Buon 2016! Pensieri in qua e là dal passato recente

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Abbiamo riprodotto per i biglietti d’auguri opere del Rinascimento italiano

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Per personalizzare i calendari ogni bambino ha scelto di copiare alcune opere d’arte che più gli piacevano.

I bambini, insieme ai genitori, hanno pensato all’anno appena conclusosi e ricordato alcuni fatti che li hanno particolarmente colpiti… 5W, titoli,… Piccoli giornalisti in azione!!!

Un BUON 2016 in tutte, o quasi, le lingue del mondo

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An Nou fericit! La mulți ani!

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Gëzuar Vitin e Ri!

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¡Próspero año nuevo!

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Happy new year!

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Gennaio 2016

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ATTENTATO ALLA SEDE DI CHARLIE HEBDO A PARIGI

L’attentato alla sede di Charlie Hebdo è stato un attacco da parte del terrorismo islamico avvenuto il 7 gennaio 2015 a Parigi. Nell’attentato sono morte dodici persone e 11 sono i feriti.

Questo attentato è uno col maggior numero di vittime dopo quello del 13 novembre 2015 al teatro Bataclan, allo Stade de France e ai tre ristoranti, in cui hanno trovato la morte ben 130 persone.

Dopo il primo attentato, il 9 gennaio un complice dell’attentato si è rifugiato dentro un supermercato a Porte De Vincennes, prendendo alcuni ostaggi e uccidendo 4 persone.  Durante altri attentati sono morte 8 persone portando così il totale a 20 vittime.

Intorno alle 11.30 del 7 gennaio due persone mascherate e armate AK-47 (fucile automatico) hanno abbligato la disegnatrice Corinne Rey a mettere il codice per entrare nella sede di Charlie Hebdo. Una volta entrati hanno iniziato a sparare contro i dipendenti, gridando in lingua araba Allah è grande (Allāhu Akbar) e ammazzando 12 persone.

Subito dopo sono saliti e scappati a bordo di una citroen C3 dopo aver ucciso Franck Brinsolaro , al Boulevard Richard Lenoir hanno incontrato la polizia sparandogli contro e uccidendo un poliziotto.

Le vittime dell’attentato sono diciassette:

dodici persone sono morte il 7 gennaio nella redazione e nei dintorni e sono:

Stèphane Charbonnier (charb) direttore e disegnatore del Charlie Hebdo;

Jean Cabut (Cabu), vignettista;

Georges Wolinski,  vignettista ;

Bernard Verlhac (Tignous), vignettista ;

Philippe Honorè, vignettista ;

Mustapha Ourrad, curatore editoriale;

Elsa Cayat, psichiatra e giornalista;

Bernard  Maris, economista professore all’Università di Parigi;

Ahmed Merabet, agente di polizia in servizio nell’XI arrondissement di Parigi;

Franck Brinsolaro, ufficiale del servizio di protezione guardia del corpo di Charb.

Gli autori della strage sono i fratelli Said Kouachi e Chérif Kouachi, jihadisti franco-algerini di Gennevilliers. Un terzo uomo Hamyd Mourad, è stato inizialmente sospettato di aver aiutato i fratelli Kouachi, ma si è subito consegnato alla polizia, aveva un alibi. Anche una giovane è stata indiziata di aver partecipato alle azioni, quanto meno nell’affiancare e aiutare i compagni.

Ginevra

 

ATTENTATO ALLA SEDE  DI CHARLIE HEBDO

L’attentato è stato un attacco terroristico avvenuto il 7 gennaio 2015 contro la sede del giornale satirico Charlie Hebdo, a Parigi, sono morte 12 persone e 11 sono rimaste ferite.
Intorno alle 11.30 del mattino, due uomini mascherati e armati sono entrati negli uffici del giornale e minacciando la disegnatrice, tenuta in ostaggio e poi rilasciata, le hanno fatto digitare il codice per entrare nella sede.
Hanno poi aperto il fuoco contro i dipendenti, gridando in lingua araba e causando la morte di dodici vittime.
Poi sono fuggiti uccidendo un poliziotto addetto alla sicurezza del giornale, si sono imbattuti con un veicolo della polizia uccidendo con un colpo alla testa un poliziotto, hanno poi rubato un veicolo ad un civile dicendo di essere due terroristi della cellula di Al Qaeda.
Dopo l’attacco lo scrittore del giornale è stato posto sotto la protezione della polizia mentre la casa editrice è stata evacuata per sicurezza.
Due giorni dopo, a seguito di una sparatoria i due terroristi, due fratelli sono stati uccisi durante l’irruzione in una tipografia dove si erano barricati.

ALESSIO G

Febrero 2016

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Una scoperta importante

Tra le 10 scoperte scientifiche più importanti del 2015 secondo la rivista Scienze c’è la creazione del primo vaccino efficace contro il virus Ebola.

Testato su oltre quattromila persone nella Guinea Concry, uno dei paesi in cui il contagio è stato più alto, la copertura massiccia è  stata ottenuta adottando una strategia “ad anello”.

A essere vaccinati sono state le persone a contatto con quelle che avevano appena ricevuto una diagnosi di infezione da virus ebola (trattate anch’esse).

Risultato : 100% di efficacia.Sorridente

GIOELE

March 2016

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La ”Grande Tempesta”

Nella notte tra il 5 e 6 marzo 2015, la Toscana è stata colpita da un evento eccezionale; ci sono state delle raffiche di vento anche superiori ai 160 Km/h. Queste raffiche sono state provocate dall’aria fredda che era sul Mediterraneo e che ha creato una zona di bassa pressione sul Mar Tirreno.

Si parla di questo evento come fosse un “Uragano”.

Le raffiche di vento hanno provocato diversi danni. Il vento ha abbattuto diversi alberi secolari,

le linee elettriche sono andate in tilt, si parla di circa 80.000 famiglie al buio.

Per gli alberi caduti molte strade, come la superstrada FIRENZE-PISA-LIVORNO e l’autostrada A12

sono rimaste bloccate. Le reti ferroviarie hanno funzionato a singhiozzo, specialmente la linea

PRATO-PISTOIA-VIAREGGIO, PISTOIA-FIRENZE, PISTOIA-PORRETTA, anche SIENA-GROSSETO a causa delle piante cadute sui binari. Altri danni sono stati causati ad abitazioni, ma soprattutto

Alle scuole con danni ai tetti. Ci sono stati danni all’ agricoltura (Serre, stalle, vigneti, alberi da frutto). Ci sono stati ingenti danni anche ai vivai nel Pistoiese. Questa calamità naturale ha causato la morte di un uomo e almeno 10 feriti.

La regione Toscana ha chiesto lo stato di calamità naturale.

Anche nella zona in cui vivo cioè la MONTAGNA PISTOIESE abbiamo avuto diversi danni, come la caduta di piante mancanza di elettricità linee telefoniche in tilt.

Ciò ci deve insegnare ad aver più rispetto della natura.

Samuele

April 2016

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TERREMOTO DEL NEPAL
Il venticinque aprile del 2015 alle 11:56 in Nepal, ci sono state due forti scosse di terremoto di 7.9 e
di 6.6, ma i sismologi sostengono che la prima è stata di 8.1, è stata causata dalla placca Asiatica,
che si è mossa causando i terremoti.
Le scosse hanno raso al suolo la città di Katmandù, causando molte vittime oltre 8.000, le scosse
sono arrivate anche sull’Everest, ed hanno provocato una valanga di neve con diciotto vittime tra gli
alpini. Il terremoto ha distrutto molti monumenti storici e metà della popolazione è rimasta senza
una casa. I terremoti si sono fatti sentire anche nei paesi più vicini: provocando almeno ventiquattro
vittime in India, undici in Tibet e due in Bangladesh.
Vittoria

Maggio 2016

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   Al  via  il  sogno  di  EXPO  2015  

 EXPO  2015

RENZI ha affermato: “Oggi  inizia  il  domani”

A  Milano  sono arrivati  turisti   da  tutti  i  luoghi  del  mondo per l’EXPO.
Il  tema  dell’EXPO  era nutrire gli  abitanti  di  tutto  il mondo.
Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto gli auguri alla manifestazione.
Alle  10  di  mattina  del  giorno  1  Maggio
sono  stati  aperti  i  cancelli .
Il blitz  del centro  sociale  “Fornace”  e  del  movimento  NOEXPO “ha   accolto”
i primi   visitatori .
E’ stato un  appuntamento  che  ha segnato  l’ Italia  per  tutto  il  2015.
Chiara M
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Junio 2016

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Luglio 2016

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August 2016

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Settembre 2016

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Octubre 2016

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ALIMENTAZIONE E FAME NEL MONDO I TEMI DI QUESTA EDIZIONE

EXPO MILANO 2015: ITALIA AL CENTRO DEL MONDO PER SEI MESI

137 PADIGLIONI, OLTRE 21000 VISITATORI, AFFLUENZA OLTRE OGNI ASPETTATIVA PER UN EVENTO CHE HA SCRITTO UNA PAGINA IMPORTANTE DELLA NOSTRA STORIA

Expo 2015 Italia, è stata l’esposizione universale che si è svolta a Milano dal primo maggio al trentuno ottobre 2015. Milano era già stata scelta per l’ esposizione internazionale del 1906, detta anche esposizione internazionale del Sempione che aveva come tema i trasporti.

Il tema scelto per questa edizione è stato: “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.

Gli argomenti trattati sono stati: le tecnologie, l’ innovazione, la cultura, le tradizioni e la creatività legati al settore dell’alimentazione e del cibo.

Si sono riuniti importanti politici di tutto il mondo ed esponenti di grandi associazioni che si occupano di questi temi, per cercare soluzioni a livello mondiale per rafforzare la quantità e la sicurezza dell’alimentazione, cioè la sicurezza di avere cibo a sufficienza per tutti e la certezza di mangiare cibo sano e di avere acqua potabile. E’ stata presente anche Michelle Obama, la moglie del Presidente degli Stati Uniti d’America.

La cerimonia di apertura ufficiale si e` tenuta il primo maggio 2015 alle 12:00 presso l’ “Open air theatre”, un teatro all’ aperto costruito per l’occasione. E’ stata una cerimonia bellissima che e’ stata ripresa da molte tv ed anche da mia mamma e da Daniele che hanno lavorato per la pubblicità di Expo. Mi hanno raccontato che c’erano grandi personaggi del mondo della politica e dello spettacolo.

Ad Expo hanno partecipato 137 paesi, i padiglioni erano collegati da una lunga strada chiamata “world avenue” ed erano stati studiati in ogni particolare per renderli bellissimi e attirare visitatori.

I padiglioni più apprezzati e visitati sono stati:

-I l padiglione dell’Austria, dove avevano ricreato un bosco.

-Il padiglione della Svizzera, dove i visitatori potevano prendere dalle quattro torri costruite con mele, sale, caffè e acqua, tutto quello che volevano ma senza esagerare per non farne mancare a chi entrava dopo, un messaggio importante per come dobbiamo comportarci per migliorare il mondo e eliminare la fame.

-Il padiglione del Marocco, che spiegava benissimo le grandi differenze tra le varie zone del Marocco. Ad esempio all’ingresso era molto freddo per indicare la parte nord del Paese mentre all’uscita era caldissimo per ricordare il sud.

-Il padiglione del Giappone, ricco di effetti speciali.

-Il padiglione della Corea del Sud, che spiegava quali sono le nostre abitudini alimentari sbagliate con immagini di persone obese che mangiano cibi in scatola e persone che stanno bene mangiando più cibi sani, frutta e verdura.

-Il padiglione del Brasile, che ha fatto divertire tanti bambini che saltavano sulla grande rete sospesa sopra le piante tipiche brasiliane.

-Il padiglione degli Emirati Arabi, dove era stato ricreato un deserto.

-Il padiglione Zero, il primo padiglione per tutti quelli che arrivavano a Expo dall’entrata della metropolitana. Allinterno il visitatore faceva un viaggio attraverso la storia alimentare delluomo, dagli inizi a oggi. C’era anche una parete con tutti i principali semi del mondo.

Tra gli spazi espositivi erano stati realizzati giardini, fontane e opere d’ arte bellissime.

Per l’ evento di Expo 2015 è stato costruito “l’albero della vita”, un’opera alta 37 metri, costruita con acciaio e legno, situato nella “lake arena”e simbolo del padiglione Italia. L’opera e’ l’unica costruzione che non e’ stata smantellata alla fine di Expo ed ancora oggi e’ possibile ammirarla in tutta la sua bellezza.

Fuori da i padiglioni si sono svolte altre iniziative come: concerti, balli, circo, mostre e molte attrazioni che hanno richiamato tanto pubblico e l’attenzione della stampa internazionale.

Asia A

L’expo di Milano 2015

Oltre 20 milioni di visitatori, più di 150 paesi partecipanti e circa 5000 eventi realizzati in 184 giorni di esposizione; questi in sintesi i numeri di Expo Milano 2015

L’expo si è tenuto dal 1° Maggio al 31 Ottobre ed è stata una vetrina per i Paesi partecipanti, un contenitore di idee, esperienze e stimoli, una rassegna delle culture e dei popoli di tutto il mondo, un caleidoscopio di colori che ritraggono con vivacità il paesaggio globale, un paesaggio circondato da un enorme “polmone verde” per valorizzare la biodiversità, una cucina da cui emanano gli odori delle spezie e della frutta, della carne e dei fiori, un centro sperimentale dove si è discusso di innovazione e di nuove tecnologie, dove la ricerca scientifica al servizio dell’alimentazione è stata al centro delle discussioni dei più importanti esperti da tutto il mondo, un grande studio di architettura in cui si sono confrontate le menti più illuminate e le forme più avveniristiche.

Infatti, l’argomento dell’Expo è stato “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, argomento per il quale sono state chiamate ad esprimersi scienza, tecnologia, tradizioni e creatività, sempre legate al tema dell’alimentazione e del cibo. Di conseguenza i temi trattati sono stati molteplici, ed incentrati sulle problematiche della fame nel mondo, eliminare la fame e la sete con e la conseguente mortalità infantile e la malnutrizione.

A questo si aggiungeranno le tematiche sulle malattie della nostra epoca quali l’obesità, patologie cardiovascolari, tumori, epidemie e tutto ciò che attornia la salute ed il benessere della persona.

L’area espositiva è stata organizzata come un’isola circondata da un canale d’acqua ed è stata strutturata secondo i due assi perpendicolari della World Avenue (decumano) e del “cardo”, ripresi dall’architettura delle città romane. Secondo un principio di uguaglianza, tutti i padiglioni nazionali si sono affacciati sul grande viale principale, lungo 1,5 km e largo 35 metri. Lungo il “cardo”, 325 metri di lunghezza per 35 metri di larghezza, sono invece organizzati i padiglioni delle Regioni e Province italiane. Alla confluenza dei due assi è stata creata una grande piazza (Piazza Italia) di 4.350 m². A nord del “cardo” è stato fatto sorge il Palazzo Italia, ovvero il padiglione del Paese organizzatore, affacciato sulla Lake Arena, un lago-arena di 98 metri di diametro.

Expo Milano 2015 ha attratto visitatori da tutto il mondo, diventando una meta obbligata per numerose istituzioni e celebrità di fama internazionale da Ban Ki-moon a Michelle Obama, da Angela Merkel a Vladimir Putin, da Giorgio Armani a Sharon Stone e tante altre ancora. Ma, il cuore dell’Esposizione sono stati i milioni di visitatori, italiani e stranieri, che per i sei mesi dell’Esposizione hanno contribuito a mettere Milano al centro del mondo. Cittadini, famiglie, studenti, che con la loro presenza hanno reso l’Esposizione il simbolo di una comunità internazionale.

Samanta

November 2016

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RIAPERTURA LINEA FERROVIARIA
Sabato 29 novembre 2015 alle ore 10.00 la locomotiva 741.120 l’unica macchina al mondo ancora funzionante con il sistema Franco-Crosti è andata a riaprire la ferrovia Porrettana interrotta dal 5 Gennaio 2015, quando una grossa frana ostruì il passaggio dei treni poco a sud della stazione di Corbezzi. Ci sono stati tante polemiche, tempi lunghi (11 mesi di chiusura ) e 2 milioni di euro spesi per risistemare un centiaio di metri di terra che si erano mossi e che impedivano ai convogli che collegavano Pistoia a Porretta Terme di potersi muovere regolarmente.
 Dietro alla locomotiva a vapore c’erano tre vagoni di tipo “Corbellini” con 200 posti complessivi esauriti: due a disposizione di turisti, curiosi e appassionati, il terzo per lo staff della Regione e i giornalisti. Non era stato possibile inserire altri vagoni perchè, fra la pendenza della linea ferroviaria e la potenza della locomotiva , si rischiava di dover tornare a Pistoia senza andare a Pracchia .
Il programma di quella giornata era intenso, perchè dopo il via da Pistoia, la prima sosta era a Piteccio alle ore 10:26, con la Pro Loco locale che ha accolto i viaggiatori con un’ abbondante colazione e poi c’era la visita alla sede del Gruppo Fedemodellistico Pistoiese.
Il treno è tornato a muoversi poco dopo le 11:00 ed alle 11:26 si è fermato a Sammommè dove invece c’era l’aperitivo, preparato dalla Pro Loco del posto, e la visita ad un’esposizione fotografica allestita proprio all’interno della piccola stazione.
Il treno è ripartito alle 11.50. Il tempo di attraversare la “Grande galleria dell’Appennino” è sbucato su uno dei tre binari della stazione di Pacchia.
Proprio in quel momento, dalla parte opposta, è sbucato il treno (anche questo a vapore)proveniente da Bologna che trasportava 350 persone.
Sono stati organizzati intrattenimenti musicali e nella stazione è stata allestita una mostra fotografica, i festeggiamenti sono durati fino alle 16:00 quando i due treni sono ripartiti per Pistoia e Bologna.
Chiara DS

Attentati in Francia

7 Gennaio 2015: a Parigi, in Francia, il secondo attentato alla sede di Charlie Hebdo, un settimanale satirico, causa 12 morti, fra cui alcuni noti fumettisti francesi.
13 novembre 2015: una serie di attacchi terroristici nel centro di Parigi, rivendicati dall’ I.s.i.s, causano 130 morti e oltre 300 feriti.
A meno di un anno dalla strage nella redazione di Charlie Hebdo di nuovo un attentato!
Mi dispiace, avrei voluto parlare di un argomento più bello e leggero, ma è stato questo il fatto che mi è rimasto più impresso del 2015.
Sinceramente non ho ben capito le dinamiche di questi fatti di sangue, né perché o per come questi terroristi abbiano ucciso tanti innocenti.
Però ho impresso il panico e la paura nei volti delle persone.
Se penso che anche noi possiamo essere minacciati da questi attentati e un giorno potremo essere al posto dei francesi ho tanta paura!
Vorrei chiedere una sola cosa a chi commette queste stragi:

“PERCHÈ???”

Ambra

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Parigi sotto attacco

13 Novembre 2015: grave attentato nel cuore di Parigi

Ci sono stati decine di morti in una sala concerti, in pizzerie e ristoranti e sono stati presi anche degli ostaggi. I colpevoli sono i seguaci dello stato islamico che si vogliono vendicare degli attacchi che la Francia compie nei loro paesi.

Hanno sparato e si sono fatti esplodere con le cinture esplosive e hanno ucciso oltre 100 persone, hanno seminato il terrore anche fuori da uno stadio dove anche il presidente Hollande era spettatore.

Fra gli innocenti morti c’era anche una ragazza italiana di Venezia che era nel teatro insieme al fidanzato che si è finto morto per salvarsi.

I terroristi morti sono otto e uno è riuscito a scappare.

Su internet i terroristi islamici minacciano “Dopo Parigi,ora tocca a Roma, Londra e Washington.”

Alessio C.

Attentato a Parigi

Il fatto del 2015 che mi ha colpito di più,  è stato l’attentato avvenuto a Parigi il 13 novembre. Mi ricordo che quando l’ho sentito ho pensato subito che fosse stato un attacco da parte ISIS, avendo io capito che sono dei gruppi di persone armate che fanno queste cose. Ho avuto paura e ho pensato che sarebbero potuti venire anche in Italia! Questo attentato, diviso in più fasi e in diversi luoghi di Parigi, ha portato molte morti, circa 137 persone, 7 erano attentatori. Ci sono stati anche molti feriti circa 368, di cui 99 gravi. Tra i vari fatti accaduti quella sera, quello che mi ha colpito di più è stata la strage avvenuta al teatro Bataclan, dove, durante un concerto di una famosa band, sono stati presi in ostaggio gli spettatori e uccise 89 persone innocenti. Quella del teatro è stata definita la più grave e sanguinosa strage mai avvenuta dalla seconda guerra mondiale, a Parigi. In quei giorni, in tv, mi ricordo di aver visto diverse immagini di poliziotti che cercavano di capire come poter intervenire durante quei momenti di caos. Mi ricordo anche che molta gente, sui siti o in tv, nei giorni seguenti, per dimostrare la loro solidarietà,  metteva delle immagini come ad esempio, la bandiera francese, il simbolo della pace con la Tour Eiffel nel centro, la stessa torre con un nastro nero incrociato nella parte più stretta e ancora un occhio che piangeva con i colori della Francia. Secondo me questi fatti sono stati e sono, molto brutti e non si dovrebbero mai fare, contro nessuno!

Fabio

ATTENTATO AL TEATRO BATACLAN DI PARIGI

Il 13 novembre 2015 Parigi è stata attaccata dall’ISIS che ha organizzato numerose sparatorie in una zona centrale della città. L’attacco terroristico è stato il più grave per la Francia dopo la seconda guerra mondiale, oltretutto già a gennaio era stata attaccata, sempre dai terroristi islamici, presso la sede del giornale comico Charlie Hebdo.

L’attacco più grave è stato fatto al Teatro Bataclan, dove sono rimaste uccise 89 persone; tre terroristi sono entrati alle 21,40 mentre c’era un concerto hard rock del gruppo americano Eagles of Death Metal e hanno iniziato a sparare con i fucili sulla folla, prendendo in ostaggio un gruppo di persone. L’attacco è durato più di un’ora e solo dopo la mezzanotte i poliziotti sono riusciti ad entrare nel teatro trovando molte persone uccise, altre ferite, e pur di non farsi catturare due dei terroristi si sono fatti esplodere con una cintura esplosiva, mentre il terzo è stato ucciso dai poliziotti.

In tutto quella notte a Parigi sono state uccise 130 persone, in vari posti come il teatro,lo stadio, ed alcuni ristoranti; tra queste vittime c’era anche un’italiana, di nome Valeria Solesin, morta durante il concerto. Gente racconta che i terroristi erano a volto scoperto e tutti molto giovani, sotto i 25 anni: la cosa triste è che sia i terroristi che la maggior parte delle vittime erano tutti molto giovani, i terroristi erano giovani islamici europei, cresciuti a Parigi o in Belgio, e la cosa che mi fa rimanere male è la cattiveria che questi ragazzi hanno usato contro la propria gente.

Emma

Terrore a Parigi

13 Novembre 2015

Dal nostro inviato Andrea

8 attentati cambiano in 40 minuti la storia della Francia e dell’ intera Europa.

La sera di Parigi è mite, la Francia si prepara ad assistere all’ amichevole Francia- Germania in programma alle 21. I bar continuano ad avere i tavolini all’aperto, al “Bataclan” nel Boulevard Voltaire è in programma un concerto “Eagles Of Death Metal”.  A circa 20 minuti dall’ inizio del primo tempo un boato (scambiato per petardo ) si sente rimbombare nello stadio, in realtà è il primo kamikaze (ce ne saranno 2 a seminare il panico). Poco dopo ad un tavolo di una birreria, una bambina e sua madre vengono uccise a colpi di kalashnikov che, spostandosi da tutte le parti, fa altre 15 vittime. Al “Bataclan “ il concerto è cominciato , due ragazzi escono per fumare una sigaretta e vengono uccisi, poi 2 uomini entrano nel teatro e cominciano una strage, il gruppo che stava suonando, in quel momento, si rifugia dietro le quinte e si sentono solo grida e spari , alcuni fanno finta di essere morti, mente i terroristi, giovani , gridano vendetta , la confusione è totale: c’è chi si lancia dalla finestra , chi si appende ai cornicioni…

A mezzanotte gli ospedali di Parigi richiamano tutti i medici e riaprono i blocchi operatori, intanto al” Bataclan” esplode il piano superiore, 89 vittime .

I morti sono circa 133 di cui 109 al Bataclan.

Questo dimostra che questa crudeltà è inutile spero che la Francia non si butti giù, ma spero che combatta affinchè non si ripeta più

Da” il Corriere della sera”14 novembre 2015, rivisto da me

Dicembre 2016

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ABBRACCIO AL POPOLO DEI CARCERATI

UN GIORNO “LIBERI” A SAN PIETRO

da La Nazione del 08/12/2015

Sarà con i carcerati il grande segno finale del Giubileo. Papa Francesco è pronto ad accoglierli nella basilica di San Pietro il 6 Novembre 2016, a conclusione dell’Anno Santo straordinario in un incontro che avverrà per la prima volta nella storia, non solo dei giubilei.

La struttura vaticana regista del Giubileo sta lavorando fin dal primo giorno dell’annuncio lanciato da Francesco. L’incontro con il mondo delle carceri è infatti, uno dei desideri di Francesco da realizzare come segno concreto dell’anno della misericordia. Quello con i detenuti sarà un grande evento conclusivo del Giubileo in grado di fare un’autentica sintesi di tutto il cammino giubilare. “Il mio pensiero – ha scritto il Papa in una lettera – va anche ai carcerati che sperimentano la limitazione della loro libertà”. Il Giubileo ha sempre costituito l’opportunità di una amnistia, destinata a coinvolgere tante persone. Così per volontà di Francesco, per la prima volta nelle cappelle delle carceri, i detenuti potranno ottenere l’indulgenza ed ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, “rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre”, il gesto avrà lo stesso valore del passaggio per la Porta Santa.

Giovanni

Niente Natale nel Brunei

Una notizia di qualche giorno, prima di Natale 2015, e precisamente del 22 dicembre,  diceva che il Sultano del Brunei vieta il Natale e incarcera, fino a 5 anni, chi lo festeggia.

Nel Brunei c’è la monarchia assoluta e il sultano ha deciso che i suoi sudditi non possono accendere candele, indossare abiti natalizi e celebrare la nascita di Gesù: pena, per chi non obbedisce, la prigione.
Secondo me non è giusto che si possa imporre queste cose e infatti sui social ci sono state notizie che anche i musulmani non erano d’accordo.
Speriamo che il Sultano ci ripensi ma ormai per il prossimo anno.
Amelia
 

 

 

 

 

 

Osserviamo ciò che ci circonda, classe quarta

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Foglie e arte

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Dopo aver lavorato con foglie, tronchi, arbusti, erbe, semi… (insomma i vegetali) e aver studiato l’aria abbiamo provato a scrivere degli articoli sul problema dell’inquinamento.

Abbiamo fatto i giornalisti. 5w, titolo, sommario,  civetta, notizie… Ecco i nostri primi articoli…

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A Parigi si parla di clima

COP 21, cosa serve per fermare il cambiamento climatico

Si prevede una grande ristrutturazione energetica

Parigi, 9 dicembre 2015

COP 21 è la riunione fra i maggiori Capi di Stato svoltasi a Parigi per parlare di un bene inestimabile che accomuna tutti i Popoli: ”L’Atmosfera”.

Durante questo summit tutti i Capi di Stato delle Nazioni Unite hanno dato la sensazione di voler effettuare una grandissima riorganizzazione energetica: abbandonare, come fonte di energia, i combustibili fossili che producono l’anidride carbonica che surriscalda il pianeta.

Alla fine di questo congresso non è stato firmato nessun accordo visto che il problema maggiore sono i finanziamenti ai Paesi più poveri per aiutarli a poter utilizzare fonti di energia pulita.

Fra pochi giorni verrà scritto un testo che servirà come base, per i ministri dell’ambiente di tutto il Mondo che si riuniranno di nuovo a Parigi, per decidere sul futuro del Clima Mondiale.

Tutti questi incontri vengono fatti per sottoscrivere accordi tra tutti i Paesi per ridurre la produzione di CO2,la grande deforestazione e tutto quello che inquina il Clima Mondiale a favore di energie rinnovabili e meno inquinanti per il nostro Pianeta.

 Rachele

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L’inquinamento dell’ambiente

Cause dell’inquinamento

L’inquinamento ha tre principali cause: l’aumento della popolazione, l’utilizzo di tecnologie incompatibili con l’ambiente e lo sviluppo delle città,  con una crescita tale dei rifiuti da diventare un problema.
Si parla di inquinamento quando il cambiamento ambientale compromette l’ecosistema danneggiando più forme di vita.
Quando si parla di sostanze inquinanti ci si riferisce spesso a prodotti residui delle industrie.
L’inquinamento fa molto danni alla salute dell’uomo soprattutto dei bambini e degli anziani che sono i più deboli.
L’inquinamento è diventato un problema mondiale, il trattato di Kyoto, entrato in vigore nel 2005 prevede una riduzione di biossido di carbonio e altri cinque gas serra.
Un altro problema è lo smaltimento dei rifiuti. In Italia molte città non sono molto efficienti nelle raccolta, ultimamente stanno migliorando con un nuovo sistema di raccolta (raccolta differenziata).
Ma il problema è che molte discariche non possono accogliere più rifiuti e chiudono ricostruendone altre, peggiorando così le condizioni ambientali nelle zone vicine.
GIULIA

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Fusti erbosi

L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO

Cause

 

Un grosso problema della nostra società, è l’inquinamento.

Ci sono molte forme d’inquinamento, per esempio quello causato da onde elettromagnetiche, emesse da cellulari, antenne, forni a microonde e strumenti per comunicare, che fanno venire tumori e forti mal di testa; purtroppo, nella nostra vita tutte queste cose sono diventati strumenti indispensabili. Noi non vogliamo e in alcuni casi non possiamo privarci di tutte queste tecnologie e comodità, un altro esempio, è il fatto che usiamo molto poco i mezzi pubblici per spostarci, ma usiamo la nostra macchina, immettendo nell’aria molto più’ smog e quindi contribuiamo ad inquinare.

Un’altra forma di inquinamento, che è considerata la piaga della nostra società, sono le grandi industrie per esempio quelle petrolifere, chimiche ed alimentari, che pur di ottenere grandi guadagni, distruggono l’ambiente e peggiorano molto le nostre condizioni di vita,”sputando” dalle loro ciminiere sostanze dannose, come anidride carbonica,ossido di azoto e minuscole particelle volanti di ceneri sottili. Questo, purtroppo, è il risultato della tecnologia, dell’età moderna e della follia dell’uomo per arrivare sempre più in alto.

Volete tutti un consiglio?

Anche se siamo un poco più lontani dalle comodità delle città, venite a vivere in montagna, sulla nostra bellissima Montagna Pistoiese, ancora ricca di foreste che ci regalano ossigeno ed aria pura.

Lorenzo A.

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L’inquinamento

Cos’è. Cause.

L’inquinamento è la contaminazione dell’aria, dell’acqua e del suolo, dannoso per la vita, per le piante e per l’atmosfera.

L’inquinamento atmosferico è causato dai gas di scarico delle auto, dai fumi e dalle industrie che si manifesta attraverso la formazione dello smog: una nebbia sporca e grigia .

L’inquinamento idrico dipende dall’immissione nelle acque dell’ intero pianeta di sostanze antiparassitarie, di concimi chimici, di petrolio, quindi rifiuti liquidi provenienti dalle fognature e dalle industrie.

L’inquinamento del suolo come quello idrico e atmosferico risente dei rifiuti gettati dall’ uomo in maniera abusiva senza essere smaltiti nelle discariche, oltre che dai rifiuti ospedalieri e industriali.

Molto pericolosi sono i rifiuti che derivano dall’ impiego dei concimi chimici in agricoltura.

Nella nostra vita quotidiana dobbiamo cercare di inquinare il meno possibile cercando di stare attenti a non gettare nella spazzatura sostanze a rischio come le pile e gli olii da macchina che vanno fatti smaltire a parte.

Solo con una raccolta differenziata fatta in maniera corretta si può inquinare meno e salvare il nostro pianeta .

Andrea

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Fusti legnosi, impronte di cortecce

Il mondo inquina meno

Buone notizie per l’ambiente

di Filippo S

Gavinana

Leggendo il quotidiano “la Repubblica” ho appreso che ci sono buone notizie riguardo l’inquinamento atmosferico mondiale.

L’anno 2015, candidato a diventare l’anno più caldo da quando esistono le registrazioni della temperatura, si chiude con la speranza di un calo delle emissioni inquinanti.

Le emissioni di CO2 nel mondo sono calate, anche se di poco .

La notizia arriva dalla rivista Nature Climate Change e si basa sui dati raccolti dal Global Carbon Proget che è una agenzia che si occupa dell’inquinamento da anidride carbonica .

La diminuzione delle emissioni è in buona parte attribuibile al calo del consumo di carbone in Cina e dalla continua crescita delle rinnovabili.

Il paese che da solo è responsabile di poco meno di un quarto delle emissioni, da qualche anno ha iniziato ad inquinare di meno .

Oggi è il più grande produttore di energia idroelettrica ed eolica che sono energie “pulite” .

“È un piccolo passo verso la diminuzione dell’inquinamento atmosferico, anche se le emissioni globali impiegheranno molti anni ancora per diminuire in modo significativo” hanno dichiarato gli autori dello studio e ricordano che “abbiamo ancora una montagna da affrontare. Può darsi che sia diventata un po’ meno ripida, ma è sempre una montagna”.

È proprio notizia di oggi che a Pechino è allarme rosso per lo smog.

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L’inquinamento causa danni all’ambiente e alla vita dell’uomo
L’INQUINAMENTO: UNA MINACCIA PER IL PIANETA
L’inquinamento sta modificando il nostro ecosistema

L’inquinamento è un’alterazione dell’ambiente che modifica l’equilibrio dell’ecosistema naturale e causa gravi rischi per la salute dell’uomo e per gli ambienti da lui abitati.

Benché l’inquinamento possa essere causato anche da fenomeni naturali, ad esempio eruzioni vulcaniche, frane o incendi che provocano  alterazioni ambientali sfavorevoli alla vita dell’uomo,  l’inquinamento vero e proprio è dato dall’attività dell’uomo:

l’aumento della popolazione, il grande sviluppo delle città e l’utilizzo delle tecnologie non sempre adatte all’ambiente che ci circonda determinano una crescente richiesta di alimenti con un conseguente aumento dei rifiuti. 

Negli ultimi decenni il forte incremento dello sviluppo industriale, commerciale e agricolo e in generale di tutte le attività umane, ha provocato una modifica, per colpa di sostanze tossiche usate, degli ambienti dove l’uomo opera e vive e dove seguono il loro ciclo vitale piante e animali. In particolare le modifiche della composizione dell’aria, dell’acqua e del suolo che gli esseri viventi utilizzano per molti processi vitali (per es. respirazione o alimentazione), possono determinare alterazioni dell’equilibrio vitale tra specie vegetali ed animali (compreso l’uomo) e cambiamenti climatici cosi pesanti da costituire  un serio pericolo per la sopravvivenza dell’intero pianeta.

L’unica possibilità per ridurre o evitare l’inquinamento è l’utilizzo di energie rinnovabili e la riduzione o il riciclaggio dei rifiuti e una programmazione a livello regionale, nazionale e internazionale in modo che l’uomo non  abbia più il ruolo del predatore. 

LORENZO T
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Un pericolo per la Terra
Inquinamento, la natura in pericolo
Un fenomeno che minaccia il nostro ambiente

L’inquinamento è uno dei più grandi problemi dei nostri tempi, una rovina per il nostro ambiente.
L’uomo, a causa della sua evoluzione, sta inquinando la terra con plastica, gas di scarico e fabbriche chimiche.
Bisognerebbe essere tutti uniti per non inquinare più e salvare il nostro pianeta, che noi bambini dobbiamo viverci ancora moltissimi anni.

Agata

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(Una notizia da un passato ancora presente, Chernobil)
ESPLOSIONE NUCLEARE A CHERNOBYL
Chernobyl, 24 aprile 1986 ore 1:45 del mattino
Durante un test di sicurezza il reattore 4 esplode creando una nube di materiale radioattivo che si sta
spostando inquinando Ucraina, Bielorussia, Russia e gran parte dell’Europa occidentale.
La città di Chernobyl è stata evacuata diventando una città fantasma.
L’inquinamento atmosferico, soprattutto nelle zone più vicine alla fabbrica, durerà per 22.000 anni
Le conseguenze sulla salute saranno disastrose soprattutto per i bambni.
Dario
(E così è stato, purtroppo!)

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L’uomo sta uccidendo la Terra!

Come e perchè

Stiamo uccidendo la terra. Ogni giorno, ora dopo ora, emettiamo nell’atmosfera gas novici che non fanno altro che distruggere pian piano il delicato equilibrio della terra.

A causare tutto ciò non sono soltanto le nostre comodità, ma soprattutto le grandi industrie. Gli scienziati sono d’accordo che il clima della Terra sta cambiando. L’effetto serra, se tenuto a valori normali permette la vita sul nostro pianeta. Dei gas serra fa parte anche l’ anidride carbonica che viene emessa dalle fabbriche e dalle macchine. Nuovi studi dimostrano un fatto preoccupante: la calotta glaciale artica, che serve per raffreddare il pianeta, si sta sciogliendo rapidamente.

In questi giorni a PARIGI si sta svolgendo una riunione fra tutti I paesi del mondo per cercare di ridurre velocemente l’inquinamento prima che sia troppo tardi

ANTONIO
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               L’INQUINAMENTO
  L’inquinamento indica tutti gli agenti fisico-chimici e biologici che modificano l’atmosfera terrestre.
Le cause dell’inquinamento possono derivare da fonti naturali, vulcani, incendi,… e da fonti antropiche, traffico delle macchine, riscaldamento delle case, industrie,…
Questi fattori influiscono sulla salute umana e sull’ambiente.
Gli effetti sull’uomo riguardano il sistema respiratorio, immunitario e  altro. In natura, ad esempio, danno non poche preoccupazioni l’effetto serra, che aumenta la temperatura del pianeta,  e le piogge acide.
Ad oggi, l’uomo combatte l’inquinamento con i mezzi a propria disposizione, cercando di differenziare i rifiuti, depurando l’acqua e i gas emessi da industrie e fabbriche varie, cercando di tornare all’uso di sostanze meno chimiche e più naturali anche in agricoltura.
Jonathan
 Dal quaderno delle osservazioni
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API, ATTENTE ALL’UOMO: NIENTE PUNGIGLIONE MA TANTO VELENO!

Le api stanno morendo

Vi immaginate un mondo senza il ronzio delle api? Un mondo di silenzio? Persino senza il profumo dei fiori? L’inquinamento sta affettando l’intero pianeta, e anche le api sono in grave pericolo.

Difatti, come mostrano numerosi studi, le api stanno scomparendo drammaticamente: il 75% in Europa, l’80% in America, e ben il 95% in Cina e in Asia, di fronte ad una media accettabile del 5%. Le cause di questa tragica situazione sono molteplici: i pesticidi, i campi magnetici e il cambiamento climatico sono alcune delle più gravi.

Le conseguenze, però, non riguardano soltanto le api: spesso dimentichiamo che siamo parte dello stesso ecosistema. Molti non sanno che il 60-70% del nostro cibo proviene da piante impollinate dalle api. Il lavoro delle api è indispensabile. In Cina, per esempio, gli agricoltori (i cosidetti uomini-ape) sono costretti a impollinare a mano gli alberi da frutto. L’uomo però non riuscirà mai ad eguagliare il lavoro delle api, in termini di velocità e accuratezza.

Il silenzio potrebbe calare anche sul mondo degli odori. Una ricerca dell’università della Virginia (USA) ha dimostrato che, negli ambienti inquinati, le molecole odorose dei profumi vengono catturate e distrutte dalle molecole provenienti dai gas di scarico. Senza il profumo, le api perdono il senso dell’orientamento e non ritrovano più l’alveare dove devono portare il nutrimento, quindi le larve e la regina muoiono di fame in attesa delle api operaie che non arrivano più. Questa potrebbe essere una delle cause che hanno provocato il fenomeno noto come Colony collapse disorder, cio lo spopolamento degli alveari.

Il vasetto del miele si sta prosciugando. A questo punto cosa ci rimane da fare?

Dovremmo far pressione per rendere illegali i pesticidi che danneggiano le api, favorire un’agricoltura sostenibile e incrementare la biodiversità, monitorare lo stato di salute delle api, fare ricerca sulle sostanze dannose e sensibilizzare sull’importanza delle api nel nostro mondo.

Sofia

L’osservazione dei semi è continuata finchè abbiamo deciso di trapiantare le piantine più promettenti nella terra

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L’inquinamento causa 84.400 morti premature in Italia

Rapporto su “Qualità dell’aria in Europa”

L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha pubblcato il rapporto “Qualità dell’Aria in Europa”. 84.400 persone sono morte prematuramente in Italia nel 2012 a causa dell’inquinamento. Non meno allarmante è il panorama Europeo. Se si allarga lo sguardo anche agli altri Paesi dove, complessivamente, gli effetti negativi sulla salute determinati dai fattori inquinanti hanno portato a 432mila morti premature in Europa in un solo anno. Questi sono solo alcuni dei casi contenuti nel rapporto “Qualità dell’ Aria in Europa” pubblicato dall’ Agenzia Europea per l’Ambiente. Secondo il rapporto, la maggior parte degli abitanti delle città continua ad essere esposta a livelli di inquinanti atmosferici che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non ritiene sicuri: tra le aree italiane più inquinate c’è la Lombardia con la Pianura Padana e il territorio di Milano, Monza, Bergamo e Como.

Nadia

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Licheni e inquinamento

IMG_2792Lichene frondoso IMG_2793

Dove è presente questo lichene l’aria è pulita

e sulla montagna pistoiese ce

n’è tantissimo!

🙂

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I licheni sono organismi viventi composti da un fungo e da un’alga che vivono in simbiosi.

Sopravvivono in ogni ambiente terrestre, sia naturale che antropizzato, si possono vedere dai tronchi degli alberi ai muri degli edifici e sui monumenti.

Deteriorano i materiali sui quali si attaccano e quindi devono essere tolti.

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I licheni sono di vari colori, secondo la specie, e alcuni di loro possono vivere in ambienti particolarmente inquinati. Si adattano abbastanza velocemente ai diversi ambienti e ai loro cambiamenti, mutano con il variare della qualità dell’aria, per questo motivo vengono considerati degli indicatori dell’inquinamento atmosferico.

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Questo perché i licheni non avendo radici assimilano le sostanze nutritive quasi esclusivamente dall’aria, dalla quale assorbono anche i prodotti tossici in essa presenti.
Non sono poi in  grado di liberarsi delle sostanze che li contaminano come le altre piante.
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Dove non sopravvivono i licheni e sono presenti, magari, delle alghe verdastre significa che l’aria è particolarmente inquinata.
I bambini hanno il compito di osservare, negli ambienti che visiteranno (città, bosco, ambiente industriale, …), alberi, sassi, muri e monumenti e individuare la presenza di licheni o alghe, appuntando le osservazioni nel loro quadernino.
Grazie  Lorenzo Agostini delle foto che hai fatto!

Sul riscaldamento globale da “La vita scolastica” dicembre 2015

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“Come succede?”… continua tu…
“Winston portò suo figlio a vedere cosa facevano gli umani, gli fece vedere delle città sporchissime e, soprattutto, con tanto fumo. “Ecco perché i nostri ghiacci si sciolgono!” disse Winston. E il figlio: “Ma c’è altro?”  “Sì!” rispose. E il grande orso lo portò a vedere la foresta che non aveva più alberi.
Tornarono alla città degli uomini e Winston disse a tutti: “Guardate che le vostre azioni danneggiano noi e voi!”. Il Presidente impaurito disse: “Noi la smetteremo solo se voi non ci mangiate!” L’orso rispose: “OK!”…
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“Allora l’orso Winston prese il piccolo orso polare e lo portò a vedere la DEFORESTAZIONE, diminuzione dei boschi, di ossigeno, scientificamente definito O2. Gli fece vedere i gas emessi dalle fabbriche, dalle automobili, dagli impianti di riscaldamento che causano l’effetto serra. Poi gli spiegò che senza alberi c’è tanta anidride carbonica (CO2), questa “intrappola” il calore, così i deserti si espandono, i ghiaccia si sciolgono e il mare invade le terre emerse…”
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…Succede che per colpa degli umani si sciolgono i ghiacciai e c’è l’effetto serra!” rispose Winston. Gli orsi  viaggiarono per tutto il mondo e videro che nelle foreste avevano tagliato gli alberi. Andarono nelle città e videro gli inceneritori. Ad un certo punto dissero a un umano: “Per favore non inquinate più  il pianeta!”…
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“Allora Winston e i suoi orsi partirono per una grande avventura contro l’inquinamento globale. All’inizio provarono a capire il problema dello scioglimento del ghiaccio. Scoprirono che poteva essere causato  dai gas che fuoriescono dai tubi di scarico delle auto. Così provarono ad aggredirle. Winston gli tirò un colpo, tra sé e sé pensò: “Sono dure queste auto, quasi come gli iceberg!”. Suo figlio gli chiese: “Perché non le rompi papà?”
“Perché sono dure, figlio mio!” Allora chiamò gli altri orsi e insieme provarono a distruggere tutto quello che inquinava…”
dai racconti dei bambini (lavoro di gruppo)

Versi in “rima” e versi “sciolti”, classi quarta e quinta

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MOTIVI STAGIONALI

(brainstorming di parole sull’autunno, lavoro di classe)

Autunno

Le foglie si dipingono di colori

gli alberi si scoprono spogli,

si liberano anche dei frutti;

i ricci verdi si aprono

lasciando cadere preziose castagne.

I bambini felici gustano

frugiate, ballotti e necci.

Il vento si fa sentire,

il profumo dei funghi

è dentro le case;

gli animali si preparano

al lungo freddo

portando con sé noci e nespole.

Classe quinta

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FREDDO

Il freddo si fa sentire

i camini cominciano a riscaldare la gente

e il loro fumo se ne va alto nel cielo

come nuvole dipinte di grigio.

Le gocce di pioggia vengono giù

come danzatrici leggere.

Gli animali del bosco si ritirano nelle loro tane

per una dormita lunga lunga,

gli uccellini vanno in cerca del piacevole caldo

verso il sole dorato.

Il vento freddo prende per mano il profumo di zucca

che rende felici i volti dei bimbi,

perché sanno che arriva Halloween.

AMBRA cl 5

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(lavoro di gruppo, cerchiamo parole sull’argomento scelto e scriviamo una poesia)

L’estate vola via

Estate, sinonimo di libertà,

con la spiaggia sabbiosa

che si trasforma

ad ogni passo,

vola via.

Il mare, con le sue mille sfumature,

attraversato dai pesci

colorati e accesi,

è pieno di vita.

Vittoria Ginevra , Fabio Cl. 5

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Bianco, il fiocco di neve

Cade piano piano

come una bianca piuma leggera,

aspetta di toccare terra.

Saluta così le candide nubi

che l’avevano accolto

nei loro letti morbidi.

Poi, finalmente arrivato

si posa lentamente,

addormentato.

Sofia, Agata, cl 4

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La neve

Freddo il fiocco di neve

scende giù dal cielo

come se fosse zucchero filato.

Scende pian piano

ricoprendo ogni cosa.

Scende sulle strade,

le montagne,

i manciapiedi.

E’ proprio bello!

Lorenzo A

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Fiocchi

Milioni di fiocchi

sono,

eccitati e curiosi,

guardando per terra.

Tanti occhi, rivolti verso il cielo,

dei bambini,

che aspettano la neve.

Poi arriva il momento,

si lasciano cadere sparsi,

sui tetti e sulle strade,

come dei petali di rosa

che si posano sull’erba.

Sofia, cl 4

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Neve

Dolciastra, bellina

bianca come un foglio,

è distesa

come un candido mantello.

Saltiamo fuori,

ci buttiamo sopra,

facciamo la forma,

come una ballerina.

Bagnati, torniamo in casa

mentre ancora nevica.

Il giorno dopo,

ci sono meravigliose montagne

di neve e neve.

Giulia T, cl 4

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Neve

La neve è bianca

come un foglio di carta

su cui si può giocare,

scrivere e ballare.

La neve è bianca

come lo zucchero filato

da mangiare e da gustare;

sembra di stare nel paradiso

fatto tutto di riso!

Filippo S, Edmondo, Lorenzo T, cl 4

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Mille fiocchi di neve

Mille fiocchi di neve,

calmi e tranquilli,

cadono dal cielo.

Ricoprono ogni cosa:

tetti, prati e alberi.

Passa Babbo Natale,

porta regali.

Che bella festa, il Natale!

Agata, cl 4

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Fiocchi di neve

La neve scende dal cielo celeste

come farfalle,

come bianche piume svolazzanti.

Copre alberi, prati, case e montagne.

Quando ti svegli

vedi tutto bianco.

Ti puoi consolare

con una buona cioccolata calda.

Natale sta arrivando.

Bambini, presto presto,

state buoni, arriva Babbo Natale!

Così anche i fiocchi di neve

riscaldano i cuori

di tutti i piccini.

Nadia, Rachele, cl 4

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SENTIMENTI

La pace (lavoro di classe)

La pace è armonia e fratellanza

trasmette emozioni,

gioia, allegria e amore.

La paura non dà pace,

la guerra è rabbia,

la povertà è tristezza.

Le persone vogliono

correre verso la pace:

dove non c’è cercala,

dove c’è donala.

Classe quinta

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La PACE

La pace è un miscuglio di colori,

dal rosso all’arancione,

dal giallo al verde,

dal verde al celeste,

dal celeste al violetto,

dal violetto al viola.

Ecco questa è la pace nel mondo,

piena di allegria e fantasia.

Chiara M., Chiara DS, Ginevra cl. 5

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Il cielo è blu

Il cielo è blu,
una foglia cade giù,
forse è il vento, forse l’aria.
Senti la sua brezza,
forse è bella, forse è brutta,
questa è la tristezza!
Senti le farfalle nello stomaco,
di rosso è disegnato,
sì l’amore è,
perché è sempre dentro di te!
 
Ambra, cl 5

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FILASTROCCHE E NONSENSE

Filastrocca canterina

Filastrocca canterina,

balla tutta la mattina;

sul divano ben gommoso

piglio tutto e mi riposo;

sento tanta musichetta

piglio torta, taglio fetta!

La paghetta ho avuto

e per questo son cresciuto,

ho comprato un biglietto

e distrutto era il tetto.

Questo mondo è proprio strano

prendo tutti con la mano!

Antonio, Lorenzo T. cl 4

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Filastrocca giornaliera

Filastrocca giornaliera

parlerà mattina e sera!

Alle sette si è svegliato

e biscotti ha mangiato;

alle otto va a scuola

e a merenda fa la “Ola”;

dopo pranzo fa la doccia

ma dal tubo non esce goccia!

Alle tre, allenamenti

tutti insieme, tante menti;

Alle sei torna a casa

e il salotto già si stasa.

Alle nove c’è un filmino

e si coccola il gattino;

alle dieci va a letto

e saluta il suo amichetto!

Lorenzo T, Antonio cl 4

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Nel paese delle spade

Nel paese delle spade

c’è un uomo che cade.

E’ cascato giù da un fosso

quando il mare era mosso.

Una barca lo chiamò

e lui si ritrovò

in un’isola sperduta

da nessuno conosciuta.

Là di spade non ce n’era

ne fabbricò una montagna intera.

Fu così che quell’isola remota

per le spade fu a tutti nota.

Cl 4

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Filastrocca Filastrocchina

Filastrocca filastrocchina

culla culla piccolina.

Se tu canti alla finestra

mangi pure la minestra.

Canta canta la mattina

ti trasformi in “faccina”.

Se ti inventi poi un piano

tu diventi un tulipano.

Prendi anche l’astuccio rosso

e diventi bello e grosso,

dopo due o tre 

tu diventi un amore.

CL 4

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Filastrocca ballerina

Filastrocca ballerina

che mi sveglia la mattina.

Mi alzo dal letto

e non trovo il berretto,

sbuccio la banana

e mi metto la bandana,

parto per il lavoro

e incontro un bel toro,

bevo una bibita ghiacciata

e trovo subito la mia amata.

Filippo S, Cl 4

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Briganti

Nel paese dei briganti

ci son tutti bei giganti;

giro l’angolo un pochino

e ne vedo uno piccino,

spaventato io mi sono

e ho perso un fil di tono;

il tono, poi, mi è tornato

e la mamma ho sempre amato.

Edmondo Cl 4

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Nel paese dei briganti 

Nel paese dei briganti

mattina e sera tanti canti.

Quando suonano gli allarmi

son già pronti con le armi.

Poi arrivano i giganti

e son corse per tutti quanti.

Ecco arrivano i guerrieri

e son pronti già da ieri,

con le loro spade lucenti

e gli spaccano tutti denti!

Filippo S. Cl 4

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Filastrocca schezzettosa

Alla gatta scheletrosa

gli si dà una cimosa,

e al cane dormiglione

gli si dà un bel maglione;

poi si mettono un cappellino

e si mangiano un biscottino.

Lorenzo A, Andrea, Agata, cl 4

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Nel paese della gioia

Nel paese della gioia

mai nessuno diceva :”Ibboia!”

Qui le cose erano tutte belle

si mangiavan solo caramelle

i bambini, grandi e piccini,

stavano seduti ai loro banchini.

Le maestre con modi carini

regalavano tanti cioccolatini;

tutti si volevano un gran bene

e per le feste stavano tutti insieme.

Lorenzo A, cl 4

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La gioia

Nel paese della gioia

non c’è mai un po’ di noia.

C’è il gattino Petrolino

che gioca a palla col cagnolino.

La mattina si fa la minestra

con uno Smarties nella destra.

Il pomeriggio si va a cantare

e la sera tutti a ballare.

Agata, cl 4

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La filastrocca sciocca

Questa strana filastrocca,

secondo me, diventa sciocca.

Se vai a cantare sul palco

con il becco ti morde un falco;

mentre guardi un orecchino

spunta subito un volpino;

quando ti metti poi lo smalto

sali subito su, in alto!

Quando vedi un cavaliere

prendi veloce un bicchiere,

se scompare una stellina

arriva subito mattina.

Questa filastrocca è molto carina

e noi adesso andiamo in piscina.

Agata, Sofia, Jonathan, cl 4

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Filastrocca delle spade

Nel paese delle spade

son divisi in contrade

e ogni giorno vanno in guerra

per riavere la loro terra.

Così, soldati e cavalieri,

se le danno sempre fieri;

botte, colpi, calci e pugni

con lamenti e con mugugni,

e alla fine il vincitore

mostra tutto il suo valore.

Ma la guerra non porta a niente,

questo, dovrebbe capir la gente!

È solo dolore e distruzione

che rendono tristi tante persone!

Perciò viviamo in allegria,

lasciando a casa la gelosia.

Ma questa è solo una filastrocca

perciò difendete la vostra rocca,

senza usare armi oppure spade,

terremo calme le nostre contrade!

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Della gioia

Nel paese della gioia

non c’è mai un po’ di noia.

Lunedì, cantando dalla finestra,

mangerai la minestra;

martedì, stando sul divano,

parlerai dal tuo grande piano;

mercoledì, ballando a più non posso,

diventerai tutto, tutto rosso;

giovedì la canzone sarà tanto carina

che ti sveglierai bene la mattina;

venerdì la zuppa dovrai cucinare

mentre io andrò a mangiare;

sabato tutti a cantare…

e poi, dopo, insieme a ballare;

la domenica a casa si sta

e nessuno, mai, mi muoverà!

Sofia, cl 4

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Nel paese della gioia 2

Nel paese della gioia

si gioca tanto e non ci si annoia.

C’è così tanto divertimento

che si canta e balla tutto il tempo.

La mattina si va a scuola

e la mamma rimane sola,

noi si studia a volontà

a ricreazione la torta si mangerà,

si mangerà anche il panino

imbottito con il salamino.

La giornata poi finirà

quando sera arriverà.

Dopo cena stanchi ma contenti

andiamo a letto sorridenti!

Antonio, cl 4

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Nel paese delle spade

Ogni giorno gli spadaccini

mangiano allegri dei panini,

mozzarella o mortadella

portan sempre un po’ di iella.

Ogni volta che c’è la neve

usano sempre lo spalaneve

e incuranti di tanti fiocchi

salutano i bambini regalando balocchi!

Jonathan, cl 4

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Filastrocca

Nel paese dei briganti

si trovano tanti diamanti.

Ci sono tante fregature

e le case sono scure.

Non si va mai a scuola

e i fiori vivono nell’aiola.

Ci si diverte a scappare

e la vecchina ci fa ballare.

Beh, avete capito?

Tutti insieme siamo un mito!

Andrea, cl 4

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Filastrocca dei briganti

Nel paese dei briganti

ci sono tanti, tanti giganti.

Quando poi faranno i conti

compreranno tanti bisonti,

saltellando per il bosco

incontrarono un tipo losco.

Aveva baffi molto lunghi

che strusciavano sui funghi.

Quando prese il mappamondo

disegnò un grande tondo.

Dopo un po’ arrivò la notte

e mangiarono pere cotte!

Rachele, cl 4

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Filastrocca della gioia

Nel paese della gioia

non esiste mai la noia,

tutti giocano sul prato

molto bello e colorato,

gli uccellini a cinguettare

le farfalle a volteggiare.

Ride il sole nel cielo sereno

e splende un grosso arcobaleno.

C’è anche un gatto piccolino

che dorme tranquillo lì vicino.

La giornata sta per finire

tutti i bambini vanno a dormire.

Nadia, cl 4

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Scrittori di classe, filastrocche per dire “No!” al bullismo – Classe Quinta

In quinta abbiamo discusso, disegnato, cercato strategie e fatto riflessioni su cosa sarebbe davvero utile fare o a chi potremmo chiedere aiuto se avessimo bisogno di  liberarci da un bambino/a che ci perseguita, insomma da un bullo.

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Dopo la discussione svolta tutti insieme, ci siamo divisi in cinque gruppi e ognuno ha sviluppato la propria ipotesi, buttato giù idee, immaginato cosa sarebbe potuto accadere se si fosse chiesto aiuto agli amici, all’amico del cuore, alla mamma, ai genitori, ai maestri, ad adulti disponibili.

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Infine abbiamo scritto brevi filastrocche sull’idea che, molto spesso, nulla è come appare.

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Nulla è come appare

Nella vita ci lasciamo spesso condizionare dalle apparenze, come hanno scritto i bambini alla fine di una filastrocca da loro inventata “…Marco ha imparato la lezione/non si giudicano dall’aspetto le persone!”

La creatura mi insegue.
È un misto tra Frankenstein e uno zombie. E in mano ha un coltellaccio da macellaio.
“Tanto ti piglio!” ringhia. “Lo sai che ti piglio!”
Io corro, ma è come stare sopra un tapis roulant, di quelli da palestra: corri, corri e non arrivi mai da nessuna parte.
All’improvviso il mostro è sopra di me. Sta per uccidermi. Addio, mondo crudele!
“Voi due! Che state combinando?”, la voce è quella della maestra Gianna. “Non si corre nel corridoio!”
Il mostro, Gabriele Tardini della V° B, si ferma. In mano non ha un coltello, ma un righello.
Anch’io mi fermo, addosso alla maestra.
“Mi avete capito?”, ammonisce lei col dito alzato.
Per questa volta me la sono cavata. Ma la prossima?
Gabriele mi perseguita.
Andare a scuola, ormai, è diventato un problema.

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La creatura mi insegue.
È un misto tra Frankenstein e uno zombie. E in mano ha un coltellaccio da macellaio.
“Tanto ti piglio!” ringhia. “Lo sai che ti piglio!”
Io corro, ma è come stare sopra un tapis roulant, di quelli da palestra: corri, corri e non arrivi mai da nessuna parte.
All’improvviso il mostro è sopra di me. Sta per uccidermi. Addio, mondo crudele!
“Voi due! Che state combinando?”, la voce è quella della maestra Gianna. “Non si corre nel corridoio!”
Il mostro, Gabriele Tardini della V° B, si ferma. In mano non ha un coltello, ma un righello.
Anch’io mi fermo, addosso alla maestra.
“Mi avete capito?”, ammonisce lei col dito alzato.
Per questa volta me la sono cavata. Ma la prossima?
Gabriele mi perseguita.
Andare a scuola, ormai, è diventato un problema…

 

Sembra questo… ma, no!

Forse, sembra quello…

a volte la cosa non è come pare,

guarda bene, impara a osservare…

Fiuuuu…” Sono a casa! Non ne posso davvero più… provo a raccontare tutto alla mamma, ma ad una condizione, mi deve promettere di non correre a scuola dalla maestra a spifferare tutto!

La mamma mi guarda pensierosa mentre le racconto cosa mi sta succedendo a scuola con lo zombie/Frankestein!

Il nonno di Luca sembra birichino

ma guardando bene nel suo cuoricino

nasconde un’anima dolce e sincera

come una pecora in primavera.

Se sbirciamo dalla sua finestra

vediamo asce e forconi, e una balestra

ma se schiacciamo alcuni bottoni

la stanza si riempie di striscioni

mentre asce, forconi e zappette

sono diventati delle dolci zollette!

Adesso son pronto! Seguirò i consigli e le idee che mi ha dato la mamma, perché sembra che anche lei ne abbia subite abbastanza, da una finta amichetta, quando era piccola, tanto che si considera un’esperta… ma non sempre le è andata bene al primo tentativo! Se non dovesse funzionare pianificherò una vendetta, non troppo crudele, mica voglio diventare come lui, ma che lo faccia ragionare!

E’ già mattina, sto aspettando il bus.

Da qui inizia la tortura, sul pullman mi dà noia! Un colpetto, uno scappellotto, una battuta molto “simpatica”. Eccolo, si avvicina ed io mi sposto… “Fiuuuuuuuuuuu… adesso non può venire qui accanto a me!”

Scendo dal pulmino, corro in classe! Adesso provo a scrivergli un biglietto di pace.

AMICI?”

Ecco che me lo rimanda, apro lentamente, pieno di speranza… e grande come tutto il biglietto leggo un bel “NO!”.

E così a ricreazione mi dà degli spintoni, dei calci…

Affrontalo!” mi ha detto la mamma. Tiro un respiro, mi faccio coraggio e guardo negli occhi il mostro!!!

Mentre cammino, Frank è davanti al suo armadietto, lo spingo e lo chiudo dentro. Sogghigno!

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Il mostro mi implora di farlo uscire. Io gli rispondo che non deve più picchiarmi, lui dice:”Sì, sì!”

Ma appena lo libero capisco che è un inganno e mi fa cadere per terra!

Sembro questo,

un po’ maldestro.

Ho nel naso un anello

per questo mi sento bello

Di cerchi ne ho tanti

OH, come sono affascinanti!

Di sicuro al mostro piacerò

e felice a scuola andrò!

Sembro quello,

oh, come son bello!

Oggi i capelli ritti farò

Tutti quanti sconvolgerò.

Nessuno avrà più il coraggio

di darmi noia fino a maggio.

Che bella idea avuto ho,

SICURAMENTE, MI SALVERO’!!!

Non ho ancora il coraggio di dirlo alla maestra, oggi chiederò aiuto al mio migliore amico.

Sì, ti aiuterei volentieri… ma non so cosa fare!” risponde Tony.

Decidiamo di coinvolgere Susy, una femmina, chissà!

Insieme costituiamo una “Squadra A-B”, squadra anti-bullo.

Pensiamo di incontrarci di pomeriggio per inventare qualcosa.

Il primo tentativo è quello di affrontare il terribile Frank insieme!

La mattina successiva è quello che facciamo.

Compatti andiamo dal mostro, lo guardiamo negli occhi e con voce alta e decisa gli diciamo: “Basta, Gabriele, non dare più noia a Luca!”

Lui propone una sfida, una partita a calcio a due, se avessi vinto Gabriele mi avrebbe lasciato in pace!

E così giochiamo… ma siamo sempre i soliti illusi. Gabriele bara e torna a sembrare un mostriciattolo… viscido, perché uno che bara così spudoratamente non può considerarsi un bambino. Picchia, tira calci per vincere. Gli amici tentano di fermare il massacro ma si beccano un bello spintone. Naturalmente “The Monster” ha vinto la partita.

Ma davvero avevamo potuto credere nelle sue parole?

Mi fanno davvero male i colpi presi e, un po’ per quello un po’ per rabbia, rientro in classe piangendo.

La maestra mi vede e mi chiede cosa sia successo, io le rispondo che è colpa di Gabriele.

Ci penso io!” risponde e parte decisa per punirlo. Lo rimprovera e fa una nota a casa, scrivendo che già da tempo si è accorta che Gabriele si comporta male con un compagno.

Naturalmente cosa succede? Il mostro si arrabbia ancora di più e mi aspetta fuori del cancello… per fortuna mi salvo, c’è la mia mamma ad aspettarmi… ma cosa succederà domattina?

Stranamente, dopo questo episodio Susy non mi considera più, mi guarda da lontano e non si avvicina. Mah! Chissà perché?

C’era una volta la signorina Cesira

che, cupamente, suonava la lira.

Aveva lo sguardo buio e torvo

sembrava davvero un nero corvo,

faceva a tutti un effetto strano

nessuno provava a toccarle una mano!

Poi, un giorno, entrò da lei un bambino

tornò fuori ricoperto di chicchi e un giochino!

Dopo una notte insonne, piena di incubi ad occhi aperti, sono di nuovo fermo al bus.

Come al solito fuggo per evitarlo.

Ma, arrivato a scuola…lo vedo, mi guarda male!

Allora mi avvicino a lui: “Perchè fai il bullo?” gli chiedo

Ma il mostro, convinto di non esserlo, non la prende bene, guarda se la maestra lo sta notando e mi tira un calcio!

Questa volta la maestra fa solo finta di non vederci… ma ha osservato tutto!

Richiama Gabriele, gli chiede perché si comporti così. Tutta la classe trattiene il respiro, attendendo la risposta. Gabriele confessa che segue un po’ la tradizione di famiglia, infatti i genitori gli hanno detto che loro non si sono fatti mai mettere i piedi in testa da nessuno e che da piccoli prima di essere attaccati dagli altri, attaccavano loro!

Beh, tutti adesso guardiamo il nostro compagno con altri occhi, anche la maestra. Quest’ultima gli chiede di domandarmi scusa e di cambiare atteggiamento.

Facciamo la pace.

Tutti speriamo che la situazione sia risolta.

Ma qui sbagliamo…purtroppo!

E’ lì per la strada, tutto perfetto

con addosso un elegante giacchetto;

torna a casa con la sua auto

mentre ascolta dolcemente il flauto…

ma in verità è un uomo cattivo,

il suo nome è signor Ivo!

Nella bauliera tiene un coltello

col quale minaccia questo e quello.

L’ho visto con in mano una sigaretta

e l’ha spenta addosso ad una vecchietta!

Non vi fidate di questo signore

che fa il birbone a tutte le ore!

Il giorno dopo arrivo a scuola sorridente.

Guardo Gabriele, subito capisco che niente è cambiato.

Si avvicina e fra i denti mi dice: “Ho un conto in sospeso con te, caccola nana!”

Mi raggelo!

Inizia a seguirmi. Io fuggo e lui dietro di corsa! Acc… tutto come prima!

Poi di nascosto strappa i suoi libri e si mette a piangere. Dice alla maestra che IO, dico IO , gli ho distrutto i libri! Vatti a fidare dei gesti di pace!

Prendo una bella nota, i miei genitori mi puniscono!

Che fortuna ho!

Ma perché se la prende con me, proprio con me? E, soprattutto, perché alcuni dei nostri compagni lo seguono!?

Camminava lì tutto solo con una giacca scura

insospettito sentii addosso dei brividi di paura.

Lo seguii senza che se ne accorgesse

volevo scoprire cosa volesse.

A un cancello colorato bussò

e a una vecchietta un abbraccio donò!

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Susy mi evita, ne sono certo! Corre via tutte le volte che mi avvicino.

Poi scopro che si è fidanzata con il mostro!

La seguo e le chiedo perché stia uscendo con lui.

Lei mi dice che in realtà è molto romantico nel profondo del suo cuore.

Questa notizia mi sconvolge abbastanza.

Allora, con l’aiuto dei miei amici, lo invito a casa di pomeriggio e, per convincerlo ad accettare, gli dico che c’è anche Susy.

Siamo a casa! Aspettiamo con ansia che suoni il campanello.

Din Don!”

Andiamo ad aprire e tutti sorridenti gli tiriamo addosso mille palloncini colorati… PIENI DI TERRA E ACQUA!;-)

Lui è sconvolto, non se lo aspettava!

Allora mi avvicino, mi scuso e gli spiego che non l’ho fatto per cattiveria ma per fargli capire come ci si resta male quando gli altri ci fanno degli spregi.

Mi guarda e fugge via!

Chissà cosa mi aspetterà domattina!

Arrivo a scuola ben imbottito, pronto a prenderne chissà quante!

LO vedo che mi aspetta già con un pugno alzato…invece, invece… mi porta in disparte e mi dice che la lezione gli è servita, che ha parlato dell’accaduto anche con Susy, che lei lo ha aiutato a riflettere.

Mi guarda, mi chiede di perdonarlo dicendo: “ Scusa se ti ho preso in giro e anche per tutte le altre cose che ti ho fatto! Mi sentivo più forte comportandomi così! Ma ho capito come ci si sente! Scusami davvero!”

Mi dà la mano e si allontana.

Secondo me, fra qualche giorno, diventeremo amici!

Ho anche imparato che non bisogna solo subire ma, talvolta, serve contrattaccare in modo simpatico, non per vendetta ma per far imparare la lezione, far capire come ci si sente quando si subisce.

E sai cosa può stupire davvero l’avversario? Spiegargli con calma le proprie ragioni, a voce bassa, senza imprecare; vedrai com’è facile dimostrare che, più della prepotenza, vince l’intelligenza!

Marco, un bel bambino

fa rotolare il pallone in un giardino

di corsa lo va a recuperare

davanti a sé vede un mostro zoppicare,

scappa veloce impaurito

fa un urlo che pare un ruggito.

Ma, il signore, il pallone gli vuol ridare

chiama il bambino e si mette a ridacchiare.

Il piccolo rimane paralizzato

ma il vecchio un sorriso gli ha regalato!

Marco ha imparato la lezione,

non si giudicano, dall’aspetto, le persone!

Ma se qualcuno proprio non ti convince,

parla con babbo e mamma, maestri e parenti

ti ascolteranno curiosi e attenti,

con il loro aiuto, stanne sicuro, sempre si vince!

 

 

Scrittori di classe, dalle immagini al testo – Classe Quarta

Per partecipare a questo concorso letterario abbiamo deciso di scegliere l’incipit che ci portava dentro un museo, in un modo molto particolare!

Abbiamo chiesto aiuto alla mamma di un bambino della classe, docente di storia dell’arte alle scuole secondarie. Abbiamo concordato con lei i quadri degli artisti da utilizzare per poter creare una storia, della quale sarebbero stati protagonisti i bambini stessi.

Abbiamo scelto, come nostri traghettatori attraverso l’arte, Kandinskij e Marcella Silvestri, nonna di un nostro bambino e pittrice conosciuta a livello locale e nazionale.

Poi, un lunedì pomeriggio, la mamma è arrivata e ci ha parlato e fatto parlare d’arte… di colori, di linee, di figure geometriche, di sentimenti, di emozioni, di cosa ci può essere dentro un dipinto… di ciò che si può vedere o immaginare.

Il lavoro è stato svolto prima tutti insieme e successivamente in gruppi di tre o in coppia.

I QUADRI CI PARLANO

di Daniela Tinelli

(clicca il link!)

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Pittori a confronto fra ottocento e novecento, fra micro e macro realtà. Vasilij Kandinskij e Marcella Silvestri, storie di inganni

I bambini passano di quadro in quadro, si trasformano e vivono esperienze diverse. Solo l’intervento di una signora, che è poi la pittrice che espone (e nonna di uno dei bambini della classe), permetterà loro di tornare alla realtà.

Juliane e Marco si ritrovarono improvvisamente catapultati dentro alla scena del quadro che stavano osservando. Non sapevano come potesse essere successa una cosa del genere, però sapevano chi era il colpevole di tutto ciò: lo strano custode di quella stanza del museo.
“Avete detto che i quadri non vi dicono niente, vi ho sentiti” disse loro il custode, che adesso vedevano piccolo e lontano, quasi un fantasma nel cielo. “Ebbene ora scoprirete che i quadri parlano. Eccome! Se volete uscire dal labirinto in cui vi ho rinchiusi, sarete costretti a parlare coi personaggi dei quadri. Fra loro ci saranno veri amici che vi aiuteranno e falsi amici che cercheranno di mettervi fuori strada. Dovete ascoltare bene tutti e cercare di capire quali sono i veri amici e quali no. Solo così troverete la porta, l’unica porta che vi permetterà di passare di quadro in quadro, fino all’uscita…”
“Di quadro in quadro?! Ma che sta dicendo? Ci faccia uscire!” esclamò Juliane.
“Ma chi è lei e quanti quadri dovremmo attraversare?” chiese invece Marco.
Quella strana e inquietante situazione spaventava un po’ i due bambini, che però cercavano coraggiosamente di controllare la loro paura.
“Io sono il custode dei quadri, e anche un mago” rispose l’uomo. “Se saprete riconoscere i veri amici, le porte saranno solo sette. Io vi aspetterò all’uscita del labirinto”.
La figura del custode scomparve e i due bambini si ritrovarono soli dentro il quadro. Per la prima volta si guardarono intorno…

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…poi verso l’alto e videro gli zoccoli di un cavallo che stavano per atterrare su di loro: “Aiuto, scappiamo!” Correvano, correvano, correvano ma con le loro gambette microscopiche non riuscivano a fuggire.

Paura.

Spavento.

Terrore e affanno.

Videro la morte negli occhi.

Sulla base dello zoccolo sembrò loro apparire la faccia del diavolo che sghignazzava!

All’improvviso si resero conto che l’animale era fermo!

Erano Salvi!

Allora decisero di arrampicarsi sul cavallo. Salirono sino alla coda, videro una bella ragazza e le chiesero:”Scusi, signora, come ha fatto ad entrare qui?”

Lei con la bocca immobile rispose: ”Sono qui da più di cento anni, ricordo che non sono né entrata né uscita. Mi portò qui un pennello!”

Si guardarono intorno, erano a due passi dal cielo e, in lontananza videro… all’improvviso un pennello li catturò e li schizzò in un altro quadro.

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Si ritrovarono circondati da tanti animali colorati, rosa, verdi, gialli,… un occhio li guardava dal cielo e osservava tutto. Domandarono a un uccello col ciuffo in testa come poter uscire dal quadro e lui gli disse che avrebbero dovuto rivolgersi alla tartaruga. Tentando di raggiungerla persero l’orientamento circondati come erano da linee curve che si incastravano fra di loro. La tartaruga suggerì loro di stare attenti ai becchi appuntiti e alla lumaca. Superarono con l’aiuto di una corda il fiume e scalarono la conchiglia della lumaca ma appena arrivati in cima, immediatamente capirono l’inganno (salire ed essere al punto di partenza, conchiglia o vortice?) ma era troppo tardi per fare qualcosa e cercare la vera uscita… furono risucchiati da un grande scivolo a spirale e risputati…

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…in un bosco fitto e colorato. Sembrava autunno.

Erano su un sentiero che si biforcava in due. Si fermarono a pensare: “Quale prendere per uscire il più velocemente possibile dal quadro e tornare alla normalità!?” Passò lì vicino a loro un uomo con lo zaino in spalla. Lo fermarono e chiesero a lui. Suggerì loro di prendere il sentiero di destra. Così fecero.

Quell’uomo pacato e sereno gli dette sicurezza.

Ma poco più in là incontrarono un gatto che frettolosamente li consigliò di tornare indietro perché il fuoco spinto da un vento fortissimo stava distruggendo quella parte del bosco.

I ragazzi si unirono al gatto, tornarono indietro ma l’uomo non c’era più. Sconcertati e preoccupati presero il viottolo di sinistra.

Superarono un torrente su dei sassi galleggianti che raccolsero e portarono con loro.

Per un po’ il sentiero fu libero ma poi trovarono una frana. Come superarla?

Videro dei buchi e, a fatica, ci passarono all’interno. Alla fine del passaggio si trovarono davanti un picco altissimo, che riuscirono a superare grazie ad una corda ferrata lasciata chissà da chi.

Camminarono ancora, finché raggiunsero un lago… buttavano sull’acqua una pietra, poi un’altra, raccoglievano quella appena superata e così via. Continuarono fino alla linea dell’orizzonte e lì non trovarono più nulla… e scomparvero nel vuoto. (fig.3)

I bambini erano al museo con la scuola, chissà come si stavano preoccupando per loro, pensavano!

  (Kandinsky,Blu cielo, 1940)        Epson_11112015_214355

Un vuoto BLU, come un cielo infinito nel quale volavano esseri fantastici.

Si mossero e cominciarono a volteggiare. Ma dov’erano adesso?

Una creatura si avvicinò a loro, assomigliava alla tartaruga perché aveva sulla schiena un guscio. Faceva un verso strano così i due bambini risero; sembrava che si rivolgesse a loro.

“Juliane, che starà tentando di dirci?” domandò Marco.

“Mi pare che voglia farci salire su per la scala, arrampichiamoci sul suo guscio!”

Appena raggiunta la scala la “tartaruga” scomparve, perdendo una chiave che i due raccolsero.

Salito il primo scalino arrivò un essere, sembrava un gallo. Disse ai bambini: “Non salite, la tartaruga vi vuole imbrogliare, andrete a finire in un posto orrendo! Tornate subito indietro!”

Gli credettero e scesero con lui in una strana stanza, vuota.

“Vi ho fregato! Ahahahah!” sogghignò il gallo e li chiuse dentro.

Il tempo passava poi a Marco venne in mente la chiave persa dalla tartaruga, la cercarono nelle loro tasche ma non c’era.

“Ce l’ho io, ce l’ho io!” e sbucò fuori un elefantino strano, minuscolo “Sono il miglior amico della tartaruga! Ora usciamo e vi riporterò alla scala!” disse. Così fece e scomparve.

I due salirono.

Arrivati in cima, invece della tanto desiderata porta incontrarono una creatura che pietrificava.

“Sembra un serpente che si mangia da solo!” disse Juliane.

I bambini erano bloccati dal terrore. Ma proprio quando stava per pietrificarli arrivò un granchio-guanto da cucina, dai denti lucenti come uno specchio, il serpente li guardò e si pietrificò da solo.

“Grazie!” dissero i bambini in coro “Ora corriamo verso la porta”.

L’aprirono ed entrarono…

(Kandinsky, Vecchia Russia, 1904)  vecchia russia

…in un prato. C’erano dame e cavalieri e, in lontananza, un castello dai torrioni strani. Lo raggiunsero. Entrarono e girarono ammaliati per le strade, era un luogo magico, un luogo come questo loro non l’avevano mai visto. Le torri sembravano coni gelato dai gusti più strani.

Si divertirono a guardare i negozi e le persone che contrattavano il prezzo. Juliane vide un abito bellissimo, lo indicò a chi vendeva e questo rispose: ”Война и мир!”.

Si domandarono dove fossero capitati e si allontanarono velocemente per non destare sospetti.

Finalmente si ricordarono che il loro obiettivo era tornare a casa e così cercarono porte strane.

Non videro un buco, ma c’era la scritta “EXIT”… corsero verso la scritta e…

(Immagini che ingannano, Giovane donna o vecchia signora?)

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…si ritrovarono davanti ad una dama.

“Chi siete e dove state andando?”

“Siamo Marco e Juliane e cerchiamo la porta per uscire da qui!”

La dama disse che l’uscita era a sinistra (ma quale sinistra?)

I bambini uscirono ma si ritrovarono nello stesso quadro.

Invece della dama videro una vecchia signora simpatica che disse: “Non dovete fidarvi di quella signorina perché vi vuol far entrare nel suo castello. Se c’entrate la seconda volta diverrete suoi prigionieri!”

Per sbaglio si appoggiarono alla parete e la porta, che era scorrevole, li inghiottì.

Erano imprigionati! Vagarono per giorni e giorni dentro il castello senza incontrare anima viva. Infine decisero di reagire.

Si arrampicarono sopra le mura e dall’alto videro una carrozza, vi si tuffarono ma la dama era lì: “Che fate?” “Fuggiamo dalla tua prigione e dal quadro!”

La dama si stava trasformando in un’orribile strega così i due tentarono di allontanarsi.

Per fortuna, incontrarono subito la buona vecchietta che indicò loro la porta per uscire.

Erano inseguiti dalle guardie della giovane dama così si nascosero e, quando calò la notte e tutti dormivano, uscirono.

La vecchia era ancora lì, pronta ad aiutarli.

Li nascose nel suo giacchetto peloso, li accompagnò alla porta magica, l’aprì e li fece passare in un altro quadro.

I bambini la ringraziarono e chiusero volentieri la porta di quel terribile inganno.

                                                                   (Marcella Silvestri, Lucchio)

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C’erano delle montagne in lontananza poi, osservando meglio, videro le maestre e i loro compagni che osservavano proprio il loro quadro.

“Aiuto, salvateci!”

Gridavano e battevano i pugni sul vetro.

Ma nessuno li vide. Loro non se ne accorgevano ma, di quadro in quadro, prendevano le sembianze dei personaggi che lì vivevano, trasmutavano le loro sembianze in animali, esseri fantastici o informi, righe o triangoli.

Piansero dalla disperazione.

Poi videro davanti a loro un grande muro.

Una persona gli disse:”Questo muro è il confine che divide la realtà dal quadro. Passate il tunnel e sarete liberi”

Entrarono ma una guardia gridò:”Attenti! Da lì nessuno è mai tornato indietro!”

Juliane ebbe paura:”Forse non è una buona idea entrare!” esclamò.

“Tentiamo!” le rispose Marco.

Si incamminarono nel tunnel finché incontrarono una porta mezza verde e mezza viola.

Girarono le manopole e entrarono, senza pensare, ognuno in una delle due mezze porte.

Non si videro più l’un l’altro e così, spaventati, tornarono indietro. Quando si rividero, si abbracciarono stretti, che terribile e meravigliosa avventura stavano vivendo insieme!

Decisero di entrare nella porta verde che ricordava i loro boschi.

Si ritrovarono sopra le montagne e videro paesaggi bellissimi.

Camminando si trovarono davanti a una barca che galleggiava sull’acqua.

Salirono e la corrente li trascinò in mezzo a un fiume.

Marco disse.”La strada sembra molto lunga, andiamo a riposarci!”

Si addormentarono e sognarono le loro case, cullati dall’ondeggiare della loro barca.

Ma dopo un po’ il mezzo li tradì e l’acqua cominciò ad invadere lo spazio dove stavano dormendo.

Si svegliarono di soprassalto e iniziarono a gridare e chiedere aiuto!

La voce gentile di una signora gli chiese: “Chi siete?”

Si guardarono intorno e si accorsero che non erano più nell’acqua. “Siamo Marco e Juliane! E lei chi è?”

“Sono Marcella. Io so dove si trova la porta che state cercando! Vedete? E’ sull’occhio, ancora più in alto della montagna. Ora vi condurrò all’uscita del quadro!”

I tre si incamminarono verso la parte opposta dell’occhio. Ma dove stavano andando, si domandavano i due bambini!

Marcella allora disse:” Signore, aprici la porta del cielo e portaci con te!”

Si aprì un passaggio luminoso e la donna disse:”Io non posso passare, voi sì, attraversate la porta!”

Mentre passavano un uomo disse di seguirlo che li avrebbe condotti nel loro mondo ma era un inganno.

I due si ritrovarono al punto di partenza, nel primo quadro!

Ma loro si ricordarono le parole di Marcella, dissero: “Signore, aprici la porta del cielo e portaci con te!”

Il passaggio luminoso fu di nuovo davanti a loro.

Entrarono nell’occhio e si ritrovarono nel museo che stavano visitando!

Ce l’avevano fatta!

Nessuno si era accorto della loro sparizione, stupefatti si domandarono come fosse possibile!

Da quel momento guardarono i quadri in un altro modo, con gli occhi del cuore!