Ultima modifica: 12 Aprile 2017

Erasmus-Plus-KA1-” Partycipate”-Portogallo

Erasmus-Plus-KA1-” Partycipate”-Portogallo

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JOB SHADOWING PORTOGALLO
periodo 12-18 febbraio 2017.

Nell’ambito del progetto Erasmus + “Partycipate”, è stato effettuato un altro “job shadowing”, questa volta nella scuola secondaria di II grado di Caldas das Taipas, nella regione a nord ovest del Portogallo. Questa mobilità è stata effettuata da quattro insegnanti: una del nostro Istituto Omnicomprensivo di San Marcello (Beatrice Ferrari) e tre del Liceo Copernico di Prato (Pierangela Scarnato, Chiara Nenciarini e Anna Colacione).
Le nostre insegnanti sono state accolte con calore, gentilezza e spirito di collaborazione dai colleghi portoghesi; hanno comunicato principalmente in lingua inglese, ma anche nelle proprie lingue madri: il preside ad es. ha voluto presentare la sua scuola e rispondere alle domande (fatte in italiano) in portoghese, con buona comprensione reciproca! Sono state messe a disposizione risorse umane e materiali per favorire la conoscenza della scuola, del lavoro didattico svolto, dell’organizzazione scolastica, di quella scuola in particolare, ma anche di tutto il sistema scolastico portoghese, soprattutto riguardo agli istituti secondari di II grado.
Le docenti hanno avuto la possibilità di osservare gli ambienti, i comportamenti, i rapporti tra le persone e il funzionamento della scuola visitata; hanno potuto partecipare alle lezioni e fare domande; si sono dunque fatte un’idea delle principali similitudini e differenze tra il sistema scolastico portoghese e di quello italiano.
Ognuna delle quattro insegnanti ospiti ha osservato per una settimana il lavoro dei colleghi nelle rispettive materie di insegnamento: area letteraria, area scientifica, lingua inglese e area degli alunni con bisogni educativi speciali, secondo un programma di compresenza con i colleghi portoghesi già stabilito prima del loro arrivo. Hanno quindi potuto osservare, diversi tipi di attività e diversi tipi di pratiche metodologiche, con docenti diversi. Le nostre rappresentanti italiane hanno anche condiviso con i colleghi portoghesi momenti di relax e di pausa, compreso quello del pranzo, riuscendo così ad instaurare un rapporto amichevole con alcuni dei colleghi e ad avere un quadro abbastanza completo dei ritmi e del lavoro di un insegnante portoghese, in realtà abbastanza simili a quelli di un docente italiano. Oggetto di osservazione sono stati: la struttura degli edifici, di recente costruzione, l’organizzazione del tempo scuola, la ripartizione dei compiti tra personale docente e non, l’organizzazione gerarchica e, naturalmente, le metodologie e gli strumenti didattici usati. Questo tipo di esperienze arricchisce il bagaglio professionale di chi le vive in prima persona, ma deve anche avere una ricaduta positiva nella pratica quotidiana delle nostre scuole. Per questo verranno individuati e discussi eventuali accorgimenti che sono sembrati migliori rispetto a quelli messi in pratica da noi.
Le quattro insegnanti, ognuna nel proprio settore di insegnamento e anche come visione complessiva, hanno notato aspetti positivi da “copiare”, ma anche altri che funzionano meglio da noi… Nel complesso la scuola italiana non ha molto da imparare da quella portoghese!