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Cose Ancora Non Dette/Anno Scolastico 2016-2017
Un saluto ai ragazzi che andranno alle Medie:
date il meglio di voi stessi!
Un abbraccio da Flavia e Daila
Con l’augurio di continuare a sognare... Sogna, ragazzo, sogna di Vecchioni
(Visita all’Osservatorio Astronomico di Pian de’ Termini, Gavinana)
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Incontro con Germano Pacelli, novembre 2016
Abbiamo ospitato la Scuola Primaria di Bonelle per incontrare insieme Germano Pacelli, pittore e scultore, che ha vissuto da ragazzo la seconda guerra mondiale, esperienza della quale ci ha parlato.
Una giornata con Germano. Pensieri, spunti… riflessioni in libertà.
Dal blog “I chiacchieroni” della Scuola Primaria di Bonelle, Pistoia
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Progetto di Istituto, Curriculo verticale
Marc Chagall, IO E IL MIO VILLAGGIO
Il nostro contributo:
Durante lo svolgimento di questo progetto abbiamo lavorato anche con gli studenti e i professori della Scuola secondaria di primo grado “Renato Fucini”.
Anche l’ultimo anno della Scuola dell’infanzia e la prima classe della scuola Primaria hanno lavorato insieme, in continuità, a questo progetto.
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Crescere in una scuola solidale
I bambini, nel corso dell’anno scolastico, hanno incontrato i “nonni” della Casa famiglia San Gregorio Magno e i “ragazzi” della Fondazione Turati, al fine di stimolare e sensibilizzare i bambini a comprendere gli altri (altre generazioni, altri popoli, altri…) e a interagire con loro
Una domenica dedicata ai “ragazzi” della Fondazione Turati…
…e la recita di Natale alla Fondazione a Gavinana
Infine abbiamo dedicato una giornata alla Scuola Nazionale per cani guida per CIECHI di Scandicci, Firenze
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Filippo Strufaldi è risultato tra i venti studenti toscani vincitori del concorso “Il mare, le vele”
Complimenti!
L’articolo de Il Tirreno
Complimenti anche ad Agata e Giulia per i loro lavori, selezionati fra i migliori e messi in mostra nelle vetrine dei negozi di Livorno.
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Pistoia, capitale della cultura 2017
Visita ad una delle sale di anatomia più antiche d’Italia e ai sotterranei dell’ospedale del Ceppo.
Visita ai sotterranei e al museo SMI di Campo Tizzoro
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Frutta e verdura nella scuola
Nutrirsi bene, un insegnamento che frutta
Aprile/ Giugno 2017
Sono state coinvolte tutte le classi della scuola.
I bambini di prima si sono divertiti a trasformare la frutta e la verdura in personaggi buffi
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Camminata con il CAI lungo la Valle del Reno, da Pontepetri alla vecchia ghiacciaia.
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Che bello studiare storia toccando e osservando oggetti che provengono direttamente dal passato della nostra montagna!
Come vivevano gli uomini, le donne e i bambini della preistoria nel nostro territorio?
Un enorme grazie ad Alessandro che ha aiutato i bambini a comprendere meglio il loro passato!
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Incontro con la polizia stradale per imparare
a vivere in sicurezza la strada, in auto e in bici
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Musica, musica!!!
Visita alla Fondazione Tronci, Pistoia
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Visita allo stabilimento della Mukki di Novoli, Firenze
Abbiamo imparato a fare il burro e visitato il museo con gli attrezzi e gli strumenti che venivano utilizzati in passato per lavorare il latte
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Corso di basket in palestra a Bardalone
E incontro con i campioni della Tesi Group!
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Se leggi, la magia… ti porterà via!
Non è facile convincere i bambini a leggere. Alcuni leggono tantissimo e con piacere, altri proprio non ce la fanno!
Che fatica scegliere un libro nuovo, quando non si ha voglia di leggerlo!
“Controlliamo il numero delle pagine, quante figure ha, ma sono abbastanza grandi? Il carattere con il quale è stampato… Uhm… Il titolo, è abbastanza attraente? L’impaginazione è gradevole!? Quali sono le dimensioni del carattere? E lo spazio fra una riga e l’altra… quanto ci metteremo a leggerlo?”
“Leggi questo che è corto!” “Mah, mi pare che sia scritto troppo piccolo! E’ per bimbi grandi. Ne scelgo un altro!”
Ragazzi, quest’anno non leggeremo libri MA ognuno di voi potrà presentare un libro che ha già letto e gli è particolarmente piaciuto! A casa preparerete un volantino pubblicitario con uno slogan che serva ad attirare gli altri ragazzi e ad accendere la loro curiosità, al punto di stimolarli a dichiarare che sarebbero disposti a leggerlo! Dovrete fotocopiare il volantino, distribuirlo ai compagni e infine cercare di presentare oralmente il vostro libro preferito in modo accattivante… Proviamo?
LA SFIDA è LANCIATA! Riusciranno i ragazzi a convincere i compagni a leggere il loro libro preferito?
Leggere è bello e istruttivo, ancor più bello se è scritto in corsivo.
Leggere fa volare la fantasia.
Se ti appassiona un libro non fartelo scappare.
Se leggi un libro di fantasia siamo contenti, io e la zia.
Se cominci a leggere non smetterai mai.
Leggere è una bella dipendenza.
Trova il tuo libro e incomincia a sfogliarlo.
Leggere ti fa diventare più intelligente.
Leggere è un toccasana.
Se leggi Harry Potter sarai un mago per tutta la notte.
I libri sono ali che aiutano a volare.
Leggere non è importante, ma è l’unica cosa che conta.
Evviva la lettura, comincia l’avventura!
La lettura è un sogno ad occhi aperti nel mondo che vuoi tu.
Leggere è una scoperta continua.
Se leggerai la notte sognerai.
Leggere è riflettere.
Un libro è il tuo migliore amico.
Un libro ti scalda la fantasia.
Se leggi, non ti annoierai mai.
Il libro è il miglior passaporto per entrare nel mondo della fantasia.
Il libro parla ma non ha la bocca, sogna ma senza dormire.
Leggere fa bene al cuore.
Lasciati prendere dalla libromania.
Un libro è per sempre.
Beh, alla fine di ciascuna presentazione molti hanno dichiarato il loro interesse per il libro presentato. Sarà proprio così!?
Slogan a favore della lettura a cura dei bambini della classe quinta
Antichi mestieri di montagna, i ricordi dei nonni
I disegni rappresentano i giochi dei nonni (classi 1^ e 5^)
Dalla prosa alla poesia (classi 3^, 4^ e 5^)
(proviamo a trasformare un testo in prosa in poesia)
I VECCHI MESTIERI: il boscaiolo
Il lavoro del boscaiolo si sviluppò fra le due guerre mondiali per recuperare in fretta il
legname abbattuto durante le battaglie.
Il boscaiolo lavorava sempre in compagnia formando una squadra; più lavorava più
guadagnava e poteva portare a casa la legna scartata.
Si alzava all’alba e rientrava al tramonto quando lavorava vicino a casa; se invece
stava lontano per parecchio tempo si riparava con la sua squadra sotto una capanna
fatta di pali e cortecce che a fine lavoro veniva smontata per recuperare la legna.
La capanna conteneva un focolare al centro con una catena per il paiolo dove il cuoco
di turno cuoceva la polenta.
I pasti non erano molto ricchi: con la polenta si mangiava il formaggio, si beveva
caffè d’orzo e la sera, quando andava bene, si consumava una minestra di farina
abbrustolita.
Per dormire venivano usati rametti di abete messi fra paletti spezzati e coperti i
paglia.
I vestiti erano molto pesanti a causa del freddo: manopole ruvide per proteggere le
mani e grandi mantelli pesanti.
La sera dentro la capanna si intonavano cori e si raccontavano storielle per non
sentire la nostalgia di casa.
La legna segata ed abbattuta a mano veniva accatastata e incanalata nei corsi d’acqua
per farla scendere a valle dove veniva utilizzata.
Mia nonna mi ha raccontato che i suoi zii (che erano otto !!!), dopo aver fatto i
boscaioli nella foresta del Teso, sono andati tutti insieme a cercare fortuna in Brasile,
sono andati a fare i boscaioli nella foresta del Mato Grosso e visto che la terra che si
riusciva a bonificare diventava di proprietà, sono riusciti a stabilirsi là e oggi ho
molti parenti che vivono in Brasile proprio grazie al mestiere del boscaiolo!
Dario
Il boscaiolo
Giovanni, boscaiolo molto esperto
va nel “Teso” molto presto.
Con la motosega in spalla
cerca una pianta per tagliarla.
La pianticella fa capolino
alle prime ore del mattino.
Giovanni la pianta taglia a malincuore
ma tanto sa che presto ricrescerà, con vigore!
Boscaiolo
Boscaiolo,
che con la tua scure
ti svegli con il sole sotto l’orizzonte,
con la tua accetta stretta in mano
prendi lo stradello
che ogni giorno
ti porta al tuo amato bosco.
Con freddezza tagli gli alberi
che un tempo avevi piantato
per far spazio ai nuovi alberelli.
Quando il sole se ne va
gli spiragli di luce si spengono
e tu torni, soddisfatto, a casa.
Il boscaiolo
Il boscaiolo
vive tra piante
di tipi diversi.
Il boscaiolo,
tagliatore provetto,
alla fine
fa un lavoro perfetto!
Il boscaiolo,
gran lavoratore
dopo tutto questo
ha un gran cuore!(Mirco)
PECORINO A LATTE CRUDO
Il pecorino a latte crudo della montagna pistoiese si presenta in pezzature che vanno dagli 800 g a 1,5kg. Le forme sono tonde, con diametro tra i 18 e i 20 cm e hanno colore giallo paglierino. La pasta è salata e ha consistenza morbida; si presenta in tre gradi di stagionatura: fresco, abbucciato e da asserbo. Nella lavorazione, il latte viene filtrato, versato in una caldaia in rame stagnato per la formazione della cagliata e riscaldato fino alla temperatura di 35-38°c; si aggiunge quindi un cucchiaio di liquido, che può essere sia di origine animale (stomaco di agnello) sia di origine vegetale (cardo selvatico). Dopo circa 30-40 minuti, si procede alla pezzature, con forme di diametro di 18-20cm e alla stufatura.
La lavorazione della castagna
Sono stanco…
Mi stendo sul letto
mi addormento
e la mente vola.
Magicamente mi catapulto
in un mondo antico,
sento rumori vivaci ,
profumi decisi.
Vedo le lavandaie al pozzo
che con il ranno
lavano i vestiti;
Giro per le strette viuzze,
vedo visi rugosi,
mani incallite e
schiene ingobbite
da tante fatiche.
In una bottega
che mi par familiare
Nonno Mario , il falegname
intruciolando, prima sega
poi pialla
il legname.
Nonno Domenico
Il ciabattino,
risuola uno zoccolo
nel suo sgabuzzino.
Le massaie
bisbigliano
nell’aia e…
aspettano
i loro amori lontani
carbonai nel bosco
e minatori in terre straniere.
Mi appare davanti
Un viso nero…
…cancaminin,
cancaminin
del paese è spazza camin.
Questi sono i mestieri antichi
dei nostri cari nonni,
lavori mai visti
e toccati ma
questa notte sognati. (Lor. Ag)
Nei vecchi mestieri
Nei vecchi tempi…
c’erano mestieri diversi.
Boscaiolo, falegname
e chi lavorava le castagne.
Qualcuno lavorava alla ferriera
altri allevavano le pecorelle.
Qualcuno faceva il calzolaio,
tacchi e scarpe di cuoio
lavorate a mano.
Che bei mestieri,
li vedrei volentieri!
I nostri avi
I nostri avi, bravi agricoltori
e buoni pastori,
raccoglievano castagne
anche frutti sulle montagne.
Anche se erano in povertà
c’era tanta felicità,
cacciavano di qua e di là
tra cespugli e rivalità
…
I lavori casalinghi del passato
La maggior parte delle cose
veniva fatta a mano:
scope di paglia per spazzare,
sedie di legno per mangiare,
attrezzi di ferro per il fuoco
e cibi da vero cuoco!
Il nonno Piero
Quando il mio nonno Piero era giovane,
non avendo voglia di studiare,
decise di andare a lavorare.
La sua mamma un bar aveva
e pensò che di lavorare con lei la pena valeva.
A quei tempi il frigo non esisteva
e nella fontana le bibite metteva;
così, belle fresche e dissetanti,
le offriva ai villeggianti!
Per non farsele rubare
in una cassa, con il lucchetto, le doveva infilare
e alla fine della giornata
nonna Bianca era bell’accontentata!(Clelia)
…
Il materassaio
Il mio nonno faceva i materassi
e dentro ci trovava tutto, anche i sassi.
Scardazzava la lana con fatica
era fiero di quell’arte antica.
Usava un ago molto strano
e spesso si bucava la mano.
Prima le materasse non si compravano
ma con impegno si ricreavano.
L’ arrotino
E’ arrivato l’arrotino
che di nome fa Agostino
Con il suo bel furgoncino
urla: “Donne!” dal finestrino;
ogni donna assai contenta
con coltelli e borsellino
si avvicina all’arrotino
che ad affilare è proprio bravino.
E alla fine torna a casa
col coltello rinnovato
aspettando l’arrotino
che ritorni dal passato.
Lo spazzacamino
Passava l’inverno sul tetto
sporco di cenere del caminetto.
A volte sulle tegole vedevi un bambino
questo duro lavora era lo spazzacamino.
Spesso restava digiuno
il suo mangiare era polvere e fumo.
Con i suoi attrezzi, lo scopetto e la pala,
saliva sui tetti con la sua scala.
Per un bambino era un lavoro così duro!
i bimbi non devono lavorare nè ora nè in futuro.
Il carbonaio
Duro mestiere
è quello del carbonaio!
Raccoglie le foglie e le legna
le impila con pazienza
e precisione
per accendere
il suo “calderone”!
Dopo,
tutto ricopre con la terra;
Il fuoco lento lento brucia,
il comignolo fuma
e, alla fine,
ECCO FATTO IL CARBONE!
La carbonaia
Una capanna nel bosco
un giaciglio di foglie e paglia.
Legna tagliata a misura
che piano piano prende vita
in una piramide,
coperta di terra e muschio.
Sopra il fumo esce lento
dentro il fuoco brucia piano.
Così, piano piano, nasce il carbone!
Il carbonaio
In un bosco vicino vicino
si alza il fumo, ma non c’è un camino
c’è il carbonaio che si dà da fare
a tagliar la legna da bruciare.
Una grande cupola ha costruito
e dopo tanto tempo ha finito.
E’ estate piena e deve lavorare
se questo inverno si vorrà scaldare,
giorno e notte la cupola è accesa
e per il carbonaio è una lunga attesa.
Più di un mese è passato
e il carbone si è formato!
La tessitrice
O mia bella tessitora
che tutto il giorno lavora,
per guadagnare un gruzzolino
per vivere benino.
Quanti fili da incrociare
per poter un tessuto formare,
che un giorno diventerà
il tessuto della società.(Antonio)
…
La sarta
Le misure lei prendeva,
con la stoffa lavorava
sarta, attenta e premurosa, la piegava;
col gessetto la segnava
e il modello compariva.
Il vestito ormai cucito
veniva poi indossato,
se privo di difetti, approvato
e dal cliente ritirato (Jon)
…
La sarta
La sarta
cuce e ricuce
filo per filo
stoffa per stoffa
colore per colore.
Ogni suo vestito
racchiude un mondo
come una splendida rosa.
…
La sarta
Che bel mestiere era fare la sarta
ne conoscevo una di nome Marta
cuciva i pantaloni
e ci metteva i bottoni
faceva sottane
e ci metteva le perle delle collane
un giorno comprò la stoffa d’oro
e ci fece un capolavoro!
La raccoglitrice di erbe officinali
Dentro ogni fiore
si nasconde
qualcosa di speciale;
dentro quelli di mia nonna,
una farmacia.
Ogni mattina,
saliva sui monti
per raccogliere
malva, salvia, salep,
rosmarino e rosa canina,
per poi scambiarle
per qualche soldino.
Dopo un’intera giornata
sui monti,
scendeva
insieme al sole,
al tramontio. (Sofia)
…
La raccogli erbe
Mia nonna raccoglieva fiori
tanti, tanti, di mille colori!
Ogni mattina saliva sui monti
e scendeva alla luce dei tramonti.
Bulbi d’orchidea, rosmarini e salvia
origano, rosa canina e malva:
la verde farmacia della natura
che nella bella stagione raccoglieva con cura.
Mia nonna era appena una bambina
ma lavorava per comprarsi una pennina.
Presto ha imparato cos’è la fatica
ma la natura le è diventata amica
Petra, classe terza
1^ classificata
concorso “Gisella”
Pian degli Ontani
Operaio
Batti il ferro, non ti fermare,
devi fare per mangiare.
Ora fate proiettili, prima le spade
le dovete far voi, non le fate.
Salda lì, salda là
prima o poi a casa si tornerà?
Se ti stanchi e lavori con impegno
secondo me, i soldi li spenderai con ingegno.
Voi siete gli operai,
il vostro mestiere non finirà mai (Andrea)
Il fabbro
Tra l’incudine e il martello
lavora il fabbro, poverello.
Tutto il giorno giù in fornace
tra il maglio e la brace.
Alla fine del lavoro
torna a casa tutto moro!
Tutto nero e affumicato
un altro giorno è passato…
Un pezzo di pane ha abbrustolito
con olio e aglio l’ha condito.
Domani ritorna a lavorare,
il fabbro non si stanca di martellare!
Samuele, classe terza
3^ classificato
concorso “Gisella”
Pian degli Ontani
…
Il fabbro
Il fabbro è un lavoro che si fa sudando
ma lui te lo fa ridendo
e quando gli chiedi un lavoro
te lo fa perfetto come l’oro.
Il fabbro lavora ferro, soprattutto,
e con quello può far di tutto.
Insomma il fabbro è un lavoro stupendo
e, a volte, si diverte modellando.
La ferriera
Nel 1350 c’era
di già,
che cos’era?
La ferriera,
che modellava
il ferro,
come per magia
e i fabbri
rendevano
il minerale
un utensile
utile.
Le ghiacciaie del Reno
Nel Reno
ci sono stanze
per conservare il ghiaccio.
Nelle stagioni calde
veniva venduto in città,
per raffreddare le cose
come in frigo.
…
Il ghiacciaiolo
Dal freddo della valle del RENO
nasceva il ghiaccio a ciel sereno,
con gli asini e col trenino
da qui, partiva il ghiaccio montanino.
Arrivava fino alla città
per rinfrescare tutto con semplicità!
Animali di qua e di là
Tempo fa gli animali si allevavano,
mucche e pecore andavano
nei prati a mangiare l’erba,
anche dalle capre veniva il latte!
La mia nonna Maria
aveva un toro
che voleva andare da tutte le parti
e una volta la fece quasi cascare
da un burrone,
sicchè lo mandarono via! (Gianna)
…
Il pastore
Il pastore esce
col suo gregge di buon mattino,
per far brucar l’erbetta
alle sue pecorelle
poi munge le calde mammelle,
lavora il latte
e, miracolosamente,
appaiono ricotta e pecorino,
ecco pronto il buon formaggino.
Il mulino
Sulla collina,
fiorita,
sorgeva un piccolo mulino
dove le castagne,
seccate nel caniccio,
venivano dolcemente
e lentamente frantumate,
macinate dalla ruota di pietra.
Ne usciva una farina dolce
che veniva gustata
in case ricche e povere.
Era cibo prezioso
per gli abitanti
delle nostre montagna.
…
Il mulino sulla Volata
Se le castagne volevi macinare
al mulino dovevi andare.
Sulla “Volata” ce n’era uno
bello e assai sicuro.
Grandi pietre, tanta acqua e il mugnaio Angiolino
facevano le castagne un gran profumino!
E se la farina volevi portare
c’era la Gina a non farti faticare.
Oggi il mulino non macina più
perché il ponte è andato giù.
La gora, il bottaccio puoi ancora vedere
e sulle macine, se vuoi, ti puoi sedere! (Samuele)
Antichi mestieri nelle immagini dei bambini di 2^
Sante e Virginia, con i loro disegni, sono fra i vincitori del concorso “Gisella” di Pian degli Ontani
Emozioni dalla Montagna Pistoiese
La montagna
La montagna,
ci vuole il cacao
poi un po’ di zucchero,
di quantità qualche chilogrammo.
Poi serve dell’insalata
messa in su,
che mi indica
la faccia.
Poi occorre una bella striscia
di sugo di mirtilli.
Ecco, ora è pronta…
me la mangio tutta ,
questa montagna!
Luca, primo classificato
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Montagna
Montagna bella, innevata d’inverno,
che a vederti sembri proprio un libro aperto.
Perché è così che ti chiami!
Resterei ore a guardarti,
mentre il sole tramonta sulle tue pagine aperte,
che le rende di un colore rossastro
ed illumina il mio cuore di gioia.
Giulia T, seconda classificata
La giuria del II concorso “Quaderni di vetta” promosso dalla sezione CAI Maresca- Montagna Pistoiese, dopo aver visionato i quasi quattrocento lavori pervenuti, tutti molto belli e degni di nota, ha decretato i seguenti vincitori:
Sezione Poesia ( classi III IV e V)
I classificato : Braido Luca classe IV Maresca
II classificato: Tremoloni Giulia classe V Maresca
III classificato: Abbassi Ruggero classe IV Piteglio
Premio speciale per la grafica a: La Rosa Sofia classe IV San Marcello
Elaborato grafico pittorico (classi I e II)
I classificato : Cara Endri classe I Campo Tizzoro
II classificato: Prioreschi Matilde classe II Piteglio
III classificato: Leonardo Agostini classe I Maresca
Premio speciale a: Sbaragli Alessandra classe I Maresca
La montagna
La montagna
d’autunno
è piena di colori
e, quando le foglie cadono,
gli alberi restano
senza i loro vestiti.
D’inverno
lo zucchero
scende sul terreno
e va via
all’arrivo del sole.
In primavera
rinascono
i colori e tutto
si arricchisce
di fiori.
L’estate è viva,
con il suo
sole splendente
e gli animali
che stanno nei boschi.
Samuele
La montagna in primavera
La montagna in primavera gioia dà
a tutti, a volontà!
La rarità di questo posto
non ha costo!
Le giornate si allungano sempre più,
tanto felice sarai tu!
Le primule si aprono
e gli animaletti escono dal letargo,
la montagna ti piacerà
e non ti annoierà!
Asia P.
Montagna
La montagna è sorprendente
bella, pura e splendente,
nei boschi puoi andare
castagne, funghi e frutti
puoi trovare.
Fai passeggiate all’aria aperta
ed è tutta una scoperta.
E, quando vai via,
sei pieno d’allegria.
Clelia
La mia montagna
Teso, Libro aperto, Monte Gennaio
d’autunno è un gran fogliaio.
Al Rifugio del Montanaro
d’estate c’è caldo per un giaguaro.
Alla Fonte dell’Uccelliera
un cinghiale un giorno c’era.
Sul Libro Aperto
il desiderio è aprire un libro, certo!
Edoardo
Parole
La montagna
mi fa pensare
ad un villaggio
pieno di alberi,
mi fa pensare
alle castagne
e per giudicarla
non ho parole.
La montagna
mi fa pensare
al sole,
mi dice di essere
quel che sono,
mi fa pensare
alle cose che dico.
La montagna
mi dà coraggio.
Gianna
Cara Montagna…
Montagna
con la castagna
il pane
del tempo,
la nostra salvezza
dell’Ottocento.
La montagna non appartiene a noi
ma noi apparteniamo a lei,
colei che colora il tempo
in noia
in gioia,
grazie montagna!
Ettore
La montagna speciale
La montagna è speciale.
Ha un’acqua freschissima,
le sue castagne sono dolci,
è anche un bellissimo posto
dove stare.
I suoi boschi sono particolari
con i dolci uccellini che canticchiano.
Quando nevica tutto è bianco,
bello e candido.
Emanuela
Montagna Pistoiese
La montagna pistoiese è ricoperta di verde.
Il montanaro si erge
sopra il sasso.
I ramoscelli guardano felici
gli uccelli alati.
Le nuvole e il cielo
ci osservano da lassù.
La neve scende leggera
e fa felici i bambini.
E’ bello giocare insieme!
Anthea
La Montagna
Sono andata
a camminare in montagna
e ho raccolto una castagna.
Ho visto
foglie,
alberi
e piante.
Mi sono accorta
che ho tanta fortuna
a vivere qui
anche perché il paesaggio
è veramente fantastico!
Rachele
La montagna
La montagna nel suo splendore
si può esplorare,
tra foglie rosse,
gialle, arancioni e verdi,
pini e abeti
molto alti.
Io, poi, vivo a Maresca
“donne belle
e acqua fresca”!
Jonathan
La montagna
Cara montagna, non mi lasciare
perché è qui che vorrei abitare.
Quando l’alba illumina le cime
anche il mio cuore si illumina.
Osservo il verde pendio,
il prato pieno di fiori,
con i suoi mille colori,
rallegra i nostri cuori.
La sera, quando alzo gli occhi verso il cielo,
vedo un tappetino illuminato
che mi rilassa e mi fa capire
quanto sono fortunato
a stare in un posto così incantato.
Omar
Un mondo di colori
Un mondo di colori
va via, si allontana
spinto dal vento.
Fa vortici, mucchi
e poi riparte.
I funghi si nascondono
sotto le foglie.
Nella faggeta,
rossa e marrone,
si sentono i rumori
dei rami che si spezzano
e gli scricchiolii
delle foglie sotto i piedi.
I boschi si preparano al freddo inverno.
Edmondo
Montagna (in toscano)
La montagna è piena di meraviglie
c’è ‘i bosco, non le ‘honghiglie.
Nella montagna c’è l’aria “bona” e fresca
si pesca le trote e non solo per festa.
Si mangia bene
e si sta altrettanto!
Ci sono le marmellate
i’ formaggio
i necci e i’ castagnaccio,
poche industrie
e tanto artigianato.
Si beve i’ bon vino,
questa è la montagna
e io so’ montanino!
Andrea
La montagna
La montagna
con le sue giornate di sole,
i funghi, le farfalle e gli animali,
l’aria fresca e i limpidi ruscelli,
le distese di fiori
le farfalle di mille colori.
La montagna,
con la sua natura
è sempre una sorpresa di sfumature.
Agata
La montagna
D’inverno la montagna
è ricoperta dalla neve,
è tutto bianco intorno a noi,
giochiamo a palle di neve,
facciamo i pupazzi.
Temiamo il sole perchè
il divertimento potrebbe finire.
Antonio
Emozioni della montagna
La montagna è piena di colori
e i fiori esplodono di odori,
sono allegri, profumati e divertenti
quando le giornate sono splendenti.
Se il tempo è nebbioso e grigio
l’umore cambia e si intristisce,
ma quando torna il sole
appare l’arcobaleno,
le piante risplendono
come diamanti
e il mio cuore diventa sereno.
La montagna in inverno
La neve scende sul crinale
le foglie ormai sono cascate.
I bei rumori del bosco
sono i versi degli uccellini
dei cervi e dei cinghiali,
il sibilo del vento che passa in mezzo ai rami.
Si cammina fra l’erba ghiacciata,
si parte come fulmini veloci
poi si arriva in cima con il naso ghiacciato
si vede il paesaggio
e si ritrova l’energia.
Giovanni
La Montagna
Vette innevate
che dal fondo alla cima
ti regalano tanta allegria.
Una bella passeggiata
sul crinale, il re della montagna!
Ecco i miei sentimenti
per la montagna, perché l’adoro!
…
Cara Montagna
Cara montagna,
col tuo cappello di neve
sei un posto speciale
per ogni persona.
Cara montagna,
con i tuoi prati fioriti
ci fai innamorare
del tuo “belvedere”.
Cara montagna,
sei la casa
per piante e fiori colorati
per grandi e piccoli animali.
Cara montagna,
gigante e speciale
è sempre il momento
di amarti col cuore!
Lorenzo T
Montagna
Cara montagna,
con i tuoi prati verdi
e rigogliosi,
sei la casa per mille animali.
In inverno la neve ti copre
e gli animali vanno in letargo
finchè il verde non tornerà.
In autunno i monti
sembrano quadri fatti di foglie
di mille colori.
I fiumi tagliano
i prati, i boschi e i paesi.
Filippo S
Le emozioni
Soffia il vento sugli alberi del bosco
l’aria si riempie di magia,
ballano le foglie come le onde del mare.
Si svegliano di notte tutte le creature
ognuna col suo canto.
Sono queste le sensazioni di casa mia.
…
Estate
L’estate in montagna
ci divertiamo
e il gelato mangiamo.
Facciamo gruppo,
andiamo in bici,
giochiamo al pallone
e, a volte, facciamo
delle camminate
che durano delle giornate!
Filippo B
La mia montagna
Gli uccellini,
cinguettando,
svegliano il piccolo paese
in cima alla montagna.
I fiori,
gioiosi e sinceri
rallegrano tutto il vicinato.
I boschi,
gli alberi fioriti…
le farfalle
danno gioia ai nostri cuori
con ali di mille colori.
Le nuvole,
portate dal vento,
giocano con il sole
a nascondino.
Dalla vetta
bianca e bella
vedo il mio piccolo paese…
Questa è la mia montagna.
Nadia
Primavera
Alberi spogli
tutti pronti, si parte!
Vedo la vegetazione,
le gemme gonfie
verde tenue
poi vivace,
viola pastello;
vedo le api,
le vespe
e le libellule.
Fiori rossi,
gialli e bianchi.
Vedo uno “spifferio”
di luce
tra gli alberi.
Siamo arrivati?
La montagna ora è verde
vedo gli alberi fioriti
che la leggera brezza
fa tremolare.
Lorenzo A
La montagna
Gli uccellini
svegliano
il sole
che di colpo
si alza e illumina
le montagne.
Esse,
a loro volta,
svegliano i fiori
che iniziano
a sbadigliare
allungando
le loro mani colorate.
Il vento,
malandrino,
inizia a soffiare.
Le mie montagne,
i miei pianeti inesplorati!
Sofia
Incontro con i volontari del CAI – Cosa fare, come prepararsi ad un’escursione in montagna
Prendere appunti – Gli schemi di Sofia