Il discorso diretto nei racconti

Arricchiamo i nostri racconti con descrizioni e discorsi diretti…

31 ottobre 2014

Nella notte di Halloween due amiche dormivano insieme. all’improvviso sentirono una voce che proveniva da fuori, diceva:”Jack, Jack, Jack, Jack O’Lantern…”

Le ragazze si paventarono ma andarono lo stesso a vedere. Trovarono una porta tutta nera, si affacciarono e un uomo le spinse.

Le amiche si ritrovarono in un cimitero di morti viventi! Questo fece venire loro in mente come, da bambine, erano entrate nel cimitero e un uomo misterioso, vestito di nero, diceva loro:”Venite, venite, venite, venite qua….!”

Loro dalla paura scapparono a gambe levate!

però questa volta non ce la fecero perchè il cancello si chiuse, si misero a urlare!

Quest’uomo riappparve e si avvicinava sempre di più,  gridando sempre più forte.  Le amiche provarono ad aprire il cancello ma non ci riuscirono.

All’improvviso apparve una porta che si aprì di colpo, le ragazze si buttarono e tornarono nel loro letto rimanendo col dubbio di chi fosse quell’uomo.

Gemma e Ilenia

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Era il 31 ottobre, la sera di Halloween!

1) Non mi sentivo molto bene e andai a letto presto.

Chiusi gli occhi e mi addormentai; all’improvviso sentii salire le scale “Stunf, stump, stunf…”

Andai a vedere ma non c’era niente.

Mi rimisi sotto le coperte e richiusi gli occhi, in quel preciso istante sentii sbattere le fineste: “Sbam, sbam, sbam…!” Tornai a controllare, ma di nuovo non c’era niente!

Per la seconda volta tornai a letto , mi guardai attorno, prima di riaddormentarmi; era tutto tranquillo, TROPPO TRANQUILLO!

Feci finta di niente e mi riaddormentai.

Sentii allora una mano GELIDA sfiorarmi le coperte: “Swisch, Swichhhhh…!”

Mi svegliai di colpo e vidi un’ombra oscura che con le sue mani, gli occhi  mi fissavano pensierosi…

Gridai: “AIUTOOOOOOOOO…!!!”

Nessuno mi sentiva e l’ombra mi sussurrava: “Ginevraaaaaaaa..!” e io gli risposi: “Cosa VUOI DA ME!?”

L’ombra, nonostante il suo aspetto misterioso, mi chiese gentilmente: “Sai che ore sono? Dovrei andare a spaventare qualcuno!!!”

Io tremante risposi: “E’ mezzanotte!” Allora lui si allontanò lasciandomi perplessa, senza scoprire la sua identità, mi riaddormentai dolcemente!

Ginevra e Francesco F

 

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2) Mi ricordo una notte fredda e paurosa di Halloween.

Bussò alla porta una vecchia signora di nome Marisa che mi chiese se poteva dormire da me e io le risposi:”Sì, ma certo! Entri pure!”

Di notte mentre Lisa dormiva, sentì affilare dei coltelli e vide un’ombra ingobbita.

Udì aprire la porta di camera e vide che era Marisa! La strega con dei coltelli affilati la voleva uccidere !

Lisa, per fortuna aveva un fucile sotto le coperte, fece un buco e infilò lì il fucile… Sparò, centrò il cuore della strega che cascò a terra.

Fu così che Lisa si salvò.

Linda e Francesco P

 

Inverno all’ Abetone

<< Dove andiamo quest’anno per le vacanze invernali? >>

<< Magari sul monte Bianco o sul Cimone >>

<< Ma lo sai che all’ Abetone ci sono i giochi invernali? E cominciano domani!>>

<< Tu hai proprio ragione, perché non ci andiamo? >>

<< Ok, prepariamo le valige e partiamo.>>

<<Nonno mi aveva raccontato che nel 1950 nei giochi invernali ad Aspen, negli Stati Uniti,  Zeno Colò, il grande sciatore nato all’Abetone, batté tutti gli atleti provenienti dal mondo intero sia in discesa libera che nello slalom gigante!>>

<< Speriamo che adesso vinca il suo figliolo, allora!!!>>

<< Mi hanno raccontato che ci sono dei concorrenti fortissimi >>

<< Così la lotta sarà più avvincente, muoviamoci, ci deve essere molto traffico,anche troppo, per i miei gusti!>>.

Alla Lima, la neve scendeva lentamente e si andava a posare sui mucchi che circondavano la strada. Salendo, la neve era fitta fitta e le coltri erano più alte degli alberi spogli.

I torrenti che solcavano le foreste erano gelati e la corsia brillava per la neve e per il ghiaccio.

All’Abetone i giochi erano cominciati e noi ce li siamo gustati dall’inizio alla fine.

Clara e Tommaso

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Noi due ci siamo conoscìute così…

Ieri, mentre giocavamo in giardino c’è fiorito un dubbio : “Come ci samo conosciute ?”

Eravamo molto piccole, avevamo circa tre anni, non eravamo molto timide e riuscimmo a dire contemporaneamente :” Ciò come ti cami?”

Stupite rispondemmo:”Abbiamo detto la stessa cosa!?”

Dopo lunghi secondi di silenzio riuscimmo a presentarci una alla volta.

Poco dopo andammo a  mensa, il cibo era buono e noi due ci guardavamo molte volte.

Peccato che il tempo fosse brutto e così: “Che tempo butto!” disse Maddalena; Alice affermo:” E’ bero!” e infine Gemma sbuffò:”Ohiohi !”

Dopo una lunga risata noi due decidemmo di diventare amiche.

Quando lo raccontammo ai nostri compagni a tutti scesero le lacrime dal ridere.

Anna e Aurora  

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Un giorno di divertimento

Un giovedì, dopo cathechismo, io, Maddalena e Francesco siamo andati a casa di Ilenia a preparare dei biscotti per la scuola.

Entrati in casa ci siamo subito messi d’accordo per i ruoli e abbiamo deciso che: io avrei messo le mandorle tritate, avrei impastato e decorato; Francesco P avrebbe messo i tuorli dell’uovo e impastato mentre Ilenia avrebbe messo il liquore, anche lei impastato e decorato.

Ci siamo messi subito all’opera divertendoci come matti e mettendo sottosopra la cucina. Poi abbiamo chiamato Lisa (mamma di Ilenia) che ci ha messo in forno i biscotti.

Mentre stavano cuocendo  siamo andati fuori a cogliere fiori per decorare i biscotti.

Ad un certo punto abbiamo sentito una voce ed era Lisa che ci chiamava perchè i biscotti erano pronti. Abbiamo decorato i biscotti con i fiori che avevamo raccolto e poi Ilenia ha detto: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro!”, Maddalena rispose: “Hai ragione sono venuti molto bene!” e io aggiunsi: “A questo punto direi di festeggiare con un frullato e qualche biscotto!”

Così abbiamo concluso questa giornata cenando da me!

Maddalena e Alice

 

Il CONGIUNTIVO, sarà ancora vivo? Classe quinta

La lingua cambia, si evolve, perde dei “pezzi”, delle parole e ne acquisisce altre, che si chiamano NEOLOGISMI, a volte “nate” parlando l’un l’altro, altre volte importate da Paesi che parlano lingue diverse… pensiamo a tutti i termini introdotti dal linguaggio informatico e da Internet!

Anche il congiuntivo rischia l’estinzione, proprio come accade in natura con  molte razze di animali o vegetali; ma se da una parte è più “comodo” sostituirlo con il modo indicativo dall’altra la nostra lingua rischia di perdere la forza di esprimere nel modo giusto desideri, speranze, dubbi, esortazioni, “ordini”, … rischia  di perdere le “sfumature” che fanno dell’italiano una lingua bellissima!

Per fortuna, in Toscana continuiamo a parlare usando questo MODO  a rischio e quindi i bambini lo posseggono già nel loro DNA linguistico.

In fondo, che cos’è la grammatica se non lo “studiare”, tirar fuori, dare un nome a costruzioni, a fonemi,… che già i bambini italiani usano a loro insaputa?

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Congiuntivo/condizionale… un intrigo (in) italiano

LE POESIE DEL “SE FOSSI…”!

Se io fossi un lupo,

ululerei per tutte le montagne

con il mio branco;

se io fossi una penna,

scriverei fino all’ultima

goccia di inchiostro;

se fossi una farfalla,

volerei di fiore in fiore,

e se… fossi un cavallo,

galopperei per tutto il mondo.

Linda e Clara

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Se fossi un uccello

volerei sopra un castello,

una nuvola sfiorerei

e una stella toccherei.

Se fossi un fiore,

sboccerei alla prima ora,

il polline spargerei

e  il prato coprirei.

Se fossi un bambino,

dormirei sul mio cuscino,

felice sarei e

con una palla giocherei.

Ilenia e Maddalena

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Se fossi un’ape,

volerei libera nel blu

e salterei su ogni fiore.

Se fossi un pesce,

nuoterei all’infinito,

nell’oceano.

Se fossi una giraffa,

osserverei dall’alto,

tutto il mondo.

Se fossi una scimmia

salterei tutto il giorno

di palma in palma.

Se fossi un pinguino

scivolerei con la pancia

per tutto il polo sud.

Francesco F, Gemma, Alice

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Se fossi una farfalla

volerei in alto;

se fossi una coccinella,

porterei fortuna a tutti i bambini;

se fossi il pilota di un aereo,

viaggerei per tutta la terra;

se fossi un cane

mi farei portare a spasso;

se fossi un gatto

uscirei da solo;

se fossi un pesce

salterei tutto il giorno;

se fossi un architetto,

disegnerei il mondo!

Aurora, Samantha, Alessandro

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Se io fossi un pesce

andrei oltre oceano;

se fossi un’aquila,

sorvolerei i monti dell’Ecuador;

se fossi una talpa,

scaverei all’infinito;

se fossi un fiore

sboccerei alle prime luci;

se fossi una stella,

nuoterei nel cielo;

e se fossi in letargo,

non smetterei di sognare!

Anna e Ginevra

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Se io fossi una barca,

ballerei fra le onde

leggere e spumose.

Se io fossi un aquilone,

cavalcherei il vento

mentre mi accarezza sofficemente.

Se io fossi la Luna,

cullerei le stelle vaganti

nell’infinito universo.

Se io fossi il mare

scaglierei le onde sulla spiaggia.

Se io fossi l’amore

troverei cosa c’è nel cuore delle persone.

Tommaso e Francesco P

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Se avessi…

Se avessi un cagnolino,

passeggerei con lui tutto il giorno;

se avessi un coniglio,

mordicchierei con lui una carotina;

se avessi un cavallo,

galopperei con lui

fino alla notte;

e se avessi… una gattina,

giocherei con lei

tutto l’anno!

Linda e Clara

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Progetto “Noi rispettiamo”

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Le attività sulla legalità svolte nella nostra scuola nell’anno scolastico 2013\14  sono legate al progetto d’istituto “Noi rispettiamo”

Fra le attività più significative ricordiamo :

– Raccolta di generi alimentari per il banco alimentare della Montagna Pistoiese gestito dalla Pubblica Assistenza. La nostra scuola si è distinta per la grandissima generosità dimostrata ( scuola con maggior numero di generi alimentari reperiti).

– Attività con le associazioni Libera ed Emergency

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–  Incontro con un ex ragazzo di Scampia che ha fatto capire ai bambini come è facile cadere in cattive abitudini ed esperienze, e come poi ci voglia un grandissimo coraggio per uscirne

–  Una giornata finale in cui tutte le scuole dell’istituto hanno venduto prodotti del commercio equo e solidale e di Libera Terra, questi ultimi coltivati sui terreni sottratti alla criminalità organizzata.

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Quest’anno scolastico il titolo del progetto d’istituto è…..un segreto.

Siamo in terzaaaaa… Filastrocche di ieri, ricordando l’anno passato

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Un nuovo anno scolastico è appena iniziato, ripartiamo! E facciamolo ripensando alle cose positive che abbiamo vissuto lo scorso anno!

Salutiamo Sara che ci ha lasciato ritornando in Tunisia con la sua filastrocca in lingua araba

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Lucciola lucciola

Lucciola lucciola vien da me,

ti darò del pan da tre

e del pane da cinquina,

lucciola lucciola birichina!

Lucciola lucciola vien da me,

ti darò letto da re

e lenzuola da regina,

lucciola lucciola malandrina!

((()))

Piri piri paglia

Piri piri paglia

il topino alla battaglia

per un briciolin di pane

il topino ci rimane!

((()))

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Il mio taschino

-Caro il mio taschino,

cosa vai cercando?

– Un bianco fazzolettino

per il tuo nasino!

Se ce l’hai vicino

sei sempre carino,

ma se telo scordi,

di moccia trabordi!

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Il ladro

Cagnolino dimmi tu,

dov’è il latte? Non c’è più!

Al mio bricco chi c’è stato

ch’è ora vuoto e leccato?

Chi è il ladro? Mica tu?

Scodinzoli per dirmi no?

Ma se il muso e i tuoi baffi

grondan latte che annaffi?!

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((()))

Domani è festa

Domani è festa,

si mangia la minestra

la minestra non mi piace

si mangia pane e brace

la brace è troppo nera

si mangia pane e pera

la pera è troppo bianca

si mangia pane e panca

la panca è troppo dura

si va a letto addirittura!

@@@

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Oh,oh,oh

tu non hai niente

ho tre pecore

in una capanna.

Una mi dà latte

l’altra mi dà lana

l’altra mi mantiene

tutta la settimana.

“””

Stella stellina

Stella stellina

la notte di avvicina

la fiamma traballa

la mucca è nella stalla

la mucca e il vitello

la pecora e l’agnello

la chioccia coi pulcini

la gatta coi gattini

ognuno ha la sua mamma

le tutti fan la nanna.

((()))

Il tempo delle ciliege

…è questo è il tempo delle ciliege

le belle”Gege” le belle “gege”

le vado a cogliere col panierino

questo è il frutto del mio giardino.

La sottana mi sta a campana

le scarpette a punta a punta

…ballerò con te, ballerò con te…

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Le dita/1

Disse il pollice: “Ho tanta fame!”

Disse l’indice: “Non c’è più pane!”

Disse il medio: “Come faremo?”

Disse l’anulare: “Un pezzettino lo compreremo!”

Disse il mignolo: “Mangio io il pezzettino

perchè sono il più piccino!”

Le dita/2

Il pollice vuol fare la focaccia

l’indice subito la farina staccia

il medio fa la pasta e la lavora

l’anulare la focaccia indora.

Ma restano i fratelli a bocca asciutta

perchè il mignolino se la mangia tutta!

Le dita /3

Mano mano pazza

ci passò una lepre pazza

POLLICE la vide

INDICE l’ammazzò

MEDIO la mise in pentola

ANULARE la mangiò

e al povero MIGNOLINO

non gliene restò

neanche un pezzettino!

((()))

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Ero piccolo, sono cresciuto

in braccio della mamma più non ci sto

non so scrivere, non so leggere

ora a scuola voglio andare

e le maestre ascoltare

((()))

A Maresca

Oh fior di pesca

sei vinta in gentilezza da Maresca

ricca di belle donne

ed acqua fresca!

(Beatrice di Pian degli Ontani)

((()))

Nonna

Io voglio bene a nonna e tu sai perché?

Perchè la nonna ha fatto mamma

e la mamma ha fatto me!

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Filastrocca tarantina

Catarina vascia vascia   (Caterina bassa bassa)

mett u pan in da la casc    (Mette il pane nella cassa)

c se ne avverto la  iaddina     (Se se ne accorge la galllina)

pizzc in cui a Catarina   (Pizzica il sedere a Caterina)

((()))

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L’uva

Ngop a prevolo esc l’uva, (sopra il pergolato cresce l’uva)

prim è ecerv, (prima è acerba)

poi è matu (poi è matura)

va a’uciello a pizzica (va l’uccelo a pizzicarla)

e poi felic (e poi fecice)

vol qua e là (vola qua e là).

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Rinoceronte

Rinoceronte,

che passa sotto il ponte,

che salta, che balla,

che gioca con la palla

che fa un bell’inchino

e ti dice: “Malandrino!”

Un pomeriggio di pioggia/classe quinta

Lavoro di gruppo

Il lavoro di gruppo aiuta i bambini a collaborare, a discutere, ad aiutarsi, ad imparare l’uno dall’altro, a capire quello che non riescono a comprendere dall’insegnante, a porre domande, a spiegarsi, a dare risposte,  ad esprimere opinioni, da bambino a bambino…

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La mattina di sabato, dai monti arrivò un nuvolone tutto grigio.

Passarono pochi minuti: un lampo ruppe il silenzio.

Un attimo dopo un boato si alzò, una goccia mi cascò dritta sul naso. Ne seguirono altre, sempre di più fino a diventare un temporale.

In poco tempo la strada e le cunette  diventarono ruscelli.

Le barche nel lago sbattevano una contro l’ altra. Le onde si infrangevano rumorose contro gli scogli, i lampi illuminavano il paese. Il vento era cosi forte  che anche le foglie verdi si staccarono.

Dal torrente arrivavano litri e litri di acqua marroni: sembrava cioccolato. La ruota del mulino girava fino a che sulle sue pale si posò un chicco di grandine.

Il ruscello che attraversava il frutteto era uscito dagli argini.

Nella strada al passaggio di un automobile si sollevavano muri d’acqua.

 Continuò fino alle tre del pomeriggio, quando un varco di luce si aprì fra le nuvole e la pioggia cessò improvvisamente e un  grande  arcobaleno si sollevò sopra il paese che si stava asciugando.

Il torrente aveva calmato la sua collera, nel lago una foglia fu affondata da una goccia.

Quando gli uccellini ritornarono a volare, allora avevo capito che il temporale era finito.

Aurora, Linda e Tommaso

Un testo in prosa di pura poesia, bravi! Ma perchè non provare a trasformarlo in POESIA? Pensiamoci!

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Tre amici

Un giorno tre amici : Alessandro, Maddalena e Samantha, si chiamarono e si misero d’accordo per andare a casa di Samantha.
Maddy portò i giochi per la Wii , mantre Ale prese i lego e le macchinine telecomandate e si avviarono a casa dell’amica.
Mentre andavano a casa di Samantha incominciò a piovere.

Samy disse: “Uffa! Che noia, non possiamo andare fuori!” Maddy rispose:” Hai ragione Samy:” Ale propose: ” Giochiamo alla wii!?”
Dopo qualche secondo iniziarono a venire tuoni e lampi e andò via la luce.
Loro erano preoccupati. Si sedettero sul divano, Maddy mise le mani alla spalle di Ale, Samy si mise addosso a Maddy e andarono a cercare il salvavita; lo trovarono e si riaccese la luce .
Dopo un pò, per fortuna, smise di piovere e venne il sole con un bellissimo arcobaleno.  Di corsa andarono a fotografarlo .
Tennero le foto come ricordo di quel bellissimo pomeriggio insieme.

ALESSANDRO , SAMANTHA E MADDALENA

Bel racconto!

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PIOGGIA

Una fredda mattina di autunno, una bambina osservava le gocce
d’acqua che cadevano lungo il vetro.
All’improvviso, si sentì un tuono e si vide una luce e il
cielo si rabbuiò .
Nadia rabbrividì, andò a guardare la Tv ma il segnale non prendeva.
Fuori si faceva sempre più freddo e il cielo più nero.
Il vento, soffiava sempre di più e la pioggia aumentava.
Visto che fuori era freddo e in casa umido decise di riscaldarsi
giocando alla Wii .
Di fronte a casa aveva un torrente che, in poco tempo, si riempì fino a uscire dal suo letto.
Nadia stava ancora giocando alla Wii quando sentì un rumore spaventoso che veniva da fuori.
Lei si spiaccicò al vetro, come le foglie sulla strada, per vedere
cosa stesse succedendo: vide il torrente che stava andando fuori dagli
argini e stava per inondare tutta la strada.
Lei chiuse la casa e anche il caminetto.
Il giorno dopo smise di piovere e venne un bellissimo arcobaleno, Nadia
si mise le calosce e andò fuori per divertirsi saltando nelle
pozzanghere.
Così la bambina si divertì moltissimo.

Ilenia e Clara

Bello!

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