Emozioni/classe quinta
La poesia
La poesia
è importante,
come le vostre anime
che impareranno
ad esprimersi
con lei.
Dedico questa poesia ai bambini di 1* della Scuola Primaria di Maresca
Ginevra
E’ molto bello vedere i nostri ragazzi che esprimono le loro emozioni, liberamente, mediante la POESIA!
Questa è una pagina dedicata a loro e a tutte quelle persone alle quali le poesie sono rivolte
Ad un’amica
Cara Vera, un saluto ti voglio fare
e con una poesia si può avverare.
Il dolore passerà,
come un fulmine si fermerà!
Con noi una canzone canterai
anche se stoneremo assai.
Io ti voglio ringraziare
per tutte le risate che ci hai fatto fare,
ti aspettiamo presto con un bacione
come la nostra regina di corone.
Ilenia
Ad una amica di nome Carmen
Un saluto voglio fare,
ad una amica con cui stavo sempre a giocare.
Lei è Carmen, è bella,
brava e lucente come una stella.
Ha imparato ad ascoltarmi
e vuole sempre abbracciarmi.
Mi manchi tanto,
ma la lontananza non ci separerà mai!
T.V.B. da Anna
Emozioni
Le foglie cadono e cambiano colore
e dell’autunno si sente il sapore.
Le rondini migrano
mentre i bambini ridono.
Nuvole dalle forme divertenti
nuotano in cielo con toni splendenti,
l’azzurro sembra un mare,
gli alberi, tranquilli,
si fanno colorare.
Gemma, Ginevra, Maddalena
Autunno
Autunno sei arrivato
e come un fulmine sei passato,
spargendo tante gocce di colore.
Ci hai preparato all’inverno,
bianco come le pagine di un quaderno.
Eh, caro autunno se tu potessi parlare
tanta buona uva vorresti mangiare.
Nel Chianti la vendemmia è cominciata
e, nel tuo magico tramonto, la luna si è incantata.
Fra funghi e castagne
abbiamo svuotate le montagne.
Autunni, ti dobbiamo ringraziare
delle bellezze che ci hai fatto ammmirare
Tommy
L’Autunno
L’autunno è una stagione molto bella
il vento soffia veloce come una gazzella.
Foglie rosse, gialle e arancioni,
e non posson mancare quelle marroni,
gli alberi hanno foglie di mille colori
sono vestiti come signori!
La calda estate ormai è volata
e quei giorni sono acqua passata.
Alice e Samantha
::::
Gli alberi
Verdi e marroni
violetti e spogli,
gialli e arancioni
senza germogli.
Pieni d’autunno
nudi d’inverno.
All’ambiente danno aiuto
anche se l’uomo tagliarli ha dovuto.
Ilenia
La montagna
Nonna, che vegli sul mio paese
instancabile,
con i tuoi solchi sul volto
sempre solare
il tuo sorriso che trema
i tuoi azzurri
risplendono nel cielo
come uccelli in un velo.
Tommaso
XXXX
La via del colle
Nella montagna
che sovrasta il paese,
una strada, tutta curve,
porta dalla piazza
ai pendii rocciosi,
la via del colle.
E’ la strada della magia
perchè, quando la percorri,
l’incanto ti sfiora la schiena.
E’ una strada ricoperta
di foglie rosse,
arancioni,
gialle
e sempre umide.
Sul crinale,
un soffice manto di nebbia
sfiora i massi,
diradati,
uno dall’altro.
Sulla vetta
il sole risplende
come un angelo nel cielo.
Tommaso
XXX
Natale
Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei:
– più pace nel mondo
perchè sia giocondo;
– più impegno per la natura
favoriamo, anche, l’agricoltura;
– più rispetto nel colore della pelle
perchè son proprio tutte belle;
– meno spreco di alimenti
così, dopo, non ti penti;
– ed, infine, tanta felicità
per un mondo pieno di bontà!
Anna e Maddalena
Le foto da qui inserite sono relative ad alcune riflessioni fatte dai bambini con l’artista Germano Pacelli circa la nascita dell’opera d’arte: dal disegno, alla scelta dei colori e dei materiali; dalla realizzazione di un bozzetto, di un prototipo in miniatura, alla preparazioni dei “pezzi” con l’aiuto del gesso…
Animali
Gli animali usano versi
con temi e colori diversi,
che li distinguono dal mondo
dove giocano a tutto tondo.
Gioia e divertimento li riempon d’allegria
vederli in natura è sempre una magia.
Insieme veniamo da generazioni diverse
con parenti e tradizioni inverse.
Non voglio andar via,
rimanere a guardare mi mette euforia!
Ginevra
Alla finestra
Vedo alberi sfioriti,
campi pieni di foglie
e le rose spoglie.
Non riesco a spiegare
l’emozione,
ma quello che vedo
è vero?
Ginevra
:::
M’affaccio alla finestra e vedo…
l’azzurro ruscello
che solca impetuoso l’arida vallata.
M’affaccio alla finestra e sento
la dolce pace
che nei nostri alpeggi regna.
M’affaccio alla finestra e vedo
il grande albero
che, avvolto dalla luce del crepuscolo,
domina indisturbato
la furia del ruscello.
Tommy
:::
M’affaccio alla finestra e vedo…
i monti.
Sibilano gli alberi,
parlano le case.
Vedo arbusti sospirare,
viottoli languire.
L’oscurità chiama, la luce risponde.
Ecco, sussurra la luna,
palpitano le stelle:
sui monti si aprono
silenziose stradelle,
incastrate fra terre scoscese.
Portate la gente cortese?
Samantha
:::
M’affaccio alla finestra e vedo…
le montagne.
Il bianco della neve
soffice, fredda e lieve.
Il verde dell’erba fina fina
che si presenta ai miei occhi
ogni mattina.
Caprioli, stambecchi e montoni
che usani gli alberi
come ombrelloni.
La mia montagna
è molto bella
e di notte è illuminata
da una grande stella.
Alice, Gemma, Maddalena, Aurora
:::
M’affaccio alla finestra e vedo…
una distesa verde
circondata dai monti.
Vedo uccellini volare
e cantare con gioia
e tranquillità.
E’ simile la mia felicità
nel vedere la bellezza della natura.
Vedo un tramonto
meraviglioso
che mi fa pensare
ad un grande abbraccio
pronto ad augurarmi
una buona notte!
:::
M’affaccio alla finestra e vedo…
alberi che formano un monte,
che fanno nascere un bosco.
Nel mio bosco ci sono castagne,
eccomi che cammino
e bevo alla fonte.
Samantha
XXX
M’affaccio alla finestra e vedo…
le montagne:
vanno le nuvole, tremolano le foglie.
Vedo nuvole passare, fumo passare;
un cinguettio chiama, un abbaiare risponde.
Ecco sospira l’albero, alita il vento;
sulla montagna è apparso il bianco.
Un monte bianco su prati sereni,
per chiunque sei fatto e per dove parti?
Alessandro
…
M’affaccio alla finestra e vedo…
un coniglio saltellare su e giù per la prateria,
volpacchiotti impauriti nel loro rifugio,
lupi che cacciano in branco come una cavalleria,
cani a caccia seguendo il segugio,
cavalli corrono al maneggio,
orsi pescano nel fiume
uccelli mirano il loro atterraggio,
mentre la sera,
tutti gli animali vanno a letto
spengendo il loro lume.
Linda
XXX
…
M’affaccio alla finestra e vedo…
Meo sul davanzale
fermo ad osservare
luci abbaglianti
come palle di neve,
macchine in fila,
sembra una strada infinita…
guardo
penso
è ora!
Vado a dormire.
Francesco P.
Notte del Santo Natale!
Oh, notte del Santo Natale,
che con il tuo scampanio allegro,
infondi felicità,
anche nei cuori più freddi.
…
Oh, notte del Santo Natale,
il tuo vento, come oro,
risplende nelle vie più buie
illuminate con i colori più vivaci.
…
Oh, notte del Santo Natale,
che sei in tutto il mondo,
come un regalo immenso
di pace, di amore!
Clara, Aurora, Tommaso
Tempo di Natale
Il Natale sta arrivando
e con sè la neve si sta portando,
un villaggio tutto innevato
da sembrare un mondo incantato.
…
Luci colorate per tutto il paese
che recano alla gente tante sorprese.
…
Le guerre non son finite
e le rose son tutte sfiorite,
ma se penso che finirà
mi ritorna la felicità.
…
Purtroppo troppe persone non posson festeggiare
l’augurio è che meglio possan stare.
…
Il Natale mi piace proprio tanto,
e per questo sto aspettando!
Alice, Ginevra e Ilenia
:::
Notte di Natale
La notte di Natale
è la più magica dell’anno.
Per le vie del paese
si respira solo magia,
la felicità,
una ventata di neve
che, come se fossi un angelo,
mi fa volare nel cielo infinito.
Dopo la mezzanotte
la pace regna.
La mattina
nulla si muove,
tutto tace
e, una ventata di felicità, via mi porterà!
Tommaso
I colori naturali
Il prototipo
I “pezzi” che escono dal gesso
Grazie Germano delle tue visite a scuola!
Paesaggio di primavera
Paesaggio di primavera,
fiori, piante, gemme
sbocciano tranquilli
nel più completo dei silenzi.
…
Leggero e misterioso
il vento
striscia lentamente tra le foglie
come un serpente.
…
Gli animali
fanno capolino
dalla tana
sotto un albero fiorito.
Ginevra
Animali (e non solo), amarli e rispettarli. Una questione di cui discutere/classe quinta
Dopo aver letto questa poesia, tutti abbiamo esposto le nostre idee relativamente a zoo, giardini zoologici, zoo safari, animali abbandonati, caccia, libertà … poi abbiamo deciso di cercare nel web, su riviste e quotidiani notizie di “animali” per provare a scrivere degli articoli di cronaca utilizzando, come lo scorso anno, le 5W.
Lo zoo: parco e giardino
di Boris Sluckij
(poeta russo, 1919-1986/ nelle sue opere affronta argomenti di impegno sociale e civile)
Lo zoo parco e giardino
ma in verità prigione di animali
nella penombra lunare
mi mostrò le sue stanze.
Ed una sorda compassione
in me si levava pian piano.
La maestà degli elefanti,
e l’afflitta piccolezza degli uccelli,
ed il cervo, e la foca
e ogni altra bestia
toccavano e intenerivano
il mio cuore.
In ogni gabbia gli occhi erano
come tizzoni in una cassa…
Ma passarono le ore
e, sempre meno ardendo,
si smorzarono
e spensero gli occhi ferini…
Ecco, con le ali
un’aquila ricoprì il suo aquilotto,
e ogni uccello
nascose la propria nidiata.
La leonessa rivide il deserto
in un sogno accorato è confuso.
Lo scoiattolo sognò di gelare
su un pino, nella taiga…
Nelle foto compaiono anche alcuni dei nostri animali, curati e amati.
Uomo denunciato per maltrattamento animale
I carabinieri della stazione di Vico Equense hanno denunciato un operaio di 48 anni, del posto, con l´accusa di maltrattamento di animali selvatici illegalmente catturati e di fabbricazione e detenzione abusiva di munizioni da caccia.
Nel cortile della sua abitazione teneva in gabbie anguste e in condizioni igienico-sanitarie pessime 24 “quaglie selvatiche – coturnics” e una “tortora africana”. In casa, inoltre, sono state trovate e sequestrate 1749 cartucce da caccia, di vario calibro, confezionate artigianalmente, 40 metri di rete di nylon e una gabbia-trappola di nylon di 30×20 metri, utilizzata per la cattura illegale di volatili, nonchè una carabina ad aria compressa calibro 4,5 priva di matricola.
Gli uccelli sono stati consegnati al Corpo Forestale dello Stato di Castellammare di Stabia e al Servizio Veterinario dell´Asl Napoli 3.
Anna D
Ancora morte allo zoo di Copenaghen
Dopo l’abbattimento della giraffa Marius, uccisa e smembrata davanti ai bambini e data in pasto ai leoni, ancora morte allo zoo di Copenaghen dove sono stati uccisi due leoni anziani ed i loro due cuccioli per far posto a un leone maschio più giovane, che avrebbe dato vita un nuovo branco.
L’inserimento del giovane leone avrebbe indubbiamente creato una serie di alterazioni all’interno del branco che, probabilmente, si sarebbero concluse con la morte degli animali, che sarebbero stati uccisi da parte del nuovo arrivato. Quindi secondo lo zoo di Copenaghen e il suo direttore non è successo nulla di diverso che sarebbe probabilmente accaduto.
Si cela una realtà basata esclusivamente sul calcolo economico: i visitatori non vogliono vedere un branco di leoni vecchi, bisogna quindi esporre animali giovani e prestanti che diano idea di potenza e forza. Quindi per far posto ai nuovi arrivati alcuni vecchi leoni vengono uccisi, con la stessa disinvoltura con la quale si potrebbe decidere di cambiare divano: nulla di scientifico, è solo la dittatura dell’economia rispetto all’etica. Probabilmente anche l’attenzione alla prevenzione di scontri con gli animali trova giustificazione dalla necessità di tutelare un patrimonio economico da ferite che avrebbero potuto essere causate nel corso delle lotte.
Gli animali selvatici imprigionati in recinti, con il solo fine di essere esposti al pubblico sono ormai vecchi retaggi del secolo scorso privi di un reale motivo per giustificare la sofferenza inflitta agli animali, causati da una vita innaturale trascorsa dietro una barriera, che sia una gabbia o un fossato.
I leoni sono forse i felini più presenti negli zoo e la loro conservazione, intesa come conservazione del patrimonio genetico e del biodiversità, è garantita in cattività e non ha nessun bisogno di comportamenti come quelli che continua a perseguire lo zoo di Copenaghen.
La vera conservazione delle specie animali ha una sola possibilità di poter essere realizzata e passa esclusivamente attraverso la tutela del territorio, degli habitat: le altre ragioni che vengono continuamente somministrate al pubblico sono bugie, spesso diffuse con la complicità dei media che spesso esultano per la nascita di un cucciolo in uno zoo. Lo dimostra il valore commerciale di un leone: oscilla fra i 300 e i 500 euro, meno del prezzo di un chihuahua che arriva dall’Est Europa.
Gli zoo devono diventare dei centri di recupero della fauna selvatica ed esotica, dei luoghi che siano utili a risolvere le costanti problematiche che esistono sulla collocazione degli animali sequestrati o confiscati e devono smettere di essere delle semplici prigioni dove gli animali sono rinchiusi per generare profitto.
Zoo di questo tipo hanno solo un’ utilità economica e nessun vantaggio per la collettività,generando maltrattamenti nei confronti degli animali.
Clara e Linda
Lo zoo
La situazione degli animali in cattività non è di quelle più belle; spesso devono vivere in ambienti stretti e in condizioni brutte e spesso patire la fame.
Gli animali devono poter essere felici nel loro habitat naturale, poter essere liberi di fare ciò che la natura gli ha dato .
Io e la mia famiglia siamo stati allo zoo di Pistoia, devo dire che ci è piaciuto vedere altre specie che qui nelle nostre terre non vediamo.
Però devo pensare che un animale che vive in cattività non sta bene e quindi lo zoo alla fine non è un ambiente molto bello.
Maddalena
Toby
(Il suo nome è Toby, ha tre anni, ha gli occhi un pò marroni e un pò verdi. il suo pelo d’inverno è lungo e ricciolo, mentre d’estate ha il pelo corto perchè lo tosiamo -sennò poverino, chissà che sudate farebbe!-. il suo manto è marrone e bianco a chiazze, ha una coda lunga e sottile con una punta di pelo bianco. Le sue zampe sono molto robuste e quando corre le incrocia come se fosse un coniglio; è molto buffo. Inoltre le sue orecchie sono divertenti perchè quando cammina le sventola e sembra che possa prendere il volo da un momento all’altro)
Pecore maltrattate a Pozzuoli
Nel gennaio scorso a Pozzuoli, è stato sequestrato un allevamento di 100 pecore e 40 capre le quali erano vigilate da 12 cani alcuni molto aggressivi. Tutti gli animali erano costretti a vivere all’aperto in un campo, senza la possibilità di ripararsi in una stalla o in una cuccia, sia in caso di pioggia che di gelo sia di notte che di giorno. Erano violate inoltre tutte le norme igienico –sanitarie richieste dalla legge. E’ stato denunciato il proprietario dell’ allevamento,un 58enne incensurato, il quale aveva anche 4 cavalli, 15 maiali e 6 vitelli. Egli non aveva registrato i 12 cani all’anagrafe canina regionale e tutti gli altri animali erano senza la documentazione sanitaria e per questo sono stati sequestrati dall’ ASL di Napoli. L’allevamento sorgeva in un’ area destinata al pascolo fra Pozzuoli e Quarto.
Tommaso
Circo e animali
Il circo con gli animali è veramente divertente?
E’ naturale per un orso ballare o per delle foche giocare con un pallone? Oppure per un elefante mantenere il suo peso di diverse tonnellate sulle sole zampe posteriori? O per dei felini saltare attraverso un cerchio infuocato, considerato anche il terrore degli animali per questo elemento? Obiettivamente, crediamo di NO! Invece, evidentemente, i circensi trovano che tutto ciò sia naturale e normale per gli animali.
Almeno, così affermano quando li si accusa di maltrattare gli animali. La loro esplicita ipocrisia nel negare gli evidenti maltrattamenti e prevaricazioni nei confronti degli animali che tengono prigionieri, non impedisce a chi è un minimo sensibile di vedere la cruda realtà, dietro una facciata di lustrini e divertimento. Per stravolgere completamente l’istinto di un animale, si deve necessariamente ricorrere alla violenza: per far alzare alternativamente le zampe ad un orso si ricorre a piastre e pungoli elettrici (nel passato a braci ardenti), per fa “sorridere” un pony lo si punge ripetutamente sul muso con uno spillone, in modo che durante lo spettacolo si ricordi il dolore ed esegua l’esercizio.
La stessa circense Liana Orfei sostiene che “la tigre è pericolosa perché, oltre a essere astuta, è vigliacca. La tigre ti attacca a tradimento. Mentre il leone in genere è leale (…). La iena non la domi mai perché non capisce. Puoi punirla cento volte e lei cento volte ti assale e continua ad assalirti perché non realizza che così facendo prende botte mentre, se sta buona, nessuno le fa niente.” E ancora, la signora Orfei afferma che le foche “possono essere ammaestrate solo per fame e non si possono picchiare perché lo loro pelle, essendo bagnata, è delicatissima. Ma con un po’ di pesce ottieni quello che vuoi”. Anche per insegnare alle tigri a salire sugli sgabelli, si usano la fame e le botte, continua la signora Orfei: “… poi ricomincia la storia con la carne finché la belva si rende conto che se va su riceve dieci-dodici pezzettini di carne, sa va giù la picchiano, e allora va su.”
Tutto questo dopo che l’animale è stato allontanato dal suo ambiente, nel caso dei cuccioli anche dalla madre, e posto in un luogo sconosciuto e ostile. A parte gli “spettacoli” e gli esercizi, gli animali rimangono per il resto del tempo in gabbie anguste, assolutamente non adatte a soddisfare le più elementari esigenze etologiche, a volte incatenati (come nel caso degli elefanti), soggetti al caldo e al freddo. Per molti animali non abituati al lungo inverno europeo, il freddo rappresenta un vero e proprio tormento. Anche i continui spostamenti creano gravi disagi, visto che avvengono in condizioni durissime ed estenuanti per gli animali.
Gli animali selvatici sono fatti per vivere liberi, hanno tutto il diritto di vivere la loro vita in libertà nella loro terra d’origine, non hanno commesso alcun crimine che giustifichi la loro prigionia a vita, il loro maltrattamento, e la loro umiliazione durante gli spettacoli.
Alcuni circhi hanno scelto di non utilizzare più gli animali: gli australiani “Flyng Fruit”, i canadesi “Cirque du soleil”, i francesi “Les Colporteurs”, gli americani “Minimus”, “Nuage”, “Hiccup” e molti altri, valorizzando al meglio la bravura dei giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti.
Francesco P
E, sempre in Liguria, il Soccorso alpino e Il Corpo forestale dello stato hanno salvato uomini e animali grazie ad una teleferica da 60 metri montata sul fiume di Torriglia. L’intervento è stato necessario per il crollo di un ponte dovuto all’alluvione. Sono state recuperate 6 persone e 12 animali.
Anche in Toscana, sempre per via della pioggia e degli allagamenti, i Vigili del Fuoco sono intervenuti, nella provincia di Livorno, per portare in salvo animali rimasti prigionieri dell’acqua nei campi e nei giardini allagati. Tra Riotorto, Campiglia, Venturina e Piombino ci sono stati oltre 60 interventi dei vigili del fuoco.
Ilenia
George, il pesce rosso operato di un tumore al cervello
George, un pesce rosso di 10 anni è stato operato in Australia per un tumore al cervello. Un’operazione insolita e di massima precisione che è servita a rimuovere il tumore. E’ stato operato dal chirurgo Tristan Rich, l’operazione è durata 45 minuti, sotto anestesia totale. Per tenere in vita George, è stato spiegato, gli è stata pompata dell’acqua addizionata di ossigeno attraverso le branchie. L’ operazione è costata 200 dollari. Fortunatamente l’operazione è riuscita bene e George è potuto tornare a nuotare nelle sue acque!!!
Alessandro
XXXXXX
Il parto e’ avvenuto qualche settimana prima dei sette mesi naturali, ma le cure immediate dello staff dello zoo di Pistoia e del personale Asl hanno strappato il piccolo gibbone alla sorte peggiore. Sinh adesso dorme e beve latte in polvere in un’incubatrice collocata in uno spazio inaccessibile ai visitatori in attesa di riabbracciare la sua mamma.Nato quasi completamente privo di peli , adesso Sinh sta già diventando un bel biondino e fra un anno cambierà il colore del pelo in nero e cosi’ resterà per tutta la vita.
IL cane Zara in fuga verso casa
Perso a Pistoia, riparte per cercare i suoi padroni
San Marcello – Dopo essersi perso vicino a Pistoia, Zara ha percorso 25 chilometri sotto la pioggia e i temporali, attraversando di giorno e di notte la strada che da Pistoia porta in Montagna.
Zara si era allontanata dal suo padrone per rincorrere un gatto. Per fortuna, dopo aver sfidato la morte è riuscito a ritrovare la sua casa.
Gemma
Animali maltrattati trasferiti in Toscana
Dove : a Cagliari
Quando : ieri, 25 ottobre 2014
Chi :19 animali esotici
Che cosa è accaduto : sono stati sequestrati in alcuni circhi e trasferiti con il traghetto nel parco esotico di grosseto
Perchè : per maltrattamento
FrancescoP
Nasce l’ ippovia di Pistoia
Nasce l’ ippovia della Provincia di Pistoia: dall’Acquerino alla Val di luce .
Il lavoro prende la fila per lo sviluppo del turismo equeste
E’ stata realizzata l’ ippovia della Provincia di Pistoia, dall’ amministrazione Provinciale con la collaborazione di Sen Petrucci e di Mario Menici.
L’ Ippovia è stata costruita in Provincia di Pistoia e va dall’ Acquerino alla Val di luce. E’ stata presentata il 26 ottobre a Cutigliano in risposta alla richiesta crescente di sentieristica a cavallo.
Clara
Lavoro di gruppo/apprendimento condiviso
Ogni gruppo di bambini lavora su un testo che parla di animali e/o natura.
Ciascun gruppo individua i temi, le problematiche, le riflessioni messe in evidenza dal testo e si organizza per presentare i risultati del lavoro agli altri gruppi.
1) “L’allodola e il cinghiale” di Nico Orengo (Poeta e scrittore italiano contemporaneo)
– Rispetto del bosco e del sottobosco (no raccolta di muschio e taglio di abeti per Natale);
– rispetto degli animali del bosco (no alla caccia, il bambino, di nascosto toglie le cartecce dal fucile del babbo).
2) “La ragazza sull’albero” di Julia Butterfly Hill (autrice statunitense contemporanea).
L’autrice del brano salì su una vecchissima sequoia (che stava per essere tagliata) in California e vi rimase per 738 giorni, vivendo su una piattaforma a 54 metri d’altezza. Fu aiutata da tante persone, sensibilizzò bambini e adulti verso lo spreco della carta e il rispetto delle piante. Scese dell’albero solo quando ebbe la rassicurazione che la sequoia sarebbe stata risparmiata.
– Rispetto delle piante;
– sensibilizzazione verso lo spreco della carta e l’importanza del riciclo di questo materiale.
3) “Il cane Mulino” di Dacia Maraini (scrittrice italiana contemporanea).
– No all’abbandono degli animali;
– riflessioni circa l’importanza dell’adozione degli animali;
– rispetto dell’ambiente, attenzione agli incendi dei boschi.
4) “Il mago dei giardini” di Giovanni Arpino (scrittore italiano, 1927/1987)
– Cura dei giardini, dei prati e dell’orto;
– importanza della diversità nel mondo animale e vegetale, ogni esssere è importante per la natura;
– “Un’ape ne sa più di me. Un calabrone ricoperto di polline è un genio rispetto alle mie povere conoscenze”
– Ed agli scienziati mandò a dire: ” So che tra voi vi sono cervelli in grado di partorire una rosa nera con pallini dorati oppure baobab miniaturizzati o, ancora, garofani con settemila petali uguali. Ma io avrei voluto solo ideare, non dico creare, solo ideare una vite vergine o il fiore di una zucca. Perdonate la mia assenza e auguri alla vostra mostruosità!”
Medusa di Caravaggio (1596/1598)
5) “Le meduse” di Paola Mastrocola (scrittrice italiana contemporanea)
In questo racconto si narra dell’invasione delle meduse al mare d’estate e della relativa strage di questi invertebrati solo per rendere felici le persone, permettendogli di fare il tanto agognato bagno!
– Gli animali, a volte, vengono trattati come cose; gli umani li trattano bene o male a seconda dell’umore o del proprio vantaggio, li vendono, li comprano o li uccidono;
– è giusto uccidere la meduse solo per fare il bagno in mare? E’ giusto raccoglierle con i retini e farle morire sotto la sabbia o farne dei mucchi che essiccano al sole?
– sarebbe importante, a volte, mettersi dalla parte degli animali.
Dopo la presentazione da parte di ciascun gruppo del proprio lavoro, abbiamo concluso con un dibattito di classe.
Sono state fatte riflessioni sia sulle tecniche di presentazione dei lavori che sui temi individuati.
Piccole distrazioni/classe quinta
Lavoro individuale: il FLASHBACK!
Arricchiamo, pian piano, i nostri racconti…
((()))
Come al solito la maestra capì subito che cosa avessi quella mattina…
Aurora
…pensavo a quando, da piccola, mi piaceva giocare con le bambole.
Era uno dei mie giochi preferiti, però mi piaceva giocare anche a palla.
Spesso le persone con cui giocavo erano le mie due sorelle maggiori, Arianita e Eleonora .
Pensavo anche a quanto mi piaceva aiutare la mamma, in cucina soprattutto.
Rivedevo nella mente tanti di quei bellissimi momenti!
Molto è cambiato dopo che è nato mio fratello; cominciai a giocare spesso anche con lui, però non mi divertivo un granchè perchè lui era molto piccino.
Ginevra
…stavo pensando a quel giorno in cui io e la mia amica Clara eravamo nel corridoio della scuola e io decisi di raccontarle una cosa che non sapeva nessuno.
Io ho l’udito come il cane e la vista di gatto!
Infatti un giorno mentre eravamo in attesa di Linda, una nostra compagna, io dissi a Clara che la sentivo !
Stava arrivando e, quando sbattei il piede a terra, era all’ entrata del corridoio!
Entrambe eravamo stupite, io non ci credevo e Clara era rimasta a bocca aperta … così le dissi subito nel orecchio : “Io ho i superpoteri!”.
Linda
…quella mattina, mentre la maestra scriveva alla lavagna, una mia compagna di nome Sara le chiese di andare in bagno.
Subito mi venne in mente la scenata di gelosia tra Sara e Marisa, a causa della nuova arrivata, Teresa.
La nuova compagna, aveva portato in classe tanti oggetti colorati della sua terra natale in Africa.
Le sue lunghe treccine e i suoi vestiti luminosi attiravanoMarisa che, in poco tempo, divenne sua amica.
Mentre il tempo delle due nuove amiche trascorreva felice, Sara, sempre più gelosa, trascorreva tanto tempo in bagno a piangere.
La maestra, essendosi accorta di tutto ciò, mi chiese sottovoce di andare in bagno per consolarla.
Così corsi subito da Sara e per consolarla le chiesi di diventare mia amica.
Da quel giorno siamo state sempre insieme.
FrancescoP
… pensavo a quella mattina in cui ero triste e molto preoccupato: “Perché sei così triste?” mi chiese la maestra.
“Perché il nonno Armando è all’ospedale. Si è sentito male: gli è venuta un’emorragia al naso!”
“Mi dispiace tanto! L’andrò a trovare presto.”
“Grazie, glielo dirò! Sa il nonno è importante per me, mi ha anche insegnato a giocare a pallone! Da piccolo giocavo con il nonno Armando sempre a pallone. Quanto mi divertivo! Vincevo sempre io perché probabilmente mi faceva vincere: buttavo sempre la palla in rete. Il nonno da giovane era stato un calciatore, giocava per la Fiorentina. Era il numero 10. Ora vado a trovarlo, sai che da grande farò anch’io il calciatore?”
ANNA DP
… ripensavo a quel giorno… mentre stavamo andando in mountain bike, l’ istruttore ci chiese : <<Come avete imparato ad andare in bicicletta?>>.
A me venne subito in mente il ricordo di quel giorno di primavera, avevo tre anni e mezzo. Ero appena tornato da scuola, quando vidi la bicicletta senza le rotine laterali e mi misi a piagnucolare dicendo :<< Appeche? Appeche! Come faccio?>>.
Il giorno dopo che era sabato papà mi portò alla pista per provare ad andarci ma io non volevo, non volevo e non volevo!
Però papa’, rassicurandomi che non sarei caduta, mi convinse ed io un pò preoccupata montai sulla bicicletta.
Lui mi stava dietro tenendomi il sellino, dopo mi lasciò a sorpresa, mentre io pensavo che mi stesse ancora reggendo.
Quando feci la curva vidi papà che mi salutava ed io rimasi a bocca aperta: avevo imparato ad andare in bicicletta!
Alice
… quando da piccola giocavo con il nonno a carte. Che divertimento! Vincevo sempre io! Lui vinceva qualche volta ma con i punti non mi ha mai superato!
Nelle giornate più belle mi portava al parco a fare un giro, invece nei giorni più brutti stavamo ore e ore a giocare a qualsiasi tipo di giochi con le carte, come uomo nero, scopa, rubamazzo, scala quaranta…
Anche se a giocare a carte vincevo sempre io, lui era comunque un campione e l’unica cosa in cui non lo batteva nessuno era dama!
Io a dama sono piuttosto brava ma se gioco con lui perdo ogni singola partita. Qualche volta, mentre giocavamo gli dicevo: “Nonno, m’insegni a giocare a dama bene come sai tu?” e lui rispondeva:”Ma certo! E sono sicuro che quando sarai più grande diventerai molto brava!”
Gemma
… pensavo a quella mattina che ero molto pensierosa, non riuscivo a stare al banco e giocherellavo con le penne. La maestra spiegava e io non riuscivo a seguire la lezione.
Nonostante facessi l’ indifferente, la maestra capì subito che qualcosa non andava. Mi chiese varie volte cosa cci fosse ed io, non riuscendo più a trattenermi, iniziai a piangere.
Il giorno prima avevamo avuto la verifica di storia ed io morivo dalla paura di averla sbagliata. La maestra mi disse che dovevo stare tranquilla e che comunque anche i brutti voti aiutano a crescere.
XXX
…ripensavo a quando, un pomeriggio, insieme a babbo e mamma imparai ad andare in bici con due ruote.
All’inizio il mio babbo mio babbo mi tolse una sola rotelle a, cominciai a girare intorno all’aia. Dopo un po’ mi tolse anche quella.
Non fu subito facile rimanere in equilibrio ma, dopo vari tentativi, ci riuscii!
I miei genitori furono molto fieri di me ed io ero veramente felice!
Clara
…ripensavo a quando chiesi a mia sorella Nadia se voleva giocare con me a “Uno” e lei rispose di sì. Io detti le carte e iniziammo a giocare. Dopo qualche tiro, io, finii le carte e vinsi. Mia sorella, mi chiese come avevo fatto a essere così brava e io le dissi che non glielo potevo dire.
Lei si arrabbiò e me lo chiese tantissime volte. Dopo un po’, mi stancai di sentirmelo dire e le raccontai tutto.
Quando io ero malata e lei andava all’ asilo , veniva nonno che giocava a “Uno” con me. Visto che io mi ammalavo spesso, imparai benissimo a giocare e lo battevo sempre.
Poi, un giorno, persi le carte e nessuno me le voleva ricomprare. Così smisi di giocare. Dopo un anno le ritrovai e ricominciai a giocare. Mia sorella, mi chiese di giocare tante volte, per diventare brava come me e io gli risposi di sì. Dopo un po’ diventò molto brava, quasi più di me.
Tommaso
…ripensavo a quella mattina che ero molto euforico perchè dopo pranzo saremmo andati in piscina con altre classi.
A me piace particoralmente il nuoto e avevo deciso di mettercela tutta nelle gare che le insegnanti ci avevano anticipato. Però allo stesso tempo ero anche preoccupato: quando affronto una gara, prima di cominciare mi viene la tremarella. Ho questa reazione per la paura di perdere o di lottare contro qualcuno più forte o più veloce di me.
La maestra per farci stare calmi ci assegnò un lavoro a gruppi; nonostante questo, parlavamo solo e soltanto della piscina.
Finalmente l’ora di pranzo arrivò, mangiammo la pasta in bianco e dopo quarantacinque minuti partimmo.
Quel giorno la gara era di recuperare il cerchietto che veniva gettato a metà della vasca e si adagiava sul fondo.
Due concorrenti si tuffavano per andarlo a riprendere: chi lo portava per primo in superfice vinceva. Quando toccò a me dovevo assolutamente recuperarlo per riportare la squadra in parità.
Ero contro Francesco P, molto più forte e muscoloso di me.
Ci mettemmo in posizione e poi il temuto: “Via!!!”. Subito mi tuffai e quando ritornai in superfice avevo in mano il cerchietto!!!
Tutti mi stavano applaudendo; avevo riportato la squadra in parità e soprattutto avevo sconfitto la mia paura dalle gare.
Pensieri d’estate/ classe quinta
Organizziamoci in gruppo: sperimentiamo il ruolo di mediatore, wowwwww… Che compito arduo!
I vari componenti del gruppo hanno compiti diversi, c’è chi fa il mediatore, chi legge, chi scrive, chi cerca il materiale sul quale lavorare o per approfondire gli argomenti, chi tiene i rapporti con l’insegnante,… Ma le decisioni devono essere sempre condivise. Alcuni gruppi scelgono a maggioranza altri trattano ad oltranza, insomma si cerca, in un modo o nell’altro, di accordarsi.
4 amiche per 4 vacanze
Il sole era alto e le quattro amiche si incontrarono a Pianosa, sulla spiaggia.
Linda domandò : – Ragazze cosa ci fate qui ?
Ginevra rispose : – Abbiamo avuto la tua stessa idea!
Samantha annuì : – Non trovate sia una giornata meravigliosa ?!
Clara propose : – Perché non sfruttare questa bellissima giornata per stare insieme e divertirci prima che ricominci la scuola!!!
Insieme le amiche gridarono : – Una per tutte e tutte per una !!!
Così felici come non mai, le ragazze visitarono il paese meraviglioso di Pianosa e per chiudere in bellezza fecero un bagno caldo nell’ acqua del mare, promettendosi che la loro amicizia sarebbe stata sempre forte e che si sarebbero ritrovate anche a Lido di Camaiore per fare una seconda vacanza insieme.
Quindi le amiche dormirono a Pianosa e la mattina successiva, molto presto partirono per tornare sulla terra ferma e raggiungere così le spiagge super affollate della Versilia; stanche della giornata intensa decisero di riposare sulla sabbia calda e poi … tutte a fare un giro in bici!!! Che bello!!!
Queste giornate rimarranno sempre nei loro cuori e non le dimenticheranno mai!!!
Le vacanze erano terminate era giunta l’ora di tornare a casa ed era il 15 Agosto. Linda quando rientrò a casa sentì suonare il telefono: era un’amica della mamma che annunciava la nascita di una cucciolata di gattini vicino a casa. SORPRESA!!! Allora andò subito a vederli, erano uno più bello dell’altro… erano quattro, tutti tigrati dal più chiaro al più scuro. Subito andarono a farle le coccole e lei non seppe resistere a quelle tenerezze e con la mamma decise di prenderli tutti! Il cuore le batteva forte e voleva raccontare tutto alle sue amiche, non stava più nella pelle! Così appena tornata a casa le chiamò, le fece andare da lei e ad ognuna regalò un cucciolino in segno della loro amicizia!
Tutti a Torino!
Il 10 agosto 2014 sono andato a visitare Torino con Alice, Alessandro e i nostri genitori. Alle 7.30 siamo partiti. Finalmente, dopo 4 ore di viaggio siamo arrivati: fatto un buon pranzo eravamo pronti per visitare la città. Nel pomeriggio siamo andati a vedere il famoso museo Egizio.
Alla fine della visita, siccome eravamo un po’ in ritardo, abbiamo corso fino allo Juventus Stadium dove era già cominciata Juventus – Fiorentina. Urlando e cantando: “Forza Juve, forza Juve” questa vinse per 5 – 0.
Mentre facevamo una passeggiata vedemmo lo stabilimento FIAT e così ci avvicinammo. Poichè c’era il personale, ci portarono a visitarlo e così ci fecero ammirare da vicino la produzione delle automobili. Infine ritornammo a casa felici di aver imparato tante cose nuove.
Mettiamo in campo le passioni!
Era sabato, c’era un raduno di macchine e moto, dove
partecipavano anche Matteo e Francesco: due campioni di rally.
Durante la gara, un partecipante fece cadere Matteo.
Mentre il ragazzo a terra si guardava le ferite, passò Francesco che si fermò e lo fece salire sul Generale Lee per continuare la gara.
Da quel momento Matteo e Francesco diventarono molto amici e decisero di andare in crocera in Brasile con i loro veicoli.
Parcheggiarono i loro mezzi sulla nave e andarono a prendere una bibita.
Tornarono ai loro veicoli e davanti alla moto di Matteo ( una Harley Davidson) trovarono una Chopper.
I due ragazzi stavano andando ad ammirare quella bellissima moto, ma una ragazza li fermò e gli disse di non toccarla perchè l’aveva vinta ed era nuova.
Loro si presentarono a lei, la ragazza si chiamava Anna.
Arrivarono in Brasile e scoprirono di avere la stessa passione per il calcio, perciò andarono in un campetto dove trovarono Neymar Junior che si allenava. Allora si unirono a lui.
Arrivò sera ed era ora di andare in albergo.
I giorni passarono veloci e il gruppo tornò a casa.
Da quella vacanza Anna, Matteo e Francesco diventarono molto amici.
Pensieri d’estate
Quattro amiche partirono per il mare, all’isola d’Elba.
Erano: Gemma, Aurora, Maddalena e Ilenia.
Appena arrivate trovarono un albergo sul mare, presero una camera, con un letto matrimoniale e uno a castello, con il bagno molto spazioso e un bel terrazzo dal quale potevano vedere il mare.
Si prepararono per uscire la sera: video sulla spiaggia, un torneo di bocce… così andarono subito a giocare.
Arrivate sulla spiaggia si levarono i tacchi e cominciarono a divertirsi.
Tornarono in albergo per andare a dormire.
La mattina seguente si svegliarono e fecero colazione.
Dopo aver mangiato, venne loro in mente di andare all’acqua Village a Follonica. Presero il traghetto e dopo un po’ arrivarono. Si divertirono molto nella piscina che faceva le onde.
Verso sera andarono via per prendere il traghetto ma videro il campo di beach volley e si fermarono un po’ a giocare. Poi andarono via.
Il giorno seguente andarono nella spiaggia più bella dell’Elba.
Mentre stavano per tornar via trovarono, incredibilmente, quattro biglietti in terra per le Maldive così partirono subito per due mesi!
Buona estate a tutti!
Se volete incontrarvi qui ecco una pagina tutta per voi!
Buone vacanze!
Vi lascio con gli ultimi lavori della futura classe quinta
La storia del COPIT
Tanti anni fa, a Maresca vivevano cinque ragazzi di nome Carlo, Orazio, Paolo, Ivano e Thomas.
Loro andavano a scuola a San Marcello Pistoiese e ogni giorno prendevano il trenino della montagna per andare e tornare da scuola.
I cinque erano contenti di attraversare i bellissimi campi di girasole che c’ erano in Alpe Piana.
Un giorno, al ritorno a casa, li accolse una brutta notizia: la ferrovia stava per chiudere.
I giorni successivi alla chiusura della ferrovia, per i ragazzi, furono molto duri.
Dopo anni e anni di lavoro, i cinque, fondarono, al posto della ferrovia, un’azienda di autotrasporti che collegava tutta la montagna.
Il nome dell’ azienda era COPIT, ovvero le iniziali dei loro nomi: Carlo, Orazio, Paolo, Ivano e Thomas.
Quando i cinque morirono per la montagna fu un grande lutto.
L’ azienda continuò a lavorare normalmente.
Ancora oggi la COPIT esiste e tutti ricordano i cinque uomini come EROI !
Racconto verosimile by Tommy e Ginny
(L)-Ode all’ultimo giorno di scuola!
Un anno è volato via,
passiamo in quinta… che magia!
Con fantasia abbiamo creato cartelloni
con foglie, farfalle e tanti alberoni.
Molte piante abbiamo interrato,
qualcuno se n’è anche innamorato.
Tra quaderni e libri, non ne potevo quasi più
d’estate non ci vedremo, orsù!
Alice, Linda, Clara, FrancescoP
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Mangerò a più non posso,
libri e quaderni butterò in un fosso!
Matematica, italiano, geografia e storia
richiudiamo nella memoria!
Se in quinta siam passati
siamo tutti rallegrati!
Care maestre vi dobbiamo salutare
e quest’estate rincontrare
per, insieme…. ridacchiare!
Perchè ben presto, a studiare,
dovremo tornare!
Ginny, Tommy, Ale
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Nove mesi di scuola sono volati,
giocando in giardino ci siamo sporcati!
Con matematica, italiano, storia e geografia
il tempo è volato via!
L’estate è arrivata
mentre la primavera se n’è andata!
Gavettoni e rotoloni…
meno male che i genitori non sono brontoloni!
Anna, Sami, Aurora
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Oggi è l’ultimo giorno di scuola:
CHE FELICITA’, e una grande festa sarà!
Gli ultimi giorni che staremo qua
ci divertiremo come tanto tempo fa.
Il prossimo anno in quinta passeremo
e molto ci divertiremo!
Poi alle medie andremo,
più lavoro faremo,
per fortuna tutti ci ritroveremo
e insieme ci divertiremo!
Ilenia, Gemma, Maddalena, Francesco F