Articolo di cronaca

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Una Corona che non brilla – Forza a tutti noi!

I lavori sono stati realizzati dai bambini di tutte le classi della scuola…


Filastrocca contro il Coronavirus

Amuchina e mascherine
Tutto accade senza fine.
Fuori dalla porta c’è una piccola, grande peste
Il coronavirus ci ha portato via le feste!
Spero che tutti potranno guarire
E la filastrocca andrà a finire.

Riflessioni sulla Didattica A Distanza – DaD

L’emergenza COVID-19 e la conseguente sospensione delle attività a scuola, ha sicuramente posto agli insegnanti il problema di come gestire la didattica e soprattutto di come dare continuità al percorso educativo/formativo iniziato in aula.
Nelle prime settimane per mantenere i contatti con i bambini sono stati usati i canali più immediati e più facili, quali il telefono e whatsapp, per mandare materiale didattico e fare lezioni individuali in videochiamata;  in questo modo si è perso però, in parte, il vero significato di classe e di appartenenza.
Dopo qualche settimana, per agevolare la didattica a distanza, il nostro Istituto ha introdotto l’uso della piattaforma Google Suite.
Già dopo i primissimi incontri sul Google Meet abbiamo compreso  quanto questa risorsa fosse importante per mantenere i contatti con i bambini e tra i bambini.
Certo restava la difficoltà, con gli alunni della primaria, di sfruttare tutte le potenzialità che queste piattaforme per la didattica a distanza possono offrire, ma il solo vedere tutti i bambini in video ha riempito i nostri cuori di gioia dando a tutti la sensazione di essere di nuovo in classe, seppur virtualmente.
La didattica su Google Suite è stata introdotta a piccoli passi, come una novità con la quale tutti dovevamo prendere confidenza.
L’uso del digitale ha sicuramente tanti vantaggi, usato in classe e non. E’ utilissimo per stimolare la curiosità dei bambini, per accrescere la motivazione e, soprattutto con i bambini con B.E.S., per semplificare e facilitare il processo di apprendimento al fine di raggiungere il successo formativo.
Tutto era nuovo e bisognava abituarsi,  insegnanti,  bambini e famiglie che hanno fatto, e stanno facendo, una grande lavoro di supporto.
La didattica a distanza è sicuramente una grande opportunità per migliorare le competenze digitali, da utilizzare anche quando si ritornerà in classe.
Nella didattica a distanza è assente però la componente fondamentale del contatto reale e costante con gli alunni e tra gli alunni, mancano gli stimoli reciproci, l’interesse che si crea all’interno del gruppo… mancano gli sguardi dei bambini, i loro sorrisi e manca la mano della maestra sulla spalla quando un alunno chiede: “Maestra mi aiuti?”. (Aurelia)

In questi giorni non possiamo uscire di casa, andare a scuola e vedere i nostri amici. Tutto questo è necessario per lottare con questo nemico invisibile. Io sono riuscito a sconfiggere la noia utilizzando l’ingegno. Ho costruito con un cartone e delle tempere le magliette di tutte le squadre di calcio. Passo tanto tempo con la mia famiglia e gioco con mio fratello a calcio in giardino. Io sono molto fortunato, penso ai 
bambini che vivono in città, non hanno un giardino per giocare. Spero che questa situazione si risolva presto: “Andrà tutto bene”.

Poesia
A te che non sei un re
Sei arrivato in silenzio da molto lontano
tu passi prepotente sulla mia mano
naso e bocca mi devo coprire
altrimenti tu sei pronto a colpire.
Cammini per strada senza pensieri
ma sei causa di problemi seri
hai la corona ma non sei un re
spaventi tutti, spaventi anche me!
Il parente lontano non posso abbracciare
l’amico fidato non posso incontrare
i bimbi al parco non possono giocare
a scuola non si può più andare.
Ma siamo forti, non ci arrendiamo
con grande tenacia noi ci rialziamo.
Tornerà il sereno nei nostri cuori
in tutto il mondo mille colori!

“Vorrei tanto rivedere i miei compagni!”


Speranza 

Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.

“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.

E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.

Gianni Rodari

”Vorrei che questa cosa finisse presto

così potrei giocare con tutti i miei amici!”


Ho sempre preferito restare a casa, ma adesso mi piacerebbe tanto ritornare a scuola.
Prima ogni mercoledì 
arrivavano i miei nonni da Cutigliano, ora posso solo sentirli al telefono. 
Durante il fine settimana uscivo con le mie amiche, ora posso vederle attraverso lo schermo di un computer.
Per tutte queste cose mi sento
tanto triste!

“Speranza” di Gianni Rodari contro il coronavirus. La Commissione europea dedica questa poesia agli italiani

Questa mattina a Bruxelles è stata declamata la composizione dello scrittore

“Un pensiero particolare va ai nostri compatrioti europei in Italia, dove al momento c’è la situazione più grave” ha detto il portavoce dell’esecutivo comunitario Erica Mamer facendo riferimento all’emergenza coronavirus. Poi ha  chiamato sul palco un’altra portavoce che ha letto la poesia «Speranza» di Gianni Rodari. «Mantenete la speranza e domani saremo di nuovo qui» ha concluso Mamer. (da LaStampa del 23 marzo 2020)

”Vorrei tornare a scuola!”


“In questi giorni sono a casa a causa del coronavirus, non vado a scuola. Però mi mancano gli amici e mi manca tanto Karate. Non posso uscire di casa ma almeno posso andare in giardino dove gioco assieme a Sally (il mio cane). Spero di tornare presto a scuola con gli amici e le maestre” “Presto passerà, quel coronavirus scapperà!!!”

Anche Piumini ha scritto una poesia per i bambini (clicca sul link attivo)


Il coronavirus è birbone e fa del male. Io e Eva giochiamo insieme. Mi mancano le maestre e i compagni. Bisogna stare in casa e rispettare le regole. La mamma e il babbo al lavoro portano la mascherina e i guanti.  Quando loro sono al lavoro io sto con la nonna.”


“In questi giorni io penso se i miei amici sono nella mia stessa situazione (molto probabile) oppure se trovano dei modi per divertirsi. Certo, anch’io dei modi per divertirmi li trovo, tipo andare al computer, giocare a carte o con dei giochi da tavola con i miei genitori, oppure fare delle videochiamate a mia cugina. Penso anche se torneremo a scuola il tre aprile o ci daranno un’altra data. Un altro pensiero è che non vedo i miei compagni da ancora più tempo perché ero stata malata prima della ‘pausa’ della scuola e quindi mi mancano ancora di più…”


“Mi annoia stare in casa. Mi dispiace vedere persone morte. Le notizie in tv son sempre peggiori. Stiamo insieme in famiglia”

Vite Spezzate

Paura, indecisione, curiosità, fiducia, speranza,…


Noi stiamo attraversando un periodo molto brutto.
E’ molto strano non vedere persone che passeggiano e
bambini che giocano all’aria aperta.
Se noi vogliamo che ritorni la normalità, dobbiamo seguire e rispettare delle regole.
Quando arriva l’estate voglio andare al mare, al più presto riabbracciare le mie compagne e i miei parenti, per fare tutto questo dobbiamo ascoltare quello che ci dicono i dottori. 
Allora restiamo a casa,
l’unione fa la forza e noi tutti insieme ce la faremo.



Durante il periodo di chiusura della scuola abbiamo cercato di sviluppare…

Competenze metadisciplinari come:

– Imparare ad imparare

– Metodo di lavoro (organizzazione, tempi, capacità di produzione)

-Saper raccogliere dati e informazioni

– Problem Solving

– Utilizzo delle conoscenze in contesti nuovi

– Competenze digitali

E’ il 25 Marzo 2020 e il nostro Paese vive una situazione disastrosa. Un virus chiamato Coronavirus sta facendo morire tante persone. 
Per colpa sua hanno chiuso anche la scuola.
In questo momento sta 
nevicando, mi piace vedere come la neve cade sulle case.
Fra poco chiamerò la mia amica e ci
racconteremo delle cose per ridere insieme.
Guardo poco la TV perché parlano sempre del Coronavirus, lo
so che è importante, ma non mi va di sentire sempre brutte notizie. Ho disegnato un bellissimo arcobaleno
e ho scritto “ ANDRA’ TUTTO BENE” .
Adesso devo andare, spero che finisca presto tutto questo

Per una nuova primavera per tutti noi

All’inizio sembrava una semplice influenza ma non è così, muoiono tante persone. Io penso che se tutti
rispettiamo le regole il virus si fermerà e potremo ritornare a scuola, a stare con gli amici.

 

Abbiamo tentato anche di migliorare le competenze disciplinari come:

– Comprensione dei linguaggi specifici

– Comprensione di brani e testi multimediali riferiti ad uno specifico argomento

– Capacità di costruire schemi, tabelle, rappresentazioni diverse dei contenuti

– Capacità di sintesi e di organizzazione dei contenuti

Abbiamo stimolato i bambini a lavorare usando le mani

Con la pasta di sale:

Sale colorato con i pennarelli:

Plastici che aiutino i bambini a comprendere ambienti naturali:

 

Ricette realizzate con i genitori per comprendere meglio il testo regolativo, le misure di capacità e di peso o massa


Lavori con carta e cartoncino

 

C’è anche chi ha mostrato come si lavora con il telaio per comprendere meglio gli uomini primitivi

8 giugno 2020 – Giornata mondiale degli oceani

“Innovazione per un oceano sostenibile”

“Noi facciamo affidamento sugli oceani per il cibo, il sostentamento, il trasporto e il commercio. E come polmoni del nostro pianeta (…) di assorbimento del carbonio, gli oceani hanno un ruolo vitale nel regolare il clima globale” (Messaggio del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres)

 

 

 

 

 

 

Alcuni bambini hanno iniziato a coltivare

Altri hanno cominciato la pubblicazione di un giornalino locale…

Un applauso a tutti!!!👏🏽👏🏽👏🏽

Bullismo, Cyberbullismo – Che fare?

Io e te

Io e te
siamo stati creati
diversamente.
Io ho i miei difetti
tu i tuoi difetti
io le mie idee
tu le tue idee.
Non è colpa tua
se hai un carattere
che a me non piace!
Non puoi cambiarlo
ed io non posso cambiare il mio!
Impariamo allora ad accettarci
a vicenda
senza discutere
su ogni cosa
su cui non siamo d’accordo
perché non c’è niente da fare:
o tu accetti il mio essere
ed io il tuo
oppure l’odio continuerà
 a sfasciare
ferocemente
la nostra umanità.
(Alice Sturiale, Il libro di Alice, Milano, Superpocket Rizzoli, 1998)
Tratta da “Io non vinco, tu non perdi” – UNICEF

Alice ha scritto questa poesia in quinta elementare, tu hai mai provato gli stessi suoi sentimenti? Sei d’accordo con lei che bisogna imparare ad accettarci a vicenda? Cosa fai se un amico si comporta in un modo che a te proprio non piace? Sei d’accordo con Alice che nessuno possa cambiare il carattere di un’altra persona? Come ti senti se discuti con qualcuno che non la pensa come te?

Il limerick del bullo

C’era una volta un bullo

con la faccia da citrullo.

Era amico di pochi bambini

perché picchiava grandi e piccini.

Ma non si accorgeva che era, solo lui, l’unico grullo, povero bullo!

Classe quinta

 

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Subisci atti di bullismo? PARLA!

Parla con babbo e mamma, con i nonni, gli zii; parla con gli insegnanti e i collaboratori scolastici; parla con il preside; parla con gli amici; parla con persone di cui di fidi  ma… PARLA!

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Articoli di cronaca ma non solo

Riflessioni sul bullismo, dalla cronaca locale a quella internazionale

ATTI DI BULLISMO SULLA MONTAGNA PISTOIESE

I piccoli e tranquilli borghi montanini si “sono svegliati”

Primissimi casi di ribellione si sono verificati in montagna

Ragazzi e ragazze si ribellano a adulti e coetanei nella speranza di sembrare “più grandi”.

MARESCA – É cronaca di questi giorni che nelle tranquille borgatine della Montagna Pistoiese si sono verificate le prime segnalazioni di casi di bullismo e di ribellione da parte di ragazzi e ragazze di Maresca e zone limitrofe. Il primo caso è stato segnalato in una scuola elementare: una bambina dopo essere stata derisa perché non aveva saputo rispondere ad una domanda posta dall’insegnante, ha avuto un piccolo battibecco con una compagna di classe la quale l’ha presa per il giacchetto l’ha alzata da terra intimandole di non rivolgersi mai più a lei con quel tono. Il secondo caso si è verificato sempre all’interno di una scuola elementare; questa volta la “vittima” del bullismo è stata l’insegnante, che al termine di un chiarimento con genitori e alunni, si è sentita rispondere in malo modo da un alunno davanti a tutti. Il terzo e ultimo caso si è verificato ai giardini pubblici dove una bambina dopo varie intimidazioni nei confronti di una coetanea ha spinto quest’ultima dallo scivolo facendola cadere sui sassi per poi riderci sopra. É triste vedere come anche in questi luoghi, dove ha sempre regnato la pace e la tranquillità, dove ci si conosce tutti, dove fino a ieri per ogni persona che si incontrava c’era un sorriso o un saluto, i giovani, anzi giovanissimi, stiano “degenerando”, crescendo senza regole ,senza educazione e rispetto nei confronti di chi è più grande, nella vana speranza di dimostrare agli adulti chissà che cosa!!!

di Rachele

(Articolo ben scritto, molto buono sia dal punto di vista formale che del contenuto. Notizia originale, non comparsa su alcun quotidiano. Lavoro consegnato nei tempi richiesti.)

Occhio al telefonino

Telefoni a scuola: quali rischi?

Bambina di 9 anni, vittima di un brutto scherzo a scuola

Il fenomeno del bullismo non sembra circoscritto solo all’età adolescenziale, ma tocca anche i più piccoli. In una scuola elementare di Agrigento si è verificato addirittura un caso di cyberbullismo. La vittima è una bambina di 9 anni, che ha rischiato di subire gravi conseguenze.

In un momento in cui la bambina si era distratta, lasciando il suo telefonino sul banco, un gruppetto di bulletti di 9-10 anni ne ha approfittato per farle un brutto scherzo. Dal telefono della compagna hanno scaricato foto di nudo da internet e, scancellandone il viso, le hanno diffuse come se l’avesse fatto la proprietaria stessa. In un’ora le immagini sono state condivise tra i compagni, raggiungendo moltissime persone. La scoperta è avvenuta nella stessa giornata, è stata allertata la famiglia e tutto è stato interrotto dalla Polizia postale. Seppur fasulle, le foto sono state passate per vere, mettendo la bambina in una situazione di grande imbarazzo e creandole seri disagi.

Questa vicenda solleva una serie di interrogativi:

Perché a dei bambini di 9-10 anni gli è venuta in mente una cosa simile?

Come mai erano così esperti di internet e di telefono cellulare?

Questo significa forse che trascorrono troppo tempo a navigare su internet dal telefonino?

È veramente necessario che dei bambini di questa età abbiano il telefono?

È veramente necessario che lo portino a scuola?

Quali gravi conseguenze avrebbe potuto subire la bambina?

di Sofia

(Articolo ben scritto, molto buono sia dal punto di vista formale che del contenuto. Interessanti le riflessioni conclusive. Lavoro consegnato nei tempi richiesti.)

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Vedi che qualcuno subisce atti di bullismo?

Non essere omertoso: parla!

Parla con babbo e mamma, con i nonni, gli zii; parla con gli insegnanti e i collaboratori scolastici; parla con il preside; parla con gli amici… parla con persone di cui di fidi  ma PARLA!

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Il bullismo è un fenomeno molto grave che colpisce tantissimi giovani in età adolescenziale ma anche in giovane età. Questo terribile atto di violenza fisica e allo stesso tempo psicologica sta colpendo un numero molto elevato di ragazzi e viene esercitato spesso da altri ragazzi coetanei.  I cosiddetti bulli colpiscono le loro vittime, esercitando su di loro una pressione fisica e psicologica molto elevata che provoca un senso di paura e di umiliazione. Molto spesso le persone che rimangono vittime del bullismo, per paura, non sanno  come risolvere il loro problema e non sanno a chi rivolgersi

Omar

(Potrebbe essere considerato un “trafiletto”, senza titolo, come invece era stato richiesto. Lavoro consegnato nei tempi.)

(Copiato da skuola.net, da La Repubblica…)

 

Episodi di bullismo a Pordenone

DERISA DAI BULLI A SCUOLA, SI LANCIA NEL VUOTO A 12 ANNI

“ NON CE LA FACEVO A RIENTRARE A SCUOLA “

Pordenone. Dopo continui episodi di bullismo, una ragazzina di 12 anni che frequenta la seconda media, si è buttata giù dalla finestra della sua camera dell’ appartamento dei suoi genitori .

I suoi genitori hanno visto la finestra aperta della sua camera e guardando giù si sono accorti che la ragazzina era sdraiata nel cortile dell’ abitazione.

La dodicenne secondo i medici non è in pericolo di vita perché, per fortuna, nella caduta avrebbe sbattuto su una tapparella aperta di una finestra del piano di sotto, che avrebbe rallentato la caduta. Ha comunque alcune fratture ossee tra cui una anche ad una vertebra.

La polizia ha dichiarato che sono episodi di bullismo quelli subiti dalla ragazza.

La ragazza ha in fatti scritto la settimana prima del fatto, alcune lettere: “Ora sarete contenti “

Lei ha dichiarato il suo disagio con il rapporto tra coetanei e compagni di scuola alla polizia e anche mentre veniva trasportata in ospedale.

La polizia sta facendo le indagini sui social network, ha sequestrato il telefonino ed il PC della ragazzina, per ulteriori indagini.

Il tentativo di suicidio di questa dodicenne di Pordenone è stato spinto dai continui disturbi dei compagni di scuola, tipico del bullismo. La ragazza avrebbe fatto questo gesto perché aveva paura di urlare al mondo le sue paure, così ha deciso di buttarsi dalla finestra.

Giulia

(Articolo di cronaca ben scritto, sia per la forma che per il contenuto.  Lavoro consegnato nei tempi.)

 

SCUOLA: Aumentano i casi di bullismo 
    IL BULLISMO SECONDO ME
Il bullismo spiegato sotto il mio punto di vista
 
 
      Il bullismo è una forma di violenza compiuta da giovani verso i loro coetanei. E’ una forma di prepotenza fatta soprattutto da ragazzi che si sentono più forti di altri. Questi atti vengono spesso ripetuti nel tempo e sempre verso le persone più deboli ed indifese che per carattere non riescono a reagire.
     Il bullismo nelle scuole spesso è fatto da ragazzi che hanno scarso rendimento scolastico e non hanno una guida da seguire che li indirizzi verso un comportamento migliore.
     Il bullismo, contrariamente a quello che uno può pensare, non è fatto solo da ragazzi ma anche da ragazze in maniera meno manesca ma più psicologica.
     Chi subisce bullismo deve riuscire a trovare la forza di chiedere aiuto e non di chiudersi in se stesso per evitare spiacevoli situazioni che spesso non hanno ritorno dandola vinta ai bulli.
     Nel corso degli anni sono cambiate molto le generazioni di giovani, oggi non ci si diverte più se non si esagera e non si vive sopra le righe: infatti prima queste forme di violenza non si verificavano molto spesso o, comunque, non avevano conseguenze pesanti mentre al giorno d’ oggi sono all’ordine del giorno sempre più eccessive e pericolose.
     Il bullo tende sempre a essere seguito da uno sciame di ragazzi che seguono alla lettera quello che il loro leader gli dice di fare, un po’ per riverenza verso la sua figura e un po’ per non mostrare nessuna debolezza e quindi subire le sue violenze.
     Secondo me coloro che hanno questi comportamenti sono giovani che spesso hanno situazioni familiari infelici: magari genitori che litigano sempre oppure che applicano violenza coniugale e quindi non seguono i figli dandogli un’istruzione corretta e, quest’ultimi, sfogano  la loro rabbia e frustrazione fuori dalle mura domestiche.
     Cose del genere potrebbero forse essere evitate se i genitori per primi seguissero di più e costantemente i loro figli, li controllassero meglio senza dargli totale libertà e anche se a scuola ci fossero figure di guida e di riferimento per gli alunni.
Lorenzo T
(Articolo molto interessante sul bullismo. Ben scritto. Ottimo il contenuto ricco di riflessioni personali. Lavoro consegnato nei tempi.)

 Ucciso ad Alatri ragazzo di 20 anni da un gruppo di coetanei

Alatri-  Massacrato un ragazzo di nome Emanuele Morganti con pugni, calci e colpi
di spranga, il ragazzo non è morto subito ma in ospedale. Il gruppo che lo ha massacrato era composto da nove persone di cui due sono accusate del suo omicidio.
Il motivo del aggressione  sembrerebbe causato dall’apprezzamento sgradito nei
confronti di una ragazza, ma sono ancora in corso le indagini.
L’aggressione è avvenuta all’esterno del  Music Club Mirò, un Circolo  ARCI di
Alacri.
Per  l’omicidio  sono  stati  arrestati  due  ragazzi  di  27  e  20  anni  di  nome  Mario
Castagnacci  e  Paolo Palmisani,  due fratelli con  precedenti  per droga; l’accusa è   di
omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
L’unico a difendere il ragazzo è stato il suo amico colpito e calpestato dal branco.
I due fratelli accusati dell’omicidio si proclamano innocenti al momento si trovano
rinchiusi in isolamento alla prigione di  Regina Coeli. I due sono stati arrestati grazie alla
testimonianza di molti ragazzi.
Il funerale del ragazzo si è svolto a Tecchiena in provincia di Frosinone. La rabbia
del fratello : “Solo uno l’ha difeso. Assurdo che nessun parli.”
È  stata  organizzata  una  fiaccolata  in  ricordo  del  ragazzo  e  per  dire  no  alle
aggressioni, tutto il paese era presente alla fiaccolata.

Filippo S

(Articolo ben scritto; molto buono il contenuto, il titolo manca del sommario e dell’occhiello. Lavoro consegnato nei tempi)

 

Nuovo episodio di bullismo a scuola.

Ragusa: bulli fanno ballare nudo in strada un compagno di scuola

Il giovane aveva già subito atti di bullismo. Individuati i componenti del branco, tutti fra i 14 e i 18 anni . Due ragazzi denunciati.

Uno studente di un istituto superiore di Ragusa è stato vittima di bullismo da parte di alcuni suoi compagni d’istituto.

È stato costretto a ballare e a denudarsi davanti ad una adolescente in attesa del pullman che lo riportasse a casa. Il gruppo di bulli, non contenti hanno registrato la ‘perfomance’ e l’hanno postata su un social.

Il fatto è successo alcuni giorni fa alla fermata del bus davanti alla scuola.

Il ragazzo, stanco di subire, ha raccontato tutto ad un docente che ha informato il dirigente scolastico che a sua volta ha allertato gli agenti della Squadra Mobile di Ragusa.

I poliziotti poi hanno interrogato i ‘bulli’ che si sono contraddetti ma messi alle strette hanno confessato e alla fine sono pure scoppiati a piangere. I responsabili, tutti ragazzi tra i 14 e i 18 anni, sono stati individuati. Due di loro sono stati denunciati per violenza privata.

I poliziotti hanno ottenuto anche che chiedessero scusa al loro compagno per confermare il loro pentimento.

Nadia

(Articolo di cronaca ben scritto, sia per il contenuto che per la forma. Lavoro consegnato nei tempi.)

Atteggiamento di violenza fisica o psicologica verso i più deboli

IL BULLISMO

BAMBINI DISABILI AGGREDITI E FILMATI, BAMBINI MALATI DERISI,BAMBINI TORMENTATI DA BULLI CHE TENTANO IL SUICIDIO, FOTO MESSE IN RETE…

Il bullismo è un atteggiamento di violenza fisica o psicologica verso i più deboli.

Alcuni ragazzi, infatti, si credono di essere più forti e bravi facendo dispetti e offese ad altri bambini, ma in realtà dimostrano solo e soltanto debolezza interiore. I ragazzi bulli, agiscono specialmente in gruppo, si fanno forti e si spalleggiano l’uno con l’altro. Di solito, sono ragazzi che non sono bravi a scuola, ai quali si aggregano talvolta altri bambini che credendoli più forti preferiscono stare dalla loro parte per la paura di subire le loro violenze; in molti casi, i bambini vittima di bullismo sono quelli un po’ più timidi e a volte con un difetto fisico. Gli atti di bullismo nascono principalmente nelle scuole ma poi si sviluppano anche nella vita sociale del bambino preso di mira. A scuola, i bulli possono iniziare la loro triste carriera, rubando penne e matite ad altri bambini, mettendoli in difficoltà davanti alle interrogazioni, minacciandoli e non facendoli giocare con loro. Man mano che crescono i bulli diventano sempre più aggressivi e quindi le loro azioni sono sempre più gravi. Ad esempio possono arrivare anche a picchiare i bambini più deboli e talvolta anche disabili e fargli gravi offese verbali. In questi ultimi anni poi con il sopravvento dei Social gli atti di bullismo viaggiano anche in rete; infatti, con un semplice “clic” i bulli possono emarginare ed umiliare i bambini più deboli e bravi escludendoli semplicemente dai “loro” gruppi Whatsapp, Instagram ecc. oppure più grave, diffondendo in rete foto e video di violenze che poi si diffondono a migliaia di persone ad un ritmo virale.

La mia domanda però è questa… Perché i bulli si comportano in questo modo??? Beh…la risposta è semplice, anzi semplicissima…i bulli sono i veri e gli unici ragazzi deboli, le loro violenze nascondono solo le loro insicurezze ed il gruppo gli serve per farsi forza e coraggio l’un l’altro.

I bulli hanno un grande bisogno di aiuto.

Allora tutti insieme uniti prendiamoci per mano abbattiamo il muro dell’indifferenza e diciamo a gran voce STOP…BASTA AL BULLISMO!!!

Lorenzo A

(Interessante articolo di riflessione sul bullismo, con conclusioni personali. Ben scritto. Lavoro consegnato nei tempi)

 

 

Dal Blog “Il crostino” di Agata

 OGGI NEL CROSTINO SI PRESENTA:

Il bullismo e come affrontarlo

Negli ultimi tempi ci sono stati molti atti di bullismo e di cyberbullismo in tutto il mondo.

Cos’è il bullismo?

Il bullismo è una forma di potenza e di superiorità, praticata dai più forti verso i più deboli o ai nerd.

E il cyberbullismo?

Il cyberbullismo è la forma di bullismo praticata sui social network.

COME TUTTI POTREMMO AFFRONTARLO:

1]chiamare un adulto che potrebbe impedirglielo;

2]reagire a tutte le forme di bullismo compreso quello cyber;

3]cercare di fare un video, ma non postarlo perché questo sarebbe cyberbullismo.

(Come sempre hai un modo speciale e originale di realizzare i compiti che ti vengono assegnati. Lavoro consegnato nei tempi.)

E’ un  fenomeno sociale sempre più diffuso
Il bullismo nelle scuole e nella società in generale
Purtroppo gli episodi sono sempre di più e sempre molto gravi

Il bullismo è un fenomeno molto grave che colpisce tantissimi ragazzi  in età adolescenziale ma anche in giovane età. Questo terribile atto di violenza fisica e allo stesso tempo psicologica sta colpendo un numero molto elevato di ragazzi e viene esercitato spesso da altri ragazzi della stessa età. Questi ragazzi hanno paura a dirlo perché sanno che dopo gli succede peggio; speriamo che questo fenomeno sia sconfitto al più presto per la tranquillità e la sicurezza di genitori e bambini.
 
Antonio

(Articolo breve che spiega cosa sia il bullismo, potevi arricchirlo con considerazioni personali. Buona la forma, il titolo è completo. Lavoro consegnato nei tempi.)

(estrapolato da skuola.net, La Repubblica… scuola.repubblica.it/toscana-firenze-smsdantealighieri/2017/02/01opinioni-a-confronto-uncaso-di-bullismo-con-gravissime-conseguenze)

BULLiSMO E CYBERBULLISMO L’ INCUBO DEI RAGAZZI

IL BULLISMO VIRTUALE

Il cyberbullismo è il nuovo incubo dei ragazzi che vengono ritenuti “deboli”

 

Bullismo e cyberbullismo, aumentano i reati.”

Gli americani definiscono il bullismo come “un’epidemia silenziosa”, che Internet ha reso ancora più nascosta. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istat sul bullismo (“Il bullismo in Italia: comportamenti offensivi e violenti tra i giovanissimi”), pubblicato a dicembre, tra i ragazzi che usano cellulare e Internet, il 5,9 % ha denunciato di avere subìto ripetutamente azioni offensive tramite sms, mail, chat o social network.
Vittime, più di tutti, sono le ragazze: il 7,1% contro il 4,6 dei ragazzi.

Si parla di statistiche che riguardano soprattutto adolescenti di età tra i 14 e i 17 anni. Più di nove adolescenti su dieci usano un telefono cellulare, la metà usa un personal computer, sette su dieci usano Internet. Due ragazzi su tre, poi, ritengono che il cyber bullismo sia un fenomeno in crescita. Dati che non tengono conto di chi non denuncia. In Italia non esiste un reato di cyber bullismo, così come non ne esiste uno per il bullismo in generale.

“Un comportamento bullo – si legge sul sito dei Carabinieri – è un tipo di azione che mira deliberatamente a far del male o a danneggiare. Spesso è persistente, talvolta dura per settimane, mesi, persino anni ed è difficile difendersi per coloro che ne sono vittime. Alla base della maggior parte dei comportamenti sopraffattori c’è un abuso di potere e un desiderio di intimidire e dominare”.

I reati, di solito, sono quelli che derivano da questo comportamento: stalking, diffamazione online, ingiurie, molestie, furto di identità digitale sui social network. E secondo i dati della Polizia Postale, in Italia nel 2015, ci sono state 6 denunce per stalking, 36 per diffamazione online, 18 per ingiurie, 16 per molestie e 59 per furto di identità digitale. È un modo di perpetuare il dominio di chi si crede ed è creduto “forte” su chi è creduto, e troppo spesso si crede, “debole”. Ed è il risultato di un disagio psichico e relazionale del bullo o, sempre più spesso, della bulla, un modo spaventato e infelice di affermare la propria presunta e rassicurante normalità.

Il bullo, per opinione nostra, è attratto dai bambini che si credono deboli ed è per questo che essendo un loro stato mentale, vengono presi di mira, “presi in giro e picchiati”.

Il cyberbullismo viene fatto dai bambini o ragazzi che non hanno il coraggio di dire le cose in faccia, ma si nascondono sui social e prendono le persone in giro. Generalmente non agiscono da soli, ma in gruppo, mettendo in difficoltà altri ragazzi soli che nella vita vera si sentono deboli.

Secondo noi il bullismo in tutte le forme è sbagliato dovrebbe essere un reato punibile severamente.

Andrea e Filippo B

(Interessante articolo di riflessione sul bullismo, con opinioni finali anche personali. Deve essere apprezzato inoltre il lavoro in team perché, come sappiamo, nei quotidiani il lavoro è di gruppo. Compito consegnato nei tempi. Sono citate le fonti)

Bullismo- Jonathan

Bullismo- Scout, gli hanno fatto la pipì addosso!

A Venezia hanno legato un ragazzo ad un albero, lo hanno picchiato, hanno finito l’opera facendogli la pipì addosso. Non si sentiva accettato dal gruppo Scout, la famiglia ha chiesto aiuto ad una psicologa.

Bullismo a scuola

1- Una ragazza è stata presa di mira dalle sue compagne di scuola. La prendevano in giro, dicendo che era brutta e spaventavano ogni ragazzo che le si avvicinava, poi, dopo un po’, se ne andavano.

2- Un ragazzo rappresentante di classe era obbligato a coprire i suoi compagni bulletti che uscivano da scuola di nascosto, altrimenti sarebbe sta picchiato. Il babbo ha dovuto insegnare al figlio a difendersi e a ribellarsi.

Info: Corriere della Sera

Produzione: 3 aprile 2017

Autrice: Alice D’este

(Trafiletti* sul bullismo. Questo non è un vero e proprio articolo, ma ci ha fatto imparare una nuova parola giornalistica. Riporta la fonte.)

Nel linguaggio giornalistico, breve articolo, in genere senza titolo.

Bullismo a Pistoia: la vittima di 14 anni è stata
picchiata a cinghiate

Il ragazzino andava alle superiori.
Una mattina alle nove il ragazzo è andato in caserma con i suoi genitori a denunciare il caso.
Ha raccontato che all’inizio lo prendevano in giro, gli dicevano che puzzava e che non si lavava.
Poi sono passati agli sputi, ma il ragazzino non faceva caso a niente, e
pensava che la situazione fosse finita, ma invece gli insulti continuavano.
Finchè un giorno all’uscita di scuola il gruppo lo fermò e fu preso a cinghiate.
Il ragazzo, tornato a casa, raccontò tutto ai suoi genitori che decisero di denunciare il caso.
Dario

(Breve articolo, ben scritto. Nel titolo mancano occhiello e sommario. Lavoro consegnato con un piccolo ritardo)

CYBERBULLISMO

I Cyberbulli sono bulli (Haters) che prendono in giro le altre persone sui social network. Secondo me è molto brutto, perché  i social network sono visibili da molte persone.

Ho notato che su youtube vengono offesi i ragazzi che aprono un loro canale: secondo me ognuno deve avere la libertà di fare ciò che desidera, rispettando il prossimo. Quindi i ragazzi grandi non dovrebbero offendere quelli più piccoli alle prime esperienze. Ognuno dovrebbe essere tranquillo e fare le proprie esperienze.

Alcune persone mettono sui social video imbarazzanti, in cui la vittima viene picchiata o presa in giro. Di solito il branco segue il carnefice, perché  è difficile prendere le distanze da chi vuole apparire forte. Così i deboli sono sempre più deboli, derisi dal gruppo. Bisognerebbe avere il coraggio di denunciare oppure di chiedere aiuto agli adulti. Sarebbe anche importante affrontare il bullo, non con la violenza, ma con le parole e provare a fargli capire gli errori. Il bullo è sicuramente più debole della vittima, ha bisogno di apparire, di essere grande agli occhi degli altri.

I bulli si sentono più sicuri ad agire sui social, perché  non sono visti per davvero: è una realtà virtuale, ma più pesante di quella vera. Questo perché  l’episodio si amplifica, può essere visto da tutti.

Giovanni

(Articolo ben scritto, riporta riflessioni personali molto interessanti  sul cyberbullismo. Nel titolo mancano occhiello e sommario.)

Il Bullismo

Spesso ho sentito parlare di bullismo alla televisione, i ragazzi sono presi di mira da un gruppo di coetanei soltanto perché sono più fragili o semplicemente perché considerati “diversi” nel modo di vestire o di parlare, perché non sono alla moda o perché, magari, sono più timidi.

Io penso che i bulli si facciano forza con il gruppo, da soli conterebbero poco. Penso che ci vorrebbero leggi più rigide. I bulli dovrebbero pagare per i loro gesti aiutando gli altri, magari gli anziani, oppure lavorare con gli animali. Bisognerebbe  aiutare questi ragazzi a inserirsi nella scuola o nella vita di tutti i giorni.

Mirco

(Breve articolo ma ben scritto con riflessioni personali. Potrebbe essere considerato un trafiletto in quanto nel titolo mancano il sommario e l’occhiello)

Prima Riflessione: come abbiamo detto in classe, è importante riportare le fonti da cui è stato tratto l’articolo.

Seconda riflessione: When? Negli articoli manca la data, quelli di cronaca non ci dicono quando sia avvenuto il fatto, degli altri non si sa quando siano stati scritti.

Compito per i ragazzi di quinta: leggi tutti gli articoli e dai a ciascuno un punteggio da 1 a10. Consegna i punteggi entro venerdì 5 maggio 2017

***

***

-In questi giorni stiamo parlando di “bullismo”, secondo te qual è il modo migliore per affrontare o reagire a un bullo?-

“Per affrontare i bulli serve freddezza e autostima e non farsi ferire dai loro gesti.”

“Io penso che il bullismo sia un problema serio nella vita sociale e penso che l’unico modo per affrontarlo e, quindi, sconfiggerlo sia quello di non vergognarsi e denunciare tutti i fatti e le cose che accadono a noi e agli amici”

“Bisogna farci coraggio e parlarci”

“Secondo me, il modo migliore per affrontare un bullo è non farsi vedere debole, reagire, difendersi e riferirlo ai propri genitori”

“Non dare soddisfazione al bullo”

“Secondo me, il modo migliore per vincere il bullismo è non avere paura, anche se è molto brutto quello che ti fanno, e dire tutto alle maestre e ai genitori”

“Secondo me, se sei vittima di bullismo devi dirlo a qualcuno e il bullo dovrebbe essere aiutato a migliorare”

“La cosa migliore da fare è denunciare queste persone perché con il silenzio non si fa altro che favorire il bullismo”

“Per affrontare un bullo, secondo me, non dobbiamo assolutamente “chiuderci a riccio” ma dobbiamo parlarne con i nostri amici, genitori, insegnanti… Anche gli adulti dovrebbero far conoscere ai ragazzi questo problema facendo loro capire che questa cosa non è uno scherzo e che il bullismo può avere conseguenze tragiche”

“Se c’è un bullo che mi perseguita reagisco in due modi: 1- se mi picchia scappo o gli tiro un pugno nei..; 2- se mi prende in giro lo ignoro”

“Il modo migliore per affrontare un bullo è quello di non reagire alle offese e denunciare il fatto agli insegnanti e ai genitori”

“Per affrontare un bullo io chiamerei un adulto. Dopo un fatto di bullismo andrei dagli insegnanti o dal preside, oppure dai genitori”

“Il modo migliore di affrontare un bullo è quello di chiamare una persona adulta per fermarlo”

 

COME DIFENDERSI DAI BULLI , 10 regole utili

 

1) Se ti capita di vedere, nella tua scuola, che qualcuno subisce prepotenze, devi parlarne con un adulto.

2) Se tu stesso subisci prepotenze o atti di bullismo, parlane con un amico, con un insegnante o con i tuoi genitori. Ricorda che le cose non cambieranno finché tu non racconterai ciò che succede.

3) Cerca di ignorare il bullo e impara a dire “NO” con molta fermezza, poi girati e allontanati. Ricordati: è molto difficile per il prepotente continuare a prendersela con qualcuno che non vuole stare lì ad ascoltarlo.

4) Cerca di non mostrare che sei impaurito o arrabbiato. Ai bulli piace ottenere una qualsiasi reazione, per loro è “divertente”. Se riesci a mantenere la calma e a nascondere le tue emozioni, potrebbero annoiarsi e lasciarti stare.

5) Durante gli intervalli, quando siete in tanti nello stesso spazio, cerca di stare in una zona tranquilla e sicura (nei pressi di qualche adulto, vicino ai compagni che ti proteggono, etc.).

6) Cerca di evitare di trovarti da solo in quei posti in cui sai che il bullo si diverte a prendersela con te. Questo può significare cambiare la strada che percorri per andare a scuola o utilizzare soltanto le stanze comuni o i bagni quando ci sono altre persone. Sull’autobus cerca di sederti vicino all’autista o a qualche adulto.

7) Se vieni picchiato dillo subito a un bidello o a un insegnante e chiedi che scriva quello che è successo.

8) Non venire alle mani può essere di aiuto. Se tu fai a botte con i bulli potresti peggiorare la situazione, farti male o prenderti la colpa di aver cominciato il litigio.

9) Mantieni un diario di quello che ti sta accadendo. Scrivi i particolari degli episodi e le tue sensazioni. Quando ti deciderai a dirlo a qualcuno, una memoria scritta degli episodi di bullismo renderà più facile dimostrare come sono andate le cose .

10) Il bullismo fa stare molto male e, se senti che non ce la fai ad affrontare e risolvere la situazione, può essere utile che ne parli anche con il tuo medico o con uno psicologo.

Associazione EducaCi

(Liberamente adattato da: Io non vinco, tu non perdi, UNICEF, ottobre 2004)

Le nostre poesie-messaggio

Perché io?

Perché io

che porto gli occhiali

che sono più basso

che sono più alto

che sono più grasso

che sono diverso.

Perché io?

Non posso più sopportare

questa vita, questi modi.

Dico: “Basta

a questi comportamenti!”

Filippo S,

Il nostro carattere

Io ho un carattere un po’ strano

ma lo amo perché è solo mio.

Tu hai un carattere speciale

ma questo solo secondo te.

Qui la gente ci giudica

con pareri molto diversi:

siamo buoni, siamo cattivi.

Ma noi, in realtà,

come ci giudichiamo?

Il giudizio degli altri non conta.

Quello che conta

è come noi ci sentiamo

e come ci vediamo veramente.

Ma anche il nostro giudizio

non conta tanto…

nessuno è perfetto,

basta amarsi veramente.

Lorenzo T, Nadia, Mirco

Il limerick > come si fa

C’era una volta un limerick                 A   > Il primo verso indica il protagonista

che stava insieme con colla stick.      A    > Il secondo indica una “qualità” del protagonista

Rimase appiccicato a un cartellone                B > Il terzo 

e fu gettato, ahimè, dentro un bidone.           B > e il quarto narrano ciò che accade

Nel tonfo le parole fecero click, a quel  povero limerick!  A > Il quinto riprende il primo aggiungendo una qualità

Il limerick è una breve poesia umoristica, un nonsense,  in rima di cinque versi. 

Lo schema delle rime del LIMERICK è AABBA

Il LIMERICK  fu inventato da Edward Lear ( Londra 1812 -San Remo 1888).

 

 

 

Uragani, partendo da Matthew…

I ragazzi hanno visto un’immagine sul libro di scienze che ricordava l’uragano Matthew che stava devastando, fra settembre e ottobre 2016, le isole del centro America e il sud degli Stati Uniti. 
Abbiamo deciso di documentarci su questo fenomeno.
Alcuni hanno fatto una ricerca scientifica, altri scritto brevi articoli di cronaca.
I ragazzi si sono documentati sul WEB con l’assistenza dei genitori, hanno fatto le proprie riflessioni e poi, quando possibile,  spedito per mail il lavoro all’insegnante.
 
Ecco alcuni lavori. Ogni bambino, da solo o in gruppo, ha presentato brevemente il lavoro alla classe (quinta)
Foto meteoweb.eu
GLI URAGANI

In meteorologia un ciclone tropicale è un sistema tempestoso caratterizzato da un largo centro o vortice di bassa pressione e da numerosi fronti temporaleschi, disposti tipicamente a spirale e in rotazione su se stessi attorno al centro, che producono forti venti e pesanti precipitazioni piovose nelle aree coinvolte dal loro passaggio. Questi cicloni si producono in conseguenza del calore liberato dall’oceano alimentandosi poi grazie al calore di condensazione liberato nell’aria dal vapore acqueo in considerazione.

In relazione all’entità e alla zona geografica di formazione di un ciclone tropicale, esso è chiamato in modo diverso:uragano, tifone, tempesta tropicale, tempesta ciclonica, depressione tropicale o semplicemente ciclone.

URAGANO-è il termine con cui vengono chiamati i cicloni nell’Antartico settentrionale e nel Pacifico settentrionale in memoria del dio Maya delle tempeste, Hunraken;

TIFONEè il termine con cui vengono chiamati i cicloni nel Mare della Cina, da ty fung, che significa”grande vento”;provocano violenti venti, abbondanti precipitazioni e pesanti inondazioni lungo le coste. Si formano unicamente sul mare penetrando marginalmente all’interno dei continenti, dove rapidamente si attenuano; sono tipici dei mari tropicali. Hanno origine alla fine dell’estate e in autunno quando sui mari staziona aria calda e umida per via delle più alte temperature raggiunte dall’acqua superficiale.

DEPRESSIONE TROPICALEè un sistema di nubi e temporali dove i venti raggiungono la velocità massima di 63 km/h. Non c’è un “occhio” e non sono organizzati a spirale, come di solito avviene nei cicloni. Vi è comunque un’area di bassa pressione da cui prende il nome “depressione”.

CICLONEè il termine da sempre conosciuto nell’Oceano Indiano da quando è stato utilizzato per la prima volta dal presidente della Commissione Marittima di Calcutta a metà del XIX secolo.Deriva dal greco Kuklos che significa “circolare”.

L’URAGANO MATTHEW

L’uragano Matthew si è formato ai Caraibi ed ha già ucciso quasi 1000 persone, la maggior parte sono morte ad Haiti, in numero più ridotto a Cuba e nelle altre isole colpite dalla sua furia. Muovendosi alla velocità di circa 15 miglia all’ora, risalendo dalle Bahamas verso la Florida. Poi dovrebbe procedere verso la Georgia e la South Carolina e perdere forza sopra l’oceano Atlantico. Gli effetti di Matthew, sono già enormi. Le linee aeree hanno cancellato i voli tra Miami e Orlando.Anche Disney World ha chiuso e tornerà ad aprire solo quando l’uragano si sarà spento sull’oceano.

9 ottobre 2016

Bicocchi Rachele

meteoweb.eu

I TORNADO

La tromba d’aria, tornado o turbine è un  violento vortice d’aria, nasce spesso con un temporale e può percorrere molti km con venti fortissimi e devasta tutto quello che trova; sembra un imbuto e può durare dai 5 ai 15 minuti. La classificazione della sua pericolosità avviene in base alla Scala Fujita ideata nel 1971 da un professore di Chicago, dove ad ogni grado corrisponde un livello di pericolosità:
GRADI-
-E F0 debole
-E F1 moderato
-E F2 significativo
-E F3 forte
-E F4 devastante
-E F5 catastrofico
Jonathan

L’URAGANO

L’uragano è un ciclone tropicale tipico dei mari delle Antille; perché si formi un uragano i venti devono superare i 175/180 Km.

Il suo nome, secondo alcuni studiosi, deriva dal nome del Dio caraibico “HURICAN” che significa letteralmente “DIO DEL MALE”.

La maggior parte degli uragani si formano tra il primo giugno e il 30 di novembre.

L’URAGANO MATTHEW

E’ trascorsa una settimana dal passaggio dell’Uragano Matthew ad Haiti, il paese più povero dell’America Latina

Ci sono 60.000 di persone rimaste senza tetto, i morti sono più di 990, i danni provocati dal passaggio dell’uragano sono enormi: migliaia di case sono state distrutte e gran parte della popolazione vive nei centri di accoglienza ,mancano cibo e acqua potabile.

meteoweb.eu

C’è grande rischio che si diffonda il colera.

Prima di colpire Haiti l’uragano è passato da Cuba, isole Bahamas, da Santo Domingo e dalle coste degli Stati Uniti

L’uragano Matthew è stato il più forte degli ultimi 10 anni e, con la sua intensità, era in grado di sradicare alberi e distruggere costruzioni in muratura .

Lorenzo A

GLI URAGANI

La parola uragano proviene dal caraibico Hurican che significa Dio del male.

Come si forma

Un uragano si forma a causa di grandi masse di aria calda e umida, quindi soprattutto nelle zone tropicali dove c’è anche l’acqua del mare che raggiunge temperature di 26-27 gradi centigradi. Durante le tempeste l’aria calda rilasciata dal mare sale in alto, si raffredda rapidamente e ritorna verso il basso. Questo fenomeno non avrebbe una lunga durata se non intervenisse l’azione della forza di Coriolis. La forza, causata dalla rotazione terrestre, provoca una deviazione dei venti che iniziano a muoversi in cerchio con velocità sempre più grande man mano che si avvicina al centro del vortice, chiamato occhio. Nell’emisfero nord l’uragano gira verso destra (rotazione antioraria), mentre nel emisfero sud (rotazione oraria).

Le fasi dell’uragano

La fase dello sviluppo dell’uragano dura dalle 12 alle 48-72 ore e a 3 fasi:

– Depressione tropicale: nuvole e pioggia che superano i 60 km orari

-Tempesta tropicale: i venti aumentano la loro intensità e vanno dai 60 ai 120 km orari

– Uragano: i venti superano i 120 km orari e arrivano fino ai 300 km orari e oltre

La scala degli uragani

  1. Minimo: tempeste con qualche danno
  2. Moderato: danni un po’ più seri
  3. Forte: danni strutturali a piccole residenze
  4. Fortissimo: danni estesi
  5. Disastroso: danni disastrosi

Uragano Matthew

  • Formazione: 28 settembre 2016
  • Categoria: 5
  • Dissipazione: in corso
  • Venti più veloci: 260Km orari (160 mph sostenuti 1 minuto)
  • Pressione minima: 934 hpa (mba)
  • Aree colpite: Haiti, Cuba, Florida sud, Nord Carlina
  • Stagione: stagione degli uragani 2016

Matthew è il secondo maggiore uragano atlantico della stagione 2016

SOFIA

L’uragano Matthew

L’uragano Matthew arriverà in Florida. Per ora è passato da Cuba, Haiti, Bahamas,... I suoi venti vanno adesso a circa 150 km orari e nella scala degli uragani è al livello 3.

Gli uragani si formano nell’oceano. Il loro nome è di origine caraibica, da Hurican o Uracan. È un ciclone tropicale, che viene solo in estate o in autunno. Il picco inizia verso il 10 settembre.

L’uragano Matthew ha devastato le Haiti: ha distrutto case, ha sradicato piante, ha danneggiato tetti e sono morte circa 900 persone.

6 ottobre 2016

Agata

Matthew

E’ passata una settimana da quando Haiti è stata colpita dall’uragano Matthew che ha causato più di 900 morti. Ma purtroppo anche dopo il suo passaggio sull’isola di Haiti l’uragano continua a provocare danni perchè la popolazione ha adesso un altro problema: il colera. Oltre alla sfortunata isola, l’uragano è arrivato anche a Cuba, Bahamas e Santo Domingo; si è poi spostato negli Stati Uniti dove ha causato 19 morti. Quando l’uragano ha colpito Haiti aveva una potenza pari a 5 su una scala da 1 a 5.

Adesso la preoccupazione principale è quella di raggiungere tutte le zone dell’isola, aiutare gli sfollati che sono senza casa e cibo, portare aiuti medici per tutti i feriti.

16 ottobre 2016

Dario Gargini
Uragani

Con la parola uragano si indicano i cicloni tropicali che si formano tra i Caraibi, gli Stati Uniti e l’Australia. Prendono il nome di tifoni quando gravitano tra l’oceano Indiano e il Mar Cinese. I cicloni che si generano al di là dei tropici vengono chiamati cicloni extratropicali o, più semplicemente, si parla di depressione.  

Il ciclone è una perturbazione che si forma in un’area del mare, detta ‘ciclonica’ o di ‘bassa pressione’, in cui la pressione atmosferica è minore di quella delle regioni circostanti. Nasce quando le masse di aria calda si muovono verso l’alto e generano nuvole, vento e temporali.


Gli uragani si formano in zone di bassa pressione dove la temperatura dell’acqua è superiore ai 26 gradi. Con queste condizioni si crea un grande vortice con, al centro, una sorta di imbuto circoscritto da forti correnti che si avvitano a spirale e che portano l’aria umida ad alta quota. Mano a mano che il vortice cresce, l’aria umida condensa e si trasforma in pioggia, cedendo del calore che va ad alimentare ulteriormente il fenomeno. Quando si sposta sulla terraferma l’uragano si esaurisce, ma conserva comunque l’energia per devastare le città che si distendono lungo la costa.

Un uragano è formato da un imbuto centrale, il cosiddetto ‘occhio del ciclone’, di diametro massimo di trenta chilometri. Al suo interno la situazione è apparentemente quieta e non ci sono nuvole. La zona circostante, che può arrivare a 500 chilometri, è quella che origina i disastri e in cui i venti possono superare anche i 200 chilometri l’ora. La ‘coda’ è la parte terminale in cui le raffiche di vento sono più deboli e vanno verso l’esaurimento.

In base alla forza del vento, l’Organizzazione meteorologica mondiale divide i fenomeni tropicali in tre categorie. Si parla di depressione tropicale se il vento è minore ai 63 km/h. Si assiste ad una tempesta tropicale quando la velocità è compresa tra i 63 e i 118 km/h. Sopra questa soglia, si ha un uragano.

La categoria di un uragano viene definita in base alla velocità del vento secondo la scala Saffir-Simpson. Si hanno cinque categorie: 1 minimo velocità del vento da 119 a 153 km/h, categoria 2 moderato da 154 a 177, categoria 3 forte da 178 a 208, categoria 4 fortissimo, la categoria di Matthew, da 209 a 251 , categoria 5 disastroso quando i venti superano i 252 km/h.

Nadia

Notizie, notizie, notizie… Classe quinta

Adesso tocca a voi leggere e “giudicare” se gli articoli rispettano le caratteristiche dei veri articoli di giornale, se sono interessanti, corretti ed hanno ben sviluppato l’argomento trattato (5W). Mandate i voti in modo riservato come d’accordo.

Buon lavoro!

9 maggio 2015

.

  1     

Olivia e Ondina torneranno a nuotare.
Due tartarughe marine torneranno presto in mare con trasmettitore satellitare.
Finalmente libere.

Due sfortunate tartarughe della specie Caretta, accidentalmente nei mesi scorsi, sono state catturate nelle reti a strascico di un peschereccio nelle acque del Mar Mediterraneo.
I due esemplari sono una femmina adulta di 66 cm e 33 kg chiamata Olivia, è un esemplare subadulto di 56 cm e 25 kg chiamata Ondina.
Dopo un periodo di osservazione e breve degenza nel Centro di recupero tartarughe marine di Grosseto sono state rilasciate l’11 aprile scorso presso il Lungomare di Castiglione della Pescaia (GR), grazie alla collaborazione con
l’Università di Pisa, dotate di un trasmettitore satellitare che permetterà di seguire le loro migrazioni nelle acque del Mar Mediterraneo.

Media voto: 8.1 .

.

 

  2

Maialino contro ogni previsione

Una canzone per Bentley, il cucciolo di maiale malato

Colpito dalla meningite, il cucciolo diventato cieco, sta recuperando la salute, grazie anche all’ affetto della sua padroncina

      7/05/2015

La padrona l’ha accolto da quando ha avuto una improvvisa meningite che l’ha reso cieco e che sarebbe stata mortale. Così il piccolo Bentley, un maialino di soli nove mesi, è stato ospitato nella clinica per animali fondata dalla sua padrona Corinne: ”Earth Animal Sanctuary, Illinois”. Corinne gli resta sempre vicino e canta ogni giorno per lui, facendogli sentire il suo affetto. “Ogni giorno Bentley mi insegna a essere forte e a non cadere mai” ci racconta la padrona del maialino”Nonostante le sue sofferenze, Bentley è felice e lotta ogni giorno per vivere e per superare ogni ostacolo. Sono molto felice di aiutare questo piccolo animale che ha bisogno”. Il maialino è spaventato dai rumori che sente, specialmente in ospedale, e il fatto di essere cieco lo rende ancora più sensibile. Corinne ci dice: “Io canto per confortarlo e rassicurarlo”. Infatti Bentley, come tutti i maiali, è intelligente e sa capire la premura che gli viene data. Grazie all’amore della sua padroncina, recupera ogni giorno di più dalla sua malattia, andando velocemente verso la guarigione.

Questo fatto successo in America, il 5/05/2015 va contro ogni previsione!

(La foto rappresenta Corinne che sta cantando per il suo tenero amico Bentley)

Media voto: 8.8

.

 

 3

Perchè tanta concorrenza tra le due nazioni?

Ucraina, Russia perchè tanta concorrenza?

La Russia inizia manovre.

 

La Russia inizia a fare manovre di esercitazione contro l’Ucraina nel mese di marzo.

Verso la fine del mese sembra che la situazione stia cambiando.

La Russia si calma fino la fine di aprile, ma adesso sembra che abbia ricominciato.

Si calmerà questa ”guerra/combattimento”?

Media Voto: 6.2

.

4

Ritardo nei rifornimenti

Samantha Cristoforetti ritorna tra un mese

La causa è il lancio fallito del cargo russo Progress M-27M, disintegratosi questa notte sul Pacifico. La conferma dell’ Agenzia Spaziale Italiana

ROMA- I festeggiamenti per accogliere AstroSam dovranno essere rimandati di poco meno di trenta giorni. Perché gli astronauti attualmente Stazione Spaziale Internazionale tra cui appunto Samantha Cristoforetti, ritorneranno sulla terra quasi un mese dopo rispetto al programma ordinario: verso la metà di giugno anziché il 14 maggio. La causa è il fallito lancio del cargo Progress M-27M disintegratosi questa notte sul Pacifico, cargo che doveva portare rifornimenti proprio alla Stazione Spaziale. “Al momento”, annunciano l’Agenzia Spaziale Europea e l’ Agenzia Spaziale Italiana,”Non si conosce la data precisa del rientro: avremo i dettagli la prossima settimana”.

A divulgare la notizia è stata l’agenzia russa Interfax. È stato deciso che Samantha Cristoforetti e gli altri astronauti resteranno a bordo un mese in più. La notizia è stata successivamente confermata delle agenzie spaziali europea e italiana. Si prevede che atterreranno l’11 giugno in Kazakistan.

Media voto: 8.7

.

 

 

5

Cambio di programma: era partita il 23 novembre, il rientro avverrà l’ 11 giugno
ASTROSAMANTHA CRISTOFORETTI  ALLUNGA DI UN ALTRO MESE IL SUO VIAGGIO FRA LE STELLE
A causa della caduta del cargo russo la missione si allunga
 
Samantha Cristoforetti, l’astronauta italiana in missione nello spazio dal 23 novembre scorso, rimarrà ancora per trenta giorni sulla stazione spaziale: infatti il suo rientro sarà l’11 giugno invece del 14 maggio come era previsto; questo perchè il  lancio del cargo russo Progres M-27M è fallito precipitando nell’Oceano Pacifico.
La navetta russa doveva portare ossigeno, acqua, rifornimenti e pezzi di ricambio alla stazione spaziale di Samantha.
La nostra astronauta ha accolto con entusiasmo questa notizia : << Ho appena avuto notizia che mi sono stati regalati altri trenta giorni sulla stazione, sono felicissima di restare qui ancora per un po’ >>.
Ricordiamo che la missione è denominata ISS Expedition 42/43 Futura e che la Cristoforetti è la prima astronauta italiana nello spazio, abbiamo di che esserne fieri!!!
Media voto: 8.4
 
 6

PICCHIA LA MOGLIE DAVANTI AI FIGLI

 

Prato

E’ stata picchiata dal marito e non era la prima volta. Quella sera lui perse il controllo, ma prima di scaricare la sua rabbia sulla moglie avvisò il 113. Alla mezzanotte, quando arrivò la polizia, trovò il marito tunisino di 46 anni completamente ubriaco. Vicino a lui la moglie, anch’essa tunisina, era ricoperta di graffi e di lividi. In casa c’erano anche i due figli minori della coppia, che hanno assistito all’aggressione.

La donna ha raccontato ai poliziotti che il marito si era arrabbiato perché lei aveva cucinato troppe verdure. La polizia ha fatto intervenire il 118 per accompagnare la moglie in ospedale. E come ha confessato la moglie non era la prima volta.

Nel frattempo il marito ha dato in escandescenze contro i poliziotti, che lo hanno bloccato, lo hanno accompagnato in questura e lo hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, minacce gravi e resistenza a pubblico ufficiale.

La prognosi della donna è di 10 giorni

Media voto: 7.8

.

 

 

7

 Auguri alle mamme all’ EXPO di Milano
 
 
La festa della mamma si celebra all’ esposizione di Milano
 
Giri del mondo, parate e giochi istruttivi : il programma dell’ EXPO domenica 10 maggio si tinge di rosa.
Tutti all’ EXPO per la festa della mamma!!!
Oggi in fatti per i visitatori di EXPO sono in programma diversi appuntamenti dedicati a genitori e figli. Alle 11.30 e nel pomeriggio alle 16.00 parata di FOODY nel Decumano.
Alle mamme si può regalare persino un simbolico giro del mondo: in Cascina Triulza infatti dalle 12.30 alle 14.30 ci sarà un tour guidato alla scoperta dei paesi e delle culture che caratterizzano EXPO Milano 2015.
Possiamo anche visitare i Padiglioni partendo ad esempio dal Padiglione Zero, dove si potrà ammirare l’ archivio della memoria e la sezione dedicata agli animali. Nel Padiglione del Brasile si potrà vivere l’ emozione di camminare su una rete sospesa sopra una foresta tropicale e nel Padiglione Italia, in attesa dello spettacolo di luci e giochi d’ acqua dell’ Albero della Vita, si potranno conoscere le bellezze del nostro Paese.
Ogni Padiglione offrirà, poi, occasioni di incontro da vivere in famiglia: i bambini potranno divertirsi al CHIDREN PARK, uno spazio dedicato ad attività educative e ricreative. E poi lo spazio SLOW  FOOD che proporrà laboratori all’insegna del motto: imparare giocando.
Insomma, per grandi e piccini,si rinnovano esperienze di gioco attraverso cui conoscere e vivere le sfide aperte sulla sostenibilità e sulla corretta alimentazione, quindi benvenuti ad EXPO con un più, oggi, un augurio a tutte le mamme.
Media voto: 9.2
8
PAURA A FIUMICINO

Il giorno 7 maggio alle ore 24:00 alte fiamme sono divampate all’ interno dell’ aereoporto nel terminal 3 di Fiumicino a Roma.
Grandissimi disagi in aeroporto, voli cancellati.
L’aeroporto ha ripreso a funzionare alle 14:00 del pomeriggio del giorno successivo, 8 maggio.
Sembra che l’incendio sia stato causato da un condizionatore portatile che ha preso fuoco incidentalmente per un surriscaldamento del motore.
Gli investigatori tuttavia stanno ancora indagando sull’incidente.

Media voto: 7.2

.

9

EXPO: i profumi della Toscana

Il profumo della Toscana, il vento che sa di mare e le foglie degli ulivi

A EXPO il profumo delle colline toscane si può toccare, è racchiuso in una scatoletta piena di profumi. C’è anche il viaggio multimediale che il padiglione offre a tutti.
In questo modo si spera di far venire più gente in Toscana.
All’ Expo la Toscana presenta una serra galleggiante, un orto in grado di produrre piante che possono alimentare una famiglia di quattro persone per un anno, una innovazione  che potrebbe aiutare nella lotta alla fame nel mondo.
Expo gioca con le emozioni, con tantissimi profumi e i bellissimi paesaggi di Milano. L’albero della vita, che di notte si accende,  è uno spettacolo bellissimo.
Non é da perdere  il viaggio all’EXPO.
Media voto: 7.9
10
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L’Abetone si prepara

Inizia il Giro d’Italia

Molta gente per vedere l’arrivo

Abetone (PT), 9 maggio 2015
Oggi a San Remo parte la novantottesima edizione del Giro d’Italia, una corsa ciclistica che attraversa i più         suggestivi paesaggi italiani. La gara, divisa in 21 tappe per complessivi 3.489 Km, passerà sui monti pistoiesi. La “carovana rosa “ giungerà a La Spezia Martedì 12 Maggio per ripartire il giorno seguente verso l’Abetone. Il percorso della 5° tappa La Spezia-Abetone, è prevalentemente montano e misura 152 Km. Arrivati in Toscana, i ciclisti risaliranno l’ Appennino Lucchese e percorreranno le sue strade tortuose fino all’ abitato della Lima, dove inizierà la salita finale con arrivo all’ Abetone. Qui, già da qualche giorno sono iniziati i preparativi per accogliere la carovana di ciclisti: sono stati asfaltati diversi tratti  di strada nella zona circostante la piazza delle piramidi nella quale durante la notte fra Martedì e Mercoledì  sarà montato il palco.
Il Sindaco Danti ha consigliato a tutti coloro volessero assistere al Giro d’Italia di arrivare all’Abetone nella mattinata di Mercoledì, o meglio ancora, la sera prima, perché dalle 14.00 fino al termine della corsa, la strada Statale 12 rimarrà chiusa al traffico. Sembra che in tanti abbiano accolto il consiglio del primo cittadino: gli alberghi della località montana, hanno registrato il “tutto esaurito” infatti all’Abetone sono previsti oltre 10mila persone. Saranno utilizzate l’ ovovia e la seggiovia per permettere ai molti appassionati delle  due ruote di raggiungere  il centro del paese, lasciando la propria automobile nei parcheggi della Val di Luce.
Sono previste manifestazioni collaterali come la “notte rosa” a Cutigliano prevista per Martedì 12 e la curiosa iniziativa della famiglia Ceccarelli: mettere sul percorso la vecchia cabina della funivia Doganaccia-Croce Arcana, che per l’evento sarà dipinta di rosa. Sicuramente sarà un’ occasione importante per far conoscere la nostra montagna in tutt’ Italia.

Media voto: 9.1

 

 

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Professionista del borseggio<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />
a 13 anni fermata per furto<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />
per la 54esima volta

IL CASO S.O.S. MINORENNI

TREDICI ANNI E CINQUANTA BORSEGGI.

PRESA OGNI VOLTA, MA SEMPRE LIBERA.

NUOVO FERMO A ROMA DELLA BABY LADRA BOSNIACA CHE RUBA I PORTAFOGLI

UNA BAMBINA DI SOLI TREDICI ANNI CHE E’ NATA E VIVE A ROMA, E’ STATA FERMATA DAI CARABINIERI DELLA STAZIONE ROMA-AVENTINO PER LA CINQUANTAQUATTRESIMA VOLTA.

QUELLO CHE MERAVIGLIA E’ CHE NONOSTANTE LE DECINE DI DENUNCE SUBITE, LA BAMBINA NON HA MAI INTERROTTO LA SUA AZIONE CRIMINALE. I MILITARI, IL GIORNO 8 MAGGIO 2015, L’HANNO BLOCCATA ALLA FERMATA DELLA METROPOLITANA, MENTRE AVEVA APPENA DERUBATO DEL PROPRIO PORTAFOGLIO, UN TURISTA SICILIANO. L’UOMO, AVVISATO DAI CARABINIERI POICHE’ NON SI ERA ACCORTO DI NULLA, HA SPORTO DENUNCIA ED HA RINGRAZIATO. LA RAGAZZINA, PRIVA DI DOCUMENTI, E’ STATA IDENTIFICATA E, NON AVENDO UN GENITORE O UN TUTORE A CUI AFFIDARLA, E’ STATA PORTATA IN UN CENTRO DI PRIMA ACCOGLIENZA E SEGNALATA AL TRIBUNALE PER I MINORENNI. PURTROPPO, SECONDO L’ ISTAT, SONO AUMENTATI IN PARTICOLARE SCIPPI E BORSEGGI, FORSE PER EFFETTO DELLA CRISI ECONOMICA IN ATTO NEL NOSTRO PAESE E ANCHE NEL MONDO INTERO.

Media voto: 8.5

 

 

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Nepal 5.057 vittime : oltre otto mila i feriti.
Kathmandu spostata di tre metri.

Sei milioni le persone bisognose di aiuto.
Si temono altre 250 dispersi per una valanga.
Il premier : ” potrebbero esserci 10 mila morti “.
Una decina di italiani ancora irreperibili, i numeri, in continuo di venire danno il senso dell’immane catastrofe che ha colpiti il Nepal.
Cresce il bilancio delle vittime del terremoto.
Il tutto mentre si temano 250 dispersi nella valanga e ha colpito il villaggio, non distante dall’epicentro del sisma di sabato e in un’area di trekking.
” fino a 10 mila vittime ”
Per il premier Nepal, Sushil Koirate, il numero delle vittime potrebbe arrivare a 10mila.
Gli esperti fanno sapere che il terremoto ha spostato il terreno sotto l’area di Kathmandu fino a tre metri verso sud, mentre l’Everest dovrebbe essere rimasto della stessa alterme.
Le persone vivono nelle tende e non hanno abbastanza cibo perció vengono aiutati da tutto il mondo.
La metà delle persone é stata schiacciata dalla propria casa e erano tutti di colore grigio.
Le persone all’interno delle case sono state liberate da persone molto forti e molto coraggiosi.

Media voto: 7.8

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Media voto: 7.7

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Dalla montagna pistoiese

I bambini di Gavinana ripuliscono la sala parrocchiale 

Tra poco inizia l’estate e la sala parrocchiale di Gavinana sarà ripulita dai ragazzi del gruppo di catechismo del paese, aiutati dalle catechiste. Resterà aperta tutta l’estate, tutti saranno ben accetti e la sera, qualche volta, si potrà anche mangiare la pizza. Si giocherà a calcio,  pallavolo, giochi da tavolo, si suonerà e si canterà. I bambini saranno responsabili della pulizia e dell’ordine. Inoltre, organizzeranno le attività per rallegrare l’estate dei residenti e dei villeggianti. Questo luogo sarà una valida alternativa alla noia e al bar.

Sentiamo cosa ne pensano i protagonisti. Giovanni Ferrari dice: “Sono felice di questa iniziativa!” Gioele invece: “Sicuramente resterò sempre a mangiare la pizza”. Maria Teresa Bargellini, nonna di tre nipoti, Afferma: ” Finalmente avranno un luogo dove giocare a pallone senza disturbare”. Il sindaco promette un buon gelato a tutti i partecipanti al progetto. I bambini sono pieni di entusiasmo e non vedono l’ora di iniziare.

In bocca al lupo da tutta la redazione!

Media voto: 8.8

Complimenti a tutti, siete stati competenti nel valutare i lavori e, come le vostre insegnanti, non avete voluto “colpire” qualcuno con dei brutti voti!!! 

Gli articoli resteranno anonimi ma ognuno potrà confrontare il proprio lavoro con quello degli altri!

Il mare, le vele… Il concorso e le poesie dei ragazzi

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“La gente di montagna e la gente di mare hanno una cosa in comune, la solitudine” (Ammiraglio Comandante Maurizio Ertreo)

Un parallelismo simile è stato fatto confrontando la vita di chi lavora nei sommergibili e gli astronauti della base spaziale che orbita intorno alla Terra. (Conferenza “Dalle vie del mare… alle vie del cielo”, 27 aprile ore 10.00)

Fra i disegni più belli di quest’anno c’è anche quello di Aurora

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Il disegno.

Dice Aurora che ha pensato a tutti quei bambini che guardano lontano sperando di arrivare in un Paese che li accolga in pace.

imageLa foto dei vincitori

La premiazione.  image image L’incontro con le vele,

purtroppo oggi, 27 aprile, ammainate a causa del forte vento.

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Da “Il Tirreno” online del 28 aprile 2015

“Il mare e le vele” Storie di solidarietà nei disegni dei ragazzi
In Accademia, nell’ambito del Tan, passerella dei vincitori del concorso organizzato dal Tirreno e rivolta agli studenti

di Roberto Riu

LIVORNO. Le condizioni meteo in rapido peggioramento hanno sconsigliato di prendere il mare. Ieri mattina è così sfumata l’opportunità di una bella crociera premio sulle tre barche-scuola della Marina (Corsaro II, Orsa Maggiore e Stella Polare) che avrebbero dovuto imbarcare i venti studenti toscani vincitori dell’ormai tradizionale concorso “Il mare e le vele”, giunto alla ventiduesima edizione ed organizzato dal Tirreno nell’ambito del Trofeo Accademia Navale-Città di Livorno: un concorso intitolato quest’anno “la solidarietà viene dal mare” e perciò dal significato particolarmente attuale alla luce dei recenti tragici avvenimenti nelle acque del canale di Sicilia e vicino a Rodi, nell’arcipelago del Dodecaneso, con centinaia di vittime per il naufragio di due barconi carichi di migranti. I disegni realizzati dagli studenti delle elementari, delle medie e delle superiori erano perciò incentrati sul tema del soccorso in mare e sull’accoglienza, raffigurando, ad esempio, delle mani aperte in segno di benvenuto, un intervento di salvataggio oppure un’antica mappa del Mediterraneo. I vincitori del concorso, accompagnati da insegnanti e familiari, sono stati accolti in Accademia Navale (dove sono esposti i disegni sino al 3 maggio) dall’ammiraglio comandante Maurizio Ertreo che ha brevemente ricordato la storia dell’istituto fondato nel 1881 ed insieme a loro ha partecipato alla foto di gruppo dinanzi al brigantino interrato tutto imbandierato in occasione del TAN. Nell’aula n.5, dove è in corso una mostra di opere del pittore di marina Marc Sardelli dedicata all’epopea napoleonica, si è quindi svolta la premiazione con la consegna dei diplomi. E’ poi seguito il trasferimento al Villaggio Tuttovela dove è stato possibile assistere alla conferenza “Dalle vie del mare…alle vie del cielo” con l’intervento dell’ing. Valfredo Zolesi, presidente della Kayser Italia, e del tenente di vascello Fabio Casamassima. La visita è proseguita presso gli stand istituzionali come quello della Marina militare che mette a disposizione dei simulatori di volo e di navigazione e tavoli da carteggio per tracciare la rotta con matita e squadrette nautiche. Giusto per restare in tema non è mancata infine la visita a bordo delle tre barche scuola della Marina attraccate a banchina. Gli studenti premiati sono stati: Luca Boscherini (Grosseto), Gaia Carmassi (Forte dei Marmi), Alessia Filippi (Castelnuovo Garfagnana), Alessandro Salatti (Fornaci di Barga), Ilaria Testi (Lucca), Chiara Poggi (Lucca), Marco Galvani (Ronchi, Massa-Carrara), Jamila Brauns (Ronchi, Massa-Carrara), Silvia Cordiviola (Avenza), Ilaria Moretti (Avenza), Alessia Borsini (Piombino), Lavinia Canepa (Pisa), Aurora Gasi (Maresca), Daniel Gualtieri (Santa Maria a Monte), Claudio Filippi (S. Maria a Monte), Giulia Ambrogini (S. Maria a Monte), Marina Di Pasquale (Prato), Gaia Carpina (Livorno), Vittoria Leonardi (Livorno), Rebecca Abbate (Montemurlo), Maria Panza (Livorno), Gaia Zoletto (Prato) e Ledisa Makuti (Livorno).

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Pensieri di mare

 

Vela solitaria

Una vela solitaria

scivola lenta

accanto allo scoglio.

Si gonfia e si gonfia

mentre il vento la spinge.

Lo scoglio sospira,

mormora severo

ma niente più…

Ormai la vela fugge nel blu.

Anna DP

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Mare

Il mare, pazienza infinita, calma

le vele scorrono nel vento

un sospiro

un fiato;

rumorose le onde

sbattono sugli scogli.

I gabbiani volano leggeri

su un mare lucente

che risplende come un cristallo.

Ginevra

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Il mare, le vele

Una distesa azzurra

che brilla all’orizzonte,

navi con con vele spiegate

come uccelli inarcati.

Uniti con il vento

sciolti in alto mare.

Illumina una vela 

lungo una distesa,

incanta,

sogna,

ispira una nuvola

in mezzo al cielo.

Ilenia

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Mare

Scende…

sfonda…

scivola…

plaf…

entra…

e corre veloce

come la nuvola nel cielo

schizzi di qua

schizzi di là

ed io sulla poppa a guardare.

Francesco P.

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Onde azzurre

Il mare

onde azzurre,

che coccolano

la luce del sole.

Una vela bianca

nel mare chiaro,

è luminosa

come il tramonto.

La barca e la vela

nel mare viaggiano

passando

sopra la meraviglia.

Claraimage

Vedo il mare

Dal mio balcone vedo il mare,

e spesso all’orizzonte si confonde con il cielo.

Quando è in tempesta si tinge di grigio,

quando invece si calma divnta uno smeraldo

il mare si abbraccia con la sabbia

e sembra danzare sulle alte dune

e le onde, che si rincorrono,

sbattono forte contro gli scogli.

Le bianche vele, come lenzuola, si gonfiano

al vento come aquiloni.

Quando il giorno è finito

e il sole va a dormire

si copre con coltri fatte di sale.

Di notte la da specchio alla luna

che si prepara ad una festa

con le luminose stelle.

Linda

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Vela blu

Il mare,

vela blu d’immensa vita.

Il suo respiro

un venticello fresco

si aggirava stanco,

tra i pini marittimi

accarezzati da una luce soffocata,

color rosso fuoco.

Una barca,

quatta quatta

riposava in un mare di pace.

Sul viale, in penombra,

la Luna guardava e ascoltava

il lento fruscio del mare.

Tommasoimage

Notte d’estate

Il mare,

mi parlava,

in una notte d’estate.

Vedevo, in lontananza,

una barca con le luci accese.

La Luna,

riposava,

mentre,

la sua vela

m’illuminava.

Il cuore batteva,

la mia anima,

rinasceva.

Tommasoimage

Il mare

Il mare e le sue onde

sembravano fate

che ballavano

balli semplici

lenti e armoniosi

come le barche a vela

che attraversano

il limpido mare.

Alessandro

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