poesie
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Pensieri e parole, poesie… (dall’A.S. 2020/21)
Brain storming, change poetry
Cielo in primavera
Il cielo azzurro, sfumato di bianco,
vede correre nuvole
leggere, lunghe, striate,
zucchero filato,
pennellate di vapore.
Appaiono, poi, masse bianco perlate
dietro le montagne,
inquietanti, veloci, soffici!
Puntini neri le attraversano…
uccelli che tornano dal sud.
Classe quarta, Maresca
Un altro cielo, un cielo… in città. Punti di vista
Cielo in città
Il cielo grigio, sfumato di nero
vede scendere pioggia, acida;
nubi pesanti, fuligginose, maligne
veleno intossicante...
pennellate di polvere.
Appaiono masse plumbee
dietro le ciminiere e i palazzi,
minacciose, lente, pesanti.
Puntini informi le attraversano,
sacchettini di plastica.
Classe quarta, Maresca
La madre del partigiano
di Gianni Rodari
Sulla neve bianca bianca
c’è una macchia color vermiglio
è il sangue, il sangue di mio figlio
morto per la libertà.
Quando il sole la neve scioglie
un fiore rosso vedi spuntare:
oh tu che passi, non lo strappare
è il fiore della libertà.
Quando scesero i partigiani
a liberare le nostre case,
sui monti azzurri mio figlio rimase
a far la guardia alla libertà.
Ricordando il 25 aprile, festa della LIBERAZIONE
Aprile
Prova anche tu
una volta che ti senti solo
o infelice o triste,
a guardare fuori dalla soffitta
quando il tempo è così bello.
Non le case o i tetti, ma il cielo.
Finchè potrai guardare
il cielo senza timori,
sarai sicuro
di essere puro dentro
e tornerai
ad essere felice.
Anna Frank
27 GENNAIO 2021- GIORNATA DELLA MEMORIA, PER NON DIMENTICARE
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Il più bel giorno di tutta la storia
S’io facessi il fornaio
Vorrei cuocere un pane
Così grande da sfamare
Tutta, tutta la gente
Che non ha da mangiare.
Un pane più grande del sole
Dorato, profumato
Come le viole.
Un pane così
Verrebbero a mangiarlo
Dall’India e dal Chilì
I poveri, i bambini
I vecchietti e gli uccellini.
Sarà una data da studiare a memoria
Un giorno senza fame!
Il più bel giorno di tutta la storia!
Gianni Rodari
Poesia per il Natale
Antichi mestieri di montagna, i ricordi dei nonni
I disegni rappresentano i giochi dei nonni (classi 1^ e 5^)
Dalla prosa alla poesia (classi 3^, 4^ e 5^)
(proviamo a trasformare un testo in prosa in poesia)
I VECCHI MESTIERI: il boscaiolo
Il lavoro del boscaiolo si sviluppò fra le due guerre mondiali per recuperare in fretta il
legname abbattuto durante le battaglie.
Il boscaiolo lavorava sempre in compagnia formando una squadra; più lavorava più
guadagnava e poteva portare a casa la legna scartata.
Si alzava all’alba e rientrava al tramonto quando lavorava vicino a casa; se invece
stava lontano per parecchio tempo si riparava con la sua squadra sotto una capanna
fatta di pali e cortecce che a fine lavoro veniva smontata per recuperare la legna.
La capanna conteneva un focolare al centro con una catena per il paiolo dove il cuoco
di turno cuoceva la polenta.
I pasti non erano molto ricchi: con la polenta si mangiava il formaggio, si beveva
caffè d’orzo e la sera, quando andava bene, si consumava una minestra di farina
abbrustolita.
Per dormire venivano usati rametti di abete messi fra paletti spezzati e coperti i
paglia.
I vestiti erano molto pesanti a causa del freddo: manopole ruvide per proteggere le
mani e grandi mantelli pesanti.
La sera dentro la capanna si intonavano cori e si raccontavano storielle per non
sentire la nostalgia di casa.
La legna segata ed abbattuta a mano veniva accatastata e incanalata nei corsi d’acqua
per farla scendere a valle dove veniva utilizzata.
Mia nonna mi ha raccontato che i suoi zii (che erano otto !!!), dopo aver fatto i
boscaioli nella foresta del Teso, sono andati tutti insieme a cercare fortuna in Brasile,
sono andati a fare i boscaioli nella foresta del Mato Grosso e visto che la terra che si
riusciva a bonificare diventava di proprietà, sono riusciti a stabilirsi là e oggi ho
molti parenti che vivono in Brasile proprio grazie al mestiere del boscaiolo!
Dario
Il boscaiolo
Giovanni, boscaiolo molto esperto
va nel “Teso” molto presto.
Con la motosega in spalla
cerca una pianta per tagliarla.
La pianticella fa capolino
alle prime ore del mattino.
Giovanni la pianta taglia a malincuore
ma tanto sa che presto ricrescerà, con vigore!
Boscaiolo
Boscaiolo,
che con la tua scure
ti svegli con il sole sotto l’orizzonte,
con la tua accetta stretta in mano
prendi lo stradello
che ogni giorno
ti porta al tuo amato bosco.
Con freddezza tagli gli alberi
che un tempo avevi piantato
per far spazio ai nuovi alberelli.
Quando il sole se ne va
gli spiragli di luce si spengono
e tu torni, soddisfatto, a casa.
Il boscaiolo
Il boscaiolo
vive tra piante
di tipi diversi.
Il boscaiolo,
tagliatore provetto,
alla fine
fa un lavoro perfetto!
Il boscaiolo,
gran lavoratore
dopo tutto questo
ha un gran cuore!(Mirco)
PECORINO A LATTE CRUDO
Il pecorino a latte crudo della montagna pistoiese si presenta in pezzature che vanno dagli 800 g a 1,5kg. Le forme sono tonde, con diametro tra i 18 e i 20 cm e hanno colore giallo paglierino. La pasta è salata e ha consistenza morbida; si presenta in tre gradi di stagionatura: fresco, abbucciato e da asserbo. Nella lavorazione, il latte viene filtrato, versato in una caldaia in rame stagnato per la formazione della cagliata e riscaldato fino alla temperatura di 35-38°c; si aggiunge quindi un cucchiaio di liquido, che può essere sia di origine animale (stomaco di agnello) sia di origine vegetale (cardo selvatico). Dopo circa 30-40 minuti, si procede alla pezzature, con forme di diametro di 18-20cm e alla stufatura.
La lavorazione della castagna
Sono stanco…
Mi stendo sul letto
mi addormento
e la mente vola.
Magicamente mi catapulto
in un mondo antico,
sento rumori vivaci ,
profumi decisi.
Vedo le lavandaie al pozzo
che con il ranno
lavano i vestiti;
Giro per le strette viuzze,
vedo visi rugosi,
mani incallite e
schiene ingobbite
da tante fatiche.
In una bottega
che mi par familiare
Nonno Mario , il falegname
intruciolando, prima sega
poi pialla
il legname.
Nonno Domenico
Il ciabattino,
risuola uno zoccolo
nel suo sgabuzzino.
Le massaie
bisbigliano
nell’aia e…
aspettano
i loro amori lontani
carbonai nel bosco
e minatori in terre straniere.
Mi appare davanti
Un viso nero…
…cancaminin,
cancaminin
del paese è spazza camin.
Questi sono i mestieri antichi
dei nostri cari nonni,
lavori mai visti
e toccati ma
questa notte sognati. (Lor. Ag)
Nei vecchi mestieri
Nei vecchi tempi…
c’erano mestieri diversi.
Boscaiolo, falegname
e chi lavorava le castagne.
Qualcuno lavorava alla ferriera
altri allevavano le pecorelle.
Qualcuno faceva il calzolaio,
tacchi e scarpe di cuoio
lavorate a mano.
Che bei mestieri,
li vedrei volentieri!
I nostri avi
I nostri avi, bravi agricoltori
e buoni pastori,
raccoglievano castagne
anche frutti sulle montagne.
Anche se erano in povertà
c’era tanta felicità,
cacciavano di qua e di là
tra cespugli e rivalità
…
I lavori casalinghi del passato
La maggior parte delle cose
veniva fatta a mano:
scope di paglia per spazzare,
sedie di legno per mangiare,
attrezzi di ferro per il fuoco
e cibi da vero cuoco!
Il nonno Piero
Quando il mio nonno Piero era giovane,
non avendo voglia di studiare,
decise di andare a lavorare.
La sua mamma un bar aveva
e pensò che di lavorare con lei la pena valeva.
A quei tempi il frigo non esisteva
e nella fontana le bibite metteva;
così, belle fresche e dissetanti,
le offriva ai villeggianti!
Per non farsele rubare
in una cassa, con il lucchetto, le doveva infilare
e alla fine della giornata
nonna Bianca era bell’accontentata!(Clelia)
…
Il materassaio
Il mio nonno faceva i materassi
e dentro ci trovava tutto, anche i sassi.
Scardazzava la lana con fatica
era fiero di quell’arte antica.
Usava un ago molto strano
e spesso si bucava la mano.
Prima le materasse non si compravano
ma con impegno si ricreavano.
L’ arrotino
E’ arrivato l’arrotino
che di nome fa Agostino
Con il suo bel furgoncino
urla: “Donne!” dal finestrino;
ogni donna assai contenta
con coltelli e borsellino
si avvicina all’arrotino
che ad affilare è proprio bravino.
E alla fine torna a casa
col coltello rinnovato
aspettando l’arrotino
che ritorni dal passato.
Lo spazzacamino
Passava l’inverno sul tetto
sporco di cenere del caminetto.
A volte sulle tegole vedevi un bambino
questo duro lavora era lo spazzacamino.
Spesso restava digiuno
il suo mangiare era polvere e fumo.
Con i suoi attrezzi, lo scopetto e la pala,
saliva sui tetti con la sua scala.
Per un bambino era un lavoro così duro!
i bimbi non devono lavorare nè ora nè in futuro.
Il carbonaio
Duro mestiere
è quello del carbonaio!
Raccoglie le foglie e le legna
le impila con pazienza
e precisione
per accendere
il suo “calderone”!
Dopo,
tutto ricopre con la terra;
Il fuoco lento lento brucia,
il comignolo fuma
e, alla fine,
ECCO FATTO IL CARBONE!
La carbonaia
Una capanna nel bosco
un giaciglio di foglie e paglia.
Legna tagliata a misura
che piano piano prende vita
in una piramide,
coperta di terra e muschio.
Sopra il fumo esce lento
dentro il fuoco brucia piano.
Così, piano piano, nasce il carbone!
Il carbonaio
In un bosco vicino vicino
si alza il fumo, ma non c’è un camino
c’è il carbonaio che si dà da fare
a tagliar la legna da bruciare.
Una grande cupola ha costruito
e dopo tanto tempo ha finito.
E’ estate piena e deve lavorare
se questo inverno si vorrà scaldare,
giorno e notte la cupola è accesa
e per il carbonaio è una lunga attesa.
Più di un mese è passato
e il carbone si è formato!
La tessitrice
O mia bella tessitora
che tutto il giorno lavora,
per guadagnare un gruzzolino
per vivere benino.
Quanti fili da incrociare
per poter un tessuto formare,
che un giorno diventerà
il tessuto della società.(Antonio)
…
La sarta
Le misure lei prendeva,
con la stoffa lavorava
sarta, attenta e premurosa, la piegava;
col gessetto la segnava
e il modello compariva.
Il vestito ormai cucito
veniva poi indossato,
se privo di difetti, approvato
e dal cliente ritirato (Jon)
…
La sarta
La sarta
cuce e ricuce
filo per filo
stoffa per stoffa
colore per colore.
Ogni suo vestito
racchiude un mondo
come una splendida rosa.
…
La sarta
Che bel mestiere era fare la sarta
ne conoscevo una di nome Marta
cuciva i pantaloni
e ci metteva i bottoni
faceva sottane
e ci metteva le perle delle collane
un giorno comprò la stoffa d’oro
e ci fece un capolavoro!
La raccoglitrice di erbe officinali
Dentro ogni fiore
si nasconde
qualcosa di speciale;
dentro quelli di mia nonna,
una farmacia.
Ogni mattina,
saliva sui monti
per raccogliere
malva, salvia, salep,
rosmarino e rosa canina,
per poi scambiarle
per qualche soldino.
Dopo un’intera giornata
sui monti,
scendeva
insieme al sole,
al tramontio. (Sofia)
…
La raccogli erbe
Mia nonna raccoglieva fiori
tanti, tanti, di mille colori!
Ogni mattina saliva sui monti
e scendeva alla luce dei tramonti.
Bulbi d’orchidea, rosmarini e salvia
origano, rosa canina e malva:
la verde farmacia della natura
che nella bella stagione raccoglieva con cura.
Mia nonna era appena una bambina
ma lavorava per comprarsi una pennina.
Presto ha imparato cos’è la fatica
ma la natura le è diventata amica
Petra, classe terza
1^ classificata
concorso “Gisella”
Pian degli Ontani
Operaio
Batti il ferro, non ti fermare,
devi fare per mangiare.
Ora fate proiettili, prima le spade
le dovete far voi, non le fate.
Salda lì, salda là
prima o poi a casa si tornerà?
Se ti stanchi e lavori con impegno
secondo me, i soldi li spenderai con ingegno.
Voi siete gli operai,
il vostro mestiere non finirà mai (Andrea)
Il fabbro
Tra l’incudine e il martello
lavora il fabbro, poverello.
Tutto il giorno giù in fornace
tra il maglio e la brace.
Alla fine del lavoro
torna a casa tutto moro!
Tutto nero e affumicato
un altro giorno è passato…
Un pezzo di pane ha abbrustolito
con olio e aglio l’ha condito.
Domani ritorna a lavorare,
il fabbro non si stanca di martellare!
Samuele, classe terza
3^ classificato
concorso “Gisella”
Pian degli Ontani
…
Il fabbro
Il fabbro è un lavoro che si fa sudando
ma lui te lo fa ridendo
e quando gli chiedi un lavoro
te lo fa perfetto come l’oro.
Il fabbro lavora ferro, soprattutto,
e con quello può far di tutto.
Insomma il fabbro è un lavoro stupendo
e, a volte, si diverte modellando.
La ferriera
Nel 1350 c’era
di già,
che cos’era?
La ferriera,
che modellava
il ferro,
come per magia
e i fabbri
rendevano
il minerale
un utensile
utile.
Le ghiacciaie del Reno
Nel Reno
ci sono stanze
per conservare il ghiaccio.
Nelle stagioni calde
veniva venduto in città,
per raffreddare le cose
come in frigo.
…
Il ghiacciaiolo
Dal freddo della valle del RENO
nasceva il ghiaccio a ciel sereno,
con gli asini e col trenino
da qui, partiva il ghiaccio montanino.
Arrivava fino alla città
per rinfrescare tutto con semplicità!
Animali di qua e di là
Tempo fa gli animali si allevavano,
mucche e pecore andavano
nei prati a mangiare l’erba,
anche dalle capre veniva il latte!
La mia nonna Maria
aveva un toro
che voleva andare da tutte le parti
e una volta la fece quasi cascare
da un burrone,
sicchè lo mandarono via! (Gianna)
…
Il pastore
Il pastore esce
col suo gregge di buon mattino,
per far brucar l’erbetta
alle sue pecorelle
poi munge le calde mammelle,
lavora il latte
e, miracolosamente,
appaiono ricotta e pecorino,
ecco pronto il buon formaggino.
Il mulino
Sulla collina,
fiorita,
sorgeva un piccolo mulino
dove le castagne,
seccate nel caniccio,
venivano dolcemente
e lentamente frantumate,
macinate dalla ruota di pietra.
Ne usciva una farina dolce
che veniva gustata
in case ricche e povere.
Era cibo prezioso
per gli abitanti
delle nostre montagna.
…
Il mulino sulla Volata
Se le castagne volevi macinare
al mulino dovevi andare.
Sulla “Volata” ce n’era uno
bello e assai sicuro.
Grandi pietre, tanta acqua e il mugnaio Angiolino
facevano le castagne un gran profumino!
E se la farina volevi portare
c’era la Gina a non farti faticare.
Oggi il mulino non macina più
perché il ponte è andato giù.
La gora, il bottaccio puoi ancora vedere
e sulle macine, se vuoi, ti puoi sedere! (Samuele)
Antichi mestieri nelle immagini dei bambini di 2^
Sante e Virginia, con i loro disegni, sono fra i vincitori del concorso “Gisella” di Pian degli Ontani
Emozioni dalla Montagna Pistoiese
La montagna
La montagna,
ci vuole il cacao
poi un po’ di zucchero,
di quantità qualche chilogrammo.
Poi serve dell’insalata
messa in su,
che mi indica
la faccia.
Poi occorre una bella striscia
di sugo di mirtilli.
Ecco, ora è pronta…
me la mangio tutta ,
questa montagna!
Luca, primo classificato
@@@
Montagna
Montagna bella, innevata d’inverno,
che a vederti sembri proprio un libro aperto.
Perché è così che ti chiami!
Resterei ore a guardarti,
mentre il sole tramonta sulle tue pagine aperte,
che le rende di un colore rossastro
ed illumina il mio cuore di gioia.
Giulia T, seconda classificata
La giuria del II concorso “Quaderni di vetta” promosso dalla sezione CAI Maresca- Montagna Pistoiese, dopo aver visionato i quasi quattrocento lavori pervenuti, tutti molto belli e degni di nota, ha decretato i seguenti vincitori:
Sezione Poesia ( classi III IV e V)
I classificato : Braido Luca classe IV Maresca
II classificato: Tremoloni Giulia classe V Maresca
III classificato: Abbassi Ruggero classe IV Piteglio
Premio speciale per la grafica a: La Rosa Sofia classe IV San Marcello
Elaborato grafico pittorico (classi I e II)
I classificato : Cara Endri classe I Campo Tizzoro
II classificato: Prioreschi Matilde classe II Piteglio
III classificato: Leonardo Agostini classe I Maresca
Premio speciale a: Sbaragli Alessandra classe I Maresca
La montagna
La montagna
d’autunno
è piena di colori
e, quando le foglie cadono,
gli alberi restano
senza i loro vestiti.
D’inverno
lo zucchero
scende sul terreno
e va via
all’arrivo del sole.
In primavera
rinascono
i colori e tutto
si arricchisce
di fiori.
L’estate è viva,
con il suo
sole splendente
e gli animali
che stanno nei boschi.
Samuele
La montagna in primavera
La montagna in primavera gioia dà
a tutti, a volontà!
La rarità di questo posto
non ha costo!
Le giornate si allungano sempre più,
tanto felice sarai tu!
Le primule si aprono
e gli animaletti escono dal letargo,
la montagna ti piacerà
e non ti annoierà!
Asia P.
Montagna
La montagna è sorprendente
bella, pura e splendente,
nei boschi puoi andare
castagne, funghi e frutti
puoi trovare.
Fai passeggiate all’aria aperta
ed è tutta una scoperta.
E, quando vai via,
sei pieno d’allegria.
Clelia
La mia montagna
Teso, Libro aperto, Monte Gennaio
d’autunno è un gran fogliaio.
Al Rifugio del Montanaro
d’estate c’è caldo per un giaguaro.
Alla Fonte dell’Uccelliera
un cinghiale un giorno c’era.
Sul Libro Aperto
il desiderio è aprire un libro, certo!
Edoardo
Parole
La montagna
mi fa pensare
ad un villaggio
pieno di alberi,
mi fa pensare
alle castagne
e per giudicarla
non ho parole.
La montagna
mi fa pensare
al sole,
mi dice di essere
quel che sono,
mi fa pensare
alle cose che dico.
La montagna
mi dà coraggio.
Gianna
Cara Montagna…
Montagna
con la castagna
il pane
del tempo,
la nostra salvezza
dell’Ottocento.
La montagna non appartiene a noi
ma noi apparteniamo a lei,
colei che colora il tempo
in noia
in gioia,
grazie montagna!
Ettore
La montagna speciale
La montagna è speciale.
Ha un’acqua freschissima,
le sue castagne sono dolci,
è anche un bellissimo posto
dove stare.
I suoi boschi sono particolari
con i dolci uccellini che canticchiano.
Quando nevica tutto è bianco,
bello e candido.
Emanuela
Montagna Pistoiese
La montagna pistoiese è ricoperta di verde.
Il montanaro si erge
sopra il sasso.
I ramoscelli guardano felici
gli uccelli alati.
Le nuvole e il cielo
ci osservano da lassù.
La neve scende leggera
e fa felici i bambini.
E’ bello giocare insieme!
Anthea
La Montagna
Sono andata
a camminare in montagna
e ho raccolto una castagna.
Ho visto
foglie,
alberi
e piante.
Mi sono accorta
che ho tanta fortuna
a vivere qui
anche perché il paesaggio
è veramente fantastico!
Rachele
La montagna
La montagna nel suo splendore
si può esplorare,
tra foglie rosse,
gialle, arancioni e verdi,
pini e abeti
molto alti.
Io, poi, vivo a Maresca
“donne belle
e acqua fresca”!
Jonathan
La montagna
Cara montagna, non mi lasciare
perché è qui che vorrei abitare.
Quando l’alba illumina le cime
anche il mio cuore si illumina.
Osservo il verde pendio,
il prato pieno di fiori,
con i suoi mille colori,
rallegra i nostri cuori.
La sera, quando alzo gli occhi verso il cielo,
vedo un tappetino illuminato
che mi rilassa e mi fa capire
quanto sono fortunato
a stare in un posto così incantato.
Omar
Un mondo di colori
Un mondo di colori
va via, si allontana
spinto dal vento.
Fa vortici, mucchi
e poi riparte.
I funghi si nascondono
sotto le foglie.
Nella faggeta,
rossa e marrone,
si sentono i rumori
dei rami che si spezzano
e gli scricchiolii
delle foglie sotto i piedi.
I boschi si preparano al freddo inverno.
Edmondo
Montagna (in toscano)
La montagna è piena di meraviglie
c’è ‘i bosco, non le ‘honghiglie.
Nella montagna c’è l’aria “bona” e fresca
si pesca le trote e non solo per festa.
Si mangia bene
e si sta altrettanto!
Ci sono le marmellate
i’ formaggio
i necci e i’ castagnaccio,
poche industrie
e tanto artigianato.
Si beve i’ bon vino,
questa è la montagna
e io so’ montanino!
Andrea
La montagna
La montagna
con le sue giornate di sole,
i funghi, le farfalle e gli animali,
l’aria fresca e i limpidi ruscelli,
le distese di fiori
le farfalle di mille colori.
La montagna,
con la sua natura
è sempre una sorpresa di sfumature.
Agata
La montagna
D’inverno la montagna
è ricoperta dalla neve,
è tutto bianco intorno a noi,
giochiamo a palle di neve,
facciamo i pupazzi.
Temiamo il sole perchè
il divertimento potrebbe finire.
Antonio
Emozioni della montagna
La montagna è piena di colori
e i fiori esplodono di odori,
sono allegri, profumati e divertenti
quando le giornate sono splendenti.
Se il tempo è nebbioso e grigio
l’umore cambia e si intristisce,
ma quando torna il sole
appare l’arcobaleno,
le piante risplendono
come diamanti
e il mio cuore diventa sereno.
La montagna in inverno
La neve scende sul crinale
le foglie ormai sono cascate.
I bei rumori del bosco
sono i versi degli uccellini
dei cervi e dei cinghiali,
il sibilo del vento che passa in mezzo ai rami.
Si cammina fra l’erba ghiacciata,
si parte come fulmini veloci
poi si arriva in cima con il naso ghiacciato
si vede il paesaggio
e si ritrova l’energia.
Giovanni
La Montagna
Vette innevate
che dal fondo alla cima
ti regalano tanta allegria.
Una bella passeggiata
sul crinale, il re della montagna!
Ecco i miei sentimenti
per la montagna, perché l’adoro!
…
Cara Montagna
Cara montagna,
col tuo cappello di neve
sei un posto speciale
per ogni persona.
Cara montagna,
con i tuoi prati fioriti
ci fai innamorare
del tuo “belvedere”.
Cara montagna,
sei la casa
per piante e fiori colorati
per grandi e piccoli animali.
Cara montagna,
gigante e speciale
è sempre il momento
di amarti col cuore!
Lorenzo T
Montagna
Cara montagna,
con i tuoi prati verdi
e rigogliosi,
sei la casa per mille animali.
In inverno la neve ti copre
e gli animali vanno in letargo
finchè il verde non tornerà.
In autunno i monti
sembrano quadri fatti di foglie
di mille colori.
I fiumi tagliano
i prati, i boschi e i paesi.
Filippo S
Le emozioni
Soffia il vento sugli alberi del bosco
l’aria si riempie di magia,
ballano le foglie come le onde del mare.
Si svegliano di notte tutte le creature
ognuna col suo canto.
Sono queste le sensazioni di casa mia.
…
Estate
L’estate in montagna
ci divertiamo
e il gelato mangiamo.
Facciamo gruppo,
andiamo in bici,
giochiamo al pallone
e, a volte, facciamo
delle camminate
che durano delle giornate!
Filippo B
La mia montagna
Gli uccellini,
cinguettando,
svegliano il piccolo paese
in cima alla montagna.
I fiori,
gioiosi e sinceri
rallegrano tutto il vicinato.
I boschi,
gli alberi fioriti…
le farfalle
danno gioia ai nostri cuori
con ali di mille colori.
Le nuvole,
portate dal vento,
giocano con il sole
a nascondino.
Dalla vetta
bianca e bella
vedo il mio piccolo paese…
Questa è la mia montagna.
Nadia
Primavera
Alberi spogli
tutti pronti, si parte!
Vedo la vegetazione,
le gemme gonfie
verde tenue
poi vivace,
viola pastello;
vedo le api,
le vespe
e le libellule.
Fiori rossi,
gialli e bianchi.
Vedo uno “spifferio”
di luce
tra gli alberi.
Siamo arrivati?
La montagna ora è verde
vedo gli alberi fioriti
che la leggera brezza
fa tremolare.
Lorenzo A
La montagna
Gli uccellini
svegliano
il sole
che di colpo
si alza e illumina
le montagne.
Esse,
a loro volta,
svegliano i fiori
che iniziano
a sbadigliare
allungando
le loro mani colorate.
Il vento,
malandrino,
inizia a soffiare.
Le mie montagne,
i miei pianeti inesplorati!
Sofia
Incontro con i volontari del CAI – Cosa fare, come prepararsi ad un’escursione in montagna
Prendere appunti – Gli schemi di Sofia
Bullismo, Cyberbullismo – Che fare?
Io e te
Io e te
siamo stati creati
diversamente.
Io ho i miei difetti
tu i tuoi difetti
io le mie idee
tu le tue idee.
Non è colpa tua
se hai un carattere
che a me non piace!
Non puoi cambiarlo
ed io non posso cambiare il mio!
Impariamo allora ad accettarci
a vicenda
senza discutere
su ogni cosa
su cui non siamo d’accordo
perché non c’è niente da fare:
o tu accetti il mio essere
ed io il tuo
oppure l’odio continuerà
a sfasciare
ferocemente
la nostra umanità.
(Alice Sturiale, Il libro di Alice, Milano, Superpocket Rizzoli, 1998)
Tratta da “Io non vinco, tu non perdi” – UNICEF
Alice ha scritto questa poesia in quinta elementare, tu hai mai provato gli stessi suoi sentimenti? Sei d’accordo con lei che bisogna imparare ad accettarci a vicenda? Cosa fai se un amico si comporta in un modo che a te proprio non piace? Sei d’accordo con Alice che nessuno possa cambiare il carattere di un’altra persona? Come ti senti se discuti con qualcuno che non la pensa come te?
Il limerick del bullo
C’era una volta un bullo
con la faccia da citrullo.
Era amico di pochi bambini
perché picchiava grandi e piccini.
Ma non si accorgeva che era, solo lui, l’unico grullo, povero bullo!
Classe quinta
###
Subisci atti di bullismo? PARLA!
Parla con babbo e mamma, con i nonni, gli zii; parla con gli insegnanti e i collaboratori scolastici; parla con il preside; parla con gli amici; parla con persone di cui di fidi ma… PARLA!
###
Articoli di cronaca ma non solo
Riflessioni sul bullismo, dalla cronaca locale a quella internazionale
ATTI DI BULLISMO SULLA MONTAGNA PISTOIESE
I piccoli e tranquilli borghi montanini si “sono svegliati”
Primissimi casi di ribellione si sono verificati in montagna
Ragazzi e ragazze si ribellano a adulti e coetanei nella speranza di sembrare “più grandi”.
MARESCA – É cronaca di questi giorni che nelle tranquille borgatine della Montagna Pistoiese si sono verificate le prime segnalazioni di casi di bullismo e di ribellione da parte di ragazzi e ragazze di Maresca e zone limitrofe. Il primo caso è stato segnalato in una scuola elementare: una bambina dopo essere stata derisa perché non aveva saputo rispondere ad una domanda posta dall’insegnante, ha avuto un piccolo battibecco con una compagna di classe la quale l’ha presa per il giacchetto l’ha alzata da terra intimandole di non rivolgersi mai più a lei con quel tono. Il secondo caso si è verificato sempre all’interno di una scuola elementare; questa volta la “vittima” del bullismo è stata l’insegnante, che al termine di un chiarimento con genitori e alunni, si è sentita rispondere in malo modo da un alunno davanti a tutti. Il terzo e ultimo caso si è verificato ai giardini pubblici dove una bambina dopo varie intimidazioni nei confronti di una coetanea ha spinto quest’ultima dallo scivolo facendola cadere sui sassi per poi riderci sopra. É triste vedere come anche in questi luoghi, dove ha sempre regnato la pace e la tranquillità, dove ci si conosce tutti, dove fino a ieri per ogni persona che si incontrava c’era un sorriso o un saluto, i giovani, anzi giovanissimi, stiano “degenerando”, crescendo senza regole ,senza educazione e rispetto nei confronti di chi è più grande, nella vana speranza di dimostrare agli adulti chissà che cosa!!!
di Rachele
(Articolo ben scritto, molto buono sia dal punto di vista formale che del contenuto. Notizia originale, non comparsa su alcun quotidiano. Lavoro consegnato nei tempi richiesti.)
Occhio al telefonino
Telefoni a scuola: quali rischi?
Bambina di 9 anni, vittima di un brutto scherzo a scuola
Il fenomeno del bullismo non sembra circoscritto solo all’età adolescenziale, ma tocca anche i più piccoli. In una scuola elementare di Agrigento si è verificato addirittura un caso di cyberbullismo. La vittima è una bambina di 9 anni, che ha rischiato di subire gravi conseguenze.
In un momento in cui la bambina si era distratta, lasciando il suo telefonino sul banco, un gruppetto di bulletti di 9-10 anni ne ha approfittato per farle un brutto scherzo. Dal telefono della compagna hanno scaricato foto di nudo da internet e, scancellandone il viso, le hanno diffuse come se l’avesse fatto la proprietaria stessa. In un’ora le immagini sono state condivise tra i compagni, raggiungendo moltissime persone. La scoperta è avvenuta nella stessa giornata, è stata allertata la famiglia e tutto è stato interrotto dalla Polizia postale. Seppur fasulle, le foto sono state passate per vere, mettendo la bambina in una situazione di grande imbarazzo e creandole seri disagi.
Questa vicenda solleva una serie di interrogativi:
Perché a dei bambini di 9-10 anni gli è venuta in mente una cosa simile?
Come mai erano così esperti di internet e di telefono cellulare?
Questo significa forse che trascorrono troppo tempo a navigare su internet dal telefonino?
È veramente necessario che dei bambini di questa età abbiano il telefono?
È veramente necessario che lo portino a scuola?
Quali gravi conseguenze avrebbe potuto subire la bambina?
di Sofia
(Articolo ben scritto, molto buono sia dal punto di vista formale che del contenuto. Interessanti le riflessioni conclusive. Lavoro consegnato nei tempi richiesti.)
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Vedi che qualcuno subisce atti di bullismo?
Non essere omertoso: parla!
Parla con babbo e mamma, con i nonni, gli zii; parla con gli insegnanti e i collaboratori scolastici; parla con il preside; parla con gli amici… parla con persone di cui di fidi ma PARLA!
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Il bullismo è un fenomeno molto grave che colpisce tantissimi giovani in età adolescenziale ma anche in giovane età. Questo terribile atto di violenza fisica e allo stesso tempo psicologica sta colpendo un numero molto elevato di ragazzi e viene esercitato spesso da altri ragazzi coetanei. I cosiddetti bulli colpiscono le loro vittime, esercitando su di loro una pressione fisica e psicologica molto elevata che provoca un senso di paura e di umiliazione. Molto spesso le persone che rimangono vittime del bullismo, per paura, non sanno come risolvere il loro problema e non sanno a chi rivolgersi
Omar
(Potrebbe essere considerato un “trafiletto”, senza titolo, come invece era stato richiesto. Lavoro consegnato nei tempi.)
(Copiato da skuola.net, da La Repubblica…)
Episodi di bullismo a Pordenone
DERISA DAI BULLI A SCUOLA, SI LANCIA NEL VUOTO A 12 ANNI
“ NON CE LA FACEVO A RIENTRARE A SCUOLA “
Pordenone. Dopo continui episodi di bullismo, una ragazzina di 12 anni che frequenta la seconda media, si è buttata giù dalla finestra della sua camera dell’ appartamento dei suoi genitori .
I suoi genitori hanno visto la finestra aperta della sua camera e guardando giù si sono accorti che la ragazzina era sdraiata nel cortile dell’ abitazione.
La dodicenne secondo i medici non è in pericolo di vita perché, per fortuna, nella caduta avrebbe sbattuto su una tapparella aperta di una finestra del piano di sotto, che avrebbe rallentato la caduta. Ha comunque alcune fratture ossee tra cui una anche ad una vertebra.
La polizia ha dichiarato che sono episodi di bullismo quelli subiti dalla ragazza.
La ragazza ha in fatti scritto la settimana prima del fatto, alcune lettere: “Ora sarete contenti “
Lei ha dichiarato il suo disagio con il rapporto tra coetanei e compagni di scuola alla polizia e anche mentre veniva trasportata in ospedale.
La polizia sta facendo le indagini sui social network, ha sequestrato il telefonino ed il PC della ragazzina, per ulteriori indagini.
Il tentativo di suicidio di questa dodicenne di Pordenone è stato spinto dai continui disturbi dei compagni di scuola, tipico del bullismo. La ragazza avrebbe fatto questo gesto perché aveva paura di urlare al mondo le sue paure, così ha deciso di buttarsi dalla finestra.
Giulia
(Articolo di cronaca ben scritto, sia per la forma che per il contenuto. Lavoro consegnato nei tempi.)
Ucciso ad Alatri ragazzo di 20 anni da un gruppo di coetanei
Alatri- Massacrato un ragazzo di nome Emanuele Morganti con pugni, calci e colpi
di spranga, il ragazzo non è morto subito ma in ospedale. Il gruppo che lo ha massacrato era composto da nove persone di cui due sono accusate del suo omicidio.
Il motivo del aggressione sembrerebbe causato dall’apprezzamento sgradito nei
confronti di una ragazza, ma sono ancora in corso le indagini.
L’aggressione è avvenuta all’esterno del Music Club Mirò, un Circolo ARCI di
Alacri.
Per l’omicidio sono stati arrestati due ragazzi di 27 e 20 anni di nome Mario
Castagnacci e Paolo Palmisani, due fratelli con precedenti per droga; l’accusa è di
omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
L’unico a difendere il ragazzo è stato il suo amico colpito e calpestato dal branco.
I due fratelli accusati dell’omicidio si proclamano innocenti al momento si trovano
rinchiusi in isolamento alla prigione di Regina Coeli. I due sono stati arrestati grazie alla
testimonianza di molti ragazzi.
Il funerale del ragazzo si è svolto a Tecchiena in provincia di Frosinone. La rabbia
del fratello : “Solo uno l’ha difeso. Assurdo che nessun parli.”
È stata organizzata una fiaccolata in ricordo del ragazzo e per dire no alle
aggressioni, tutto il paese era presente alla fiaccolata.
Filippo S
(Articolo ben scritto; molto buono il contenuto, il titolo manca del sommario e dell’occhiello. Lavoro consegnato nei tempi)
Nuovo episodio di bullismo a scuola.
Ragusa: bulli fanno ballare nudo in strada un compagno di scuola
Il giovane aveva già subito atti di bullismo. Individuati i componenti del branco, tutti fra i 14 e i 18 anni . Due ragazzi denunciati.
Uno studente di un istituto superiore di Ragusa è stato vittima di bullismo da parte di alcuni suoi compagni d’istituto.
È stato costretto a ballare e a denudarsi davanti ad una adolescente in attesa del pullman che lo riportasse a casa. Il gruppo di bulli, non contenti hanno registrato la ‘perfomance’ e l’hanno postata su un social.
Il fatto è successo alcuni giorni fa alla fermata del bus davanti alla scuola.
Il ragazzo, stanco di subire, ha raccontato tutto ad un docente che ha informato il dirigente scolastico che a sua volta ha allertato gli agenti della Squadra Mobile di Ragusa.
I poliziotti poi hanno interrogato i ‘bulli’ che si sono contraddetti ma messi alle strette hanno confessato e alla fine sono pure scoppiati a piangere. I responsabili, tutti ragazzi tra i 14 e i 18 anni, sono stati individuati. Due di loro sono stati denunciati per violenza privata.
I poliziotti hanno ottenuto anche che chiedessero scusa al loro compagno per confermare il loro pentimento.
Nadia
(Articolo di cronaca ben scritto, sia per il contenuto che per la forma. Lavoro consegnato nei tempi.)
Atteggiamento di violenza fisica o psicologica verso i più deboli
IL BULLISMO
BAMBINI DISABILI AGGREDITI E FILMATI, BAMBINI MALATI DERISI,BAMBINI TORMENTATI DA BULLI CHE TENTANO IL SUICIDIO, FOTO MESSE IN RETE…
Il bullismo è un atteggiamento di violenza fisica o psicologica verso i più deboli.
Alcuni ragazzi, infatti, si credono di essere più forti e bravi facendo dispetti e offese ad altri bambini, ma in realtà dimostrano solo e soltanto debolezza interiore. I ragazzi bulli, agiscono specialmente in gruppo, si fanno forti e si spalleggiano l’uno con l’altro. Di solito, sono ragazzi che non sono bravi a scuola, ai quali si aggregano talvolta altri bambini che credendoli più forti preferiscono stare dalla loro parte per la paura di subire le loro violenze; in molti casi, i bambini vittima di bullismo sono quelli un po’ più timidi e a volte con un difetto fisico. Gli atti di bullismo nascono principalmente nelle scuole ma poi si sviluppano anche nella vita sociale del bambino preso di mira. A scuola, i bulli possono iniziare la loro triste carriera, rubando penne e matite ad altri bambini, mettendoli in difficoltà davanti alle interrogazioni, minacciandoli e non facendoli giocare con loro. Man mano che crescono i bulli diventano sempre più aggressivi e quindi le loro azioni sono sempre più gravi. Ad esempio possono arrivare anche a picchiare i bambini più deboli e talvolta anche disabili e fargli gravi offese verbali. In questi ultimi anni poi con il sopravvento dei Social gli atti di bullismo viaggiano anche in rete; infatti, con un semplice “clic” i bulli possono emarginare ed umiliare i bambini più deboli e bravi escludendoli semplicemente dai “loro” gruppi Whatsapp, Instagram ecc. oppure più grave, diffondendo in rete foto e video di violenze che poi si diffondono a migliaia di persone ad un ritmo virale.
La mia domanda però è questa… Perché i bulli si comportano in questo modo??? Beh…la risposta è semplice, anzi semplicissima…i bulli sono i veri e gli unici ragazzi deboli, le loro violenze nascondono solo le loro insicurezze ed il gruppo gli serve per farsi forza e coraggio l’un l’altro.
I bulli hanno un grande bisogno di aiuto.
Allora tutti insieme uniti prendiamoci per mano abbattiamo il muro dell’indifferenza e diciamo a gran voce STOP…BASTA AL BULLISMO!!!
Lorenzo A
(Interessante articolo di riflessione sul bullismo, con conclusioni personali. Ben scritto. Lavoro consegnato nei tempi)
Dal Blog “Il crostino” di Agata
OGGI NEL CROSTINO SI PRESENTA:
Il bullismo e come affrontarlo
Negli ultimi tempi ci sono stati molti atti di bullismo e di cyberbullismo in tutto il mondo.
Cos’è il bullismo?
Il bullismo è una forma di potenza e di superiorità, praticata dai più forti verso i più deboli o ai nerd.
E il cyberbullismo?
Il cyberbullismo è la forma di bullismo praticata sui social network.
COME TUTTI POTREMMO AFFRONTARLO:
1]chiamare un adulto che potrebbe impedirglielo;
2]reagire a tutte le forme di bullismo compreso quello cyber;
3]cercare di fare un video, ma non postarlo perché questo sarebbe cyberbullismo.
(Come sempre hai un modo speciale e originale di realizzare i compiti che ti vengono assegnati. Lavoro consegnato nei tempi.)
Il bullismo è un fenomeno molto grave che colpisce tantissimi ragazzi in età adolescenziale ma anche in giovane età. Questo terribile atto di violenza fisica e allo stesso tempo psicologica sta colpendo un numero molto elevato di ragazzi e viene esercitato spesso da altri ragazzi della stessa età. Questi ragazzi hanno paura a dirlo perché sanno che dopo gli succede peggio; speriamo che questo fenomeno sia sconfitto al più presto per la tranquillità e la sicurezza di genitori e bambini.
(Articolo breve che spiega cosa sia il bullismo, potevi arricchirlo con considerazioni personali. Buona la forma, il titolo è completo. Lavoro consegnato nei tempi.)
(estrapolato da skuola.net, La Repubblica… scuola.repubblica.it/toscana-firenze-smsdantealighieri/2017/02/01opinioni-a-confronto-uncaso-di-bullismo-con-gravissime-conseguenze)
BULLiSMO E CYBERBULLISMO L’ INCUBO DEI RAGAZZI
IL BULLISMO VIRTUALE
Il cyberbullismo è il nuovo incubo dei ragazzi che vengono ritenuti “deboli”
“Bullismo e cyberbullismo, aumentano i reati.”
Gli americani definiscono il bullismo come “un’epidemia silenziosa”, che Internet ha reso ancora più nascosta. Secondo l’ultimo rapporto dell’Istat sul bullismo (“Il bullismo in Italia: comportamenti offensivi e violenti tra i giovanissimi”), pubblicato a dicembre, tra i ragazzi che usano cellulare e Internet, il 5,9 % ha denunciato di avere subìto ripetutamente azioni offensive tramite sms, mail, chat o social network.
Vittime, più di tutti, sono le ragazze: il 7,1% contro il 4,6 dei ragazzi.
Si parla di statistiche che riguardano soprattutto adolescenti di età tra i 14 e i 17 anni. Più di nove adolescenti su dieci usano un telefono cellulare, la metà usa un personal computer, sette su dieci usano Internet. Due ragazzi su tre, poi, ritengono che il cyber bullismo sia un fenomeno in crescita. Dati che non tengono conto di chi non denuncia. In Italia non esiste un reato di cyber bullismo, così come non ne esiste uno per il bullismo in generale.
“Un comportamento bullo – si legge sul sito dei Carabinieri – è un tipo di azione che mira deliberatamente a far del male o a danneggiare. Spesso è persistente, talvolta dura per settimane, mesi, persino anni ed è difficile difendersi per coloro che ne sono vittime. Alla base della maggior parte dei comportamenti sopraffattori c’è un abuso di potere e un desiderio di intimidire e dominare”.
I reati, di solito, sono quelli che derivano da questo comportamento: stalking, diffamazione online, ingiurie, molestie, furto di identità digitale sui social network. E secondo i dati della Polizia Postale, in Italia nel 2015, ci sono state 6 denunce per stalking, 36 per diffamazione online, 18 per ingiurie, 16 per molestie e 59 per furto di identità digitale. È un modo di perpetuare il dominio di chi si crede ed è creduto “forte” su chi è creduto, e troppo spesso si crede, “debole”. Ed è il risultato di un disagio psichico e relazionale del bullo o, sempre più spesso, della bulla, un modo spaventato e infelice di affermare la propria presunta e rassicurante normalità.
Il bullo, per opinione nostra, è attratto dai bambini che si credono deboli ed è per questo che essendo un loro stato mentale, vengono presi di mira, “presi in giro e picchiati”.
Il cyberbullismo viene fatto dai bambini o ragazzi che non hanno il coraggio di dire le cose in faccia, ma si nascondono sui social e prendono le persone in giro. Generalmente non agiscono da soli, ma in gruppo, mettendo in difficoltà altri ragazzi soli che nella vita vera si sentono deboli.
Secondo noi il bullismo in tutte le forme è sbagliato dovrebbe essere un reato punibile severamente.
Andrea e Filippo B
(Interessante articolo di riflessione sul bullismo, con opinioni finali anche personali. Deve essere apprezzato inoltre il lavoro in team perché, come sappiamo, nei quotidiani il lavoro è di gruppo. Compito consegnato nei tempi. Sono citate le fonti)
Bullismo- Jonathan
Bullismo- Scout, gli hanno fatto la pipì addosso!
A Venezia hanno legato un ragazzo ad un albero, lo hanno picchiato, hanno finito l’opera facendogli la pipì addosso. Non si sentiva accettato dal gruppo Scout, la famiglia ha chiesto aiuto ad una psicologa.
Bullismo a scuola
1- Una ragazza è stata presa di mira dalle sue compagne di scuola. La prendevano in giro, dicendo che era brutta e spaventavano ogni ragazzo che le si avvicinava, poi, dopo un po’, se ne andavano.
2- Un ragazzo rappresentante di classe era obbligato a coprire i suoi compagni bulletti che uscivano da scuola di nascosto, altrimenti sarebbe sta picchiato. Il babbo ha dovuto insegnare al figlio a difendersi e a ribellarsi.
Info: Corriere della Sera
Produzione: 3 aprile 2017
Autrice: Alice D’este
(Trafiletti* sul bullismo. Questo non è un vero e proprio articolo, ma ci ha fatto imparare una nuova parola giornalistica. Riporta la fonte.)
* Nel linguaggio giornalistico, breve articolo, in genere senza titolo.
Bullismo a Pistoia: la vittima di 14 anni è stata
picchiata a cinghiate
Il ragazzino andava alle superiori.
Una mattina alle nove il ragazzo è andato in caserma con i suoi genitori a denunciare il caso.
Ha raccontato che all’inizio lo prendevano in giro, gli dicevano che puzzava e che non si lavava.
Poi sono passati agli sputi, ma il ragazzino non faceva caso a niente, e
pensava che la situazione fosse finita, ma invece gli insulti continuavano.
Finchè un giorno all’uscita di scuola il gruppo lo fermò e fu preso a cinghiate.
Il ragazzo, tornato a casa, raccontò tutto ai suoi genitori che decisero di denunciare il caso.
Dario
(Breve articolo, ben scritto. Nel titolo mancano occhiello e sommario. Lavoro consegnato con un piccolo ritardo)
CYBERBULLISMO
I Cyberbulli sono bulli (Haters) che prendono in giro le altre persone sui social network. Secondo me è molto brutto, perché i social network sono visibili da molte persone.
Ho notato che su youtube vengono offesi i ragazzi che aprono un loro canale: secondo me ognuno deve avere la libertà di fare ciò che desidera, rispettando il prossimo. Quindi i ragazzi grandi non dovrebbero offendere quelli più piccoli alle prime esperienze. Ognuno dovrebbe essere tranquillo e fare le proprie esperienze.
Alcune persone mettono sui social video imbarazzanti, in cui la vittima viene picchiata o presa in giro. Di solito il branco segue il carnefice, perché è difficile prendere le distanze da chi vuole apparire forte. Così i deboli sono sempre più deboli, derisi dal gruppo. Bisognerebbe avere il coraggio di denunciare oppure di chiedere aiuto agli adulti. Sarebbe anche importante affrontare il bullo, non con la violenza, ma con le parole e provare a fargli capire gli errori. Il bullo è sicuramente più debole della vittima, ha bisogno di apparire, di essere grande agli occhi degli altri.
I bulli si sentono più sicuri ad agire sui social, perché non sono visti per davvero: è una realtà virtuale, ma più pesante di quella vera. Questo perché l’episodio si amplifica, può essere visto da tutti.
Giovanni
(Articolo ben scritto, riporta riflessioni personali molto interessanti sul cyberbullismo. Nel titolo mancano occhiello e sommario.)
Il Bullismo
Spesso ho sentito parlare di bullismo alla televisione, i ragazzi sono presi di mira da un gruppo di coetanei soltanto perché sono più fragili o semplicemente perché considerati “diversi” nel modo di vestire o di parlare, perché non sono alla moda o perché, magari, sono più timidi.
Io penso che i bulli si facciano forza con il gruppo, da soli conterebbero poco. Penso che ci vorrebbero leggi più rigide. I bulli dovrebbero pagare per i loro gesti aiutando gli altri, magari gli anziani, oppure lavorare con gli animali. Bisognerebbe aiutare questi ragazzi a inserirsi nella scuola o nella vita di tutti i giorni.
Mirco
(Breve articolo ma ben scritto con riflessioni personali. Potrebbe essere considerato un trafiletto in quanto nel titolo mancano il sommario e l’occhiello)
Prima Riflessione: come abbiamo detto in classe, è importante riportare le fonti da cui è stato tratto l’articolo.
Seconda riflessione: When? Negli articoli manca la data, quelli di cronaca non ci dicono quando sia avvenuto il fatto, degli altri non si sa quando siano stati scritti.
Compito per i ragazzi di quinta: leggi tutti gli articoli e dai a ciascuno un punteggio da 1 a10. Consegna i punteggi entro venerdì 5 maggio 2017
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-In questi giorni stiamo parlando di “bullismo”, secondo te qual è il modo migliore per affrontare o reagire a un bullo?-
“Per affrontare i bulli serve freddezza e autostima e non farsi ferire dai loro gesti.”
“Io penso che il bullismo sia un problema serio nella vita sociale e penso che l’unico modo per affrontarlo e, quindi, sconfiggerlo sia quello di non vergognarsi e denunciare tutti i fatti e le cose che accadono a noi e agli amici”
“Bisogna farci coraggio e parlarci”
“Secondo me, il modo migliore per affrontare un bullo è non farsi vedere debole, reagire, difendersi e riferirlo ai propri genitori”
“Non dare soddisfazione al bullo”
“Secondo me, il modo migliore per vincere il bullismo è non avere paura, anche se è molto brutto quello che ti fanno, e dire tutto alle maestre e ai genitori”
“Secondo me, se sei vittima di bullismo devi dirlo a qualcuno e il bullo dovrebbe essere aiutato a migliorare”
“La cosa migliore da fare è denunciare queste persone perché con il silenzio non si fa altro che favorire il bullismo”
“Per affrontare un bullo, secondo me, non dobbiamo assolutamente “chiuderci a riccio” ma dobbiamo parlarne con i nostri amici, genitori, insegnanti… Anche gli adulti dovrebbero far conoscere ai ragazzi questo problema facendo loro capire che questa cosa non è uno scherzo e che il bullismo può avere conseguenze tragiche”
“Se c’è un bullo che mi perseguita reagisco in due modi: 1- se mi picchia scappo o gli tiro un pugno nei..; 2- se mi prende in giro lo ignoro”
“Il modo migliore per affrontare un bullo è quello di non reagire alle offese e denunciare il fatto agli insegnanti e ai genitori”
“Per affrontare un bullo io chiamerei un adulto. Dopo un fatto di bullismo andrei dagli insegnanti o dal preside, oppure dai genitori”
“Il modo migliore di affrontare un bullo è quello di chiamare una persona adulta per fermarlo”
COME DIFENDERSI DAI BULLI , 10 regole utili
1) Se ti capita di vedere, nella tua scuola, che qualcuno subisce prepotenze, devi parlarne con un adulto.
2) Se tu stesso subisci prepotenze o atti di bullismo, parlane con un amico, con un insegnante o con i tuoi genitori. Ricorda che le cose non cambieranno finché tu non racconterai ciò che succede.
3) Cerca di ignorare il bullo e impara a dire “NO” con molta fermezza, poi girati e allontanati. Ricordati: è molto difficile per il prepotente continuare a prendersela con qualcuno che non vuole stare lì ad ascoltarlo.
4) Cerca di non mostrare che sei impaurito o arrabbiato. Ai bulli piace ottenere una qualsiasi reazione, per loro è “divertente”. Se riesci a mantenere la calma e a nascondere le tue emozioni, potrebbero annoiarsi e lasciarti stare.
5) Durante gli intervalli, quando siete in tanti nello stesso spazio, cerca di stare in una zona tranquilla e sicura (nei pressi di qualche adulto, vicino ai compagni che ti proteggono, etc.).
6) Cerca di evitare di trovarti da solo in quei posti in cui sai che il bullo si diverte a prendersela con te. Questo può significare cambiare la strada che percorri per andare a scuola o utilizzare soltanto le stanze comuni o i bagni quando ci sono altre persone. Sull’autobus cerca di sederti vicino all’autista o a qualche adulto.
7) Se vieni picchiato dillo subito a un bidello o a un insegnante e chiedi che scriva quello che è successo.
8) Non venire alle mani può essere di aiuto. Se tu fai a botte con i bulli potresti peggiorare la situazione, farti male o prenderti la colpa di aver cominciato il litigio.
9) Mantieni un diario di quello che ti sta accadendo. Scrivi i particolari degli episodi e le tue sensazioni. Quando ti deciderai a dirlo a qualcuno, una memoria scritta degli episodi di bullismo renderà più facile dimostrare come sono andate le cose .
10) Il bullismo fa stare molto male e, se senti che non ce la fai ad affrontare e risolvere la situazione, può essere utile che ne parli anche con il tuo medico o con uno psicologo.
Associazione EducaCi
(Liberamente adattato da: Io non vinco, tu non perdi, UNICEF, ottobre 2004)
Le nostre poesie-messaggio
Perché io?
Perché io
che porto gli occhiali
che sono più basso
che sono più alto
che sono più grasso
che sono diverso.
Perché io?
Non posso più sopportare
questa vita, questi modi.
Dico: “Basta
a questi comportamenti!”
Filippo S,
Il nostro carattere
Io ho un carattere un po’ strano
ma lo amo perché è solo mio.
Tu hai un carattere speciale
ma questo solo secondo te.
Qui la gente ci giudica
con pareri molto diversi:
siamo buoni, siamo cattivi.
Ma noi, in realtà,
come ci giudichiamo?
Il giudizio degli altri non conta.
Quello che conta
è come noi ci sentiamo
e come ci vediamo veramente.
Ma anche il nostro giudizio
non conta tanto…
nessuno è perfetto,
basta amarsi veramente.
Lorenzo T, Nadia, Mirco
Il limerick > come si fa
C’era una volta un limerick A > Il primo verso indica il protagonista
che stava insieme con colla stick. A > Il secondo indica una “qualità” del protagonista
Rimase appiccicato a un cartellone B > Il terzo
e fu gettato, ahimè, dentro un bidone. B > e il quarto narrano ciò che accade
Nel tonfo le parole fecero click, a quel povero limerick! A > Il quinto riprende il primo aggiungendo una qualità
Il limerick è una breve poesia umoristica, un nonsense, in rima di cinque versi.
Lo schema delle rime del LIMERICK è AABBA