scuola primaria
now browsing by tag
Un anno insieme -2023/2024 -ZITTELLEGGI VENTUNESIMO ANNO
Cliccare sul link “PACE”
PACE
Peace Paz Pokoy Wakin…
25 Aprile
Festa della liberazione
22 Aprile
Giornata Mondiale della Terra
Abbiamo partecipato all’evento on-line “Da cowboy ad astronauti”. Abbiamo parlato di economia circolare, della regola delle tre R (Riduci, Riutilizza e Ricicla). Abbiamo discusso della storia del mezzi di trasporto e dell’inquinamento prodotto, dei mezzi di trasporto del futuro, delle energie alternative.
Tutti insieme, salviamo il nostro pianeta!
“NOI, INSIEME… OPERE D’ARTE!”
Quest’anno abbiamo dedicato le pagine per il diario del prossimo anno scolastico all’arte. E, poiché ogni bambino è una piccola opera d’arte, abbiamo pensato di inserire i nostri piccoli nei lavori di tre pittori moderni: Keith Haring, Karla Gerard e Takashi Murakami
😃😃😃
29 settembre 2023 – CAMMINATA A.V.I.S.
Per Sensibilizzare Alla Donazione Del Sangue e Dei Suoi Derivati
GRAZIE AVIS!
❤️❤️❤️
Classe Quinta
Per documentare e tenere traccia del lavoro svolto durante le ore di Tecnologia del primo quadrimestre, i ragazzi di V hanno pubblicato un vero e proprio libro digitale utilizzando la Web App “Book Creator”. All’inizio pensavano di non potercela fare e invece…ci hanno preso gusto! Hanno impaginato, scelto i colori, gli sfondi e inserito le animazioni come dei veri e propri editori! Buona lettura!
Cliccare sui link qui sotto!
Inventori e inventrici di sogni
Il giornalino della Montagna Pistoiese-Special Edition
della CLASSE QUINTA
22 MARZO, GIORNATA DELL’ACQUA
A marzo inizia il nostro lavoro di coltivazione in serra con semina, messa in vaso di talee,…
Open Day – 18 gennaio 2021 – zittelleggi numero 18
Benvenuti nel blog della Scuola Primaria “Anna Frank” di Maresca!
Cari bambini, cari genitori, non possiamo mostrarvi la nostra scuola. Non possiamo perché dei bravi muratori, falegnami, imbianchini, elettricisti… ci stanno lavorando, per renderla più sicura e bella! Sarà sicuramente pronta ad accogliervi, quando arriverete, a metà settembre! Intanto, se volete vedere com’era, guardate le foto e leggete gli articoli pubblicati su questo blog negli ultimi anni.
Abbiamo un bellissimo giardino, delle aule ampie e luminose, una serra che condividiamo con i “nonnini” della casa famiglia San Gregorio Magno e, quando vogliamo fare attività motoria al riparo delle intemperie, un pulmino ci porta alla palestra “Sandro Pertini” di Bardalone ma in autunno e in primavera preferiamo farla all’aperto, nel nostro giardino! Talvolta andiamo anche a nuotare, facciamo passeggiate e visitiamo città e musei, attività produttive, associazioni… luoghi lontani ma interessanti per i bambini.
Sogniamo in libertà
E in un anno scolastico che potrebbe renderci tristi o preoccupati passiamo molto tempo all’aria aperta…
Anche con la neve!!!
“I Paesi dei Tuttiuguali”
La fiaba dei paesi dei TUTTIUGUALI è stata inventata dagli alunni della quinta di Maresca durante le ore di materia alternativa insieme all’insegnante.
Nella storia vengono affrontati i temi dell’inclusione, dell’uguaglianza, della diversità, del rispetto dell’altro nella convinzione che la diversità sia una ricchezza e un bene per l’umanità.
Il racconto è stato successivamente condiviso con il resto della classe e con la quarta. Con l’aiuto di tutti i bambini è stato rappresentato durante la festa di fine anno.
I paesi dei Tuttiuguali
Capitolo 1
Esordio
Un tempo esistevano al mondo i paesi dei Tuttiuguali.
In ognuno di questi paesi i bambini che nascevano erano uguali al loro genitore.
Un bambino/bambina poteva già vedere come sarebbe stata/o da adolescente, da adulto/a e da anziana/o perché era identico/a al fratello/sorella, al babbo/mamma e al nonno/nonna.
C’era il villaggio di “Moltomoltogrande”, quello di “Piedino”; c’era la città “Bianca” e la città “Quella”…
In ogni città tutti svolgevano lo stesso mestiere e vestivano nel medesimo modo.
Capitolo 2
I quattro paesi
Nel paese “Moltomoltogrande”, somigliante ad una città, si coltivava il Frutto del Tiritaka dal quale si raccoglievano pannocchie giganti e dalle quali si ricavavano i pop corn, il cibo nazionale del paese. Si praticava la FORMULA 10 e ci si vestiva in modo molto sportivo.
Nel paese di “Piedino”, sorto nella pianura ai piedi della montagna, si mangiava il “ Fangillo”, una pianta della quale si potevano utilizzare tutte le parti, dalle radici ai frutti. Era un paese nel quale si praticava la puntualità e si rispettavano assolutamente gli orari: ci si alzava alla 7.30, si pranzava alle 12.3 e, si faceva la merenda alle 17 in punto. La cena era esattamente alle 20.00, il cinema alle 10.00 e poi tutti andavano a letto alle 11.45.
Nella città “Bianca” nevicava sempre. Era molto freddo e lo sport principale era lo sci. Gli abitanti di questa città mangiavano sempre minestra calda, passavano le serate in gruppi davanti ai caminetti e gustavano grandi tazze di cioccolato caldo.
Nella città “Quella” era tutto costruito sul pendio di una montagna altissima. Ogni giorno alcune macchine estraevano dalle cave minerali. Nel frattempo gli abitanti si dedicavano al divertimento: andavano al cinema, facevano sport e ballavano.
Capitolo 3
Eguaglianza estrema
Col passare del tempo gli abitanti dei paesi iniziavano a stancarsi di tuta questa UGUAGLIANZA, di questo mondo sempre uguale UGUALE, dove tutto si svolgeva NELLO STESSO MODO; cominciarono a dubitare che mangiare sempre lo STESSO CIBO, fare tutti lo STESSO MESTIERE, vestirsi tutti allo STESSO MODO, giocare e divertirsi con i SOLITI PASSATEMPI, conoscere gli altri perché IDENTICI A SE STESSI… fosse realmente piacevole e positivo.
Fu così che gli abitanti dei vari paesi cominciarono a spiarsi l’un l’altro per scoprire le tradizioni, i divertimenti, i cibi del prossimo.
Questi goffi tentativi però non provocarono altro che zizzania e tensione tra gli abitanti dei paesi perché i confini erano così controllati e protetti che ogni intromissione era scoperta e irritava infinitamente chi era controllato. Insomma tutti desideravano scoprire quello che facevano gli altri ma non allentavano i controlli su loro stessi. Era un circolo vizioso l’uno non concedeva niente all’altro e l’altro faceva lo stesso.
Capitolo 4
I bambini, l’avventura
Un giorno, un bambino, particolarmente annoiato e curioso, del paese di “Piedino” trovò nel mezzo delle coltivazioni degli alberi da frutto una botola, l’aprì, scese lentamente e trovò una stanza con una teca in mezzo che conteneva un oggetto e un messaggio: “Dirigiti nel punto d’incontro delle terre di nessuno”.
Nello stesso momento un bambino di “Moltomoltogrande” in una crepa dei grandi alberi, una bambina di “Bianca” in un pupazzo di neve che si stava stranamente sciogliendo e un ragazzo di “Quella” in una grotta della montagna trovarono un messaggio uguale.
I quattro ragazzi si incamminarono verso le “Terre di nessuno”, un luogo creato dagli antenati degli abitanti dei quattro paesi, una zona franca dove un tempo, prima che ognuno diffidasse dell’altro, si incontravano per prendere decisioni sugli scambi di oggetti, cibi e sui rapporti reciproci.
Quando si trovarono a pochi metri l’uno dall’altro si spaventarono, poi si guardarono preoccupati e, diffidenti, fecero un passo indietro.
Mentre si interrogavano del perché si trovassero tutti e quattro lì, la terra intorno a loro cominciò a tremare e una grossa zolla di terra si staccò dal terreno e li portò in alto sopra le nuvole.
Trovandosi in mezzo alle nuvole, in una situazione dalla quale non potevano uscire, balbettando iniziarono a parlare fra di loro.
Si accorsero di avere lo stesso messaggio e la pietra, avvicinarono le mani piano piano.
All’improvviso le pietre si attrassero come calamite, formando una sfera. Dalle nuvole comparve la statua di uno strano personaggio. ERA UN ORACOLO. Iniziò a parlare.
“Sulla più alta montagna dovete andare
E il fiore arcobaleno trovare.
Seguite le tracce sulla neve
e trovate il fiocco lieve.
Nelle foreste più buie vi dovete addentrare
e il feroce Ginglob dovete affrontare.
Sulla punta dell’albero raro
raccogliete il frutto più amaro.
Mischiate tutti gli ingredienti
e uniteli alle sorgenti”
I ragazzi si guardarono e decisero, per il bene dei loro paesi che ormai erano ad un passo dalla guerra, di affrontare il freddo della montagna, la neve gelata, il buio della foresta, il temibile Ginglob. Infine si inerpicarono in cima all’albero magico. Unirono gli ingredienti e cercarono le sorgenti.
Capitolo 5
L’epilogo
Distribuirono così a tutti la pozione “Diversidatutti”, aspettarono che tutti la bevessero e aspettarono pazientemente gli effetti.
La mattina seguente tornarono nei loro paesi e trovarono i loro concittadini allegri, concilianti e benevoli verso il prossimo. Non erano più terrorizzati dall’essere spiati, erano disponibili a parlare con gli abitanti degli altri paesi, assaggiavano volentieri i loro cibi…. LI ASCOLTAVANO E NON AVEVANO PIU’ PAURA DI LORO!
I ragazzi erano stupefatti ma godevano di questo nuovo “clima” e dell’aria serena che si respirava nei loro paesi e, finalmente, si sentirono LIBERI!
Da quel giorno, tutti potevano entrare nei paesi degli altri, potevano discutere e confrontarsi con chi aveva opinioni diverse dalle loro e anche questo era molto gratificante! Stuzzicava la curiosità e la creatività…
Cominciarono a nascere tutti bambini diversi, e generazione dopo generazione le diversità erano sempre maggiori e i loro “mondi” diventarono UN SOLO MONDO, ricco, nuovo, creativo e molto molto vario!
Scuola, un viaggio nei valori…
SOLIDARIETA’
Il passato che aiuta il futuro… e viceversa
Lavorare con le mani insieme ai “nonni”
e amici
Comprendersi
Stare insieme
@@@
Sognare il futuro senza dimenticare il passato
Il futuro, cassetto dei sogni del passato
Lingua Inglese/Spagnola
Tradizioni: filastrocche, ninne nanne, conte,…
Domani è festa,
si mangia la minestra.
La minestra non mi piace
si mangia pane brace.
La brace è troppo nera,
si mangia pane e pera.
La pera è troppo bianca,
si mangia pane e panca.
La panca è troppo dura,
si va a letto addirittura!
@@@
AMBIENTE
Per il mare
Per il riciclo
@@@
Inclusione, legalità, NO al bullismo
Aiuto Capire l’altro
@@@
Arte e cultura
Made in Italy
L’Italia, il Paese in cui sono nato,
cultura e arte ha ospitato.
Roma, il Colosseo e tutti i romani,
il mondo di ieri e di domani;
Pisa, la Torre pendente che fantasia!
E il Campo dei miracoli sempre in allegria!
Milano, è una grande città,
piena di gioia e di felicità;
Napoli ha l’invenzione della pizza
e il Vesuvio che esplode e fa la bizza!
Firenze ha i grandi Uffizi.
Ah, che stupendi e meravigliosi “schizzi”!
Cagliari, l’immenso mare blu
ti fa venir la voglia di fare un tuffo all’ingiù!
Palermo, calda e con tanto sole,
stupenda da scaldar il cuore.
Genova con i suoi porti e
l’acquario, grande come quattro orti!
Torino ha la Mole Antonelliana
e il Museo dell’arte egiziana;
Venezia tra gondole e canali,
tutte vele e punte d’ali!
L’Italia è un Paese meraviglioso
non troppo grande ma fantasioso.
Zittelleggi 15 – Pronti a partire? Ci siamo! Vi aspettiamo il 15 di settembre!
Settembre 2017
Anche quest’anno parleremo di solidarietà e tolleranza, lavoreremo affinché tutti si sentano accettati, rinforzeremo i legami fra generazioni, finalizzeremo le nostre azioni all’inclusione.
Collaboreremo con le altre scuole dell’Istituto gestendo progetti comuni.
Manterremo buoni rapporti con le istituzioni e le associazioni presenti nel nostro territorio, portando avanti e sviluppando con loro idee.
Tratteremo di arte e robotica; leggeremo e scriveremo in modo creativo.
Come facciamo da anni, coltiveremo in classe e insieme ai nonni della casa famiglia San Gregorio Magno.
Parleremo in altre lingue, inglese e spagnolo.
Creeremo percorsi educativi e didattici il più possibile individualizzati.
Lavoreremo individualmente, in coppia e in gruppo.
Saremo pronti a cogliere le opportunità che ci verranno offerte e rientreranno nel nostro piano educativo.
…
Aderiremo ai progetti di Istituto legati al Natale e alla festa di fine anno.
00000
Leggendo i nostri progetti, si può vedere come tutte le attività e gli argomenti siano interconnessi tra loro cosicché la proposta didattica che arriva al bambino possa risultare coerente e un unicum educativo.
1.01 |
Titolo |
Coltiviamo insieme |
1.02 |
Responsabile Docenti coinvolti |
Stefano Traversari Tutti |
1.03 |
Abstract |
Riflettere sul mistero della crescita di una pianta da un seme. La riflessione verrà attuata progressivamente nel corso dell’anno scolastico insieme con gli anziani della casa Famiglia San Gregorio Magno ed i genitori. Dal progetto si attende un coinvolgimento pratico (coltivazione delle piantine ) ed uno affettivo (sviluppo insieme agli anziani dell’amore e del rispetto della natura e della vita). Osservazione e studio delle piante e delle erbe, uguaglianze e diversità . Riproduzione grafiche delle varie erbe. Creazione di un erbario. Storie antiche e moderne su erbe e piante. |
2. DESTINATARI |
||
2.01 |
Destinatari |
Scuola primaria Tutte le classi + attività alternative |
3. GIUSTIFICAZIONE DEL PROGETTO |
||
3.01 |
Finalità del progetto |
Utilizzo della serra in comune con la Casa Famiglia San Gregorio Magno. Miglioramento dei rapporti fra generazioni. Osservazione della natura |
3.02 |
Integrazione nel POF e nella programmazione formativa e didattica |
Integrazione con la scheda n° 2 |
3.03 |
Integrazione con altre iniziative |
Il progetto è una prosecuzione di attività portate avanti gli anni passati . Continuità in verticale: progetti simili nella scuola secondaria. |
4. OBIETTIVI E LORO VALUTAZIONE |
|||
4.01 |
Obiettivi di progetto |
Coltivare piante alimentari ed aromatiche, e fiori. Conoscere erbe e piante. Creare un erbario. Scoprire e/o inventare storie sulle erbe e sulle piante. |
|
4.03 |
Obiettivi di apprendimento |
Rapportarsi con persone anziane e lavorare insieme Imparare facendo. Lavorare fra alunni di classi diverse Incrementare la capacità di lavorare in gruppo Lavorare in serra ( seminare, annaffiare, raccogliere). Distinguere vari tipi di piante alimentari ed aromatiche Riconoscere erbe e piante Proporre ai genitori i risultati del proprio lavoro |
|
4.04 |
Valutazione finale degli apprendimenti |
La valutazione si effettuerà con domande agli anziani e questionari ai genitori; valutando la qualità delle ore passate con gli anziani; osservando i ragazzi in situazione; verificando la quantità di piantine prodotte. |
|
4.05 |
Valutazione formativa (feed-back in itinere) |
Interesse/disinteresse da parte di anziani/bambini e osservazione dell’approccio che hanno gli uni con gli altri. Capacità di lavorare in gruppo, ricerca, in caso di feed back negativo, di nuovi modi e strategie di aggregazione. Osservazione della crescita o meno delle piantine; ipotesi su quale potrebbe essere l’origine di eventuali problemi e riflessioni circa le modifiche da adottare sulle coltivazioni per la loro risoluzione. Capacità di osservazione e incremento dell’interesse dei ragazzi verso l’ambiente naturale. |
|
4.06 |
Valutazione d’impatto |
I risultati attesi sono in particolar modo nei rapporti fra i bambini ed i loro coetanei ed a loro volta con gli anziani. Ci si attende anche una maggiore presenza dei genitori nelle attività della scuola. Questionari sul gradimento del progetto Rilevazione del numero di volte in cui i bambini chiedono di andare alla serra Incremento dell’interesse dei bambini verso l’ambiente naturale Numero di semi portati a scuola Numero di piante che verranno date ai genitori |
5. AZIONI DIDATTICHE |
||
5.01 |
Azioni didattiche |
Tutte le mattine, a turno, controllo e cura delle piante della propria classe, ma anche quelle delle altre classi, quelle comuni e quelle degli anziani. Lezioni teoriche all’inizio dell’anno e durante il suo svolgimento Conversazioni educative con gli anziani Proposta di schede per imparare a osservare. Proposta del quaderno per le osservazioni dell’ambiente |
5.02 |
Eventuali attività extra-scolastiche |
Lavoro in serra Lavoro individuale o a piccolo gruppo di osservazione dell’ambiente naturale (quaderno di osservazione della natura) |
5.03 |
Interazioni tra pari |
Lavoro a classi aperte nelle ore pomeridiane. I bambini della classe V guideranno i bambini più piccoli nelle attività pratiche. Lavoro di gruppo |
Titolo |
¡ Hola! |
Responsabile Docenti coinvolti |
Flavia Strufaldi Docenti di classe |
Abstract |
Il progetto, oltre a porsi le finalità di sensibilizzare gli alunni alla multiculturalità e di stimolarli alla comprensione verso chi vive e pensa in modo diverso da loro, intende porre particolare attenzione e riguardo nei confronti di quei bambini che si trovano in difficoltà nell’apprendimento della lingua inglese. Tali difficoltà risiedono soprattutto nelle differenze fonetiche tra le lingue. Molti studi indicano che queste variabilità generano una diversa incidenza di bambini dislessici tra la popolazione infantile, infatti in Italia ci sono fino a due volte meno casi di dislessia, con un’età inferiore a dieci anni, rispetto agli Stati Uniti. Tutto ciò è dovuto alla non trasparenza della lingua inglese. |
2.01 |
Destinatari |
Ordine di scuola: Primaria Tutte le classi. |
3.01 |
Finalità del progetto |
Il progetto si propone di presentare la lingua spagnola prendendo spunto dagli argomenti che saranno affrontati in lingua inglese, rispettando la gradualità delle classi. Intende stimolare una prima riflessione sulle diversità linguistiche tramite il confronto della lingua spagnola con la lingua inglese. Vuole evidenziare alcune differenze e somiglianze a livello di grafema e di fonema; comprendere il diverso grado di difficoltà che implica lo studio delle diverse lingue; favorire l’apprendimento di una lingua straniera diversa dall’inglese dove siano presenti casi di DSA. |
3.02 |
Integrazione nel POF e nella programmazione formativa e didattica |
Trova integrazione al punto 6.5 del PTOF, Progetti e attività , alle schede 1, 4 e 5 |
3.03 |
Integrazione con altre iniziative |
Il progetto si integra con attività collegate alla musica, alla lingua inglese e italiana Il progetto costituisce la prosecuzione dell’esperienza dell’anno scolastico 2015/16 e si collega con le materie curricolari della scuola secondaria di primo grado |
4.01 |
Obiettivi di progetto |
Saranno prodotti giochi come ad esempio domino e memory, oppure biglietti d’auguri e semplici cartelloni. Saranno presentate canzoni e attività durante la festa di fine anno |
4.03 |
Obiettivi di apprendimento |
Saper salutare e presentarsi. Saper copiare vocaboli e saperli riconoscere. Saper scrivere e utilizzare semplici vocaboli di uso comune come oggetti scolastici, giorni, stagioni, numeri, etc¦ Saper riprodurre in modo guidato semplici funzioni comunicative. Interagire in brevi e semplici conversazioni. Imparare canzoni in lingua spagnola. |
4.04 |
Valutazione finale degli apprendimenti |
La valutazione sarà fatta proponendo situazioni di role playing, drammatizzazione, semplici schede. |
4.05 |
Valutazione formativa (feed-back in itinere) |
I feed back saranno continui e consisteranno in situazioni di brevi dialoghi, domande e risposte con l’insegnante e i compagni; semplici schede. |
4.06 |
Valutazione d’impatto |
Gli effetti attesi a medio-lungo termine sono: – favorire un buon approccio verso lo studio delle lingue straniere; – stimolare la fiducia in se stessi e le potenzialità di tutti i bambini; – migliorare le capacità comunicative; – promuovere la capacità di imparare ad imparare. |
5.01 |
Azioni didattiche |
Il lavoro sarà svolto ricavando un piccolo spazio nelle ore di inglese (o di musica)durante tutto il corso dell’anno |
5.02 |
Eventuali attività extra-scolastiche |
Le attività saranno svolte a scuola |
5.03 |
Interazioni tra pari |
Lavoro a coppie, lavoro di gruppo. Tutoring. Peer to peer. Role playing, Drama |
1.01 |
Titolo |
UN libro per amico Lettura e scrittura creativa |
1.02 |
Responsabile Docenti coinvolti |
Daila Cecchi Docenti del plesso |
1.03 |
Abstract |
Nella nostra società si assiste, purtroppo sempre più, alla crescente perdita di valore del libro e alla disaffezione alla lettura. In questo progetto si vogliono promuovere itinerari e strategie atti a suscitare curiosità ed amore per il libro. |
2.01 |
Destinatari |
Ordine di scuola: Scuola Primaria Classi: I-II-III-IV-V |
3.01 |
Finalità del progetto |
Stimolare e far nascere l’amore per la lettura. Formare la persona sotto l’aspetto cognitivo, affettivo-relazionale e sociale in sinergia con gli attuali sistemi multimediali. |
3.03 |
Integrazione con altre iniziative |
Il progetto si integra con tutte le discipline e con gli altri progetti presentati. Il progetto costituisce la prosecuzione di altre esperienze. |
4.01 |
Obiettivi di progetto |
Far nascere e coltivare nei bambini il piacere della letture in quanto tale, superando la disaffezione crescente per la comunicazione orale e scritta. Far scoprire che leggere può essere un bel passatempo. |
4.03 |
Obiettivi di apprendimento |
|
4.04 |
Valutazione finale degli apprendimenti |
La valutazione degli apprendimenti sarà effettuata attraverso l’osservazione diretta della classe. Saranno rilevati: – il grado di coinvolgimento degli alunni nelle attività proposte; – la curiosità, l’interesse e i livelli di relazionalità fra loro. Durante le attività curriculari saranno verificati i miglioramenti relativi a: – lettura ad alta voce; – lettura espressiva; – capacità di comprensione dei testi letti; – scrittura di testi, sia dal punto di vista ortografico che morfologico, del lessico che delle idee esposte Mostra finale degli elaborati. |
4.05 |
Valutazione formativa (feed-back in itinere) |
Il feed-back in itinere riguarderà situazioni in cui si potranno registrare esiti positivi nel creare un ambiente collaborativo fra i bambini attraverso la lettura. Il feed-back avverrà anche attraverso drammatizzazioni, incontri con esperti, uscite didattiche. |
4.06 |
Valutazione d’impatto |
Gli effetti attesi a medio-lungo termine sono i seguenti: -Sviluppo dell’amore per i libri -Migliore comprensione della lingua italiana -Miglioramento della lettura – Arricchimento del lessico |
5.01 |
Azioni didattiche |
Il programma delle attività prevede le seguenti azioni:
|
5.02 |
Eventuali attività extra-scolastiche |
Le attività saranno svolte In particolare Partecipazione a concorsi letterari Scambio o mercatino del libro usato |
5.03 |
Interazioni tra pari |
Attività laboratoriale in gruppi, iniziando con i bambini meno esperti con il lavoro a coppie per poi passare al gruppo a tre e successivamente, dove possibile, a quello a quattro. Tutoring. Peer to peer. Dibate. Role Playng. |
1.01 |
Titolo |
Crescere solidali |
1.02 |
Responsabile Docenti coinvolti |
Marzia Vivarelli TUTTI GLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA |
1.03 |
Abstract |
Si evidenzia il bisogno di riconoscere il valore delle solidarietà e del senso civico. Il progetto ha lo scopo di sensibilizzare i bambini al rispetto, alla comprensione, all’accoglienza, all’accettazione della diversità |
2.01 |
Destinatari |
Ordine di scuola: Primaria Classi: Tutte |
3.01 |
Finalità del progetto |
Superare nella classe atteggiamenti di rifiuto ed indifferenza verso le categorie considerate deboli. |
3.02 |
Integrazione nel POF e nella programmazione formativa e didattica |
Si rimanda alla scheda 4 presente nel POF |
3.03 |
Integrazione con altre iniziative |
Il progetto è la prosecuzione di altre esperienze affrontate dalla scuola negli anni precedenti con anziani, portatori di handicap, minoranze etniche. |
4.01 |
Obiettivi di progetto |
Semi di altruismo, aiuto e spirito di solidarietà |
4.03 |
Obiettivi di apprendimento |
-Conoscere e rispettare le diversità di ciascuno -Stimolare il piacere di lavorare insieme -Mettere in atto atteggiamenti di rispetto e generosità |
4.04 |
Valutazione finale degli apprendimenti |
Osservazione sistematica del comportamento dei bambini in classe, presso la Casa Famiglia San Gregorio Magno, con i soggetti portatori di handicap della Fondazione Turati, con i propri nonni, con persone che appartengono a culture e religioni diverse dalla nostra. |
4.05 |
Valutazione formativa (feed-back in itinere) |
Il feed-back in itinere riguarderà situazioni in cui si potranno registrare esiti positivi nel creare un ambiente collaborativo in classe e non, e facendo lavorare i bambini in piccoli gruppi. La valutazione avverrà anche attraverso drammatizzazioni, incontri periodici, lavori manuali fatti insieme, uscite comuni, partecipazione e collaborazione dei genitori |
4.06 |
Valutazione d’impatto |
Gli effetti attesi a medio-lungo termine sono i seguenti: -Comprensione delle conseguenze morali che possono avere atteggiamenti egoistici nei confronti delle persone in difficoltà – Promozione di atteggiamenti di solidarietà e condivisione. – Partecipazione attiva oltre che degli alunni anche dei genitori e degli altri soggetti coinvolti – Diminuzione dei comportamenti egoistici da parte dei bambini – Accettazione di culture diverse dalla nostra Gli strumenti principali sono il lavoro insieme con anziani e portatori di handicap, le discussioni in classe su argomenti quali uguaglianza e diversità , la volontà dei bambini di far visita agli anziani.., il numero dei genitori presenti agli incontri. |
5.01 |
Azioni didattiche |
Il programma delle attività prevede le seguenti azioni: -si lavorerà a gruppi di bimbi caratterialmente diversi al fine di confrontarsi ed arricchirsi l’uno con l’altro -lettura di testi dedicati all’argomento -giochi per l’acquisizione di atteggiamenti di solidarietà – lavoro con gli anziani e persone in difficoltà – attività in serra -drammatizzazioni, poesie, canzoni, balli. – realizzazione di interviste agli anziani sulla loro vita passata e sulle loro esperienze legate alla terra. – utilizzo del blog della scuola per evidenziare alcune delle attività effettuate – lavori manuali comuni fra alunni, anziani, portatori di handicap, genitori, per la produzione di oggetti di legno e carta, con l’utilizzo di colori, colla e altri strumenti. – incontri con esponenti di popoli diversi – visione alla lim di documentari sulla vita dei popoli in situazione di emarginazione. |
5.02 |
Eventuali attività extra-scolastiche |
|
5.03 |
Interazioni tra pari |
I bimbi formeranno, per la maggior parte del tempo del progetto, gruppi per elaborare con attività laboratoriali testi scritti e grafici, ed attività pratiche di manipolazione. |
1.01 |
Titolo |
Robot-ti-amo? |
1.02 |
Responsabile Docenti coinvolti |
Daila Cecchi I docenti di classe |
1.03 |
Abstract |
Il Progetto vuole avvicinare gli alunni al mondo della robotica attraverso il gioco, sviluppare un apprendimento pluridisciplinare, stimolarli a acquisire capacità di autonomia operativa, a implementare la capacità di lavoro in squadra con spirito cooperativo. L’uso dei robot consentirà ai bambini di lavorare insieme, stimolare la fantasia e l’immaginazione, sviluppare il pensiero critico e il problem solving. Gli alunni accresceranno le loro capacità relazionali e decisionali, il senso di responsabilità e l’autostima. |
2.01 |
Destinatari |
Il progetto si rivolge a alunni di Scuola Primaria. Saranno coinvolte tutte le classi |
3.01 |
Finalità del progetto |
Il progetto aiuta i ragazzi a imparare a collaborare e a partecipare attivamente lavorando in gruppo, contribuisce ad accrescere la capacità di risolvere semplici problemi, valutando le situazioni e proponendo soluzioni. Li aiuta a vivere l’errore positivamente, come stimolo a riprovare e a non abbandonare. Favorisce un apprendimento multidisciplinare e aiuta a promuovere processi che consentiranno agli alunni di diventare costruttori del proprio sapere attraverso una proposta innovativa, accattivante e pratica. |
3.02 |
Integrazione nel POF e nella programmazione formativa e didattica |
Il progetto si integra nel PTOF al punto 6.5- Progetti e attività – e più precisamente alle schede 1 e 2 (Progetto laboratori per la promozione del curricolo per competenze e Progetto laboratori scientifici-tecnologici) |
3.03 |
Integrazione con altre iniziative |
Il progetto si integra con altre iniziative di robotica educativa già presenti nella scuola secondaria; può essere anche ampliato e proposto alla scuola dell’infanzia |
4.01 |
Obiettivi di progetto |
Il progetto si concluderà : 1- con la progettazione e costruzione di percorsi con i quali realizzare tappetini reticolati sui quali operare con la Bee-bot. 2- con la partecipazione a un gioco/percorso, con regole precise e condivise, nel quale i ragazzi si sfideranno a raggiungere una meta; attività che potrà essere svolta sia a gruppi che individualmente. |
4.03 |
Obiettivi di apprendimento |
1- Saper costruire il robot proposto. 2- Saper usare il robot. 3- Saper usare termini specifici legati alla robotica. 4- Migliorare le capacità di osservazione e analisi, di interpretazione e ipotesi, di problem solving, senso critico, riflessione, metacognizione. 5- Migliorare le capacità di orientamento nello spazio. 6- Sviluppare le capacità di interagire e cooperare. 7- Migliorare l’autostima, la sicurezza, la capacità di prendere decisioni. |
4.04 |
Valutazione finale degli apprendimenti |
La valutazione degli apprendimenti sarà effettuata con compiti in situazione (es. i bambini saranno impegnati nell’esecuzione di percorsi assegnati, dovranno dimostrare di saper programmare il robot e raggiungere la meta stabilita). L’osservazione in situazione costituirà una costante e consentirà, ogni volta, di rivedere o correggere strategie e metodologie adottate se ritenute non efficaci. Autovalutazione. Gli alunni diventeranno protagonisti del loro processo di valutazione |
4.05 |
Valutazione formativa (feed-back in itinere) |
Il feed-back in itinere: al termine di ogni fase dell’attività è previsto un momento di riflessione comune per verificare se i punti essenziali della lezione siano stati appresi. La presenza dell’insegnante di classe faciliterà l’attività di osservazione costante e attenta relativa al lavoro cooperativo, al lavoro svolto e ai risultati prodotti dagli alunni |
4.06 |
Valutazione d’impatto |
Gli effetti attesi a medio-lungo termine sono quelli di incrementare il piacere e l’entusiasmo di stare a scuola, di acquisire competenze di ascolto e comprensione, di migliorare le competenze scientifico/matematiche e i risultati scolastici nelle varie discipline. |
5.01 |
Azioni didattiche |
Il programma delle attività prevede le seguenti azioni:
|
5.02 |
Eventuali attività extra-scolastiche |
– |
5.03 |
Interazioni tra pari |
L’interazione tra studenti avverrà in presenza, a livello di coppia e a piccoli gruppi. I gruppi varieranno ogni volta tenendo conto dei diversi livelli di abilità . Il lavoro di gruppo coprirà la totalità del tempo impiegato per lo sviluppo delle attività . Nel gruppo saranno individuati dei ruoli specifici che cambieranno ogni volta da un alunno all’altro. I docenti ricopriranno il ruolo di facilitatore con il compito di capire se le istruzioni, le regole condivise, siano state comprese e di fare in modo che tutti i membri del gruppo partecipino. Quando possibile, alla fine di un percorso, saranno svolte attività peer to peer che vedranno gli alunni protagonisti nel presentare ad un’altra classe (o ai bambini della scuola dell’infanzia) le attività svolte e le loro impressioni |
1.01 |
Titolo |
VivartVivere l’arte come realtà diffusa intorno a noi. |
1.02 |
Responsabile Docenti coinvolti |
Responsabili:Laura Zinanni, Daila Cecchi, Antonella Tonarelli. Docenti coinvolti: Maria Letizia Luchi, Scuola Primaria “Don Milani”; tutti i docenti della scuola primaria “Anna Frank”; Ferrari Lisa e Monzo Cinzia cl. II^ Sc. Primaria “G.Rodari” |
1.03 |
Il progetto si pone come obiettivo principale quello di far conoscere agli alunni e di permettere la fruizione attiva delle più significative realtà artistiche del territorio con particolare riguardo alle iniziative correlate alla nomina di Pistoia a Capitale della cultura 2017. |
2.01 |
Destinatari |
Classi IV e V Scuola Primaria “Don Milani”; classi II e IV Scuola Primaria “Gianni Rodari”; tutte le classi della Scuola Primaria “Anna Frank” |
3.01 |
Finalità del progetto |
Finalità principale del progetto è l’apertura a significative esperienze culturali in grado di mediare la consapevolezza dell’ importanza che il patrimonio artistico riveste nello sviluppo dell’individuo e del tessuto sociale. |
3.02 |
Integrazione nel POF e nella programmazione formativa |
Riconnettere i saperi della scuola ed i saperi della società della conoscenza per aprirsi alla multiforme realtà attuale |
3.03 |
Integrazione con altre iniziative |
Il progetto si integra con diverse iniziative relative alla nomina di Pistoia Capitale della Cultura 2017 ed in particolare alla proposta “Passioni visive”,e laborata dal museo Marino Marini con i laboratori correlati. Il progetto può configurarsi,inoltre, come possibile prosecuzione di altre esperienze quali il progetto di istituto dell’a.s. 2016/17, “Il mio villaggio”, legato all’analisi ed alla rielaborazione del dipinto di Chagall. |
4.01 |
Obiettivi di progetto |
I prodotti tangibili e visibili, esito del progetto, saranno gli elaborati realizzati dagli alunni nel corso delle attività laboratoriali. |
4.03 |
Obiettivi di apprendimento |
Al termine dell’apprendimento gli studenti saranno in grado di -osservare un’opera d’arte, attraverso modalità adeguate; -individuarne le principali caratteristiche stilistiche e formali; -coglierne il significato comunicativo; -rielaborare in modo personale l’opera analizzata. |
4.04 |
Valutazione finale degli apprendimenti |
La valutazione degli apprendimenti sarà effettuata attraverso l’osservazione sistematica degli alunni, in situazione di apprendimento; durante conversazioni guidate; attraverso la somministrazione di un questionario di rilevamento del gradimento dell’sperienza compiuta. |
4.05 |
Valutazione formativa (feed-back in itinere) |
Il feed-back in itinere riguarderà situazioni in cui usare canali espressivo/comunicativi , soprattutto iconici , visivi e manipolativi in maniera efficace; fruire in maniera responsabile degli strumenti, dei materiali e degli spazi messi a disposizione di tutti; lavorare in gruppo rispettando regole e ruoli. |
4.06 |
Valutazione d’impatto |
Gli effetti attesi a medio-lungo termine sono i seguenti: -abitudine alla fruizione consapevole del patrimonio artistico/culturale del proprio territorio ed oltre; -comprensione della necessità di rispettare e tutelare il patrimonio ambientale, artistico e culturale, come bene condiviso; -comprendere e utilizzare canali comunicativi di tipo visivo o grafico pittorico bi e /o tridimensionale; -rielaborare un’opera utilizzando materiali di vario genere; -utilizzare strumenti informatici per approfondire le informazioni acquisite |
5.01 |
Azioni didattiche |
Il programma delle attività prevede le seguenti azioni: -Visite guidate nei luoghi di interesse; -Partecipazione ad attività laboratoriali; -Rielaborazione originale degli stimoli ricevuti -Verbalizzazione dell’ esperienza |
5.02 |
Eventuali attività extra-scolastiche |
Le attività saranno svolte In particolare nei laboratori organizzati dalle istituzioni museali o artistico/culturali visitate. |
5.03 |
Interazioni tra pari |
Le attività saranno generalmente svolte secondo le modalità dell’apprendimento cooperativo, a coppie o in piccoli gruppi, seguendo le regole stabilite dalle situazioni laboratoriali alle quali si partecipa. |