dell’umanità. Consente la vita dei vegetali, degli animali e dell’uomo sulla superficie della Terra, Il suolo è una risorsa limitata che si distrugge facilmente”
Dopo aver discusso del suolo e della sua importanza ci siamo occupati di un suo piccolo ma importantissimo abitante, IL LOMBRICO!
I ragazzi hanno fatto davvero un bel lavoro di gruppo! Complimenti!
Ciascuno ha raccontato agli altri ciò che lo aveva più colpito del lombrico… e poi abbiamo preparato un piccolo lombricaio per vedere le gallerie di questo tenero animaletto!
Abbiamo preso un contenitore di vetro non troppo largo, vi abbiamo messo vari tipi di terreno, alcuni lombrichi e abbiamo coperto il tutto con del fogliame. Abbiamo rincartato il barattolo di vetro e aspettato. I bambini hanno voluto aggiungere dei pezzetti di mela perché avevano scoperto che i lombrichi mangiano:
Di tanto in tanto i ragazzi hanno umidificato la terra.
Dopo due giorni c’erano già le prime gallerie
E, mentre aspettavamo che i lombrichi facessero il loro lavoro, dalle riviste tutti i bambini hanno ritagliato tante immagini di animali. Prima abbiamo provato a sceglierne alcuni e a farci delle descrizioni “oggettive” e/o “soggettive”, poi abbiamo messo tutte le immagini su un tavolo e i ragazzi hanno provato a raggrupparli secondo dei criteri loro.
Come potrebbero essere classificati gli animali
-animali di terra, acqua e aria
-animali buoni/animali cattivi
-secondo la grandezza: animali piccoli, medi e grandi
-mammiferi e non mammiferi
-animali erbivori, carnivori, onnivori
-animali con il pelo e senza pelo
…
Dopo che ognuno aveva spiegato il perché della propria classificazione è stata proposta quella ufficiale.
La distinzione è fatta fra chi ha e chi non ha la colonna vertebrale.
Ecco i VERTEBRATI (schemi riassuntivi)
E gli INVERTEBRATI